Gli studenti si laureano ma due corsi universitari non esistono quasi più
Il singolare caso dei fisioterapisti e dei tecnici della riabilitazione psichiatrica
Con i tagli della Gelmini per queste specializzazioni prospettive incerte
Il singolare caso dei fisioterapisti e dei tecnici della riabilitazione psichiatrica
Con i tagli della Gelmini per queste specializzazioni prospettive incerte
• Toghe ed invitati. L’auditorium del padiglione Vinci, al SS. Annunziata, trasformato in palcoscenico delle grandi occasioni, quale sicuramente è una seduta di laurea. Sono 51 gli studenti che tra ieri, oggi e domani acquisiranno il titolo di dottore. Si tratta di 18 tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, 18 infermieri, 8 fisioterapisti e 7 tecnici della riabilitazione psichiatrica. Non è la prima volta, tuttavia, che il padiglione Vinci è utilizzato come sede di sedute di laurea. E’ accaduto negli ultimi anni, almeno una volta all’anno, per i laureandi in tecnici della prevenzione. La seduta tarantina serviva, in realtà, anche ai laureandi dell’omonimo corso di Bari (una seconda seduta di laurea annuale si tiene a Bari nel corso di ogni anno - ndr). Ma la cerimonia di ieri riveste una particolare importanza perché è la prima volta che gli studenti degli altri corsi di laurea presenti a Taranto, sempre nell’area sanitaria, possono laurearsi nella stessa città in cui hanno studiato. In passato, più volte, futuri infermieri e fisioterapia sono stati costretti alla trasferta a Bari. Paradossalmente, però, i primi fisioterapisti e tecnici della riabilitazione psichiatrica a laurearsi a Taranto potrebbero essere anche gli ultimi, nel senso che quelli per fisioterapia e tecnici della riabilitazione psichiatrica sono corsi ad esaurimento ormai. Nessun primo anno, quindi, nell’anno accademico che sta per concludersi per questi due corsi di laurea, né le prospettive future, stando ai tagli previsti con la riforma, sembrano riservare un recupero dei corsi «persi». C’è da augurarsi, quindi, che per i laureandi nella Professione sanitaria infermieristica la prima seduta di laurea a Taranto sia l’avvio di un nuovo corso considerato che dallo scorso anno accademico il numero degli studenti da preparare a Taranto è salito a 90. Più che a questi aspetti, tuttavia, la giornata di ieri e quelle in programma oggi e domani sono riservate alla consacrazione degli obiettivi raggiunti, a volte anche dei sogni, degli studenti giunti al traguardo della laurea, ma anche al riconoscimento degli sforzi effettuati dall’Asl di Taranto per alimentare l’obiettivo collettivo di una città, di avere cioè una dimensione accademica. «L’Asl spende annualmente 200 mila euro per la formazione universitaria in ambito sanitario» dice Giancarlo Magno, responsabile dell’Ufficio studi e formazione dell’Asl. Il quale sottolinea anche il buon livello di preparazione raggiunto dagli studenti tarantini e che consente loro, non solo perché si tratta di titoli di studio molto richiesti dal mercato del lavoro, di trovare tutti rapidamente occupazione al massimo nel giro di qualche mese dalla laurea.
articolo di Maria Rosaria Gigante
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 28 Aprile 2010
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