«Sapere minimo», prova a Economia
In assenza del test d’ingresso, la facoltà tarantina testa le conoscenze degli studenti
In assenza del test d’ingresso, la facoltà tarantina testa le conoscenze degli studenti
• E’ la prima a Taranto, seconda a livello di Ateneo barese (dopo Agraria), la facoltà di Economia ed amministrazione delle aziende ad aver organizzato e sottoposto le matricole alle prove di verifica sui saperi minimi in ottemperanza alla legge 270. Dovranno farlo in pratica tutti, ma per ora sono stati in pochi ad aver cominciato. Le facoltà dovranno sottoporre le matricole, laddove non c’è numero programmato e quindi test di ingresso, ad una verifica per così dire di base scegliendo in proprio le discipline e soprattutto le conoscenze ritenute indispensabili e propedeutiche allo studio di discipline caratterizzanti il proprio corso di studi. Economia a Taranto ha scelto cultura generale, matematica di base e logica. Le prime prove si sono tenute lunedì 18 gennaio. Su 355 matricole - con un incremento del 12% rispetto al passato, in piena controtendenza con altre facoltà -, in 160 si sono presentate a questo primo appello. A superarlo sono state in 150 (risultati on line sul sito www.economiataranto.uni ba.it ), quindi il 93%. «Sono contentissimo di questo risultato», dice il preside Bruno Notarnicola. La prossima tornata per gli altri studenti che non si erano ancora iscritti al test e per chi ripeterà è il prossimo 15 febbraio.
In cosa consiste il test? «Abbiamo elaborato 370 domande a risposta multipla - illustra il preside Notarnicola - nell’ambito della cultura generale, la matematica di base e la logica. Le domande con le relative risposte giuste sono on line sul nostro sito. Il giorno della prova vengono selezionate 30 domande e gli studenti hanno 30 minuti di tempo per rispondere. C’è un punteggio a seconda che la risposta sia corretta, sbagliata o non sia stata data. Il punteggio minimo per superare la prova è di 16 punti». Che succede dopo a chi non dovesse superare il test e cosa comporta il mancato superamento? «Intanto chi non dovesse superare subito, può tentare una seconda volta. Chi non dovesse superare del tutto il test acquisisce i cosiddetti Ofa (Obblighi formativi aggiuntivi), che si riscattano sostenendo due degli esami del piano di studi entro settembre del primo anno di corso. Chi non dovesse riuscire neppure a sostenere e superare almeno due esami, dovrà l’anno successivo reiscriversi al primo anno. Questo ha un doppio vantaggio per lo studente e per la facoltà: lo studente non perde tempo e per la facoltà significa avere meno studenti fuori corso che costituiscono una penalizzazione in termini di finanziamenti».
articolo di Maria Rosaria Gigante
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di domenica 24 Gennaio 2010
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