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    La Rossarol è dell’Università

    La Rossarol è dell’Università
    Il Comune cede lo storico edificio all’Ateneo di Bari

    • Le due facce di una giornata storica. Da un lato la consegna, da parte del Comune, dell’ex caserma Rossarol all’Università di Bari per l’insediamento del polo umanistico. Dall’altra la protesta degli studenti, racchiusa nello slogan: “Le tasse paghiamo, servizi pretendiamo”. Gli striscioni di Link Udu e Taranto Universitaria vengono esibiti all’arrivo del magnifico rettore Corrado Petrocelli, che di lì a poco taglierà il nastro con il sindaco Ippazio Stefàno. A seguire una fiumana di Autorità. In coda gli studenti. Lo storico palazzo di via Duomo, che affaccia su piazzetta San Francesco, diventa sede della facoltà di Giurisprudenza e dei corsi di laurea in Lettere, Beni Culturali, Scienze della Comunicazione.
    L’Università come simbolo di rinascita del borgo antico. Per il momento è una speranza. Un’idea non ancora sbocciata. Il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea, rientra nel Por (Piano operativo regionale) Puglia 2000-2006, che prevede il recupero e la riqualificazione dei sistemi urbani. L’intervento ha richiesto un importo complessivo di 11,4 milioni di euro, finanziato per poco più di 8 milioni di euro con delibera Cipe, per oltre 2 milioni dal Comune di Taranto e per 1,2 milioni di euro dall’Università degli Studi di Bari.
    Il maestoso palazzo che ospiterà il polo umanistico, inserito tra i monumenti del Fai (Fondo per l’ambiente italiano), era originariamente composto oltre che dal convento, da una piccola chiesa. La struttura, realizzata con ogni probabilità nel XIV secolo, nel corso degli anni è stata adibita a diverse destinazioni d'uso: sede del Comune durante il Settecento, divenne in seguito sede delle truppe napoleoniche, col nome di Caserma Rossarol. Di pregevole fattura è il chiostro, articolato su quattro bracci porticati con volte a crociera, scanditi da poderosi pilastri.
    Ora l’Università. Sono 3.500 gli studenti che frequenteranno i corsi dal prossimo anno accademico. L’immobile si estende su una superficie di circa seimila metri quadrati ed è sviluppato su cinque livelli. Ci sono le aule, ma non ancora gli arredi. L’Università di Bari ha già varato il bando per le forniture. L’ex convento, con la firma (di Petrocelli e Stefàno) in calce al protocollo d’intesa, è stato ceduto in comodato d’uso per 60 anni. Restaurata dall’Amministrazione comunale, che ha utilizzato i Fondi Cipe con il benestare della Provincia, l’ex Rossarol avrebbe dovuto già essere consegnata da alcuni mesi, ma c’erano da risolvere i problemi relativi alle opere di consolidamento dei palazzi adiacenti e al completamento della cabina elettrica, lavori necessari per ottenere il certificato di agibilità.
    L’immobile è finalmente pronto. E Taranto, da città ospite, si candida a diventare città universitaria.

    articolo di Giacomo Rizzo
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 16 Marzo 2010

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  • Plautus
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    Riferimento: Rassegna Stampa 2010

    Così le scuole l’anno prossimo
    Licei, professionali e tecnici: ecco tutti gli indirizzi a Taranto e provincia

    • Scuole superiori, si chiude il cerchio. L’Ufficio scolastico provinciale rende nota l’offerta formativa dell’istruzione secondaria superiore sul territorio alla luce della riforma e secondo quanto comunicato dall’Ufficio scolastico regionale.

    Ecco la mappa.

    LICEI : Classico al Flacco Castellaneta, Livio Martina, Quinto Ennio, Archita, Aristosseno Taranto e Pulsano, Galilei Manduria, Moscati Grottaglie, De Ruggieri Massafra. Linguistico al Flacco Castellaneta, Livio Martina, Aristosseno e Ferraris Taranto, Galilei Manduria, Moscati Grottaglie. Scientifico al Livio Martina, Aristosseno Taranto e Pulsano, Galilei Manduria, Einstein Mottola, Vico Laterza, Battaglini e Ferraris Taranto, Moscati Grottaglie, De Ruggieri Massafra. Opzione scienze applicate al Vico Laterza e Moscati di Grottaglie. Scienze umane ad Archita e Vittorino, Moscati e De Ruggieri. Opzione economico-sociale ad Archita e Vittorino. Musicale all’Archita. Artistico arti figurative al Calò Grottaglie e Massafra, Lisippo Taranto, Manduria e Martina. Architettura e ambiente al Lisippo Taranto, Martina e Manduria. Design al Calò Grottaglie e Massafra, Lisippo Taranto. Grafica al Calò Grottaglie e Lisippo Taranto.

    PROFESSIONALI : Settore servizi: agricoltura e sviluppo rurale al Mondelli Manduria, Mediterraneo Fragagnano. Enogastronomia e ospitalità alberghiera a Ipsar Crispiano, Perrone Castellaneta, Mediterraneo Leporano e Maruggio. Accoglienza turistica al Perrone Castellaneta, Ipsar Crispiano, Mediterraneo Leporano e Maruggio. Sala e vendita al Perrone di Castellaneta, Ipsar Crispiano, Mediterraneo Leporano e Maruggio. Servizi commerciali al Nitti Taranto, Bellisario Ginosa, Don Milani Grottaglie, Sforza Palagianello, Perrone Castellaneta, Cabrini Taranto, Lentini Mottola, Motolese Mar tina, Ipsar Crispiano, Ipsar Leporano e Maruggio. Servizi socio-sanitari al Bellisario Ginosa, Don Milani Grottaglie, Lentini Mottola, Falcone Sava, Liside Taranto, Motolese Martina. Industria e artigianato, industria al Bellisario Ginosa, Cabrini Taranto, Lentini Mottola, Falcone Sava, Liside Taranto, Archimede Taranto e Martina, Flacco Castellaneta. Manutenzione ed industria tecnica al Falcone San Marzano, Archimede Taranto e Martina, Flacco Castellaneta.

    TECNICI : Tecnico al Fermi Taranto. Agraria, agroalimentare e agroindustria - produzioni e trasformazioni Mondelli Massafra, Pacinotti Taranto. Gestione ambiente territorio al Mondelli. Costruzioni, ambiente e territorio all’Einaudi Manduria, Bellisario Ginosa, Sforza Palagiano, Da Vinci Martina, Fermi. Chimica, biotecnologie sanitarie al Maria Pia Taranto. Chimica e materiali al Pacinotti. Elettronica al Righi e Pacinotti, Flacco Castellaneta, Majorana Martina, Del Prete Sava, Amaldi Massafra, Falanto Taranto e San Giorgio. Elettrotecnica al Majorana Martina. Informatica al Righi e Pacinotti di Taranto, Flacco Castellaneta, Majorana Martina, Del Prete di Sava, Amaldi di Massafra e Statte, Falanto di Taranto. Meccanica e meccatronica al Righi Taranto, Flacco Castellaneta, Del Prete Sava, Amaldi Massafra. Trasporti e logistica, costruzione del mezzo al Righi di Taranto. Settore economico: amministrazione finanza e marketing a Crispiano, Einaudi Manduria, Bellisario Ginosa, Pertini Grottaglie e Taranto, Sforza Palagiano, Da Vinci Martina, Pitagora, Bachelet e Maria Pia. Servizi informativi aziendali a Crispiano, Einaudi Manduria, Pertini Grottaglie e Taranto, Bachelet Taranto. Relazioni internazionali per il marketing a Crispiano, Pertini Grottaglie e Taranto, Da Vinci Martina, Maria Pia, Sforza Palagiano. Turismo all’Einaudi Manduria, Da Vinci Martina e Bachelet Taranto.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 13 Marzo 2010

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  • Plautus
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    Riferimento: Rassegna Stampa 2010

    LO SCONTRO: IL MINISTERO NON CONCEDE GLI ORGANICI NECESSARI
    Scienze applicate nei licei, Roma «gela» la Regione
    Sulla riforma comitato della Provincia

    • Un comitato tecnico-scientifico, attivo nei prossimi giorni, con il compito di monitorare l’applicazione della legge Gelmini. Ad annunciarlo - ieri in una conferenza stampa al liceo Archita - è il vicepresidente della Provincia, con delega alla Pubblica istruzione, candidato peraltro alle prossime regionali per l’I d V.
    Intanto, proprio all’Archita, Fisicaro illustra alcuni degli importanti risultati riportati nella rimodulazione degli indirizzi di studio che saranno attivati, in conseguenza alla riforma ministeriale, a partire dal prossimo anno scolastico. Tra i risultati più importanti - dice Fisicaro - l’istituzione a tutti gli effetti di un liceo musicale presso lo stesso Archita dove era attiva una sperimentazione musicale. Fisicaro non manca di tessere elogi per il ruolo che lo storico liceo svolge nella città, che oltre alle sezioni di liceo classico, liceo musicale e liceo delle scienze umane, conserverà anche la sezione di liceo scientifico.
    E’ toccato, invece, all’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Gianfranco Viesti, ammettere in una nota stampa che, al di là dei risultati che la Regione ha realizzato, ci sono purtroppo, sostanzialmente, delle battaglie perse. Questo vale soprattutto per l’opzione scienze applicate nei licei scientifici, che era stata una delle ultime operazioni che la Regione aveva cercato di fare prima di chiudere definitivamente con la partita. Così, facendo proprie le richieste delle Province, comprese quella di Taranto, che aveva anzi anticipato i tempi, per Taranto la Regione aveva proposto l’opzione «scienze applicate» - contrariamente a quello che sosteneva già il ministero - per i licei scientifici di Manduria, Massafra, Mottola, Taranto (Battaglini e Ferraris), Martina Franca. «Purtroppo - dice Viesti - il ministero ha deciso di non rendere disponibili gli organici per queste ultime opzioni, vanificando la scelta programmatica della Regione. La logica dei tagli appare più forte delle considerazioni relative alla qualità dell’istruzione. La Regione Puglia continuerà in ogni sede a promuovere il proprio sistema dell’istruzione superiore. E’ nelle scuole di qualità che nasce la Puglia del futuro». Anche per quanto attiene l’opzione «economico-sociale» presso i licei delle scienze umane, non c’è conferma da parte ministeriale per questa opzione all’Archita, mentre è confermata al liceo Vittorino da Feltre.
    Vibrata la protesta del Comitato per la Qualità della Vita in tema di mancata attribuzione delle «scienze applicate». «E' un vero e proprio “scippo istituzionale” che non può essere giustificato da motivi di organici. Spero che la Provincia e la Regione facciano valere le loro prerogative», dice il Comitato che ha convocato per questo pomeriggio un incontro nel corso del quale sarà presentato un documento indirizzato ai candidati al Consiglio regionale sul tema «La centralità della scuola e dell’università per il futuro dei giovani di terrà jonica». In serata sarà anche insediato un gruppo di lavoro finalizzato a predisporre le proposte per la razionalizzazione del sistema formativo per il 2010-2011. «Il gruppo di lavoro - annunciano gli organizzatori - non vuole sovrapporsi nè all'azione dei sindacati, nè alle prerogative degli enti locali. Vuole solo essere un contributo alla chiarezza visto che la mancata programmazione dell'offerta formativa ha prodotto per il prossimo anno scolastico disordine e confusione».

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 12 Marzo 2010

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  • Plautus
    ha risposto
    Riferimento: RASSEGNA STAMPA

    L’INIZIATIVA: SI È APERTO IERI, PROMOSSO DA CONFINDUSTRIA, «IMPRESA LAVORO DUEMILADIECI»
    «Aiutiamo i nostri giovani a cercare un lavoro»

    • «Di progetti ne sono stati ideati troppi, adesso è il momento di fermarsi per concretizzarne qualcuno». Parole chiare quelle di Paolo Campagna, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Taranto che ha aperto ieri «Impresa lavoro duemiladieci», il salone di orientamento e formazione destinato a studenti universitari e delle scuole superiori della provincia. Nel suo intervento iniziale Campagna ha spiegato le motivazioni che hanno spinto i giovani industriali a realizzare l’evento, sostenuto fin da subito dalle maggiori realtà istituzionali e produttive del territorio. «In un Paese come l’Italia - ha detto Campagna - in cui chi cerca la meritocrazia sembra dover prendere necessariamente la strada che porta all’estero, noi vogliamo rimanere qui, accanto a chi ancora considera il lavoro un grande valore. Vogliamo offrire opportunità ai nostri giovani».
    Alla conferenza inaugurale hanno partecipato anche i rappresenti del Comune di Taranto, il vicesindaco Cervellera e l’assessore Ciocia, dell’Amministrazione provinciale, il vice presidente Fisicaro e l’assessore Mancarelli, il commissario della Camera di commercio, Falcone, e il neo eletto presidente di Confidustria Puglia, Sportelli. Tanti gli studenti che hanno visitato i trenta stand allestiti al Palamazzola. Nella struttura sportiva sono state protagoniste le Forze armate, le industrie, gli Enti locali, le Università di Bari e Lecce e i centri di formazione professionale del territorio.
    «La sostenibilità dell’acciaio e la ricerca dei giovani» è stato invece il titolo del work shop tenuto nella seconda parte della mattinata di ieri dal Giancarlo Quaranta, responsabile delle relazioni internazionali di Ilva. Un’occasione in cui gli studenti tarantini hanno avuto la possibilità di confrontarsi con i funzionari della grande industria e a seguire con i responsabili dell’Autorità portuale e dell’Università privata Luiss di Roma. Un momento in cui trovare risposte a delle domande quindi che proseguirà anche nella mattinata di oggi con le sessioni tenute dall’Ordine dei geometri, Alenia aeronautica, D’addario spa e infine dai giovani industriali tarantini sul tema «Il mestiere dell’impresa».
    «Alle scuole - ha dichiarato Campagna - chiediamo di insegnare ai nostri ragazzi l’intraprendenza ed il rischio, valori propri dell’imprenditore: serviranno domani a non piegare la schiena. Come Giovani di Confindustria siamo certi di aver lanciato oggi un’iniziativa importante che fra qualche anno darà i suoi frutti, ma solo se ognuno saprà fare nel tempo la sua parte».

    articolo pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 10 Marzo 2010

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  • Plautus
    ha risposto
    Riferimento: RASSEGNA STAMPA

    Pronta la mappa ecco cosa si studierà l’anno prossimo

    • Quali indirizzi troveranno a settembre al primo anno delle scuole superiori di secondo grado gli studenti di terza media in fase di scelta in questi giorni? Dopo le incertezze dei giorni scorsi legate ai continui aggiornamenti delle cosiddette tabelle di confluenza in cui doveva confluire l’esistente in applicazione della riforma, la mappa dell’offerta formativa è ora definitivamente disegnata. La Regione ha infatti completato il suo lavoro integrando in una delibera approvata negli ultimi giorni la distribuzione dell’opzione «scienze applicate» ai licei scientifici e sostanzialmente superando quanto aveva previsto il ministero. A Taranto ad attivare queste opzioni (in cui confluisce sostanzialmente il vecchio indirizzo scentifico-tecnologico) saranno, infatti, i licei scientifici Moscati di Grottaglie, Vico di Laterza, DeSanctis-Galilei di Manduria, De Ruggieri di Massafra, Eistein di Mottola, Battaglini e Ferraris di Taranto, Tito Livio di Martina Franca. Un’opzione «scienze applicate» sarà pure presente negli istituti tecnici Oreste del Prete di Sava, Majorana di Martina, Righi e Maria Pia di Taranto. Il ministero aveva previsto questa opzione solo in pochi casi.
    Limitando lo sguardo al solo capoluogo, ecco cosa sarà possibile studiare a Taranto.

    Cominciamo dai licei. L’Aristosseno sarà classico, linguistico e scientifico. Archita: classico, scienze umane, scienze umane - opzione economico-sociale, musicale e coreutico. Quinto Ennio: classico. Vittorino: scienze umane, scienze umane - opzione economico sociale. Lisippo: artistico architettura e ambiente, arti figurative, design, grafica.

    I tecnici di Taranto. Pertini: settore economico amministrazione finanza e marketing, servizi informativi aziendali, relazioni internazionali per il marketing. Pitagora: settore economico, amministrazione finanzia e marketing. Bachelet: settore economico, amministrazione finanza e marketing, turismo, servizi informativi aziendali. Maria Pia: settore economico, amministrazione finanza e marketing, relazioni internazionali per il marketing, settore tecnico, chimica, materiali e biotecnologie -biotecnologie sanitarie. Righi: settore tecnico, elettronica ed elettrotecnica-elettronica, informatica e telecomunicazioni-informatica, meccanica, meccatronica ed energia -meccanica e meccatronica, trasporti e logistica-costruzione. Pacinotti: settore tecnico chimica, materiali e biotecnologie, chimica e materiali, elettronica ed elettrotecnica-elettrotecnica, informatica e telecomunicazioni - informatica, agraria, agroalimentare e agroindustria - produzioni e trasformazioni. Falanto: settore tecnico elettronica ed elettrotecnica-elettronica, informatica e telecomunicazioni-informatica. Fermi: settore tecnico costruzioni, ambiente e territorio.

    I professionali di Taranto. Nitti: settore servizi, servizi commerciali. Cabrini: settore industria e artigianato, produzioni industriali e artigianali industria, settore servizi, servizi commerciali. Liside: settore industria e artigianato, produzioni industriali e artigianali industria; settore servizi, servizi socio-sanitari. Archimede: settore industria e artigianato, produzioni industriali e artigianali industria, manutenzione e assistenza tecnica.

    Per ora si è trattato di incasellare più opzioni in indirizzi fondamentali, cominciando tuttavia a tagliare qualcosa. E in futuro? La Regione conferma la sua volontà di procedere ad una razionalizzazione dell’offerta e della rete per l’anno scolastico 2011-2012, nell’ambito della quale saranno valutati ulteriori nuovi indirizzi, opzioni ed istituzioni. Dovrà essere - dice la Regione - «un’offerta che tenga conto della collocazione geografica, delle strutture della presenza di idonee attrezzature laboratoriali».

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 10 Marzo 2010

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  • Plautus
    ha risposto
    Riferimento: RASSEGNA STAMPA

    Scienze per i licei il ministero taglia ma la Regione concede
    Quali conseguenze avrà ora la divergenza?

    • Una task force di cui faranno parte un gruppo consistente di dirigenti scolastici e le parti sociali per gestire l’avvio della riforma della scuola secondaria superiore. E’ questo l’accordo raggiunto ieri nel corso di un vertice in Provincia tra l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione ed università, Emanuele Fisicaro, e i dirigenti stessi. Intanto, a livello regionale, la giunta - conferma l’assessore regionale al Diritto allo studio Gianfranco Viesti - ha varato ieri l’ulteriore delibera con cui aggiorna la proposta già licenziata nei giorni scorsi. Ieri si trattava di distribuire l’opzione scienze applicate ai licei scientifici sulla base delle proposte che le Province avevano fatto pervenire il giorno prima. «Abbiamo sostanzialmente confermato quello che le Province hanno richiesto», conferma l’assessore Viesti alla «Gazzetta». Certo, ora ci sarà da vedere se il ministero recepirà ogni cosa. C’è, infatti, una sostanziale differenza tra ciò che già da martedì il ministero aveva messo on line sul proprio sito - che poi sostanzialmente dovrebbe contenere ciò che suggeriscono gli Uffici scolastici regionali - e le proposte delle Regioni, che accolgono invece le richieste delle Province. Così, per rimanere nell’ambito delle scienze applicate, c’è una grossa divergenza tra il ministero che ha previsto questa opzione ai licei Moscati di Grottaglie e Vico di Laterza, nonché ai tecnici Righi e Maria Pia di Taranto. Per la Provincia di Taranto, invece, tale offerta va allargata al liceo De Santis di Manduria, il liceo De Ruggieri di Massafra, il liceo Eistein di Mottola, al liceo Archita di Taranto (dove successivamente si chiede anche la sezione liceo scientifico - il ministero non l’ha previsto - senza opzione scienze applicate), al liceo Battaglini di Taranto, al liceo Ferraris di Taranto, al liceo Tito Livio di Martina.
    Ma non sono le uniche divergenze tra ministero, Regioni, Uffici scolastici regionali e Province. L’offerta «disegnata» dal ministero potrebbe essere ulteriormente corretta. Non tutte le Regioni, infatti, tra cui appunto la Puglia, avevano fatto conoscere le proprie decisioni, tenendo conto che quello della formazione è un settore nel quale la Regione - attraverso l’assessore Viesti - ha appunto rivendicato la competenza.
    Si vedrà nelle prossime ore, insomma. Ma, soprattutto non è escluso che si scatenino attriti ancora più grossi. A pagarne le conseguenze saranno gli studenti e le famiglie che resteranno indecisi sino alla fine o, comunque, in attesa di sapere - e questo è un problema ancor più grave nella provincia - se per frequentare ad esempio una opzione scienze applicate si potrà restare a studiare a Massafra, oppure occorrerà fare il pendolare e recarsi in una scuola a Grottaglie, a Laterza o a Taranto. Ed a queste difficoltà si aggiunga anche il fatto che molte scuole, dovendo fare orientamento e pubblicizzarsi alla nuova utenza, hanno anche prodotto dépliant e materiale informativo tenendo conto di ciò che si prevedeva a livello provinciale e regionale, proposte però che appunto ancora non si sa bene se troveranno reale attuazione.
    Che cosa prevede, intanto, il ministero? Dalla sezione di liceo musicale al liceo Archita al liceo scientifico al liceo Aristosseno che conserva anche il classico ed il linguistico, all’istituto d’Arte Calò di Grottaglie che diventa liceo artistico. Restando in ambito liceale, l’Einstein di Mottola sarà - o dovrebbe essere - solo scientifico, l’Aristosseno sezione associata scientifico e classico, il De Ruggieri di Massafra classico, scienze umane e scientifico, il Vico di Laterza scienze umane, scientifico e appunto scientifico-scienze applicate, il Ferraris linguistico e scientifico, l’Archita classico, scienze umane, scienze umane opzione economico sociale e musicale, l’Aristosseno classico, scientifico e linguistico, il Moscati di Grottaglie classico, scientifico, linguistico, scienze umane e scienze applicate, il Battaglini scientifico, il Quinto Ennio classico, il Vittorino scienze umane e scienze umane con opzione economico sociale.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 4 Marzo 2010

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  • Plautus
    ha risposto
    Riferimento: RASSEGNA STAMPA

    Decisione dell’Ufficio scolastico regionale
    La preside del liceo Battaglini sospesa per un mese dal servizio

    Provvedimento disciplinare di sospensione dal servizio per un mese a carico della dirigente del liceo Battaglini, Gabriela Busato. Il provvedimento è della direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale. Da stamane, intanto, sarà il preside del liceo scientifico De Ruggieri di Massafra, Stefano Milda, a subentrare in qualità di reggente sino al rientro della dirigente titolare. Già nelle settimane passate Milda era stato nominato reggente al Battaglini in occasione di una assenza per malattia da parte della preside Busato, rientrata però prima del termine di scadenza del periodo di aspettativa chiesto. Il provvedimento di sospensione arriva dopo una complessa e lunga vicenda fatta di tensioni, battaglie legali e giudiziarie. La scorsa primavera la dirigente Busato aveva ottenuto dalla direzione generale l’autorizzazione a rimanere in servizio oltre i 40 anni di anzianità, ma un esposto di docenti e le denunce dei sindacati avevano spinto il direttore generale Lucrezia Stellacci a revocare tale conferma.

    articolo pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 3 Marzo 2010

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  • Plautus
    ha risposto
    Riferimento: RASSEGNA STAMPA

    Così il ministero ridisegna la mappa delle superiori

    • Riforma della scuola secondaria superiore, non è solo clima di confusione, ma si sfiora anche una guerra di competenze. Mentre il ministero metteva in linea ieri sul proprio sito l’offerta formativa delle scuole italiane, con mappa interattiva per localizzare meglio ogni scuola sul territorio, la Regione Puglia accoglieva - scadenza alle ore 12 - le proposte dalle Province di localizzazione delle opzioni «scienze applicate» nei licei scentifici e rinviava a stamattina le sue scelte definitive, avendo aggiornato da ieri ad oggi per lutto la seduta di giunta.
    Ma l’offerta disegnata dal ministero, soggetta ad integrazioni da parte delle Province come viene spiegato in premessa, «disattivata per un aggiornamento della base informativa» per quasi l’intero pomeriggio di ieri, non sarebbe troppo «attendibile» o comunque non quella definitiva. «Il ministero va per conto suo - ha dichiarato alla “Gazzetta” l’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Gianfranco Viesti -. Questo lascia intuire la battaglia di competenze che ne nascerà. La competenza in materia è nostra (delle Regioni - ndr)».
    Che cosa concede, intanto, il ministero? Sbirciando tra i casi più spinosi, a Taranto, ad esempio, risulta concessa la sezione di liceo musicale al liceo Archita, un pò l’oggetto di un braccio di ferro nelle ultime ore tra Regione, Ufficio scolastico regionale e Provincia di Taranto - che lo richiedevano - e il ministero che sembrava aver ristretto l’opzione liceo musicale sull’intero territorio nazionale. Niente da fare, invece, - sempre al liceo Archita - per la sezione «scienze applicate», né per la sezione liceo scientifico chiesta ancora l’altro ieri dalla Provincia. Sezione di liceo scientifico, invece, al liceo Aristosseno che conserva anche il classico ed il linguistico. L’istituto d’Arte Calò di Grottaglie diventa liceo artistico con una serie di opzioni: Arti figurative, Design e Grafica. Indirizzo Arti figurative, Grafica, Design e Architettura e Ambiente anche al liceo artistico Lisippo di Taranto, che conserva le sezioni staccate di Manduria e Martina. Non risulterebbe più un indirizzo di Grafica, invece, all’istituto professionale Liside di Taranto che, a sua volta, pur conservando il settore industria ed artigianato, acquisisce il più moderno settore socio-sanitario (che potrebbe anche declinarsi con un’articolazione in «Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: Odontotecnico» e «Ottico»). L’opzione «scienze applicate» viene concessa ai licei Moscati di Grottaglie e Vico di Laterza, nonchè alle sezioni di liceo scientifico degli istituti tecnici Maria Pia e Righi di Taranto. Quindi, quattro in totale. Dalla Provincia di Taranto, invece, era partita indirizzata alla Regione la proposta di collocazione dell'opzione "scienze applicate" in nove scuole di Taranto e provincia, il liceo Moscati di Grottaglie (inserito dall'Ufficio scolastico regionale), il liceo Vico di Laterza (inserito dall'Usr), il liceo De Santis di Manduria (da questa scuola in poi l'Usr non aveva avallato la proposta), il liceo De Ruggieri di Massafra, il liceo Einstein di Mottola, il liceo Archita di Taranto, il liceo Battaglini di Taranto, il liceo Ferraris di Taranto, il liceo Tito Livio di Martina. Per l’Archita di Taranto, inoltre, la Provincia specificava poi ulteriormente la propria richiesta di autorizzazione di un liceo scientifico senza opzione scienze applicate.
    Restando in ambito liceale, l’Einstein di Mottola sarà solo scientifico, l’Aristosseno sezione associata scientifico e classico, il De Ruggieri di Massafra classico, scienze umane e scientifico, il Vico di Laterza scienze umane, scientifico e appunto scientifico-scienze applicate, il Ferraris linguistico e scientifico, l’Archita classico, scienze umane, scienze umane opzione economico sociale e musicale, l’Aristosseno classico, scientifico e linguistico, il Moscati di Grottaglie classico, scientifico, linguistico, scienze umane e scienze applicate, il Battaglini scientifico, il Quinto Ennio classico, il Vittorino scienze umane e scienze umane con opzione economico sociale.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 3 Marzo 2010

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  • Plautus
    ha risposto
    Riferimento: RASSEGNA STAMPA

    Le superiori del futuro? C’è caos
    La Provincia chiede le scienze applicate per un numero esorbitante di licei

    • Grande indeterminatezza e confusione sulla distribuzione a Taranto dell’offerta formativa delle scuole secondarie superiori secondo la riforma targata Gelmini. Sarà comunque in queste ore la Regione - ad iscrizioni praticamente avviate - a sciogliere i nodi e probabilmente a rendere finalmente note tutte le decisioni. Intanto, entro quest’oggi alle 12 - ma l’amministrazione provinciale di Taranto lo ha fatto ieri - dalle Province deve giungere l’indicazione di dove si vorrà andare a collocare l’opzione delle scienze applicate ai licei scientifici. Ed inoltre sul liceo musicale, che la Regione aveva previsto come opzione del liceo Archita, potrebbe esserci un dietro-front. E’ in realtà il ministero ad aver comunicato nei giorni scorsi ai sindacati che il numero dei licei musicali in tutto il Paese dovrà essere contenuto entro le dieci unità, più uno coreutico, ed essere peraltro a numero chiuso con test di ingresso. Taranto, insomma, dovrebbe essere fuori dalla partita anche perché, nel frattempo, i licei musicali assegnati alla Puglia dovrebbero essere solo due. Secondo alcune anticipazioni ed indiscrezioni, le due classi di liceo musicale dovrebbero essere a Brindisi ed Acquaviva. Il discorso non riguarda in alcun modo il Paisiello che è un istituto musicale.
    Torniamo, quindi, all’opzione scienze applicate nei licei scientifici. Secondo la comunicazione inviata ieri dall’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Emanuele Fisicaro, all’assessore regionale Gianfranco Viesti, che aveva raccomandato di evitare le sovrapposizioni, la distribuzione territoriale dell’opzione scienze applicate dovrebbe essere questa nella provincia di Taranto: presso il liceo Moscati di Grottaglie (già inserito dall’Ufficio scolastico regionale), il liceo Vico di Laterza (già inserito dall’Usr), liceo De Santis di Manduria (da questa scuola in poi non si parla più di inserimento anche da parte del’Usr), il liceo De Ruggieri di Massafra, il liceo Eistein di Mottola, il liceo Archita di Taranto, il liceo Battaglini di Taranto, il liceo Ferraris di Taranto, il liceo Tito Livio di Martina. Per quanto riguarda nello specifico l’Archita, la nota di ieri della Provincia, dopo aver chiesto l’opzione scienze applicate, chiede l’autorizzazione ad un indirizzo liceo scientifico. La nota precisa ulteriormente che in prima battuta nei giorni scorsi era stata prevista la confluenza dell’indirizzo ambientale in liceo scientifico con opzione scienze applicate, ma che ora la richiesta è più esattamente di autorizzazione di indirizzo scientifico senza opzione scienze applicate. Secondo ulteriori indicazioni, tuttavia, la Regione autorizzerebbe solo 20 opzioni in scienze applicate ad altrettanti licei scientifici in tutta la Regione e quindi da distribuire alle sei province. Se così fosse, quella di Taranto - con 9 indicazioni - sarebbe una richiesta esorbitante. Richiesta esorbitante e dalla quale, pur tuttavia, rimarrebbero fuori - previsto invece negli allegati alla delibera provinciale di proposta dell’offerta formativa - il liceo Aristosseno e gli istituti tecnici Righi e Maria Pia dove gli indirizzi di liceo scientifico tecnologico del vecchio ordinamento erano stati fatti confluire nell’opzione scienze applicate del liceo scientifico del nuovo ordinamento.
    Intanto, ieri sera, in un incontro con i genitori, il Comitato per la Qualità della Vita ha ribadito la propria richiesta di un liceo musicale presso l’Archita in convenzione col Paisiello di Taranto.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 2 Marzo 2010

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  • Plautus
    ha risposto
    Riferimento: RASSEGNA STAMPA

    Scuole, la Regione disegna la mappa delle strutture

    • Al via da ieri le iscrizioni degli studenti di terza media al primo anno delle scuole superiori dell’anno scolastico 2010-11. Ma le proposte di quella che sarà l’offerta formativa alla luce della riforma Gelmini non sono ancora del tutto definite. La giunta regionale ha deliberato ieri il piano dell’offerta formativa, sciogliendo però solo alcuni e non tutti i nodi sul tappeto. Le cosiddette tabelle di confluenza entro le quali incasellare tutti gli indirizzi e le sperimentazioni esistenti, infatti, non sono ancora state interamente ufficializzate anche perché – viene riferito da fonti regionali – martedì prossimo ci sarà una ridefinizione delle proposte provinciali direttamente con le stesse Province. Sarà in quella sede che potranno essere attivate quelle opzioni che, al momento, la Regione sembrerebbe non aver ancora garantito.
    E veniamo a quello che la Regione, che ha ribadito la propria potestà riguardo all’offerta formativa, ha lasciato trapelare non senza spiegare che, visti i tempi ristretti ed i vincoli posti dal ministero, la “programmazione definisce l’a.s. 2010-2011 come un anno di transizione, nell’attesa di poter esercitare, a partire dall’a.s. 2011-2012, il proprio pieno potere programmatorio nell’interesse delle scuole e delle famiglie pugliesi”. Ed allora: a 17 licei delle scienze umane in Puglia, tra cui il Vittorino da Feltre a Taranto, viene riconosciuta l’opzione economico sociale; la Regione riconosce a licei scientifici la possibilità di attivare l’opzione “scienze applicate” e chiede alle Province “l’individuazione dei Licei Scientifici presso i quali attivare tale opzione sin dall’anno scolastico 2010-2011 e la trasmissione del relativo elenco entro le ore 12,00 del giorno 02/03/2010”; per quanto riguarda i licei musicali e coreutici, la Regione ritiene che esistano i presupposti giuridici per la confluenza nei licei musicali e coreutici a partire dalle prime classi funzionanti nell’anno scolastico 2010-2011 per il Liceo “Archita” di Taranto. “Presso il L.C. “Archita” - I.M. “Andronico” di Taranto – aggiunge la Regione - risulta autorizzata con D.M. 30.7.1999 una sperimentazione autonoma ad indirizzo Beni Culturali e, nell’ambito di tale sperimentazione, è stato introdotto dall’istituto, negli anni successivi, l’insegnamento di discipline musicali (Musicologia, teoria e analisi musicale, Strumento), che hanno anche formato oggetto di valutazione nell’esame di stato conclusivo del percorso di studi”.
    Alla luce, insomma, di tali informazioni, non si evince con chiarezza se sono state accolte o diventano oggetto di valutazione martedì prossimo le richieste avanzate nel piano della Provincia di Taranto relative alla confluenza dell’istituto d’Arte di Grottaglie in liceo artistico, dell’indirizzo di liceo scientifico dei licei Archita ed Aristosseno nell’opzione scienze applicate dei nuovi licei scientifici e del liceo scientifico tecnologico degli istituti tecnici Maria Pia e Righi sempre nell’opzione delle scienze applicate dei nuovi licei scientifici. Né, in base a ciò che è emerso ieri, appare detto con chiarezza se è confermata l’opzione ecnomico-sociale chiesta anche per la sezione del liceo delle scienze umane presso l’Archita-Andronico. Ieri sera, è stato l’assessore provinciale alla pubblica istruzione, Emanuele Fisicaro, sentito l’assessore regionale Gianfranco Viesti, a confermare il liceo musicale per l’Archita e i tre indirizzi di Design, Arti Figurative e Grafica per il trasformato Istituto d’Arte di Grottaglie in Liceo Artistico. Confermato che martedì prossimo arriverà anche l’ufficializzazione dell’opzione scienze applicate nell’ambito del liceo scientifico presso il liceo Archita.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 27 Febbraio 2010

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  • Plautus
    ha risposto
    Riferimento: RASSEGNA STAMPA

    Via alle iscrizioni ma c’è attesa sulle novità
    Oggi la Regione farà conoscere quale sarà l’offerta formativa

    • Da oggi al via le iscrizioni alle scuole secondarie superiori, ma solo oggi la Regione - dopo una serie di trattative tra Province, Uffici scolastici provinciali e Ufficio scolastico regionale - approverà l’offerta formativa del nuovo anno scolastico alla luce della riforma. I numerosi indirizzi che ogni scuola ha offerto sino a quest’anno, saranno «incasellati» secondo le tabelle di confluenza dettate dal ministero e che sostanzialmente ridimensionano fortemente il ventaglio di offerte riconducendo il tutto a sei licei (classico, scientifico con eventuale opzione per le scienze applicate, linguistico, artistico articolato in sei indirizzi, musicale e coreutica, delle scienze umane con opzione economico-sociale), due tecnici (economico con 2 indirizzi in amministrazione e tecnologico con 9 indirizzi), due professionali (settore servizi con 4 indirizzi e settore industria ed artigianato con 2 indirizzi).
    «La delibera sarà adottata domattina (stamane - ndr). Al momento ci stiamo ancora lavorando», ha dichiarato ieri l’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Gianfranco Viesti.
    Intanto, è quasi un clima da suspence sulle proposte in campo. C’è una delibera provinciale adottata il 16 febbraio scorso ed un allegato con le proposte immesso solo ieri sul sito della Provincia. La proposta della Provincia dovrebbe aver recepito le richieste delle scuole e sostanzialmente sarebbe un testo concordato con l’Ufficio scolastico provinciale. Sempre ieri l’Ufficio scolastico regionale avrebbe trasmesso all’Ufficio scolastico provinciale il proprio parere sulla proposta provinciale, ma sembrerebbe ancora per alcune ore una proposta top secret. Parere che, tuttavia, non avrebbe avallato proprio tutte le proposte partite da Taranto.
    Ci sono, insomma, nodi rispetto ai quali c’è parecchia attesa. Intanto, il liceo Archita. Nei giorni scorsi si era diffusa la voce che i due livelli regionali - Ufficio scolastico regionale e stessa Regione cui compete l’ultima parola - avrebbero potuto cancellare l’indirizzo musicale e quello scientifico. Successivamente, stando ad alcune indiscrezioni, l’indirizzo musicale sarebbe stato salvato. Un altro nodo è costituito dall’istituto d’arte di Grottaglie che diverrebbe liceo artistico a cui verrebbe assegnato l’unico indirizzo in grafica nella provincia. Nei giorni scorsi erano stati l’assessore Emanuele Fisicaro e il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Pietro Di Noi, a stigmatizzare in un documento congiunto tale decisione: «Chiederemo conto agli interessati dei criteri che hanno portato alla trasformazione dell’istituto d’arte Calò di Grottaglie in liceo artistico», avevano scritto in un documento, evidenziando che all’istituto d’arte di Faenza fosse stato riservato un trattamento diverso potendo quest’ultimo mantenere la denominazione originaria. Dalla proposta messa on line dal sito della Provincia, si evince però che la richiesta di far confluire l’istituto d’arte in liceo artistico è proprio partita da Taranto. Per il Calò di Grottaglie si chiedono, infatti, gli indirizzi in Design, Arti figurative e Grafica del liceo artistico secondo la riforma. Intanto, Fisicaro annuncia per lunedì prossimo l’insediamento di un comitato scientifico di cui faranno parte dirigenti scolastici, parti sociali e organizzazioni sindacali allo scopo di ottimizzare al massimo sul territorio quella che sarà stata l’offerta deliberata definitivamente dalla Regione.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 26 Febbraio 2010

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  • Plautus
    ha risposto
    Riferimento: RASSEGNA STAMPA

    «Università, è già in cantiere un accordo sino al 2013»
    Ciocia: nella nuova intesa parleremo di futuro, non più di emergenza

    • Un bilancio più che positivo per i protagonisti dell’accordo di programma triennale per il consolidamento del polo universitario jonico siglato nell’ottobre 2008 e a valere sino al 2010. Otto i protagonisti, tra Ateneo barese, enti locali, Marina Militare, Asl, Arpa, che firmarono allora. Mancano all’appello oggi, pare per un difetto di comunicazione, Camera di Commercio e Consorzio universitario jonico. Vero è però che proprio su quest’ultimo organismo pende già una delibera della Provincia con cui l’ente se ne dichiara fuori.
    Bilancio positivo nel suo complesso. Eppure non mancano le criticità legate soprattutto all’attuazione dei corsi dell’area sanitaria ed agli aspetti logistici dei corsi di laurea in Scienze infermieristiche, Tecnici della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, Fisioterapia (ad esaurimento), ma l’accordo ha funzionato e soprattutto viene indicato come modello perché unico nel panorama nazionale. Per cui, questa volta in anticipo rispetto alla scadenza di fine anno accademico, già si pongono le basi per il suo rinnovo a valere dunque dal 2011 e sino al 2013.
    Si è mosso lungo queste direttrici ieri l’incontro convocato a Palazzo di Città dal sindaco Ezio Stefàno e dall’assessore all’Università, Paolo Ciocia, ed al quale hanno partecipato l’ammiraglio Cusmai per la Marina Militare, il dottor Giancarlo Magno per l’Asl, il delegato del Rettore per l’Università di Bari, Giovanni Dotoli, il direttore del Polo universitario jonico, Raffaele Elia, la direttrice del Servizio territoriale dell’Arpa Puglia, Maria Spartera, i dirigenti della Provincia, Pietro Capuzzimati, e del Comune, Claudio Fabrizio.
    Ora si tratta già di impostare il lavoro futuro. L’incontro di ieri voleva infatti essere anche organizzativo e metologico. Si procederà con incontri specifici su singoli temi su cui lavoreranno gruppi ristretti nell’auspicio di arrivare ad una bozza condivisa di nuovo accordo entro l’estate ed a ottobre, novembre firmare il tutto. «Il dato positivo - dice Ciocia - è che una volta tanto non ci riuniamo per parlare di emergenze ma per fare previsioni». L’ambizione è quella di elaborare un documento che consenta in prospettiva al polo universitario jonico di giocare un ruolo strategico nel bacino del Mediterraneo. Propedeutico a questo è anche il primo dipartimento di Studi giuridici economici del Mediterraneo avviato all’inizio di quest’anno e che vedrà il prossimo 19 marzo il taglio ufficiale della sede a Palazzo delli Ponti. Si lavora, nel frattempo, anche per fissare una data del taglio del nastro anche per l’ex Rossarol, ufficialmente ceduta già dal Comune all’Università, uno degli altri impegni fissati e raggiunti dall’accordo di programma tuttora in corso.
    Infine, il Consorzio universitario. L’assessore Ciocia non ha difficoltà ad ammettere che la Provincia con la sua delibera ha anticipato i tempi. Altrettanto resta da fare, dunque, al Comune. «I tempi sono maturi - aggiunge Ciocia - perché si vada o ad un azzeramento del Cuj o, come sosteniamo noi da tempo, ad una trasformazione dell’ente, magari con l’insediamento di una Fondazione aperta a istituti di credito ed enti territoriali».

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 24 Febbraio 2010

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  • Plautus
    ha risposto
    Riferimento: RASSEGNA STAMPA

    BUFERA SUL LICEO UN ALTRO EPISODIO DI UNA LUNGA SERIE DI SCONTRI E TENSIONI NELLO SCIENTIFICO
    Battaglini, la preside torna e rimuove la sua vice

    • Vicenda Battaglini, nuovo colpo di scena. Ha destato sorpresa ieri l’improvviso rientro a scuola della dirigente scolastica, Gabriela Busato, che, in congedo per malattia, era stata provvisoriamente sostituita dal dirigente scolastico del liceo scientifico De Ruggieri di Massafra, Stefano Milda, nominato «reggente» dalla direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale fino al rientro della titolare. Era voce diffusa che la dirigente Busato stesse usufruendo nell’ultimo periodo di un mese di congedo per malattia e che tale mese sarebbe scaduto il 27 febbraio. Tra i primi provvedimenti adottati subito ieri dalla dirigente la rimozione dal proprio incarico del docente primo collaboratore in regime di semiesonero (era la vicepreside). Al ricevimento della lettera con il provvedimento - pare privo di motivazione -, la docente in questione ha accusato un malore ed ha dovuto far ricorso alle cure dei medici.
    La cronaca di ieri è l’epilogo di una complessa e lunga vicenda di tensioni, battaglie legali e giudiziarie e denunce anche alla stampa. Il caso esplode la scorsa primavera quando la dirigente dello scientifico ottiene dalla direzione generale l’autorizzazione a rimanere in servizio oltre i 40 anni di anzianità, ma un esposto di un certo numero di docenti e le denunce dei sindacati spingono il direttore generale Lucrezia Stellacci a revocare la conferma. La preside si rivolge quindi al giudice del lavoro che il 28 agosto scorso, alla vigilia del nuovo anno scolastico, dispone all’Ufficio scolastico regionale il trattenimento in servizio della Busato in via provvisoria e urgente sino al 31 agosto 2011. Per il giudice, una volta disposto il trattenimento in servizio, l’amministrazione non poteva revocare un suo procedimento amministrativo, ma avrebbe dovuto far ricorso all’istituto del recesso per giusta causa o per giustificato motivo. Ma per la direzione generale dell’Ufficio scolastico non poteva all’epoca essere fatto un recesso di un contratto che sarebbe stato vigente dal successivo primo settembre. Di qui reclamo al giudice dello stesso Ufficio scolastico per quella decisione. A metà novembre i giudici del lavoro rigettano il reclamo e la preside Busato rimane al suo posto. Il 23 dicembre, accogliendo un ricorso ex articolo 28 presentato dallo Snals, il giudice pronuncia una condanna di «antisindacalità delle condotte poste in essere dal liceo scientifico Battaglini». Si arriva quindi a gennaio con la nomina del reggente. Infine il prossimo 4 marzo è fissata in Tribunale la discussione di un ricorso ex 700 presentato dalla titolare del bar autorizzato nella scuola contro l’installazione di distributori automatici di caffé senza il preventivo consenso del consiglio di istituto e dell’amministrazione provinciale.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di domenica 21 Febbraio 2010

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  • Plautus
    ha risposto
    Riferimento: RASSEGNA STAMPA

    Scuole, stretta finale sul piano di riassetto
    La Regione smentisce le proposte della Provincia?
    L’assessore Viesti: no, non abbiamo ancora deciso

    • Si aprono il 26 febbraio, i termini per le «immatricolazioni» nelle scuole secondarie di secondo grado, ma è ancora confusione sui futuri assetti delle scuole. Poiché la riforma che entra in vigore dal prossimo anno, relativamente proprio al primo anno di corso, taglia le tante sperimentazioni in atto nella maggior parte delle scuole, c’è l’esigenza che Province e Regioni facciano conoscere al più presto quale sarà l’offerta del prossimo anno. Ovvero incasellando ogni scuola ed ogni corso nelle cosiddette tabelle di confluenza del ministero.
    Ma veniamo alle scadenze. Le scuole hanno già fatto pervenire alla Provincia (competente in materia di istruzione secondaria di secondo grado) la «riconversione» dell’offerta sulla base delle tabelle di confluenza e la Provincia ha provveduto il 16 febbraio - rispettando i tempi - a predisporre una propria delibera. Stranamente, però, la stessa delibera pubblicata sul sito della Provincia, pur facendo riferimento ad un allegato con il piano proposto a Ufficio scolastico regionale e Regione - cui tocca la parola finale -, non contiene alcun allegato. Intanto, voci insistenti raccontano di un piano rivisto e corretto a livello regionale - probilmente d’intesa tra Ufficio scolastico regionale e Regione Puglia (che doveva deliberare entro il 19 febbraio) - che smentirebbe il piano della Provincia almeno su alcune proposte. Le più eclatanti: la cancellazione dei corsi di liceo scientifico e di liceo ad indirizzo musicale per il liceo Archita e la trasformazione dell’istituto d’arte di Grottaglie in liceo artistico. Quanto basta per mandare su tutte le furie il vicepresidente della Provincia, con delega alla Pubblica istruzione, Emanuele Fisicaro che, per l’Archita, contesta all’Ufficio scolastico regionale d’aver disatteso le indicazioni fornite dalla Provincia che confermava tutta l’offerta esistente. Per l’istituto d’arte, la protesta è ancora più vibrata. Scende in campo anche il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Pietro Di Noi, e in un documento congiunto Fisicaro e Di Noi affermano: «Chiederemo conto agli interessati dei criteri che hanno portato alla trasformazione dell’istituto d’arte Calò di Grottaglie in liceo artistico. Purtroppo non si tratta solo di un cambio nominale, ma della perdita della tipicità e della storicità di un istituto che fa parte a buona ragione dell’identità di una città. Il Calò non manca del prestigio di quasi un secolo e mezzo di vita, eppure gli è stato riservato un trattamento diverso rispetto all’istituto d’arte di Faenza che potrà mantenere la denominazione originaria».
    Ma l’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Gianfranco Viesti, smentisce che ci sia alcun piano in circolazione. «La scuola è nel caos più totale. Siamo alla pura follia - commenta -. I regolamenti attuativi della riforma sono stati approvati nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri, non c’è stato ancora il passaggio alla Corte dei Conti, ma il ministro ha deciso che la riforma deve entrare in vigore dal prossimo anno anche con un taglio secco per tecnici e professionali al secondo anno. Con le Province, pertanto, abbiamo deciso di fare un percorso più ordinato. Per questo faremo slittare di qualche giorno l’approvazione dell’offerta formativa in Puglia. Ma entro il 26 febbraio sarà tutto pronto. Cercheremo di far valere al massimo più opzioni laddove sarà possibile andando incontro alle scuole, ma laddove si è obbligati non potremo fare diversamente se non rimanere nei vincoli in cui ci mette il ministero che dovrà poi autorizzarci la presenza di insegnanti».

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di domenica 21 Febbraio 2010

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  • Plautus
    ha risposto
    Riferimento: RASSEGNA STAMPA

    L'INDAGINE: INSIEME SPESAL, INAIL E CPT
    Rischi alle persone ecco cosa spaventa di più i giovani

    • Assumere droghe pesanti e andare in auto con guidatore ubriaco: sono i due comportamenti a cui si attribuisce un valore quasi massimo di rischio. Il rischio che maggiormente si teme per sé deriva invece dalle malattie infettive, mentre a preoccupare sì, ma molto meno, sono le calamità naturali. Ed ancora, il comportamento non certo salutare messo più frequentemente in atto è ascoltare la musica ad alto volume.
    Che percezione di rischio hai? Ha scandagliato numerosi comportamenti un’indagine dal titolo «La vita si-cura», con un evidente significativo gioco di parole, condotta tra 550 studenti degli ultimi anni degli istituti tecnici e professionali (complessivamente avvicinati, però, un numero maggiore di studenti) e portata avanti dallo Spesal dell’Asl di Taranto d’intesa con il Comitato paritetico territoriale (Cpt) e Inail. Indagine ed attività connessa rientrano nel progetto «Sicurezza nella scuola», presentato ieri in una conferenza stampa all’Asl. Il paradigma seguito conduce, quindi, dalla percezione di rischi nella vita comune alla percezione di rischio legata al mondo lavorativo per educare a questo scopo e avere come ricaduta comportamenti più corretti in generale.
    «Il nostro fine - spiega Cosimo Scarnera, dirigente dello Spesal - è capire quale sia la percezione del rischio lavorativo tra i giovani. Emerge che c’è una coscienza del rischio maggiore rispetto alla precedente generazione. C’è tuttavia ancora da accrescere la cultura della sicurezza». Per questo si comincia dai banchi di scuola e, soprattutto, si viaggia su tre direttrici: sensibilizzazione, informazione e formazione. Così, se in questa prima fase sono stati coinvolti gli studenti delle scuole superiori, a breve toccherà ai più piccoli delle scuole medie inferiori ed anche ai più piccini della scuola elementare. Certo, verranno diversamente incontro strategie e approccio di tipo diverso e più ludico. Ma la sostanza non cambia. Lo Spesal appare così in prima linea in tema di prevenzione dei rischi anche grazie alla valorizzazione di un patrimonio di cui è stato dotato con l’attribuzione lo scorso anno e per progetti biennali di 4 giovani laureati in un corso di laurea tarantino, quello in Tecnici della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro. Quanto è servito, insomma, a far sì che quella jonica fosse la prima a Asl a mettere in campo - in tema di prevenzione appunto - quanto previsto dal decreto legislativo 81/2008, successivamente aggiornato, e da ulteriori direttive regionali.
    Interessanti anche gli altri aspetti e i vissuti indagati dal questionario. Le persone - sostengono gli studenti - rischiano in primo luogo per «sentirsi vivi e provare sensazioni forti» (circa 3 su una scala da 1 a 4), ma anche «per farsi notare e mettersi in evidenza» (meno di 3), ancor meno sicuramente per «andare contro corrente» (poco più di 2). Al rischio, gli studenti associano l’incoscienza (più di 3), il coraggio (tra 2 e 3), la trasgressione e la sfida (poco più di 2). Oltre il 90% degli studenti ritiene di essere capace di evitare i rischi per se stesso, intorno all’85% coloro che ritengono di essere in grado di valutare i rischi che corrono. Per gli studenti, inoltre, sono molto frequenti gli incidenti per strada, un po’ meno sul lavoro; a scuola c’è invece l’incidenza minore di frequenza di infortuni.
    Per quanto riguarda poi gli infortuni sul lavoro, gli studenti concordano con valore pari a 3 (da 1 a 4) su espressioni del tipo «se si seguono scrupolosamente le norme, non ci si infortuna»; «per prevenire gli incidenti si deve intervenire sul comportamento dei lavoratori»; «di solito si infortuna chi è imprudente anche al di fuori del lavoro»; «gli interessi degli imprenditori impediscono di realizzare buone condizioni di sicurezza». Concordano piuttosto poco sull’affermazione «la sicurezza appesantisce lo svolgimento del lavoro». Ed ancora, si esporrebbero ad un rischio di infortunio sul lavoro oltre il 60% degli studenti, per carriera, se ben pagato, se fosse un lavoro fisso, se fosse un lavoro gratificante. Ma quasi l’80% dice di non voler fare un lavoro che esponga al rischio di malattia professionale. Infine il fumo: oltre il 65% dei ragazzi si dichiara fumatore ed oltre il 55% ha fumatori nel gruppo di amici.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 19 Febbraio 2010

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