L’assessore Ciocia: «Temo tagli selvaggi alle nostre scuole»
«Sapevamo che la ristrutturazione dell’ufficio scolastico regionale e conseguentemente degli uffici provinciali era un processo in corso, ma francamente il provvedimento di taglio della dirigenza provinciale qui a Taranto ci ha preso alla sprovvista». Critico su quanto accaduto anche l’assessore comunale all’Università, Paolo Ciocia. «Ci viene sempre richiesto a tutti i livelli un raccordo con le istituzioni locali, ma quando si tratta di prendere provvedimenti che in qualche modo penalizzano la comunità tarantina, tutto viene adottato senza che ci sia il minimo coinvolgimento. Se le esigenze ci fossero state rappresentate, in qualche modo avremmo difeso le nostre necessità. Certamente questo provvedimento - prosegue Ciocia - priva Taranto di una figura a tempo pieno che è cosa di non poco conto. Sono certo, tuttavia, che il nuovo dirigente sia una persona qualificata ed esperta. Credo tuttavia che il governo di due realtà territoriali diverse sarà compito abbastanza complesso. Questa ha tanto il sapore di una dequalificazione territoriale». Ora si teme che le operazioni future, legate soprattutto ai delicati processi di razionalizzazione che richiedono una conoscenza approfondita del territorio, possano in qualche modo subire un contraccolpo. «Temo che la razionalizzazione possa prendere una piega selvaggia - dice Ciocia -. Temo che si prosegua e che si perderanno non solo posti di dirigenza, ma anche altri posti di lavoro e questo il territorio non può permetterselo». Non c’è alcuna prevenzione nei confronti del nuovo dirigente, ma all’operazione sin qui condotta senza considerazione di tutte le implicazioni. «Colgo l’occasione - conclude l’assessore Ciocia - per ringraziare pubblicamente Pietro Di Noi. Un galantuomo».
articolo di Maria Rosaria Gigante
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 12 Maggio 2010
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