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Palazzo degli Uffici: quale futuro?

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    #91
    Archita, il cantiere riapre?

    IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE ATTENDE ANCORA CHE ARRIVI L'OK DEL GENIO CIVILE. PRESTO LA DELIBERA IN GIUNTA
    Archita, il cantiere riapre?
    Sopralluogo del consorzio veneziano “Aeders”. Si inizierà dal solaio

    Palazzo degli Uffici, i lavori di ristrutturazione e riqualificazione dello storico immobile inizieranno dal solaio. Quando? È una bella domanda a cui, per ora, non si può ancora rispondere adeguatamente. Dipende dai tempi della burocrazia. O meglio, dipende da quel che si apprende in ambienti comunali, dal Genio civile.
    Intanto, prossimamente, in giunta dovrebbe essere presentata ed approvata la delibera che determina la nuova assegnazione degli spazi da utilizzare. Tra cui, come già anticipato dalla Gazzetta, ci sarà anche un albergo di lusso.
    Il Comune, infatti, dovrà necessariamente votare una delibera con la quale si modifica l'iniziale progetto elaborato dal consorzio “Aeders”, concessionario del progetto di ristrutturazione e riqualificazione di Palazzo degli uffici. La modifica si rende necessaria perché l'impresa concessionaria, negli spazi dell'edificio ad essa assegnati, non vuole realizzare più solo una galleria commerciale con 10 negozi ma anche un albergo associato ad un'importante catena alberghiera.
    Ed allora, quali sono le “cifre” di Palazzo degli uffici e quali saranno i costi che Comune e Provincia dovranno sostenere? L'Amministrazione comunale di Taranto, grazie ad un mutuo acceso con la Cassa Depositi e Prestiti, verserà 11 milioni di euro. E la Provincia? La giunta Florido sborserà a rate 8.5 milioni di euro. Pagherà un anno dopo la consegna dei lavori con otto rate bimestrali da un milione di euro ciascuna (l'ultima da 534mila euro ) .
    Riepilogando, dunque, gli enti locali contribuiranno alla realizzazione dell'opera sborsando 19,5 milioni di euro. La somma rimanente (13,5) sarà coperta dall'impresa, consorzio Aeders, che poi sfrutterà economicamente anche gli utili derivanti dalla gestione delle aree presenti all'interno del Palazzo.
    Infine, la durata del contratto è di 36 anni mentre le superfici verranno così attribuite: 2.870 metri quadrati al Comune (ci metterà degli uffici risparmiando sui fitti passivi); 6.500 al liceo classico “Archita” (e, quindi, alla Provincia competente alla manutenzione degli istituti scolastici superiori). La superficie che resta a disposizione (circa 9mila10mila metri) sarà, invece, a disposizione del consorzio Aeders. E lì, in pratica, verranno sistemate le attività commerciali e, appunto, un albergo.
    L'altroieri c'è stato un sopralluogo del consorzio “Aeders” a Palazzo degli Uffici. Per il Comune c'era il consigliere incaricato, Alfredo Spalluto. Intanto, vale la pena di ricordarlo, a fine giugno è saltato l'ultimo ostacolo alla ripresa dei lavori. Lavori, peraltro, fermi da più di sette anni. Ma cosa è accaduto? Gli ingegneri Giuseppe Vecchi e Gianfranco Tonti, originari direttori dei lavori del progetto ideato e voluto nel 2003, al momento di depositare al Tar di Lecce la documentazione integrativa relativa al loro ricorso contro il Comune di Taranto per la loro esclusione dalla carica di direttore dei lavori, hanno preferito fare un passo indietro. I due, assistiti dall'avvocato Giuseppe Misserini esperto in Diritto amministrativo, hanno voluto compiere un gesto di distensione andando incontro alla città che attende da troppi anni ormai che quest'opera venga completata.

    articolo di Fabio Venere
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 7 Settembre 2012

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      #92
      Riferimento: Palazzo degli Uffici: quale futuro?

      Palazzo degli Uffici riapre il cantiere
      E la giunta Stefàno dà il via libera al nuovo progetto

      Palazzo degli Uffici, dopo mesi di silenzio ieri due notizie in un giorno solo. La prima è relativa alla riapertura, di fatto, del cantiere; la seconda, invece, al via libera concesso dalla giunta Stefàno al progetto definitivo.
      Andando per gradi, ieri appunto sono stati avviati i primi interventi per la messa in sicurezza dello storico immobile. In particolare, i tecnici del consorzio “Aeders”, in queste ore, stanno procedendo con la rimozione di alcuni elementi che potrebbero mettere a rischio il lavoro degli operai. Ovvero, nei prossimi giorni, verrà fatta un'attenta verifica sui ponteggi sistemati negli anni scorsi. Il tutto, prima di far salire nuovamente su quelle impalcature che, da anni, “ingabbiano” lo storico palazzo che ospita la sede del liceo classico “Archita”. Nel frattempo, per poter iniziare materialmente i lavori manca all'appello un ultimo via libera (quello del Genio civile) ma ormai si può dire che davvero non ci sono più particolari ostacoli verso la riqualificazione e ristrutturazione di Palazzo degli uffici.
      Intanto, dal Municipio, arriva il via libera al progetto definitivo presentato dal dirigente della direzione Lavori pubblici, Aniello Moccia. Questo progetto è quello che comprende, all'interno dell'edificio (tra il terzo ed il quarto piano) la realizzazione di un albergo di lusso. Come già anticipato, l'estate scorsa, dalla Gazzetta si tratterebbe di un hotel di 50 - 60 stanze. La struttura alberghiera occuperebbe complessivamente tra i 5 ed i 6mila metri-quadri. La hall dell'albergo verrebbe realizzata a piano terra e poi ci sarebbero degli ascensori per trasportare gli ospiti nella sede dell'hotel. La sala convegni dell'albergo, infine, secondo gli accordi, potrebbe essere anche utilizzata dal Comune di Taranto per le proprie attività culturali.
      Ed ora, quanto tempo ci vorrà per realizzare quest'opera? Dopo il via libera al progetto definitivo di ieri, il Comune dovrà approvare il progetto esecutivo. Solo dopo questi ulteriori passaggi burocratici i lavori entreranno nel vivo. La durata degli interventi previsti dovrebbe oscillare tra i 30 ed i 36 mesi. Sin qui, i tempi. Ma non si è ancora in grado di rispondere ad un interrogativo. Ovvero: gli studenti del liceo classico “Archita” potranno rimanere nello storico immobile che domina piazza della Vittoria? In teoria, sì. In realtà, per i tipi di interventi previsti almeno a partire dal prossimo anno scolastico il problema di una (non proprio agevole) coabitazione potrebbe comunque porsi. In quel caso, il consorzio Aeders si farebbe carico dei costi della locazione.



      L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE VERSERÀ CON UN MUTUO CIRCA 11 MILIONI DI EURO
      È un appalto da 32 milioni soldi anche dalla Provincia

      Ma perché si parla di “nuovo” progetto per Palazzo degli Uffici? La modifica si è resa necessaria perché l'impresa concessionaria, negli spazi dell'edificio ad essa assegnati, non vuole realizzare più solo una galleria commerciale con 10 negozi ma anche un albergo associato ad un'importante catena alberghiera.
      Ed allora, quali sono le “cifre” di Palazzo degli uffici e quali saranno i costi che Comune e Provincia dovranno sostenere?
      L'Amministrazione comunale di Taranto, grazie ad un mutuo acceso con la Cassa Depositi e Prestiti, verserà 11 milioni di euro. E la Provincia? La giunta Florido sborserà a rate 8.5 milioni di euro. Pagherà un anno dopo la consegna dei lavori con otto rate bimestrali da un milione di euro ciascuna (l'ultima da 534mila euro).
      Riepilogando, dunque, gli enti locali contribuiranno alla realizzazione dell'opera sborsando 19,5 milioni di euro. La somma rimanente (13,5) sarà coperta dall'impresa, consorzio Aeders, che poi sfrutterà economicamente anche gli utili derivanti dalla gestione delle aree presenti all'interno del Palazzo. Infine, la durata del contratto è di 36 anni mentre le superfici verranno così attribuite: 2.870 metri quadrati al Comune (ci metterà degli uffici risparmiando sui fitti passivi); 6.500 al liceo classico “Archita” (e, quindi, alla Provincia competente alla manutenzione degli istituti scolastici superiori). La superficie che resta a disposizione (circa 9mila-10mila metri) sarà, invece, a disposizione del consorzio Aeders. E lì, in pratica, verranno sistemate le attività commerciali e, appunto, un albergo.
      A giugno, intanto, si era sbloccata anche la questione legata al direttore dei lavori. Gli ingegneri Giuseppe Vecchi e Gianfranco Tonti, originari direttori dei lavori, al momento di depositare al Tar di Lecce la documentazione integrativa relativa al loro ricorso contro il Comune di Taranto per la loro esclusione dalla carica di direttore dei lavori, hanno preferito fare un passo indietro. I due, assistiti dall'avvocato Giuseppe Misserini esperto in Diritto amministrativo, hanno voluto compiere. Fu quello, indubbiamente, un gesto di distensione con cui Tonti e Vecchi andarono incontro alla città che attende da troppi anni ormai che quest'opera venga completata.

      articoli di Fabio Venere
      pubblicati su La Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 12 Ottobre 2012

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        #93
        “Al liceo Archita siamo a rischio”

        “Al liceo Archita siamo a rischio”
        La denuncia degli studenti: situazione indecorosa


        “Viviamo in una situazione indecorosa e siamo costretti, ogni giorno, a vivere in una struttura che mette a rischio la nostra incolumità”. È questa la denuncia firmata da Chiara Tacente, rappresentante degli studenti del liceo classico “Archita” di Taranto.
        “È inutile dire, in quanto è sotto gli occhi di tutti, che in seguito all'inizio dei lavori, abbiamo un unico ingresso afferma in una nota a nome degli altri studenti senza uscita di sicurezza e subiamo i disagi dei rumori che provengono dal cantiere, delle polveri che siamo costretti ad inalare e dell'amianto che deve essere ancora smaltito”.
        Poi la nota, rivolta alla Provincia (competente per legge), al dirigente scolastico ed al sindaco, prosegue così: “Sfidiamo voi, autorità competenti, a mandare i vostri figli in questa struttura che, sicuramente, ritornerà ad essere il fiore all'occhiello della città ma che, al momento, è solo una struttura fatiscente, piena di pericoli e poco agibile. Chiediamo una soluzione che restituisca dignità al nostro essere giovani studenti. Vogliamo confrontarci con voi, e per tale motivazione lunedì 29 ottobre (oggi, ndr) una delegazione di noi studenti si recherà in Provincia per tentare di ottenere un incontro con l'assessore Francesco Massaro. Siamo - si conclude così questa denuncia - come nomadi senza fissa dimora”.
        Parole pesanti come macigni ma che, in buona sostanza, si possono condividere. Se, infatti, da un lato, va salutato con favore l'avvio dei lavori dopo otto anni per la riqualificazione di Palazzo degli Uffici, dall'altro, è arrivato il momento di fare delle scelte. E di assumersene la responsabilità. Con il passar del tempo, la convivenza degli insegnanti e degli studenti con un cantiere così imponente sarà materialmente impossibile. E, potenzialmente, pericolosa. La logica del “tirare a campare “ va abbandonata. Ed allora, bisogna assolutamente trovare una sede adeguata per gli studenti del liceo Archita. E farlo in tempi brevi. Peraltro, il concessionario che ha iniziato i lavori (il consorzio Aeders) si è dichiarato disponibile a pagare i costi del canone di locazione per trasferire il liceo in un'altra struttura. L'amministratore di Palazzo degli Uffici srl, Flavio Zuanier, in quest'intervista alla Gazzetta, oltre a parlare del progetto, parla anche della coabitazione (difficile) tra il cantiere e gli studenti.

        Ingegner Zuanier, ce la farete in tre anni a finire questi lavori ?
        “Abbiamo tutto l'interesse a rispettare il nostro cronoprogramma. Intanto siamo contenti di aver ripreso i lavori dopo otto anni”.
        Sono un po' meno felici di voi i commercianti per aver perso i parcheggi in piazza Archita ?
        “Premesso che, per motivi di sicurezza, non avevamo alternative vorrei ricordare che quell'area ci è stata concessa dal Comune. Ho qui con una delibera del Consiglio comunale la n. 172 del 2008, mi pare, che ci assegna quella superficie”.
        In piazza Archita, quindi, ci saranno le auto dei clienti di quest'albergo di lusso. Ma non le sembra di sfidare troppo la sorte? Un investimento così massiccio in una città del Sud in piena crisi economica...
        “Tra tre anni, a lavori finiti, la situazione migliorerà. E poi, pensiamo che Taranto abbia tutte le caratteristiche per essere un polo di attrazione per chi proviene da altre città di Puglia e Basilicata. Lo stesso speriamo accada anche per i nove esercizi commerciali che realizzeremo dentro Palazzo degli Uffici. Così, riqualificheremo il vostro Borgo”.
        E gli studenti? Sino a quando potranno rimanere lì?
        “Non mi faccia indicare date. Dico solo che prossimamente avremo la necessità di avere gli spazi liberi. Trasloco difficile? Ma no! Dalle mie parti, vicino Venezia, ho trasferito una scuola di 1.200 studenti in due giorni”.

        articolo di Fabio Venere
        pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Lunedì 29 Ottobre 2012

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          #94
          “Chiediamo una sede per il liceo”

          IL CASO ARCHITA: IERI L'INCONTRO CON IL VICEPRESIDENTE DELLA PROVINCIA, COSTANZO CARRIERI: SERVE UN TAVOLO CON IL COMUNE E L'AZIENDA “AEDERS”
          “Chiediamo una sede per il liceo”
          Gli studenti: non possiamo stare in una struttura inagibile. Abbiamo proposto tre sedi

          Liceo “Archita”, soluzione cercasi. Ieri mattina, una delegazione degli studenti del liceo classico ha incontrato il vicepresidente della Provincia, Costanzo Carrieri ed il consigliere provinciale di Sel, Mino Borraccino. Jacopo Zaccagno e Chiara Tacente descrivono così alla Gazzetta tutta la loro preoccupazione: “Non possiamo continuare a studiare, ogni giorno, in una scuola parzialmente inagibile. Non possiamo stare lì respirando le fibre di amianto che si muovono durante gli interventi di manutenzione in corso. Dobbiamo andare via da lì”. Attualmente, a Palazzo degli Uffici, insistono nove aule dell'indirizzo “classico”, cinque di quello “musicale” oltre a 15 laboratori del liceo musicale. A quest'elenco, bisognerebbe aggiungere anche le aule per le segreterie e la biblioteca. Gli studenti, dal canto loro, non si limitano a protestare. Ma propongono. E chiedono di “traslocare” alla scuola “Consiglio” o alla “Galilei” o all'ex scuola “Nitti”.
          In serata, il consigliere provinciale Mino Borraccino (Sel) ha inviato una nota stampa sulla questione Palazzo degli Uffici: “141 anni di storia si legge nel comunicato stampa da cui ripartire per il futuro della nostra città, ridare splendore, decoro e sicurezza alla scuola, al Palazzo monumentale e all'intero borgo cittadino di Taranto”.
          Ed ancora: “Contestualmente, però, serve celermente trovare (a cura dell'azienda appaltatrice, secondo schema di contratto), una nuova temporanea localizzazione dei locali per lo svolgimento regolare dell'anno scolastico. Questo il sunto del lungo e costruttivo incontro tenutosi stamane (ieri, ndr) in Provincia, alle ore 11, tra me, il vicepresidente Carrieri e una delegazione di studenti del Liceo Archita di Taranto. Alla fine dell'incontro, i ragazzi hanno proposto - spiega Borraccino - la convocazione di un tavolo tecnico congiunto tra Provincia, Comune di Taranto (in qualità di stazione appaltante), ditta aggiudicataria dei lavori e istituzione scolastica. Oggi, chi scrive, insieme al Vicepresidente - si riporta testualmente - abbiamo garantito che come Provincia non faremo mancare il nostro sostegno a ragazzi e docenti”.
          Proprio questa mattina, intanto, in Consiglio comunale si discuterà sul progetto di riqualificazione di Palazzo degli Uffici. Nel progetto, come già noto, è prevista anche la realizzazione di un albergo di lusso (cinque stelle). Nel palazzo, inoltre, troveranno spazio anche degli uffici comunali e nove esercizi commerciali.


          articolo di Fabio Venere
          pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Martedì 30 Ottobre 2012

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            #95
            Gli studenti del liceo Archita in corteo sino al municipio

            Il cantiere riaperto e i disagi
            Gli studenti del liceo Archita in corteo sino al municipio

            Approda in Comune la protesta degli studenti del liceo classico Archita, costretti a convivere con la ripresa del cantiere per la riqualificazione di Palazzo degli Uffici.
            Il presidente del Consiglio, Piero Bitetti, pur ribadendo che la competenza delle scuole superiori appartiene alla Provincia, ha assicurato che il Comune non si tirerà indietro. “Per questo - afferma Chiara Tacente una dei rappresentanti degli studenti - lo abbiamo invitato a partecipare all'incontro che noi studenti stiamo organizzando alla presenza del sindaco, un rappresentante della provincia, un rappresentante della ditta appaltatrice dei lavori, il preside e alcuni docenti e ha accettato. Intanto torneremo a scuola, ed entreremo dalla Capuana (verrà aperto un piccolo varco nel cantiere). Ma - continua - dobbiamo trovare una soluzione adeguata”. Molto polemico sulla gestione di questa vicenda da parte di Comune e Provincia è anche Martino Tamburrano , consigliere provinciale Pdl.

            articolo di Fabio Venere
            pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 31 Ottobre 2012

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              #96
              Ora l'ex Questura ospiterà l'Archita?

              Ora l'ex Questura ospiterà l'Archita?
              Tra le altre ipotesi anche la “Consiglio” e l'ex “Nitti”

              L'ex sede della Questura entra nel ventaglio delle ipotesi per il trasferimento degli studenti del liceo Archita. È almeno una delle possibilità circolate nel corso della recente assemblea degli studenti. Si affianca, in ordine di tempo, a quelle già accennate dagli stessi studenti relative alla scuola “Consiglio” in Città vecchia, alla “Galilei” (sempre nel Borgo antico) ed all'ex sede dell'istituto “Nitti” in via Di Palma. Certo, a differenza di queste altre sedi l'ex questura ha un vantaggio non trascurabile: è di proprietà della Provincia e, quindi, non ci sarebbe da pagare alcun canone di locazione. In realtà, però, questo problema (quello del canone) non si dovrebbe neppure porre visto che, per contratto, la stessa impresa aggiudicataria dei lavori di riqualificazione di Palazzo degli Uffici (consorzio Aeders) si è impegnata a sostenere i costi del canone di locazione della sede che avrebbe dovuto ospitare, provvisoriamente, gli studenti del liceo “Archita”.
              Già, gli studenti. Nei giorni scorsi hanno manifestato tutto il loro disagio protestando con Comune e Provincia per le condizioni, precarie, cui sono costretti a convivere. La ripresa dei lavori, dopo otto anni, infatti, renderà sempre più problematica una coabitazione tra i ragazzi e gli operai che lavorano sulle impalcature.
              Per questo, non è ragionevole pensare seriamente di poter far convivere queste due esigenze così contrapposte. Non fosse altro per evidenti ragioni di sicurezza. Ed allora, se la situazione potrebbe diventare insostenibile, l'appuntamento con il trasferimento non può essere più rinviato. Ecco, forse, per recare i minori disagi possibili agli studenti si potrebbe “traslocare” durante le prossime festività natalizie. Ma, certo, non oltre.
              Ed allora, qui si ripropone il problema della sede. Dove mai potrebbero provvisoriamente trasferirsi i circa 350 studenti che, ogni giorno, frequentano Palazzo degli Uffici? Dove potrebbero essere sistemate le nove aule del liceo classico, le cinque del liceo musicale e le altre quindici che ospitano i laboratori, la segreteria e la biblioteca? Le ipotesi (ex questura, Consiglio, Galilei, Nitti) sono quelle accennate prima. Intanto, lunedì mattina, sulla questione - Palazzo degli Uffici ci sarà una riunione in Provincia. Presieduta dal vicepresidente, Costanzo Carrieri ed a cui parteciperà, in rappresentanza del Comune di Taranto, il consigliere Alfredo Spalluto a cui va riconosciuto il merito di aver sbloccato u n'opera che aveva ormai assunto i connotati della “grande incompiuta”.
              “Gli studenti del liceo Archita hanno ragione di lamentarsi e protestare. Lunedì prossimo chiariremo come stanno effettivamente le cose e di chi sono le responsabilità degli indubbi disagi provocati dai lavori in corso”. A parlare così è il vicepresidente della Provincia di Taranto, Costanzo Carrieri.
              “In questi ultimi giorni - afferma il vicepresidente della Provincia, titolare anche della delega ai Lavori pubblici - abbiamo letto tantissime cose sulla vicenda Archita e proprio per questo ho deciso, d'intesa con il mio collega assessore alla Pubblica istruzione, Francesco Massaro, di convocare una riunione per fare chiarezza”.



              LA RISTRUTTURAZIONE: IL GRUPPO DEL PD, E NON SOLO, RITIENE NON SUFFICIENTE SOLO L'OK DELLA GIUNTA
              E in Comune acque agitate per il via libera all'albergo

              Come se già non bastassero le (sacrosante) proteste degli studenti, sul cantiere di Palazzo degli Uffici non si respira un'atmosfera tranquilla neppure in Comune. E lo si è visto, inequivocabilmente, nella coda dell'ultima seduta del Consiglio comunale. Si doveva discutere, appunto, delle comunicazioni del consorzio “Aeders” sulle modifiche apportate al progetto originario di riqualificazione di Palazzo degli Uffici. Modifiche già approvate, nelle settimane scorse, dalla giunta Stefàno. Ed è proprio questo il punto. Secondo una parte non trascurabile della maggioranza consiliare che fa leva sul gruppo consiliare del Pd, infatti, le novità avrebbero dovuto avere il via libera dalla massima assise cittadina e non già dall'esecutivo. Sostanzialmente su questa lunghezza d'onda si era sintonizzato, intervenendo in aula, anche Giovanni Guttagliere, consigliere comunale de “La Puglia per Vendola”. Guttagliere, infatti, ha sottolineato che trattandosi di una modifica alla destinazione d'uso dell'immobile era necessario incassare prima il via libera della commissione Assetto del territorio. Da lui presieduta. Nel dibattito, si è inserito Alfredo Spalluto, capogruppo di Sds, ex assessore ai Lavori pubblici, che non poteva evidentemente non difendere il progetto. Del resto, sulla riqualificazione di Palazzo degli Uffici ci punta e ci scommette molto anche il sindaco di Taranto, Ezio Stefàno.
              E di fronte alle perplessità di chi avanza alcuni dubbi sulla legittimità di questa modifica, il Comune rassicura.
              All'inizio, infatti, nel Palazzo degli Uffici avrebbero dovuto trovare spazio degli esercizi commerciali, uffici e dei luoghi culturali e poi si è passati ad un contenitore che, riducendo il numero dei negozi, ospiterebbe oltre agli uffici un albergo di lusso. Per l'Amministrazione comunale, da quello che si apprende, il concessionario sarebbe solo tenuto a comunicare le modifiche progettuali apportate ma questo non si configurerebbe come un cambio di destinazione d'uso. Alla fine, è passata la mediazione proposta da Spalluto. Ovvero, o al prossimo Consiglio comunale oppure in commissione Assetto del territorio, il dirigente della direzione Lavori pubblici, Aniello Moccia, si confronterà con i consiglieri comunali. Per chiudere, questa volta definitivamente, la parte burocratica del progetto. E far proseguire il cantiere senza ulteriori stop.

              articoli di Fabio Venere
              pubblicati su La Gazzetta del Mezzogiorno di Sabato 3 Novembre 2012

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                #97
                Riferimento: Palazzo degli Uffici: quale futuro?

                Archita, la Provincia chiede lo stop dei lavori
                Stefàno: “Deciderà il dirigente. Mi sembrava ci fosse un accordo...”

                Stop ai lavori per azzerare il rischio di creare ulteriori disagi o mettere in pericolo la sicurezza di studenti, docenti e personale amministrativo che studiano e lavorano al liceo Archita di Taranto.
                È questa la proposta avanzata ieri mattina durante l'incontro tenutosi a Palazzo del governo. Presenti il dirigente scolastico dell'Archita, Michele Marangi, gli assessori provinciali ai Lavori pubblici e alla Pubblica istruzione, Costanzo Carrieri e Francesco Massaro, il presidente del Consiglio comunale di Taranto, Piero Bitetti, il consigliere comunale delegato Alfredo Spalluto che, in passato, ha seguito l'intera vicenda in qualità di assessore comunale ai Lavori pubblici, il consigliere provinciale Cosimo Borraccino. Alla riunione hanno preso parte anche le delegazioni in rappresentanza degli studenti, dei docenti e dei genitori.
                Nei prossimi giorni saranno anche definite le soluzioni alternative per consentire il normale svolgimento delle lezioni. Saranno, infatti, individuati i plessi scolastici idonei ad ospitare le classi dello storico liceo ubicato a Palazzo degli Uffici dove nel frattempo, com'è noto, sono iniziati gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione secondo quanto stabilisce l'accordo siglato da Comune e Provincia di Taranto.
                Dei costi relativi alla sistemazione temporanea delle classi in altri immobili - è stato sottolineato durante l'incontro - si farà carico la ditta che sta eseguendo i lavori così come stabilisce la convenzione sottoscritta dai due enti locali tarantini.
                Tra le possibili sedi alternative (e provvisorie) che potrebbero essere individuate per trasferire i 350 studenti che ora frequentano Palazzo degli Uffici ci dovrebbero essere la scuola “Mazzini” (che già ospita alcune classi del liceo) e, probabilmente, anche la “Consiglio” in Città vecchia. Per questo, l'Amministrazione provinciale ha chiesto al Comune di far sospendere, entro due giorni, i lavori in corso. In questo modo, gli uffici di Palazzo del Governo avrebbero il tempo per individuare le sedi provvisorie, trasferire gli studenti. In realtà, in ambienti vicini all'Amministrazione provinciale non si nasconde di certo una certa insoddisfazione verso la linea seguita dalla direzione dei lavori (il responsabile è il dirigente comunale, Aniello Moccia) che avrebbe riaperto il cantiere senza avvisare per tempo la Provincia competente, per legge, agli istituti scolastici superiori.
                Ed è proprio verso Moccia che il sindaco di Taranto, Ezio Stefàno, contattato dalla Gazzetta, si rivolge: “È lui il responsabile. Certe decisioni non le posso assumere certo io. Non sono un tecnico. Dico solo che ho la sensazione che si stia sollevando un polverone. Mi sembrava che tra il nostro dirigente, gli insegnanti e gli studenti fosse stato raggiunto un accordo in base al quale sarebbero entrati nella scuola da un varco di accesso appositamente creato. Mi pare sempre di ricordare che gli studenti sarebbero - prosegue Stefàno - rimasti lì sino alle festività natalizie per poi lasciare la scuola all'azienda e questo anche per lasciare alla Provincia il tempo necessario per trovare una nuova sede. Azienda che, a sue spese, provvedere al trasloco ed all'eventuale pagamento del canone di locazione”.

                articolo di Fabio Venere
                pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Martedì 06 Novembre 2012

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                  #98
                  Stefàno: “Si va avanti”

                  Lavori al liceo Archita
                  Stefàno: “Si va avanti”
                  Il sindaco: è tutto in regola ma cerchiamo una nuova sede

                  I lavori al liceo classico “Archita” hanno composto un sottile ma visibile strato di gelo nei rapporti tra Comune e Provincia di Taranto. Basta leggere il comunicato stampa dell'altroieri con cui l'Amministrazione provinciale dava per ormai decisa la sospensione dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione. In realtà, quella della Provincia era (e non poteva non essere) una richiesta visto che l'immobile è di proprietà del Comune e considerato che il direttore dei lavori è il dirigente comunale dei Lavori pubblici, Aniello Moccia. Se poi a questo si aggiunge che, in ambienti vicini a Palazzo del Governo, si lamentava un certo fastidio per non essere stati informati (a loro dire) in tempo utile della ripresa dei lavori (tesi, informalmente, smentita da ambienti comunali) si comprende bene quale sia il clima tra i due enti locali. Lo stesso sindaco di Taranto, Ezio Stefàno, intervistato dalla Gazzetta, di fatto, conferma questa situazione.
                  Sindaco, la Provincia le chiede di sospendere i lavori a Palazzo degli Uffici entro domani. Che fa? Accetta?
                  “Mah. Sto notando, in questa vicenda, alcune invasioni di campo. Proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) ho incontrato il nostro dirigente, Moccia. Bene, questi mi ha confermato che adesso si sta procedendo alla messa in sicurezza del cantiere. Ovvero, alla verifica ed al consolidamento dei ponteggi esistenti. Di fatto, i lavori veri e propri non sono ancora entrati nel vivo. Anzi, proprio per andare incontro alle esigenze degli studenti, recentemente, abbiamo aperto un varco per creare così una seconda uscita. Detto questo, da subito, pur non essendo di competenza del Comune ci metteremo al lavoro per individuare una sede alternativa e provvisoria, la più vicina possibile a Palazzo degli uffici, in cui poter ospitare gli studenti da dicembre gennaio sino al prossimo ottobre (2013) quando la scuola dovrebbe esserci consegnata nel suo splendore diventando il fiore all'occhiello per tutto il Borgo e per la città di Taranto”.
                  Nella sua maggioranza, a dire il vero, sindaco, Pd e Ppv pongono dei problemi sulla legittimità della modifica al progetto. Insomma, quell'albergo lì dentro stona un po'...
                  “È tutto legittimo. Avevamo solo assunto l'impegno a non far aprire lì dentro attività commerciali che avrebbero potuto far venire meno il decoro ed il prestigio del palazzo”.
                  L'ex assessore Lemma propone di trasferire gli studenti alla “Galilei” in Città vecchia. Che ne pensa?
                  “Sì, mi ha avvisato telefonicamente. È da valutare “ .


                  PROPOSTA: L'EX ASSESSORE ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE PENSA ALLA SEDE DELLA CITTÀ VECCHIA
                  Lemma: “La soluzione? Io propongo la Galilei”

                  Soluzione “Galilei” per trasferire gli studenti del liceo classico “Archita”. È questa la proposta che l'ex assessore comunale alla Pubblica istruzione, Annarita Lemma, avanza al sindaco di Taranto, Ezio Stefàno.
                  Nella sua nota Lemma scrive: “Le ragioni rappresentate dagli studenti del liceo Archita sono di una tale evidenza che non avrebbero mai dovuto raggiungere le pagine di un giornale per essere condivise, sostenute e soprattutto ascoltate. Considerati il tempo evidentemente lungo da cui la scuola ha subito uno smembramento a causa dei lavori di ristrutturazione partiti, dopo mille vicissitudini, qualche giorno fa, c'era evidentemente il tempo per pianificare una soluzione”.
                  Fatta questa premessa, l'ex assessore Lemma afferma: “ L'Amministrazione comunale, pur non essendo l'ente competente per grado di scuola, potrebbe rispondere anche prontamente alle richieste degli studenti e del corpo docente di avere una sede adeguata attraverso una razionalizzazione della propria rete. Già alla fine della scorsa consiliatura ebbi l'opportunità di verificare con alcuni docenti, preoccupati di ciò che sarebbe accaduto, se fosse stato possibile trovare una sede non molto lontana dall'attuale ubicazione. Riflettemmo insieme sulla possibilità per esempio di utilizzare una delle due sedi del comprensivo “Galilei” in Città vecchia”. Per Lemma “quest'ipotesi poteva essere molto interessante per diverse ragioni: le due sedi dello stesso comprensivo appaiono sovradimensionate considerato il numero di classi che complessivamente accolgono; il liceo era disponibile ad offrire nell'ipotesi di un trasferimento in una delle due, delle attività atte a potenziare il Piano di offerta formativa dello stesso comprensivo, trovando lì sistemazione, prevalentemente il corso di liceo musicale dell'Archita stesso; la Città vecchia si sarebbe arricchita di un'ulteriore presenza scolastica (il terzo grado d'istruzione)”. Infine, precisa l'ex assessore, “la vicinanza all'istituto Paisiello avrebbe consentito la definizione di un asse formativo di non poco rilievo. Complessivamente il quartiere antico di Taranto avrebbe implementato l'opera di riqualificazione sotto il profilo scolastico in particolar modo dopo l'avvio della sede universitaria”. Per Lemma “tutto questo avrebbe potuto trovare nella fase estiva un utile periodo per pianificare i passaggi e le condivisioni necessarie”.

                  articoli di Fabio Venere
                  pubblicati su La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 7 Novembre 2012

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                    #99
                    Riferimento: Palazzo degli Uffici: quale futuro?

                    Due “traslochi” per il liceo Archita
                    Dal 7 gennaio una parte andrà nell'ex Mazzini ed un'altra parte nell'ex Consiglio

                    Il 7 gennaio, al rientro dopo le festività natalizie, gli studenti del liceo classico “Archita” non entreranno più nello storico Palazzo degli Uffici.
                    Il liceo classico si trasferirà infatti nella sede della ex “Mazzini” in via Pitagora che, già succursale del liceo, ospiterà anche le nove classi che sono attualmente a Palazzo degli Uffici. La parte più consistente, invece, ovvero le venti aule del liceo musicale, traslocheranno da Palazzo degli Uffici alla Città vecchia nella sede della ex scuola elementare Consiglio. Il trasferimento avverrà, appunto, durante la sosta natalizia.
                    Ad accollarsi le spese del trasloco saranno Comune di Taranto e concessionario dei lavori di ristrutturazione (consorzio Aeders). Per le spese di locazione, invece, non ci dovrebbero essere problemi perché i locali individuati sono di proprietà comunale.
                    Il tutto é stato formalizzato, nelle settimane scorse dopo un sopralluogo del sindaco Ezio Stefàno e dopo una riunione della commissione consiliare Assetto del territorio. Del resto il sito scelto (Galilei-Consiglio) é tra quelli indicati dai docenti del liceo. La sede, infatti, é risultata idonea a trasferire le classi del liceo musicale visto che i due edifici della Città vecchia, tra loro adiacenti, sono per due terzi inutilizzati. Basterà fare, peraltro, qualche piccolo lavoro di manutenzione per poter permettere agli studenti di entrare senza alcun problema. Il liceo classico, invece, verrà spostato alla Mazzini anche se lì resta qualche ufficio da sistemare.
                    Nel frattempo, per quanto riguarda il cantiere, a Palazzo degli Uffici si continua a puntellare solo l'esterno per la messa in sicurezza. E questo per volontà del sindaco Stefàno che non ha voluto che i lavori entrassero nel vivo con gli studenti ancora all'interno dell'immobile. E in effetti i lavori veri e propri, dopo la sistemazione delle strutture esterne delle scorse settimane, non potranno iniziare se non dopo le feste. E questo perché il progetto di ristrutturazione, con tutte le misurazioni, deve essere sottoposto all'attenzione dei tecnici del Genio civile.
                    Va sottolineato che l'ala dell'edificio in cui verranno nuovamente sistemati gli studenti ed i docenti avrà comunque la priorità rispetto alle altre parti del progetto. Progetto che, come già detto più volte, prevede la ristrutturazione e la riqualificazione di Palazzo degli Uffici. Nell'edificio che domina il Borgo di Taranto, verrà realizzato anche un hotel di lusso con una cinquantina di camere. Questa novità, rispetto alla proposta iniziale, non permette più di aprire all'interno del palazzo degli esercizi commerciali. Ci sarà, dunque, solo l'albergo? No, non proprio. Oltre al liceo “Archita” ed all'hotel, nell'edificio troveranno infatti spazio anche alcuni uffici comunali. In questo modo il Comune conta di ridurre ulteriormente le spese per i fitti passivi che, ogni anno, gravano per 1.8 milioni di euro sulle casse pubbliche.
                    Ovviamente, pur coabitando nello stesso edificio, tra tre anni quando i lavori saranno finiti, non ci saranno... contaminazioni tra gli studenti e gli ospiti dell'albergo. Palazzo degli Uffici, infatti, ha quattro distinti ingressi che saranno sfruttati dal concessionario per non creare, appunto, confusione tra chi entrerà nel palazzo: studenti, insegnanti, personale non docente, impiegati comunali, dipendenti ed ospiti dell'hotel.

                    articolo di Fabio Venere
                    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 27 Dicembre 2012

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                      Palazzo degli Uffici, si rischia lo stop

                      Palazzo degli Uffici, si rischia lo stop
                      Battaglia a suon di carte bollate tra l'azienda concessionaria dei lavori e il Comune

                      Palazzo degli Uffici, si rischia lo stop. Il consorzio, concessionario dei lavori di ristrutturazione del liceo classico “Archita”, potrebbe intraprendere una guerra a suon di carte bollate con il Comune di Taranto.
                      Nei giorni scorsi, la società “Palazzo degli Uffici srl” ha presentato un ricorso al Tar contro l'esito della conferenza di servizi in cui era stato deciso di trasferire gli studenti all'interno della scuola “Consiglio” in Città vecchia. Trasferimento che, appunto, è stato rinviato a data da destinarsi. Ma non solo. Il 17 dicembre scorso, il consorzio di imprese ha rimosso dall'incarico di direttore dei lavori, Aniello Moccia, dirigente dei Lavori pubblici del Comune di Taranto.
                      Ieri mattina, peraltro, gli studenti erano sul punto di scioperare e protestare per quest'ennesimo rinvio. Non vogliono rimanere all'interno dello storico edificio di piazza della Vittoria. Non vogliono, in altre parole, “coabitare” nello stesso luogo in cui sono in corso i lavori di ristrutturazione. Gli studenti, infatti, sono preoccupati dalla presenza di amianto del solaio che, se manipolato, potrebbe procurare anche dei problemi per loro. Per questo, in estrema sintesi, se ne vogliono andare da lì così come, a fine 2012, era stato promesso loro. E per questo, una volta saputo del rinvio, ieri erano pronti a scioperare. Li ha fermati, almeno per ora, il consigliere comunale di Sel, Francesco Di Giovanni: “Ho chiesto ai ragazzi - afferma - di pazientare ancora per qualche settimana. So che ci sono dei problemi tra l'impresa e l'Amministrazione comunale ma qualunque siano i problemi, gli studenti devono abbandonare l'edificio e trasferirsi alla scuola “Consiglio”. Del resto - prosegue DI Giovanni - lì gli interventi da fare per accogliere dignitosamente ragazzi e docenti sono davvero minimi. È sufficiente eseguire alcuni interventi di tinteggiatura delle pareti, erigere due tre muri in cartongesso e sistemare alcune porte per superare l'ingresso degli studenti delle scuole superiori da quello degli alunni delle elementari”. Ed invece, da fondate indiscrezioni, sembra che l'azienda sia sempre favorevole al trasferimento degli studenti ma solo durante la stagione estiva. Con calma, dunque.
                      Trasferimento a parte, bisognerà comunque chiarire i rapporti tra il Comune ed il concessionario. Ed in questo, la nomina del direttore dei lavori (su cui il Municipio può esprimere un “gradimento”) è fondamentale. Se, nei prossimi giorni, non ci sarà spazio per una mediazione, si rischia di andare ad una guerra a suon di carte bollate e quindi di aprire un contenzioso. Che potrebbe quantomeno rallentare la realizzazione di un'opera da 31 milioni di euro che prevede la ristrutturazione del liceo, la realizzazione di alcuni uffici comunali e di un albergo a cinque stelle.

                      articolo di Fabio Venere
                      pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 10 Gennaio 2013

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                        E sul Palazzo degli Uffici Comune tratta con l'azienda

                        IERI IL PRIMO INCONTRO. MARTEDÌ ALTRA RIUNIONE.
                        PASSI IN AVANTI SUL TRASFERIMENTO DEGLI STUDENTI
                        E sul Palazzo degli Uffici Comune tratta con l'azienda

                        Caso-Palazzo degli Uffici, si tratta ancora. Dopo l'incontro di ieri, Comune di Taranto e società concessionaria per i lavori di riqualificazione si rivedranno nuovamente martedì prossimo. Al termine del confronto, da via Plinio, è stata diffusa una nota stampa piuttosto rassicurante che si riporta qui di seguito: “Oggi (ieri per chi legge ndr) negli uffici della direzione Lavori pubblici, alla presenza del dirigente, Aniello Moccia, del responsabile unico del procedimento (Rup) Enzo Piccolo, dell'assessore comunale ai Lavori pubblici, Lucio Lonoce,e del consigliere comunale Francesco Di Giovanni si è tenuto un incontro con la società di progetto “Palazzo Uffici Taranto srl” per le problematiche sorte anche in merito al trasferimento del liceo Archita”. La nota stampa prosegue così: “Dall'esito della riunione è emersa la disponibilità da parte della società di progetto ad eseguire i lavori all'interno della scuola “Consiglio” ed il conseguente trasferimento del liceo. Le parti si sono aggiornate per martedì 22 gennaio per ulteriori dettagli e definizione delle relative procedure”.
                        Sin qui, appunto, il comunicato stampa ufficiale firmato dal neoassessore Lonoce. Da queste poche righe, si evidenzia non solo un clima di serenità e di collaborazione ma anche, se non soprattutto, che la società concessionaria dei lavori sia disponibile a contribuire al trasferimento già previsto per le scorse festività natalizie degli studenti all'interno della scuola “Consiglio” in Città Vecchia. In realtà, la questione è più complessa di quanto la si voglia far apparire. I nodi da sciogliere sono altri e vanno oltre il “trasloco” dei liceali. Se, da un lato, è vero che il consorzio Aeders, che ha rilevato la società di progetto “Palazzo degli Uffici Taranto srl”, e l'Amministrazione comunale non hanno alcuna intenzione di farsi la guerra a suon di carte bollate, dall'altro, dei problemi esistono. Non irrilevanti, peraltro.
                        E “la madre di tutti i problemi”, secondo la società aggiudicataria dei lavori, ruota attorno alla nomina del direttore dei lavori. Precedentemente individuato in Aniello Moccia, dirigente comunale ai Lavori pubblici, è stato poi rimosso dallo stesso concessionario lo scorso 17 dicembre. Su questo si è aperto uno scontro con gli uffici comunali. E ieri la situazione stava precipitando.
                        Per questo, è stato saggio ed opportuno rinviare a martedì prossimo. Per (tentare di) trovare un'intesa ragionevole. Altrimenti, la riqualificazione della scuola, la realizzazione di uffici comunali e di un albergo di lusso potrebbero essere sommersi da una valanga di carte. Bollate, naturalmente.

                        articolo di Fabio Venere
                        pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 17 Gennaio 2013

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                          “Archita”, intesa cercasi

                          IL CASO PALAZZO DEGLI UFFICI: IL NODO ANCORA DA SCIOGLIERE È QUELLO RELATIVO ALLA FIGURA DEL DIRETTORE DEI L AVORI
                          “Archita”, intesa cercasi
                          Mediazione tra il Comune e l'azienda per evitare il contenzioso

                          Palazzo degli Uffici, mediazione in corso. Dopo un incontro protrattosi per diverse ore e terminato l'altroieri sera, il Comune di Taranto e l'impresa aggiudicataria dei lavori in concessione stanno cercando un'intesa. Se non la trovassero, si aprirebbe la strada ad un lungo contenzioso dall'esito e dai tempi imprevedibili. Sarebbe, peraltro, una strada tortuosa e ricca di insidie. E, forse per questo, non conviene ad alcuno intraprenderla.
                          Ma cosa è accaduto l'altroieri sera? Alcune indiscrezioni riportano che durante la riunione si sarebbe poi deciso che l'impresa avrebbe nominato il direttore dei lavori del cantiere e che il Comune avrebbe dato mandato al suo ufficio legale di verificare se il modus operandi dell'azienda era pienamente legittimo o meno. Per questo, ci si attendeva che la società nominasse appunto un direttore dei lavori di sua fiducia in attesa del parere dell'Avvocatura comunale.
                          Ma tra la riunione e ieri mattina, gli sherpa si sono rimessi in azione. Hanno iniziato ad avviare la grande macchina diplomatica per arrivare ad una mediazione, ad un compromesso nobile, alto, che sbloccasse la situazione.
                          Il confronto, sarebbe sbagliato parlare di trattativa, è ancora in corso ma ruota tutto sulla figura del direttore dei lavori del cantiere. Inizialmente come, forse, si ricorderà era stato nominato Aniello Moccia, dirigente comunale ai Lavori pubblici. Poi, tra le parti, c'è stata qualche divergenza e il 17 dicembre la società ha rimosso Moccia dall'incarico. Da qui, si sono alimentate delle distanze che già evidentemente iniziavano a formarsi. Il culmine di questa vicenda, per ora, è stato toccato con il ricorso al Tar contro la conferenza di servizi indetta da Moccia per trasferire gli studenti alla scuola “Consiglio”. Trasferimento che, a questo punto, evidentemente slitta.
                          Le parti sino all'altroieri sono rimaste distanti. Nulla da fare. Poi, una (lieve) schiarita. La società sta cercando con Moccia una strada comune che consenta, da un lato, la ripresa totale dei lavori e, dall'altro, non metta in secondo piano il suo ruolo all'interno di questo cantiere. Che, peraltro, è il più importante del Borgo ed è rimasto fermo per otto anni.
                          Se la situazione, così come il sindaco Ezio Stefàno si augura fortemente, dovesse sbloccarsi, tra tre anni, quando il progetto verrà concluso quel palazzo sarà trasformato. E, in questo storico immobile, troveranno spazio oltre alla sede, ristrutturata, del liceo classico “Archita”, anche alcuni uffici comunali ed un albergo di lusso (cinque stelle pare) con una cinquantina di stanze.

                          articolo di Fabio Venere
                          pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 24 Gennaio 2013

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                            L'Archita trasloca nella scuola Consiglio: da stamattina partono i lavori

                            IL CAMBIO DI SEDE: GLI EFFETTI DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DEL PALAZZO UFFICI DOVE È IL CLASSICO
                            L'Archita trasloca nella scuola Consiglio
                            da stamattina partono i lavori
                            In Città vecchia le classi del liceo che convivono col cantiere

                            Palazzo degli Uffici, qualcosa si muove. Stamattina, infatti, inizieranno i lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria alla scuola “Consiglio” nella Città vecchia. Gli interventi verranno eseguiti (e questo non era inizialmente previsto dal contratto) dall'impresa “Ceg - edilizia e restauro” di Mesagne, esecutrice per conto del consorzio Aeders del progetto di riqualificazione di Palazzo degli Uffici.
                            Nella “Consiglio” verrebbero trasferite alcune classi del liceo Archita che, da qualche mese, convive con il cantiere. Per ora, non ci sono particolari disagi per gli studenti e gli insegnanti ma, nelle prossime settimane, la situazione potrebbe diventare insostenibile. Per questo già un mese fa Comune (proprietario dello storico immobile), Provincia (competente per legge del liceo classico), preside, insegnanti e studenti individuarono nella “Consiglio” la sede ideale per questo trasloco. Altre classi, a dire il vero, verrebbero trasferite all'interno della “Mazzini” che già da qualche anno ospita alcuni studenti liceali.
                            In realtà, il trasferimento alla “Consiglio” era stato annunciato e previsto durante le festività natalizie. L'annuncio, fatto al termine di una conferenza di servizi, non ebbe seguito a causa di una contrapposizione tra l'azienda concessionaria dei lavori di riqualificazione di Palazzo degli Uffici ed il dirigente comunale ai Lavori pubblici, Aniello Moccia. Contrapposizione poi sfociata lo scorso 17 dicembre con la revoca dell'incarico di direttore dei lavori. Il clima di scontro sembra essersi attenuato anche dopo due lunghe riunioni svoltesi in queste settimane. La mediazione, anche se non perfettamente andata a buon fine, ha quantomeno sbloccato la questione relativa al trasferimento degli studenti. Ma quanto ci vorrà per cambiare sede? Un mese dovrebbe essere più che sufficiente considerato che, tutto sommato, si tratta di piccoli interventi (pitturazione, manutenzione di bagni ed infissi). Oltre alla disponibilità dimostrata dall'impresa esecutrice dei lavori di Palazzo degli Uffici - la Ceg di Mesagne - ed al coordinamento dell'assessore ai Lavori pubblici, Lucio Lonoce, un ruolo importante in questa vicenda l'ha oggettivamente svolto Francesco di Giovanni, consigliere comunale di Sel delegato ai rapporti tra l'Amministrazione ed il liceo. Se non ci dovessero essere ulteriori intoppi, i lavori di riqualificazione e ristrutturazione di Palazzo degli Uffici potrebbero terminare in tre anni ma la parte dell'edificio riservata alla scuola potrebbe, invece, essere pronta in un anno e mezzo.

                            articolo di Fabio Venere
                            pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Lunedì 04 Febbraio 2013

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                              “Salvate da polvere e amianto gli antichi libri dell'Archita”

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                              “Salvate da polvere e amianto gli antichi libri dell'Archita”
                              Individuata sede provvisoria ma è ancora tutto fermo

                              Salvate il patrimonio della Biblioteca e dell'Archivio storico del liceo Archita di Taranto. C'è anche il professor Cosimo Damiano Fonseca, accademico dei Lincei - insieme ad Ornella Sapio, direttrice dell'Archivio di Stato, Claudio Fabrizio, direttore della biblioteca Acclavio, Antonietta Dell'Aglio, direttrice del Museo di Taranto, Giancarlo De Cataldo, magistrato e scrittore, Alessandro Leogrande, scrittore, Piero Massafra, storico, e Vito Roberto, docente all'Università di Udine - tra i firmatari di una lettera aperta inviata al presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, al sindaco Ezio Stefàno, e agli assessori alla Cultura di Comune e Provincia. L'appello è stato sottoscritto anche da docenti ed ex docenti del liceo, oltre che dagli stessi alunni.
                              “Il liceo Archita - spiega la professoressa Loredana Flore, tra i principali firmatari dell'appello -, la più antica istituzione culturale di Taranto, possiede due beni di inestimabile valore: la Biblioteca e l'Archivio storico. La Biblioteca del liceo si avvale di più di 20mila volumi, molti dei quali antichi anche di secoli. Tra questi figura una raccolta manoscritta di documenti intitolata “Diplomi dei Principi di Taranto”. L'Archivio Storico, invece, contiene tutti i documenti (atti, registri, relazioni, circolari) del liceo Archita a partire dal 1872, e in più tutta la documentazione dell'istituto magistrale Livio Andronico”.
                              Archivio e Biblioteca dell'Archita fino ad oggi hanno avuto naturale collocazione nei locali del Palazzo degli Uffici. Ma da qualche tempo la storica sede del liceo Archita è un cantiere aperto per via dei lavori di ristrutturazione dell'immobile. Classi, presidenza ed uffici si sono trasferiti o si stanno trasferendo altrove. Questa quindi la soluzione prospettata: “Per salvare Biblioteca e Archivio, si era pensato di attrezzare la palestra dell'ex scuola media Mazzini, in via Pitagora, sede attuale del liceo classico e di Scienze Umane, in modo tale che potesse ospitare una parte consistente dei volumi, dei documenti, nonché gli schedari e i computer per la consultazione on-line”. I lavori necessari sono stati eseguiti e il locale attrezzato. “Ma - si legge nell'appello - a tutt'oggi non si è ancora provveduto ad effettuare il trasloco (che ha notevoli costi)”. Perciò “libri e documenti rischiano di restare chiusi tra polvere e amianto negli scantinati bui e umidi del Palazzo degli Uffici”. Di qui la richiesta di “mettere rapidamente in atto tutte le misure necessarie a salvare e salvaguardare un così grande patrimonio culturale, che appartiene a tutta la città e all'intera comunità tarantina e nazionale”.

                              articolo di Pamela Giufrè
                              pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 22 Marzo 2013

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                                Ora è “salva” la biblioteca dell'Archita

                                SOS LAVORI: LO DICE FLORIDO
                                Ora è “salva” la biblioteca dell'Archita

                                L'archivio e la biblioteca del liceo Archita di Taranto non chiuderanno e libri e documenti non resteranno sommersi da polvere ed amianto negli scantinati bui di Palazzo degli Uffici. Il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, e l'assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Francesco Massaro, rassicurano i firmatari della petizione trasmessa nei giorni scorsi all'ente di via Anfiteatro da docenti ed alunni, oltre che da uomini di cultura del territorio ionico.
                                Tutti sono, infatti, preoccupati per le sorti delle due importanti strutture collegate allo storico liceo, trasferito nella scuola media Mazzini per consentire i lavori di ristrutturazione nella sede di Palazzo degli Uffici. Lavori di riqualificazione, per i quali la Provincia di Taranto ha stanziato una somma pari ad otto milioni e mezzo di euro. Florido e Massaro, premettendo di aver apprezzato l'appello, evidenziano che “non c'è nessun pericolo per archivio e biblioteca del liceo Archita, in quanto la custodia e la possibile fruizione delle due strutture rientrano già nel programma di interventi riguardante Palazzo degli Uffici”. Doveroso da parte degli amministratori un aggiornamento: “Effettuato il trasferimento delle classi del liceo Archita presso l'ex scuola di via Pitagora, ora si sta procedendo allo spostamento della sezione di indirizzo musicale nonché degli uffici di segreteria e di presidenza nella scuola media Consiglio, in Città vecchia. Nel frattempo, i lavori di ristrutturazione del Palazzo degli Uffici proseguono ed interessano anche le ali dell'edificio che ospitano la scuola. In questo quadro siamo anche attenti alla più opportuna sistemazione dei materiali di laboratorio e di biblioteca”. Con l'occasione presidente della Provincia ed assessore, ricordano inoltre che “il progetto prevede anche la realizzazione di ben otto sale museali”.

                                articolo di Pamela Giufrè
                                pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Domenica 31 Marzo 2013

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