Un concorso di idee tra gli studenti dello scientifico Ferraris
Dalle lezioni in piazza in pieno agosto lo scorso anno alla progettazione di un edificio scolastico avveniristico e nel pieno rispetto di canoni e criteri architettonici e vincoli normativi. Proseguono le “provocazioni” del liceo scientifico Ferraris alla ricerca da qualche decennio di una sede adeguata. Di necessità virtù, invece. Ancora un anno è passato con classi distribuite in più plessi. Ora si pensa al nuovo anno e, messi nel cassetto sogni e progetti di un edificio scolastico più che degno di questo nome, c'è da organizzare gli spazi per i prossimi mesi con l'auspicio che le classi possano essere quanto più compattate. Possibilmente possibile intorno alla sede centrale attualmente ubicata in via Mascherpa. Intanto, l'idea del preside Mario Dalbosco di progettare una nuova scuola - una sorta di competizione dal titolo “Progettiamo la nuova sede del liceo Ferraris” - ha mosso le ali della fantasia degli alunni dell'indirizzo grafico-architettonico della stessa scuola. Ne è nato un concorso interno di idee. Le migliori sono state premiate in una cerimonia a cui ha anche preso parte l'assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Francesco Massaro.
Ci sono i sogni, le esigenze concrete di giovani studenti. Qualche pensiero più ardito, ma anche tanta concretezza nei disegni di chi, giorno per giorno, misura gli spazi entro cui si muove e ipotizza collocazioni diverse in cui vivere. Verde, tanto verde, ma anche e soprattutto spazi che dovrebbero essere la normalità in una scuola. Aule video, laboratori, l'auditorium-aula magna, la palestra, ampi corridoi, spazi ricreativi ed anche impianti fotovoltaici per pensare ai risparmi della bolletta energetica e soprattutto all'utilizzo di una risorsa pulita e rinnovabile come il sole.
Il primo classificato è stato Antonio D'Arcangelo (terza H). Visto dall'alto il prospetto del suo disegno sembra la sagoma di un missile spaziale con tutte le aule distribuite lungo il perimetro ed un corpo laterale che ospita la palestra. Secondi classificati (ex aequo) gli studenti Luca Lentini (quinta B) e insieme Francesca Durante e Francesca Fontanella (terza H). Il primo interseca forme tonde e piene con forme cubiche e parallelepipede. Le altre due studentesse legano blocchi quadrati lungo una pianta centrale ottagonale ed ulteriori bracci che portano nella palestra e nell'auditorium. Ventidue in totale gli studenti che hanno lavorato su differenti progetti.
“I ragazzi - raccontano Valeria Monticelli e Luciana Cucci, le due docenti che hanno sviluppato l'iniziativa voluta dal preside - hanno lavorato come piccoli progettisti. La prima fase del lavoro è stata propriamente di ricerca: hanno visionato, tramite immagini cercate su internet, progetti di grandi architetti e alcuni esempi di scuole in Italia e all'estero. La seconda fase ha visto l'elaborazione d'idee progettuali a proposito della forma da dare al liceo e una prima stesura di schizzi. La fase successiva ha quindi costituito un altro piccolo gradino superato con l'aiuto di noi docenti. Grazie alla loro grande forza di volontà e voglia d'imparare si è giunti alla stesura del progetto finale tramite la realizzazione di elaborati grafici tecnici e l'ausilio dei supporti grafici e-o informatici”. La sfida, insomma, e quel richiamo all'energia intellettuale ed alla passione fatto dal preside Dalbosco hanno funzionato. Il risultato sono “tante idee, tante proposte e diversi progetti che aspettano solo di essere sviluppati dal vero”.
Un'alunna Giulia D'Addario (quinta H) commenta a sua volta: “Abbiamo riso immaginando una struttura meravigliosa senza precedenti, probabilmente molti di noi hanno progettato una scuola non realizzabile in toto, ma ci abbiamo messo il cuore. E' stato bellissimo sognare e non essere soli per farlo”.
articolo di Maria Rosaria Gigante
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 27 Maggio 2011
“Ecco come vorremmo la sede del nostro liceo”
Un concorso di idee tra gli studenti dello scientifico Ferraris
Un concorso di idee tra gli studenti dello scientifico Ferraris
Dalle lezioni in piazza in pieno agosto lo scorso anno alla progettazione di un edificio scolastico avveniristico e nel pieno rispetto di canoni e criteri architettonici e vincoli normativi. Proseguono le “provocazioni” del liceo scientifico Ferraris alla ricerca da qualche decennio di una sede adeguata. Di necessità virtù, invece. Ancora un anno è passato con classi distribuite in più plessi. Ora si pensa al nuovo anno e, messi nel cassetto sogni e progetti di un edificio scolastico più che degno di questo nome, c'è da organizzare gli spazi per i prossimi mesi con l'auspicio che le classi possano essere quanto più compattate. Possibilmente possibile intorno alla sede centrale attualmente ubicata in via Mascherpa. Intanto, l'idea del preside Mario Dalbosco di progettare una nuova scuola - una sorta di competizione dal titolo “Progettiamo la nuova sede del liceo Ferraris” - ha mosso le ali della fantasia degli alunni dell'indirizzo grafico-architettonico della stessa scuola. Ne è nato un concorso interno di idee. Le migliori sono state premiate in una cerimonia a cui ha anche preso parte l'assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Francesco Massaro.
Ci sono i sogni, le esigenze concrete di giovani studenti. Qualche pensiero più ardito, ma anche tanta concretezza nei disegni di chi, giorno per giorno, misura gli spazi entro cui si muove e ipotizza collocazioni diverse in cui vivere. Verde, tanto verde, ma anche e soprattutto spazi che dovrebbero essere la normalità in una scuola. Aule video, laboratori, l'auditorium-aula magna, la palestra, ampi corridoi, spazi ricreativi ed anche impianti fotovoltaici per pensare ai risparmi della bolletta energetica e soprattutto all'utilizzo di una risorsa pulita e rinnovabile come il sole.
Il primo classificato è stato Antonio D'Arcangelo (terza H). Visto dall'alto il prospetto del suo disegno sembra la sagoma di un missile spaziale con tutte le aule distribuite lungo il perimetro ed un corpo laterale che ospita la palestra. Secondi classificati (ex aequo) gli studenti Luca Lentini (quinta B) e insieme Francesca Durante e Francesca Fontanella (terza H). Il primo interseca forme tonde e piene con forme cubiche e parallelepipede. Le altre due studentesse legano blocchi quadrati lungo una pianta centrale ottagonale ed ulteriori bracci che portano nella palestra e nell'auditorium. Ventidue in totale gli studenti che hanno lavorato su differenti progetti.
“I ragazzi - raccontano Valeria Monticelli e Luciana Cucci, le due docenti che hanno sviluppato l'iniziativa voluta dal preside - hanno lavorato come piccoli progettisti. La prima fase del lavoro è stata propriamente di ricerca: hanno visionato, tramite immagini cercate su internet, progetti di grandi architetti e alcuni esempi di scuole in Italia e all'estero. La seconda fase ha visto l'elaborazione d'idee progettuali a proposito della forma da dare al liceo e una prima stesura di schizzi. La fase successiva ha quindi costituito un altro piccolo gradino superato con l'aiuto di noi docenti. Grazie alla loro grande forza di volontà e voglia d'imparare si è giunti alla stesura del progetto finale tramite la realizzazione di elaborati grafici tecnici e l'ausilio dei supporti grafici e-o informatici”. La sfida, insomma, e quel richiamo all'energia intellettuale ed alla passione fatto dal preside Dalbosco hanno funzionato. Il risultato sono “tante idee, tante proposte e diversi progetti che aspettano solo di essere sviluppati dal vero”.
Un'alunna Giulia D'Addario (quinta H) commenta a sua volta: “Abbiamo riso immaginando una struttura meravigliosa senza precedenti, probabilmente molti di noi hanno progettato una scuola non realizzabile in toto, ma ci abbiamo messo il cuore. E' stato bellissimo sognare e non essere soli per farlo”.
articolo di Maria Rosaria Gigante
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 27 Maggio 2011
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