In Facoltà ancora disagi
Gli studenti tarantini denunciano disagi, malfunzionamenti e violazioni delle norme di sicurezza in riferimento al Convento di San Francesco, luogo tanto atteso quanto suggestivo, che da settembre ospita la II Facoltà di Giurisprudenza e i Corsi di Laurea di Lettere e Scienze della Formazione. Atteso proprio perché gli studenti in questione prima erano tutti stipati in via Acton, lungamente lasciati sospesi affinché, prima del loro trasferimento nella nuova sede, tutto fosse “pronto”. A trasferimento avvenuto, è stato subito chiaro: bisognava confrontarsi con il dato di fatto che di “pronto” c’era un certo bell’aspetto, ma a loro, gli studenti, occorreva ancora altro. Ad oggi continuano a discutere sull’opportunità di far intervenire i Vigili del Fuoco, perché, di contro, temono di essere privati della loro nuova sede, date le numerose violazioni della normativa sulla sicurezza. Fra le voci dell’elenco delle cose che certamente andavano risolte - controllate - valutate e perfezionate prima, risalta lo stato attuale delle porte antincendio – che dopo pochi mesi sono pericolanti, l’assenza degli estintori, la mancanza della luce nei bagni, così come la possibilità di chiudere le porte con i chiavistelli, pezzi di intonaco pregni d’acqua che hanno ceduto staccandosi dal soffitto date le infiltrazioni di pioggia, residui che come è possibile vedere nella foto, una volta caduti restano lì, umidi e a terra. Gli studenti, inoltre, sono ancora in attesa della linea telefonica, e quindi con loro anche il personale di segreteria. Niente linea, niente internet, quindi nessuna possibilità di caricare in rete le informazioni circa calendari d’esame, orari di ricevimento, programmi o altro, nessuna possibilità di farlo via telefono.
Lo scorso 25 ottobre abbiamo visitato il Convento di San Francesco, e con una rappresentanza dell’associazione studentesca che ogni giorno vive la struttura, registrato lo scarso numero di sedie nelle aule, lo stato dei banchi -che in parte sono quelli trasferiti dalle precedenti aule, la mancanza di una sala per le audio- video proiezioni e di un impianto audio, l’assenza delle luci nella sala lettura e dell’antiscivolo sui gradini delle scale.
I ragazzi oscillano tra la volontà di non demolire ulteriormente lo stato delle cose con vari allarmismi o sentimenti tragici e disfattisti, e quella che invece impone l’esigenza di veder “aggiustare il tiro”. Di vedere le cose “fatte bene”, una volta tanto. Buona la prima mossa, fatta dai piani alti, dagli enti competenti e da chi amministra città e università: nel borgo antico adesso c’è nuova vita. Solo che, signori, anche la seconda mossa spetta a voi: sistemate quello che i nostri studenti denunciano, perché poche altre cose sono peggiori della rovina anticipata di una grande aspettativa o del fallimento rapido di un ottimo obiettivo.
articolo di Gi. Ci.
pubblicato su Taranto Oggi di Mercoledì 30 Novembre 2011
UNIVERSITÀ NEL BORGO ANTICO: AGGIUSTIAMOLA
In Facoltà ancora disagi
In Facoltà ancora disagi
Gli studenti tarantini denunciano disagi, malfunzionamenti e violazioni delle norme di sicurezza in riferimento al Convento di San Francesco, luogo tanto atteso quanto suggestivo, che da settembre ospita la II Facoltà di Giurisprudenza e i Corsi di Laurea di Lettere e Scienze della Formazione. Atteso proprio perché gli studenti in questione prima erano tutti stipati in via Acton, lungamente lasciati sospesi affinché, prima del loro trasferimento nella nuova sede, tutto fosse “pronto”. A trasferimento avvenuto, è stato subito chiaro: bisognava confrontarsi con il dato di fatto che di “pronto” c’era un certo bell’aspetto, ma a loro, gli studenti, occorreva ancora altro. Ad oggi continuano a discutere sull’opportunità di far intervenire i Vigili del Fuoco, perché, di contro, temono di essere privati della loro nuova sede, date le numerose violazioni della normativa sulla sicurezza. Fra le voci dell’elenco delle cose che certamente andavano risolte - controllate - valutate e perfezionate prima, risalta lo stato attuale delle porte antincendio – che dopo pochi mesi sono pericolanti, l’assenza degli estintori, la mancanza della luce nei bagni, così come la possibilità di chiudere le porte con i chiavistelli, pezzi di intonaco pregni d’acqua che hanno ceduto staccandosi dal soffitto date le infiltrazioni di pioggia, residui che come è possibile vedere nella foto, una volta caduti restano lì, umidi e a terra. Gli studenti, inoltre, sono ancora in attesa della linea telefonica, e quindi con loro anche il personale di segreteria. Niente linea, niente internet, quindi nessuna possibilità di caricare in rete le informazioni circa calendari d’esame, orari di ricevimento, programmi o altro, nessuna possibilità di farlo via telefono.
Lo scorso 25 ottobre abbiamo visitato il Convento di San Francesco, e con una rappresentanza dell’associazione studentesca che ogni giorno vive la struttura, registrato lo scarso numero di sedie nelle aule, lo stato dei banchi -che in parte sono quelli trasferiti dalle precedenti aule, la mancanza di una sala per le audio- video proiezioni e di un impianto audio, l’assenza delle luci nella sala lettura e dell’antiscivolo sui gradini delle scale.
I ragazzi oscillano tra la volontà di non demolire ulteriormente lo stato delle cose con vari allarmismi o sentimenti tragici e disfattisti, e quella che invece impone l’esigenza di veder “aggiustare il tiro”. Di vedere le cose “fatte bene”, una volta tanto. Buona la prima mossa, fatta dai piani alti, dagli enti competenti e da chi amministra città e università: nel borgo antico adesso c’è nuova vita. Solo che, signori, anche la seconda mossa spetta a voi: sistemate quello che i nostri studenti denunciano, perché poche altre cose sono peggiori della rovina anticipata di una grande aspettativa o del fallimento rapido di un ottimo obiettivo.
articolo di Gi. Ci.
pubblicato su Taranto Oggi di Mercoledì 30 Novembre 2011
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