Il caso della dirigente scolastica del liceo Battaglini
• «Bene ha fatto l’onorevole Vico a chiedere l’invio di una ispezione ministeriale, che peraltro ho già ripetutamente sollecitato, purchè questa sia chiamata ad accertare anche le responsabilità di quanti consentirono con le proprie azioni od omissioni a rendere possibili quegli ammanchi e di quanti oggi frappongono ingiustificati ed incomprensibili ostacoli all’esercizio delle mie prerogative di dirigente scolastico». Così la preside del liceo scientifico Battaglini di Taranto, Gabriela Busato, reintegrata al suo posto dal giudice del lavoro, risponde al parlamentare Pd, Ludovico Vico, che ha chiesto un’ispezione ministeriale al liceo. Riprendendo un passaggio dell’interrogazione parlamentare di Vico al ministro, laddove imputa alla Busato « violenze verbali, violazioni delle norme etiche ed amministrative e persino inadempienze amministrative che pregiudicherebbero la normale attività scolastica», la preside del Battaglini afferma che «tutte le accuse sono state oggetto in più occasioni di valutazioni da parte dell’autorità giudiziaria che, con ben cinque distinte pronunce emesse nel corso degli ultimi mesi, ne ha ripetutamente dichiarato l’infondatezza, e la inconsistenza riconoscendo al contrario la correttezza e la legittimità del mio operato. Qualcuno, a questo punto, dovrà pure porsi il problema che “forse” gli attacchi rivolti alla mia persona sono ingiusti (se la magistratura lo ha riconosciuto per ben cinque volte una ragione ci sarà pure) e dovrà semmai domandarsi come mai essi siano scoppiati improvvisamente solo dopo che io ho comunicato formalmente al Consiglio di istituto la volontà di porre in essere ogni iniziativa per il recupero dell’ammanco di oltre 400.000 euro al bilancio della scuola dalla precedente gestione dell’istituto e così chiedersi se magari non ci sia qualcuno che abbia interesse ad impedirmelo».
articolo pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 28 Maggio 2010
IL CASO: LA DIRIGENTE SCOLASTICA A VICO DOPO L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
«L’ispezione al liceo Battaglini? Sono stata io preside a chiederla»
Busato: nel bilancio dell’istituto buco di 400mila euro
«L’ispezione al liceo Battaglini? Sono stata io preside a chiederla»
Busato: nel bilancio dell’istituto buco di 400mila euro
• «Bene ha fatto l’onorevole Vico a chiedere l’invio di una ispezione ministeriale, che peraltro ho già ripetutamente sollecitato, purchè questa sia chiamata ad accertare anche le responsabilità di quanti consentirono con le proprie azioni od omissioni a rendere possibili quegli ammanchi e di quanti oggi frappongono ingiustificati ed incomprensibili ostacoli all’esercizio delle mie prerogative di dirigente scolastico». Così la preside del liceo scientifico Battaglini di Taranto, Gabriela Busato, reintegrata al suo posto dal giudice del lavoro, risponde al parlamentare Pd, Ludovico Vico, che ha chiesto un’ispezione ministeriale al liceo. Riprendendo un passaggio dell’interrogazione parlamentare di Vico al ministro, laddove imputa alla Busato « violenze verbali, violazioni delle norme etiche ed amministrative e persino inadempienze amministrative che pregiudicherebbero la normale attività scolastica», la preside del Battaglini afferma che «tutte le accuse sono state oggetto in più occasioni di valutazioni da parte dell’autorità giudiziaria che, con ben cinque distinte pronunce emesse nel corso degli ultimi mesi, ne ha ripetutamente dichiarato l’infondatezza, e la inconsistenza riconoscendo al contrario la correttezza e la legittimità del mio operato. Qualcuno, a questo punto, dovrà pure porsi il problema che “forse” gli attacchi rivolti alla mia persona sono ingiusti (se la magistratura lo ha riconosciuto per ben cinque volte una ragione ci sarà pure) e dovrà semmai domandarsi come mai essi siano scoppiati improvvisamente solo dopo che io ho comunicato formalmente al Consiglio di istituto la volontà di porre in essere ogni iniziativa per il recupero dell’ammanco di oltre 400.000 euro al bilancio della scuola dalla precedente gestione dell’istituto e così chiedersi se magari non ci sia qualcuno che abbia interesse ad impedirmelo».
articolo pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 28 Maggio 2010
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