«Rossarol», slitta ancora la consegna all’Università
• Non è bastato neppure questo intero ultimo anno a chiudere definitivamente il capitolo ex caserma Rossarol. Ristrutturata negli anni dal Comune con fondi Cipe, da anni destinata a sede universitaria e in questi termini promessa già a qualche generazione di studenti, l’ex caserma d’età napoleonica, ma anche ex convento San Francesco, sarebbe pronta da tempo ormai a diventare sede del polo universitario umanistico jonico, vale a dire i corsi di laurea della facoltà di Scienze della Formazione, nonché Lettere e la stessa facoltà di Giurisprudenza, quest’ultima da anni ubicata nell’ormai insostenibile sede di via Acton. L’ex Rossarol avrebbe dovuto già essere consegnata in passato, ma una serie di ostacoli ed il conseguente bisogno di porre rimedio a tali ostacoli - lavori urgenti di consolidamento nei palazzi adiacenti, una cabina elettrica - avevanno portato a fissare la data ultima di consegna al 30 novrembre scorso. Ma ora ulteriori ritardi, per così dire burocratici, stanno nuovamente facendo slittare i tempi di consegna mentre è sempre più urgente capire a che punto sono realmente i lavori eseguiti dal Comune e chi, ultimati i lavori, avrà in carico il prestigioso immobile storico in Città vecchia.
Nonostante gli impegni e le previsioni, il condizionale continua ad essere d’obbligo relativamente all’ipotesi che i presidi possano avere in disponibilità la sede sin dal prossimo semestre e possano così prevedere l’inizio delle lezioni del secondo periodo dell’anno accademico nella nuova sede. Sembrerebbe il classico appuntamento che, atteso da tempo, non si riesce proprio a fissare per ragioni banali. L’appuntamento è tra il sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, e il rettore dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli. L’occasione servirà appunto ad apporre una firma al verbale di consegna dell’immobile. «Avevamo fissato tale incontro qualche giorno prima di Natale e non nascondo che ci sarebbe piaciuto festeggiare con questa buona notizia. Poi per indisponibilità sopraggiunta del Rettore, l’appuntamento è saltato ma ancora non conosciamo la nuova data. Senza tema di smentita, ritengo che ogni ulteriore ritardo sia imputabile all’Università» dice l’assessore comunale all’Università, Paolo Ciocia. «Attendiamo di fissare la data in cui il rettore ed il sindaco, liberati da impegni istituzionali, possano apporre la propria firma ad una sorta di addendum all’atto di intesa precedentemente sottoscritto» aggiunge il responsabile amministrativo del Polo universitario jonico, Raffaele Elia. Difficile, comunque, non insinuare il sospetto che ciò che sembra pesare da ambo le parti è proprio la gestione di un immobile di siffatta natura, gestione che include anche ad esempio la guardiania.
Ma a che punto sono le cose? «Abbiamo chiuso da tempo ciò che era di nostra competenza», dice l’assessore comunale Ciocia. «Abbiamo completato i lavori della cabina elettrica e l’opera di consolidamento sulla postierla Immacolata ed abbiamo anche acquisito i due verbali, uno tecnico e l’altro amministrativo, dalla direzione lavori. Abbiamo inoltre depositato, verificato dal sindaco, il nostro verbale di consegna all’Università».
Dalla parte dell’Università, invece, Elia afferma: «Vanno completati i lavori necessari per ottenere il certificato di agibilità. Nell’addendum da firmare va stabilita la data di consegna delle chiavi e previsto l’insediamento di un tavolo per la definizione di alcuni contorni tecnici proprio per ottenere il certificato di agibilità».
articolo di Maria Rosaria Gigante
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 29 Dicembre 2009
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