Palazzo degli Uffici: a rischio la stabilità se non si interviene presto
Palazzo degli Uffici, “stabilità dell’edificio a rischio”. A lanciare l’allarme è l’associazione “Aldo Moro - Archita” che mette insieme docenti (tra cui Nino Palma), ex insegnanti, studenti ed ex allievi del liceo classico “Archita” di Taranto.
In una nota diffusa dallo stesso Palma, si legge: “Da quel che si può osservare dall’esterno, pare che - si riporta dal comunicato - sia stata rimossa la copertura superiore, o parte di essa e, quindi, l’edificio, se non si procede subito alla ripresa dei lavori, potrà restare esposto a tutte le intemperie atmosferiche, con rischi di infiltrazioni d’acqua che ne potrebbero minare la stabilità”. Per non parlare del fatto che, secondo l’associazione intitolata all’ex presidente del Consiglio ucciso dalle Brigate rosse, “ormai è diventato insopportabile lo spettacolo di un edificio storico, di grande pregio artistico ed archeologico e di un intero isolato, transennati da anni. Uno spettacolo che abbruttisce il Borgo - aggiunge - e sottrae ulteriori spazi ad una città che già ne è asfittica. Certo - sottolinea l’”Aldo Moro” - bene ha fatto l’Amministrazione comunale di Taranto a chiedere tempestivamente informazioni sulla fondatezza della notizia circolata nei giorni scorsi sulla stampa di eventuali infiltrazioni mafiose nel consorzio di imprese aggiudicatario dei lavori di ristrutturazione dell’edificio”. Eppure “permane molto forte il timore che i tempi di ripresa dei lavori si allunghino in maniera indefinita. Per questo - sostiene la nota firmata da Nino Palma - è auspicabile che si faccia subito chiarezza sulla vicenda e si vada rapidamente al superamento di tutti i possibili intralci di natura economica, burocratica e legale, che in questa fase si vanno affacciando, in modo che i lavori di ristrutturazione possano riprendere immediatamente e l’edificio riconsegnato, nei tempi previsti, alla città, dei docenti, degli studenti dell’Archita e delle loro famiglie”.
Intanto, prossimamente, rivedrà la luce, una nuova associazione culturale: l’associazione “Aldo Moro - Archita”, alla quale aderiscono ex alunni, ex docenti e docenti tuttora in attività del glorioso liceo tarantino. Un’associazione non nuova, anzi antica, fondata nel lontano 1967 alla presenza dell’allora presidente del Consiglio dei ministri, anche lui ex studente dell’Archita, che per primo vi aderì e dotata di un suo statuto, varati entrambi nel 1989.
Il gruppo promotore dell’associazione, costituitosi nei giorni scorsi alla presenza anche del dirigente scolastico, ha stabilito, tra le altre cose, di convocare l’assemblea generale dei soci il 18 novembre prossimo, per decretare ufficialmente la rinascita dell’associazione, per eleggere gli organismi statutari e per definire le linee programmatiche che ne guideranno l’attività culturale.
L’associazione riprende vita, tra l’altro, in un momento particolare della vita del liceo Archita, “alle prese da anni con difficoltà di natura logistica e oggi ancora diviso in tre edifici. Obiettivo dell’associazione - si riporta ancora dalla nota stampa - è anche quello di dare un proprio contributo di idee, proposte e iniziative per il superamento di queste difficoltà e per riaffermare sempre più il grande valore di una scuola che, nata 140 anni fa, si è sempre più proposta come centro di cultura e di stimolo, di incontro tra generazioni diverse, coniugando la sua storia con la storia stessa della città e delle sue trasformazioni”.
articolo di Fabio Venere
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Domenica 3 Novembre 2013
INSEGNANTI, EX DOCENTI E STUDENTI DEL LICEO CLASSICO ARCHITA SONO MOLTO PREOCCUPATI
≪A Palazzo degli Uffici, il tetto è scoperchiato
È a rischio la stabilità se non si interviene presto≫
L’associazione “Aldo Moro” lancia l’allarme dopo la recente sospensione dei lavori
≪A Palazzo degli Uffici, il tetto è scoperchiato
È a rischio la stabilità se non si interviene presto≫
L’associazione “Aldo Moro” lancia l’allarme dopo la recente sospensione dei lavori
Palazzo degli Uffici, “stabilità dell’edificio a rischio”. A lanciare l’allarme è l’associazione “Aldo Moro - Archita” che mette insieme docenti (tra cui Nino Palma), ex insegnanti, studenti ed ex allievi del liceo classico “Archita” di Taranto.
In una nota diffusa dallo stesso Palma, si legge: “Da quel che si può osservare dall’esterno, pare che - si riporta dal comunicato - sia stata rimossa la copertura superiore, o parte di essa e, quindi, l’edificio, se non si procede subito alla ripresa dei lavori, potrà restare esposto a tutte le intemperie atmosferiche, con rischi di infiltrazioni d’acqua che ne potrebbero minare la stabilità”. Per non parlare del fatto che, secondo l’associazione intitolata all’ex presidente del Consiglio ucciso dalle Brigate rosse, “ormai è diventato insopportabile lo spettacolo di un edificio storico, di grande pregio artistico ed archeologico e di un intero isolato, transennati da anni. Uno spettacolo che abbruttisce il Borgo - aggiunge - e sottrae ulteriori spazi ad una città che già ne è asfittica. Certo - sottolinea l’”Aldo Moro” - bene ha fatto l’Amministrazione comunale di Taranto a chiedere tempestivamente informazioni sulla fondatezza della notizia circolata nei giorni scorsi sulla stampa di eventuali infiltrazioni mafiose nel consorzio di imprese aggiudicatario dei lavori di ristrutturazione dell’edificio”. Eppure “permane molto forte il timore che i tempi di ripresa dei lavori si allunghino in maniera indefinita. Per questo - sostiene la nota firmata da Nino Palma - è auspicabile che si faccia subito chiarezza sulla vicenda e si vada rapidamente al superamento di tutti i possibili intralci di natura economica, burocratica e legale, che in questa fase si vanno affacciando, in modo che i lavori di ristrutturazione possano riprendere immediatamente e l’edificio riconsegnato, nei tempi previsti, alla città, dei docenti, degli studenti dell’Archita e delle loro famiglie”.
Intanto, prossimamente, rivedrà la luce, una nuova associazione culturale: l’associazione “Aldo Moro - Archita”, alla quale aderiscono ex alunni, ex docenti e docenti tuttora in attività del glorioso liceo tarantino. Un’associazione non nuova, anzi antica, fondata nel lontano 1967 alla presenza dell’allora presidente del Consiglio dei ministri, anche lui ex studente dell’Archita, che per primo vi aderì e dotata di un suo statuto, varati entrambi nel 1989.
Il gruppo promotore dell’associazione, costituitosi nei giorni scorsi alla presenza anche del dirigente scolastico, ha stabilito, tra le altre cose, di convocare l’assemblea generale dei soci il 18 novembre prossimo, per decretare ufficialmente la rinascita dell’associazione, per eleggere gli organismi statutari e per definire le linee programmatiche che ne guideranno l’attività culturale.
L’associazione riprende vita, tra l’altro, in un momento particolare della vita del liceo Archita, “alle prese da anni con difficoltà di natura logistica e oggi ancora diviso in tre edifici. Obiettivo dell’associazione - si riporta ancora dalla nota stampa - è anche quello di dare un proprio contributo di idee, proposte e iniziative per il superamento di queste difficoltà e per riaffermare sempre più il grande valore di una scuola che, nata 140 anni fa, si è sempre più proposta come centro di cultura e di stimolo, di incontro tra generazioni diverse, coniugando la sua storia con la storia stessa della città e delle sue trasformazioni”.
articolo di Fabio Venere
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Domenica 3 Novembre 2013
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