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ciao a tt...vorrei chiedervi un favore!
ce qualcuno di buon cuore che potrebbe riassumermi in poche parole i capitoli della validità pragmatica e sintattica...per favore!per me è arabo e non riesco a "tradurli".vorrei dare l'esame il 26 ma questi due capitoli mi stanno dando veramente filo da torcere.ciao a tt
hai ragione sono capitoli per larghi tratti incomprensibili..
provo a spiegarti quello che ho capito io..anche se in 2 parole è difficile..
VALIDITA' PRAGMATICA
per validità pragmatica si intende quella scienza che studia le condizioni di validità di un atto giuridico.
Abbiamo una validità pragmatica prima o praxeologica che si occupa di quelle condizioni definibili come universali e necessarie, ossia assolutamente irrinunciabili per dare validità a un qualunque atto giuridico.
questo tipo di condizioni si divide in 2 specie: condizioni strutturali e condizioni funzionali.
piccola premessa: per struttura di un atto intendiamo la sua forma, riferita alla grammatica dell'entità linguistica di un dato atto.
mentre per funzione intendiamo il significato di un atto, ossia l'uso che si fa dell'entità linguistica in quell'atto giuridico.
struttura e funzione di uno stesso oggetto sono dipendenti l'una dall'altra, se ne viene compromessa una gli effetti si ripercuoteranno sull'altra.
detto questo, possiamo definire come condizioni strutturali di un atto quei presupposti fondamentali e necessari senza i quali tale atto non sarebbe MAI valido (es. in una compravendita sono condizioni strutturali la presenza delle parti, il consenso, l'oggetto).
queste condizioni sono riconducibili a quelli che kant definisce giudizi analitici (es. A è A), cioè delle verità assolute, la cui negazione non è mai possibile e sarà in ogni caso falsa.
ora passiamo alle condizioni funzionali, strettamente correlate ai cosiddetti doveri perfetti e imperativi categorici di kant, cioè quelle leggi universali che l'uomo è tenuto sempre e comunque a rispettare, in quanto indiscutibilmente giuste e condivisibili.
quindi le condizioni funzionali fanno riferimento all'adempimento nell'effettiva realtà degli elementi previsti in un atto giuridico (es. nella compravendita è l'effettivo passaggio di un bene dall'alienante all'acquirente con corrispondente controparte economica).
le condizioni funzionali sono riconducibili a quelli che kant definisce giudizi sintetici a priori (es. la linea retta è la linea + breve tra 2 punti), anch'essi universali e necessari, indipendenti dall'esperienza empirica e sintetici perchè il predicato non esprime lo stesso concetto presente nel soggetto.
in definitiva, validità strutturale e funzionale sono condizioni CONGIUNTAMENTE necessarie e sufficienti per la valdità di un atto giuridico.
quindi se abbiamo validità strutturale ma non funzionale (es. contratto simulato), l'atto giuridico in questione risulta non valido. o viceversa.
esiste anche una validità pragmatica seconda o praxeonomica, che stabilisce quali siano le condizioni di validità particolari e soggettive di un atto giuridico.
ossia fa riferimento a quelle condizioni presenti ad esempio in un contratto, dipendenti dalle singole volontà dei soggetti che partecipano a QUEL particolare contratto, e per cui che non hanno niente a che fare con le condizioni strutturali e funzionali di TUTTI i contratti, tant'è che se non vengono rispettate non viene comunque messa in discussione la validità di tale atto giuridico (il contratto in sè.
queste condizioni sono riconducibili a quelli che kant definisce come giudizi sintetici a posteriori (es. la camicia di ernesto è nera), che necessitano di una verifica, di un riscontro con l'esperienza empirica, quindi non sono verità incontrovertibili ma solo possibili, e sono sintetici perchè anche qui il predicato esprime un concetto diverso dal soggetto.
VALIDITA' SINTATTICA
la sintattica è quella parte della semiotica che si occupa della relazione tra i segni.
occupandoci di diritto i segni in questione sono riconducibili alle norme.
la validità sintattica studia i rapporti che all'interno di un ordinamento giuridico intercorrono tra norme e norme.
la correlazione tra norme è un requisito di un ordinamento giuridico altrettanto importante quanto l'esistenza delle norme stesse all'interno di esso.
esistono norme cosiddette di struttura, che detengono un primato logico rispetto a tutte le altre, in quanto tali norme danno validità alle norme restanti delineando ad esempio quali siano gli organi preposti alla formazioni di nuove norme.
queste norme di struttura si dividono in norme poste, cioè derivanti da atti di produzione particolare del legislatore, e norme presupposte (o metaregole), derivanti da deduzioni logiche dell'idea stessa di ordinamento giuridico, quindi che vanno oltre la soggettività del legislatore.
la validità sintattica prima o sintasseologica si occupa delle norme presupposte.
un chiaro esempio di norma presupposta è la norma fondamentale dell'ordinamento giuridico ("bisogna obbedire a tutte le norme presenti in un ordinamento statuito ed efficace"), che prescinde da qualunque atto di produzione particolare di un qualsivoglia legislatore, e sarà dunque valida per ogni tipo di ordinamento.
le metaregole tendono a delineare struttura e funzione di un ordinamento.
ad esempio per hart la struttura di un ordinamento è data dall'insieme delle norme (struttura normativistica), mentre la funzione è una sinergia di efficacia, certezza e mobilità.
per kelsen invece non esiste una funzione ma solo una struttura per l'ordinamento, ed è quella di meccanismo coattivo.
mentre nel diritto statuale il tratto caratteristico delle norme di un ordinamento deve essere la loro esigibilità.
o al contrario il diritto penale canonico contempla anche casi di inesigibilità.
la validità sintattica seconda o sintasseonomica si occupa invece delle norme di struttura secondarie o poste, dipendenti da atti di produzione particolari e soggettivi del legislatore del momento, e subordinate all'idea di ordinamento giuridico.
esempi ne sono l'art. 70 della costituzione italiana ("le 2 camere detengono il potere legislativo").
oppure le cosiddette norme iterate, che convalidano o proibiscono concetti espressi in altre norme, attraverso la reiterazione dei concetti stessi (norma che non ammette la pena di morte, o la norma che proibisce le associazioni segrete).
particolare esempio di norme secondarie sono le leggi sulla revisione costituzionale, che inizialmente per il loro significato potrebbero essere catalogate come presupposte, perchè possono "piegare" l' ordinamento giuridico a sè, ma sono comunque frutto di un atto di produzione legislativa che le ha inserite in un momento successivo alla nascita di tale ordinamento e per cui vanno definite come norme secondarie.
questo è quello che io ho "tradotto"..scusa se mi sono dilungato troppo, ma la materia è complessa e ha un linguaggio molto complicato spero comunque di esserti stato d'aiuto
soprima o poi mi manderete a quel paese...ma credetemi io la sto odiando questa materia!!!!ora spero ke sia l'ultimo appello ke vi faccio...OBBLIGATORIETA' DELLA SANZIONE.dal libro nn ci ho capito niente...vi prego nn abbandonatemi!!!
eh per il prossimo appello se ne parla come minimo a giugno..se posso darti un consiglio fraterno mettiti sotto sti 10 giorni e dallo il 26..
mmmh....non so, non so e ancora non so caro Ayeye...
Incampo da del filo da torcere...sembra di studiare un manuale di purissima tecnica logicagiuridica in chiave giusfilosofica: sto andando a memoria e cerco di fare, nello stesso tempo, sintesi di concetti;
Sono 160 pagine ma proprio densissime
Il Cotta lo vedo...un pò più scorrevole anche se.............
mmmh....non so, non so e ancora non so caro Ayeye...
Incampo da del filo da torcere...sembra di studiare un manuale di purissima tecnica logicagiuridica in chiave giusfilosofica: sto andando a memoria e cerco di fare, nello stesso tempo, sintesi di concetti;
Sono 160 pagine ma proprio densissime
Il Cotta lo vedo...un pò più scorrevole anche se.............
il cotta dai è comprensibile e quasi "piacevole" da studiare...atrettanto per kant...
incampo sì è veramente ostico..ma mi conforta il fatto che la commissione a detta di tutti è docile come un agnellino...sembra non abbiano intenzione di bocciare nessuno...quindi...
soprima o poi mi manderete a quel paese...ma credetemi io la sto odiando questa materia!!!!ora spero ke sia l'ultimo appello ke vi faccio...OBBLIGATORIETA' DELLA SANZIONE.dal libro nn ci ho capito niente...vi prego nn abbandonatemi!!!
parli del capitolo 2 del cotta? io lo trovo molto semplice
si credo ke si trovi in quel capitolo l'obbligatorietà della sanzione!il mio problema non è ne incampo ne il kant ne tantomeno il cotta...io credo di avere un grosso problema con la filosofia.sn molto pratico e il fatto di dover fare tanti giri di parole non mi si addice!cmq il kant lo kiedono molto....perchè io ci ho dato solo una grossa lettura!io nn lo vedo tranquillo ste esame....speriamo bene!!!!
io so che mediamente fanno 4 domande...2 sull'incampo, 1 sul cotta e 1 su kant (che 9 volte su 10 è la pubblicità)
anch'io al liceo avevo problemi con la filosofia..e ho imparato che l'importante è parlare a ruota in continuazione, qualunque sfumatura ti viene in mente è meglio dirla anche se non si ha esattamente la certezza di dire una cosa sensata
senti ma la pubblicità è il capitolo IUS PUBLICUM che sta nell'incampo giusto? il penultimo...li si parla della pubblicità secondo kant. a meno ke nn ne parla anke nella pace perpetua!?!?
la pubblicità la trovi sia nel capitolo 9 dell'incampo, sia nell'ultima parte della pace perpetua di kant.
dicono praticamente le stesse cose, solo che in kant alla formula trascendentale del diritto pubblico vengono aggiunti gli appellattivi di ETICA, GIURIDICA e NEGATIVA, più 4 esempi pratici di come la pubblicità sia garanzia di giustizia (insurrezione del popolo contro il tiranno, duplice comportamento del sovrano in un accordo con un altro stato, coalizione di stati minori che muovono un attacco preventivo ad uno stato + potente, assoggettamento di uno stato minore per posizione geografica da parte di uno potente)
io so che mediamente fanno 4 domande...2 sull'incampo, 1 sul cotta e 1 su kant (che 9 volte su 10 è la pubblicità)
anch'io al liceo avevo problemi con la filosofia..e ho imparato che l'importante è parlare a ruota in continuazione, qualunque sfumatura ti viene in mente è meglio dirla anche se non si ha esattamente la certezza di dire una cosa sensata
A me hannno fatto solamente 2 domande...una sui pragmatici e una sul Cotta.Poi qualche accenno sulla pubblicità del Kant,ma alla fine è la stessa cosa del libro del prof. Incampo se fatta bene.
Ciao ciao
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