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    #61
    Riferimento: CITAZIONI

    E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
    sereni, infinito, immortale,
    oh! d'un pianto di stelle lo inondi
    quest'atomo opaco del Male!

    Gianni Pascoli - X Agosto
    Never Let Monkeys Eat Bananas.

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      #62
      Riferimento: CITAZIONI

      Meditai anche sul mezzo che avrei usato per ammazzarlo. Il modo migliore per ammazzare un esteta è farlo con un prezioso oggetto artistico, perché anche in punto di morte possa adirarsi per un'offesa arrecata all'arte. Una madonna non sarebbe abbastanza preziosa e poi sarebbe troppo compatta; potrebbe morire consolandosi all'idea che la madonna sia salva, e un quadro non è abbastanza pesante, tutt'al più si può usare la cornice, ma questo potrebbe confortarlo con l'idea che almeno il dipinto possa salvarsi. Forse potrei raschiare via i colori di un dipinto di valore e poi strangolarlo o soffocarlo con la tela: non sarebbe un delitto perfetto, ma pur sempre però il perfetto omicidio di un esteta.

      Da "Opinioni di un clown", di Heinrich Böll
      It's like if musice was ice cream and your ears were a starving fat boy

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        #63
        Riferimento: CITAZIONI

        "Di solito l'ora di religione veniva immediatamente dopo l'ora d'aria, ma nella nostra aula bunker, tra i miei compagni detenuti, era più apprezzata l'ora d'aria.
        Arrivò la maestra, tutti ci aspettavamo una suora, invece era unalaica,ma sembrava proprio una suora perchè aveva la barba e soprattutto quei baffi come solo suore e carabinieri si possono permettere. Aveva un'età indefinibile, era una di quelle donne che non sai mai se hanno ottantadue e ottantatre anni.
        I miei compagni dissero: << Ragazzi, è Laika, come la prima cagnetta che andò nello spazio,potremmo mandarci anche questa! >>
        << Nello spazio? >> chiese Benusigli Ermanno.
        << No, nell' ospizio >> risposero tutti gli altri in coro ridendo.
        << Magari a calci nel culo! >> precisò Pepino Valerio che era il più tenero tra noi.
        Ricordo che mia nonna diceva: << Le suore odorano di confetto >>. Pure questa, anche se non era una suora vera, odorava di confetto, di confetto Falqui, e anche i risultati erano identici.
        Nella nostra classe c'erano cinque fratelli, Marx. Quattro erano molto divertenti, il quinto, Carletto, invece non rideva mai, specialmente nell'ultimo periodo era preoccupato, e da qualche tempo proprio incazzato come uno storione del Don.
        Ebbene, Rita Dacascia, questo era il nome della Laika, quel giorno interrogò proprio Carletto Marx. << Dov'è Dio? >> chiese.
        << Dio è in cielo, in terra, in ogni luogo, egli è onnipresente >>.
        << Dio può tutto? >>
        << Dio può tutto, egli è onnipresente >>.
        << Chi è Dio? >>
        << Dio è l'essere prefettissimo signore e padrone della terra, Dio è il popolo >>.
        Alla Laika immediatamente vennero le convulsioni, cominciò a fremere che sembrava ballasse il cha-cha-cha. E fu così che si guadagno il nomignolo di Ballalaika.
        Le facemmo la respirazione bocca a bocca e Guidotti Marcello, l'addetto alla rianimazione, si accorse che portava la dentiera, che gli rimase attaccata alla lingua, così purtroppo svenne anche Giudotti. Goretti Mario, che era un santo, guardò la maestra e disse: << E' morta! Povera donna, sarà già in paradiso, anche una cagnetta, nonostante fosse Laika, è arrivata in cielo, figuriamoci lei >>.
        Invece non era morta e l'ambulanza portò la maetra e Guidotti al San Pietro. Tornarono dopo quaranta minuti: la Laika con una flebo ma stava benone, Guidotti invece, dopo il trauma della dentiera, non si riprese mai più.
        Il Preside siscusò con la maestra.
        << Non si preoccupi >> rispose lei, << i bambini sono tutti vivaci! >>
        << Anche Gesù Bambino era nu fetente come noi? >> chiese Carletto.
        L'ambulanza ripartì a sirene spiegate. Dopo altri quaranta minuti di attesa la Laika tornò puntuale e come se nulla fosse successo, cominciò la lezione.
        << Si >> rispose, << anche Gesù era un ragazzino vivace >> e iniziò a spiegare."

        [da "Pancreas, trapianto del libro cuore" di Giobbe Covatta]
        Why join the Navy, if you can be a pirate?

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          #64
          Riferimento: CITAZIONI

          "Bertinck è ferito al petto. Dopo un pò di tempo una scheggia gli fracassa il mento. La medesima scheggia ha ancora la forza di aprire il fianco a Leer. Questi geme e si punta sulle braccia, e si dissangua rapidamente; nessuno lo può soccorrere. Come un otre vuoto, dopo qualche minuto s'affloscia e giace. Che cosa gli serve ora, di esser stato così bravo in matematica, a scuola?"

          [da "Niente di nuovo sul fronte occidentale" di Erich Maria Remarque]

          Dedicato alla "cara" professoressa "sergente" B.
          Ultima modifica di TEJ; 21/06/2009, 17:25.
          Why join the Navy, if you can be a pirate?

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            #65
            Riferimento: CITAZIONI

            "Il pensiero (e questo era amore) era: io sarò tuo, o ti sarà permesso di ferirmi così profondamente, di ferirmi nel più intimo della mia malinconia così che, benchè da te separato, tuttavia sarò tuo."

            Soren Kierkegaard
            Never Let Monkeys Eat Bananas.

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              #66
              Riferimento: CITAZIONI

              Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
              E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
              E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
              E non dire una parola sulla sconfitta.

              If - Rudyard Kipling
              Never Let Monkeys Eat Bananas.

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                #67
                Riferimento: CITAZIONI

                <<Questo è Georg Weiner. Non è bello, Mister Brown? Non è bello?>>
                Mister Brown si trovava proprio nel bel mezzo di un'addizione e non aveva tempo di sollevare lo sguardo dal registro. <<Come un gattino di angora>> disse però a ogni buon conto. <<Diciassette -ventisei - quarantadue. Come un beccofrusone>>. Dai lunghi anni passati a lavorare nel ramo della seta gli restava il vago ricordo che il beccofrusone fosse un animale dal piumaggio setoso e cangiante.
                <<Seriamente, Mister Brown>> lo sollecitò Sonja. <<Mi dica, non lo trova proprio un bell'uomo?>>.
                <<Cinquantuno - cinquantanove - sessantaquattro. Come un cervo dei Carpazi>>.

                Da "Dalle nove alle nove", di Leo Perutz
                It's like if musice was ice cream and your ears were a starving fat boy

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                  #68
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                  Le stelle dal punto di vista poetico mi lasciano del tutto indifferente. Le relazioni matematiche tra i corpi celesti: quelle sì che sono affascinanti.

                  [Giancarlo De Cataldo - Nero come il cuore]
                  Never Let Monkeys Eat Bananas.

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                    #69
                    Riferimento: CITAZIONI

                    "Addio," disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi."
                    "L'essenziale è invisibile agli occhi," ripetè il piccolo principe, per ricordarselo.
                    "E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante."
                    "Il tempo che ho perduto per la mia rosa..." sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
                    "Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..."
                    "Io sono responsabile della mia rosa..." ripetè il piccolo principe per ricordarselo.

                    Da "Il piccolo principe", di Antoine de Saint-Exupéry
                    It's like if musice was ice cream and your ears were a starving fat boy

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                      #70
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                      Originariamente inviato da no.future13 Visualizza il messaggio
                      "Addio," disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi."
                      "L'essenziale è invisibile agli occhi," ripetè il piccolo principe, per ricordarselo.
                      "E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante."
                      "Il tempo che ho perduto per la mia rosa..." sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
                      "Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..."
                      "Io sono responsabile della mia rosa..." ripetè il piccolo principe per ricordarselo.

                      Da "Il piccolo principe", di Antoine de Saint-Exupéry
                      mi si squaglia il miocardio ='(
                      Never Let Monkeys Eat Bananas.

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                        #71
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                        "Questo era il tema di Satta Vittorio:

                        «Se Gesù fosse nato a Dusseldorf, in Germania, le cose sarebbero state ben diverse.

                        Dal Vangelo secondo Beckenbauer:

                        In quel tempo la Germania era infestata da una tribù di deficienti che avevano delle strane abitudini. Si rasavano il capo, vestivano di pelle nera, indossavano scarponcini da danza anfibi; la loro fede si rifaceva a un simpatico ventennio che aveva lasciato un sacco di bei ricordi.
                        Ora, vivere in compagnia di questi ameni ragazzoni avrebbe fatto vomitare chiunque, figuriamoci Gesù che era ebreo!
                        Avvenne che Giuseppe e Maria erano emigrati a Dusseldorf e trovarono alloggio in un container.
                        ‘Come si sta qua?’ chiese Giuseppe.
                        ‘Da Dio!’ disse il gestore, di nome Himmler.
                        ‘Lei ne è proprio certo, vero?’ chiese Giuseppe perplesso e preoccupato.
                        ‘Certo, questo campo profughi è come le terme di Saturnia, solo che ha un altro nome: terme di Mathausen’.
                        E lì in un barbecue nacque Gesù e subito sul container si fermò una stella cometa a sei punte, e Giuseppe disse: ‘Oh, ca.zo! Ci hanno già trovato!’
                        Difatti nel giro di poco tempo vennero i Magi Skin: Do, Ber e Man, con i loro doni: Kerosene, Benzina e Zolfanelli, e dissero: ‘Qua è facile, è tutta paglia, si fa in un attimo’.
                        E Maria disse: ‘Con questa maniata (1) di deficienti in giro avrebbe avuto più possibilità di cavarsela se fosse nato capitone nel periodo natalizio’.
                        Ma Gesù se la cavò e arrivò a trentatré anni, quando nei pressi del fiume Reno si imbatté in un uomo di colore detto Lazzaro. L’uomo era stato steso da una banda di ragazzotti pelati. Gesù guardò l’uomo e disse:
                        ‘Lazzaro, alzati e cammina, ma veloce. Anzi, Lazzaro: alzati e corri’ . E Gesù e Lazzaro cominciarono a scappare.
                        ‘Ehi, ma noi riusciamo a correre sulle acque!’ disse Lazzaro stupefatto. ‘È un miracolo?’
                        ‘No, è la paura!’ rispose Gesù.
                        Ora avvenne che Gesù e i discepoli andarono a cena nella birreria ‘Da Adolf Forno a Legna’. Il titolare era un ometto magro con il ciuffo unto, baffetti quadrati, e una paresi al braccio destro. Come li vide entrare cominciò a preparare la graticola.
                        Ordinarono birra e Gesù disse: ‘Prendete e bevetene tutti, alla salute, amici!’
                        Fino a che a mezzanotte stavano tutti ai piedi di Pilato (2) ubriachi come irlandesi.
                        ‘Luca’ disse Gesù, ‘alzati e cammina’.
                        ‘E chi ce la fa!’ rispose Luca, ‘non mi tengo in piedi’.
                        ‘Pietro’, disse allora Gesù, ‘tu sei Pietro e con questa pietra... tu sei Pietro vero?! Cazzarola, non ti riconoscevo’.
                        Nel mentre Simone dormiva russando.
                        ‘Tommaso’ disse Gesù, ‘vieni a vedere, Simone si è addormentato’.
                        ‘Ma va, non ci credo!’
                        ‘Come non ci credi, te lo dico io!’
                        ‘Ma falla finita!’
                        Poi Gesù prese il pane, lo spezzò, ci mise dentro i würstel e disse: ‘Ragazzi passatemi i crauti’.
                        E in questa entrò un gruppo di giovani col capo rasato.
                        ‘Guarda’ disse Gesù, ‘un gruppo di calvi, un calvario’. E giù tutti a ridere come matti.
                        ‘Sei tu Gesù di Düsseldorf?’ chiese il capo dei Caimani del Reno (questo era il nome della banda).
                        ‘E tu chi sei, Ponzio pelato?’ E giù tutti a ridere.
                        ‘Mi chiamo Helmut’ rispose il Nazi serio.
                        ‘Vhelmut!? deve essere un aperitivo cinese!’ disse Gesù.
                        Tutti ridevano e ridevano. Gesù, nonostante fosse ubriaco, era sempre molto spiritoso.
                        Helmut per spaventarlo gli fece vedere la svastica ritagliata tra i capelli.
                        ‘Cos’è?’ chiese Gesù, ‘la cicatrice della lobotomia? Fate attenzione, con la testa così rasata prendete freddo, mettetevi qualcosa. Un profilattico, per esempio!’ Le risate si moltiplicavano.
                        ‘Non farci perdere la testa’ disse il Nazi, e Gesù rispose: ‘Sarebbe una circoncisione’. L’ilarità era alle stelle.
                        Helmut, che in preda all’ira sembrava l’incrocio tra un caimano e un uovo sodo, fulminò Gesù con lo sguardo. Gesù guardò Helmut e lo fulminò e basta.
                        Ora Hans, un altro dei Caimani del Reno, si fece avanti e Paolo con la spada gli tagliò un orecchio.
                        ‘Fermo Paoletto’ disse Gesù. ‘Non sai che chi di spada ferisce lancia la prima pietra sul cammello nella cruna del coltivatore della vigna... Va be’. Mò i proverbi non me li ricordo, non devo più bere così!’ Poi, mosso a compassione per Hans che era rimasto senza un orecchio, per miracolo gli fece cadere pure l’altro. Purtroppo i Caimani del Reno presero Gesù e di lui non si seppe più nulla. E dopo quattro giorni Gesù non resuscitò perché, appena gli passò la sbornia, si accorse che quei quattro deficienti lo aspettavano fuori».

                        (1) Maniata: manipolo
                        (2) Stare ai piedi di Pilato è come dire essere ridotti na mappina."

                        [da "Pancreas, trapianto del libro cuore" di Giobbe Covatta]

                        Inutile dire che questo libro è stato una pietra miliare della mia infanzia...
                        Why join the Navy, if you can be a pirate?

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                          #72
                          Riferimento: CITAZIONI

                          Ad aprire la serie era stata Cecilia, la minore, di tredici anni appena, che si era tagliata le vene nella vasca da bagno come uno Stoico.
                          Quando la trovarono, a galla in quella pozza rosea, gli occhi gialli di un'invasata e il corpo minuto che emanava l'odore di una donna adulta, aveva un'aria così placida che i due soccorritori, spaventati, erano rimasti immobili, come stregati.

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                            #73
                            Riferimento: CITAZIONI

                            [...]La luce delle stelle sembrava conferire alla sua snella corporatura una fosforescenza.L'argento luccicò non appena lui sollevò la sua antica lama dall'acqua e la tenne a mezz'aria. Collane di perle d'acqua pura sembrarono scorrere giù lungo la lama e lungo il braccio.[...]

                            "La saga di gilead"
                            I'm "Made In China!"

                            "Dove le parole finiscono, inizia la musica." [cit.]

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                              #74
                              Riferimento: CITAZIONI

                              Originariamente inviato da magu91 Visualizza il messaggio
                              Ad aprire la serie era stata Cecilia, la minore, di tredici anni appena, che si era tagliata le vene nella vasca da bagno come uno Stoico.
                              Quando la trovarono, a galla in quella pozza rosea, gli occhi gialli di un'invasata e il corpo minuto che emanava l'odore di una donna adulta, aveva un'aria così placida che i due soccorritori, spaventati, erano rimasti immobili, come stregati.
                              Che roba è?

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                                #75
                                Riferimento: CITAZIONI

                                Tradito da tutti,oppresso da ogni sorta di ingiustizie,io uscirò da quest baratro in cui trionfano i vizi,e cercherò sulla terra un angolo lontano,dove sia possibile l'onestà ad un essere umano. da IL MISANTROPO di MOLIERE
                                I HAVE A DREAM ...M.L. KING

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