Preside denuncia la Provincia
Dalbosco (Ferraris): “Inconcludente, tanti sprechi”
Dalbosco (Ferraris): “Inconcludente, tanti sprechi”
Una scuola disposta a cedere qualche aula rimasta vuota, l’altra con il bisogno matto e disperatissimo di mettere un tetto decoroso sulla testa dei propri studenti. I due dirigenti scolastici si accordano con l’imprimatur della Provincia (ente deputato alla gestione degli edifici delle scuole superiori) e ne nasce un decreto. Siamo al 6 agosto del 2015. Il presidente Martino Tamburrano, come si legge nel provvedimento emesso dall’ente, “decreta” - appunto -, che il liceo Ferraris traslochi all’inizio dell’anno scolastico (quello che ha già doppiato la boa del primo trimestre) in un’ala dell’istituto Pitagora.
Galeotto fu il decreto e chi lo scrisse, però. Dal momento che, dopo una lunga sequela di botta e risposta tra il dirigente scolastico del liceo Ferraris, il professor Marco Dalbosco, e i dirigenti della Provincia, nulla è cambiato, con l’aggravante che gli studenti del Ferraris in una sede fatiscente erano e là restano. Dalbosco ieri mattina ha denunciato la situazione alla stampa. Con lui anche gli insegnanti e un centinaio di studenti. Il Ferraris da qualche anno ha acquisito anche il classico Quinto Ennio: complessivamente 1.200 ragazzi e 100 dipendenti.
Ma oltre che di rispetto, il trasloco sarebbe anche questione di buon senso. L’attuazione del decreto avrebbe fatto risparmiare i contribuenti. Oggi il Ferraris è dislocato su due poli: via Abruzzo (Quinto Ennio) e via Mascherpa, con due sedi distaccate (e private). Queste costano alla Provincia 25mila euro all’anno di fitto. Quindi - proponeva Dalbosco - perché non trasferire 4 classi in un’ala del Pitagora inutilizzata per il calo delle iscrizioni in quell’istituto? La Provincia ci sta, ma poi va tutto in stallo.
“Non siamo qui per demolire, ma per costruire”, ha precisato il dirigente che ha messo a nudo tutte le inefficienze dell’ente pubblico. “La Provincia di Taranto ha utilizzato solo 702mila euro della prima annualità del Piano triennale regionale per l’edilizia scolastica, a fronte di una disponibilità massima di 3,5 milioni di euro che le altre province pugliesi hanno sfruttato al meglio. A Taranto sono stati presentati solo quattro progetti e ignoriamo i criteri con cui sono state scelte le scuole. In ogni caso abbiamo vanificato la possibilità di utilizzare altri 2,5 milioni di euro”. Le cose non vanno bene nemmeno sul fronte della “Buona scuola”. Il Governo aveva assegnato alla Puglia 21,8 milioni di euro. “Per accedere ai fondi - ha detto Dalbosco -, sarebbe bastato inviare una banale manifestazione di interesse”. Invece tabula rasa o poco ci manca. “Se ci avessero interpellato, avremmo sicuramente offerto il nostro contributo di idee. L’unica ipotesi riproposta è stata quella del trasferimento del Ferraris presso l’istituto Salesiano di cui si era discusso lo scorso gennaio senza pervenire ad alcuna decisione”. Abbandonare l’edificio di via Mascherpa sarebbe un doppio danno per la scuola che ha effettuato un grosso investimento sulla fibra ottica per cablare l’istituto, con un ulteriore e gravissimo spreco di risorse pubbliche. Con Dalbosco ci sono i rappresentanti degli studenti Alberto Iezza, Giulia Settembrini, Domenico Salerno, Giulia Di Palma. “Basta menzogne - dicono -. Continueremo questa battaglia finché non otterremo ciò che un decreto ha già assegnato”.
articolo di Maristella Massari
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 6 Gennaio 2016
“Il decreto per il Ferraris non può essere attuato”
“La Provincia di Taranto non è inadempiente. È il decreto del 6 agosto 2015, il numero 76, che stabiliva il trasferimento di quattro aule del liceo Ferraris nell’istituto Pitagora, a non essere attuabile come riscontrato da apposite verifiche tecniche”.
Così replicano dal Palazzo del Governo di via Anfiteatro dopo le accuse del dirigente scolastico del liceo Ferraris, Marco Dalbosco che ieri ha convocato la stampa, stigmatizzando la logica con la quale a suo dire l’ente provinciale avrebbe ritirato il provvedimento di trasferimento, proponendo lo spostamento di un’ala del liceo nell’ex istituto Salesiani di viale Virgilio. Secondo il preside, questa seconda operazione sarebbe ancora più difficile della prima. Dalla Provincia sostengono di non aver mai data per certa questa soluzione, definendola “un’ipotesi remota”.
“Soprattutto - spiega Piero Bitetti, consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica, che però fa sapere di non aver seguito in prima persona il caso Ferraris - perché ai Salesiani dovrebbe andare l’ex Lisippo, ora accorpato con l’istituto Calò di Grottaglie, e per la distanza tra il liceo di via Mascherpa e viale Virgilio. Uno spacchettamento nelle due sedi sarebbe scomodo e complicato per docenti e studenti”. Nella fattispecie, del Ferraris e del relativo decreto si è occupato il dirigente all’Istruzione e gestione scolastica, Stefano Semeraro, che dal punto di vista tecnico ha sempre sostenuto l’utilità di trasferire uno degli istituti senza sede o attualmente sistemati in strutture inadeguate, nei Salesiani. Anche perché, spendendo cifre pari a quelle attualmente impiegate, gli alunni potrebbero stare più comodi e studiare in un edificio a norma. Che ci vada il Ferraris o l’ex Lisippo, a questo punto, è solo una scelta politica. Scelta che forse è già stata presa. “Mancano solo due piccole integrazioni alla documentazione, che è già pronta - dice Bitetti - per il trasferimento del Calò ai Salesiani. Sicuramente avverrà entro gennaio. La somma per i traslochi dei diversi istituti, compreso l’ex Lisippo, pari a circa 5mila euro, è già disponibile. Mi riservo comunque la possibilità di valutare se sia fattibile l’ipotesi di spostare anche parte del Ferraris in questo contenitore”.
articolo di Pamela Giufrè
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 6 Gennaio 2016
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