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topic sul malfunzionamento della facoltà

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    #61
    Riferimento: topic sul malfunzionamento della facoltà

    Mi sono dimenticato di raccontarvi la mia discussione con il rettore: Insieme anche ai dipendenti della ditta di pulizie, che non vengono pagati da mesi e ricordo a tutti voi che hanno un contratto di 1 ora e 30 al giorno (7 lavoratori per tutta la struttura) e che reclamavano più ore di lavoro e uno stipendio dignitoso per mantenere anche pulita la struttura, ci ho parlato io e ho esposto tutti i problemi della struttura e dei servizi. Il rettore ha detto che i lavori, piano piano verranno fatti e che non ci possiamo assolutamente lamentare. Gli ho fatto vedere dal mio notebook tutte le foto che abbiamo fatto in questo periodo delle cose che non vanno. Mi ha detto però una cosa che mi ha lasciato senza parole li per li... "Preferite tornare nella vecchia sede"? Ho subito ribattuto dicendo... Questa sede è stata consegnata all'Università a Marzo del 2009. Siamo a Novembre del 2011... Possibile che i lavori si stiano facendo solo ora e che in tutto questo periodo dal 2009 ad oggi non sia stato fatto nulla? Gli ho chiesto un incontro ufficiale e un maggiore impegno nella messa a norma della struttura. In più gli ho chiesto un termine dicendogli che avremmo continuato comunque nella nostra opera di denuncia, perchè è un diritto degli studenti studiare in una sede perfettamente funzionale.

    P.S. I dirigenti del Polo Universitario Jonico, una segreteria e anche un ex studente ormai, sostenevano al rettore il contrario di quello che dicevo, dandomi quasi del visionario... Eppure io non stavo facendo altro che far vedere quello che realmente è accaduto e c'è in quella struttura con le foto...
    Mah...
    sigpic

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      #62
      In Facoltà ancora disagi

      UNIVERSITÀ NEL BORGO ANTICO: AGGIUSTIAMOLA
      In Facoltà ancora disagi

      Gli studenti tarantini denunciano disagi, malfunzionamenti e violazioni delle norme di sicurezza in riferimento al Convento di San Francesco, luogo tanto atteso quanto suggestivo, che da settembre ospita la II Facoltà di Giurisprudenza e i Corsi di Laurea di Lettere e Scienze della Formazione. Atteso proprio perché gli studenti in questione prima erano tutti stipati in via Acton, lungamente lasciati sospesi affinché, prima del loro trasferimento nella nuova sede, tutto fosse “pronto”. A trasferimento avvenuto, è stato subito chiaro: bisognava confrontarsi con il dato di fatto che di “pronto” c’era un certo bell’aspetto, ma a loro, gli studenti, occorreva ancora altro. Ad oggi continuano a discutere sull’opportunità di far intervenire i Vigili del Fuoco, perché, di contro, temono di essere privati della loro nuova sede, date le numerose violazioni della normativa sulla sicurezza. Fra le voci dell’elenco delle cose che certamente andavano risolte - controllate - valutate e perfezionate prima, risalta lo stato attuale delle porte antincendio – che dopo pochi mesi sono pericolanti, l’assenza degli estintori, la mancanza della luce nei bagni, così come la possibilità di chiudere le porte con i chiavistelli, pezzi di intonaco pregni d’acqua che hanno ceduto staccandosi dal soffitto date le infiltrazioni di pioggia, residui che come è possibile vedere nella foto, una volta caduti restano lì, umidi e a terra. Gli studenti, inoltre, sono ancora in attesa della linea telefonica, e quindi con loro anche il personale di segreteria. Niente linea, niente internet, quindi nessuna possibilità di caricare in rete le informazioni circa calendari d’esame, orari di ricevimento, programmi o altro, nessuna possibilità di farlo via telefono.
      Lo scorso 25 ottobre abbiamo visitato il Convento di San Francesco, e con una rappresentanza dell’associazione studentesca che ogni giorno vive la struttura, registrato lo scarso numero di sedie nelle aule, lo stato dei banchi -che in parte sono quelli trasferiti dalle precedenti aule, la mancanza di una sala per le audio- video proiezioni e di un impianto audio, l’assenza delle luci nella sala lettura e dell’antiscivolo sui gradini delle scale.
      I ragazzi oscillano tra la volontà di non demolire ulteriormente lo stato delle cose con vari allarmismi o sentimenti tragici e disfattisti, e quella che invece impone l’esigenza di veder “aggiustare il tiro”. Di vedere le cose “fatte bene”, una volta tanto. Buona la prima mossa, fatta dai piani alti, dagli enti competenti e da chi amministra città e università: nel borgo antico adesso c’è nuova vita. Solo che, signori, anche la seconda mossa spetta a voi: sistemate quello che i nostri studenti denunciano, perché poche altre cose sono peggiori della rovina anticipata di una grande aspettativa o del fallimento rapido di un ottimo obiettivo.

      articolo di Gi. Ci.
      pubblicato su Taranto Oggi di Mercoledì 30 Novembre 2011

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        #63
        Riferimento: topic sul malfunzionamento della facoltà

        P.S. I dirigenti del Polo Universitario Jonico, una segreteria e anche un ex studente ormai, sostenevano al rettore il contrario di quello che dicevo, dandomi quasi del visionario... Eppure io non stavo facendo altro che far vedere quello che realmente è accaduto e c'è in quella struttura con le foto...
        Mah...
        non poteva essere diversamente.. non vedono,non sentono,tanto meno parlano! loro sì che i disagi li vivono direttamente in sede

        Oggi in biblioteca mi hanno detto che non si poteva stare per via dell'elettricista

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          #64
          Riferimento: topic sul malfunzionamento della facoltà

          Vi posto un mio articolo su siderlandia.it sulla situazione dell'ex Convento San Francesco. MI scuso per la lunghezza e vi auguro una buona lettura.

          I Lanzichenecchi della Cultura. Lo strano caso dell’ex convento San Francesco


          di Remo Pezzuto

          Ancor prima del nostro insediamento in Città Vecchia, nell’ormai tanto citato ex Convento San Francesco, tutti sapevamo che il volto di quello che fu il fulcro della vita culturale della Magna Grecia – e che dovrebbe essere il centro del sapere del Polo Universitario Jonico – sarebbe cambiato e sicuramente migliorato. Sono stato io stesso fra i capofila della schiera di folli menti di studenti, docenti e ricercatori che, in controtendenza rispetto alla classe politica tarantina – impegnata nel frattempo ad allargare la città con “varianti” e la periferizzazione delle sedi universitarie –, ha scommesso nella ripopolazione del centro storico e del meraviglioso sito. Con ciò eravamo convinti che non solo sarebbero migliorate le condizioni di vita degli universitari tarantini, prima ospitati da da sedi a dir poco fatiscenti e indegne di essere definite “universitarie”, ma che lo stesso Polo Jonico avrebbe avuto quello slancio culturale (e forse sviluppo) che aspettavamo da ormai tanti anni.

          Il tanto atteso trasferimento è avvenuto a settembre: in fretta e furia tutti si sono dati da fare per accogliere dai primi di ottobre gli studenti universitari all’interno della nuova sede. La ditta delle pulizie con ritmi serrati – quasi da catena di montaggio – hanno ripulito ciò che in tanti anni, dalla fine dei lavori, si era sedimentato sui sei piani della struttura. L’installazione del nuovo e vecchio mobilio è avvenuta tutta in 15 giorni, il trasferimento delle segreteria anche. In maniera rapidissima si è data finalmente una svolta decisiva a quella che agli studenti appariva ormai come una prosopopea, visto che da circa 8 anni gli veniva ripetuto: “Il prossimo mese ci trasferiremo”.

          Sin dall’inizio ci siamo resi conto che le nostre condizioni all’interno della struttura sarebbero state per un breve periodo un po’ precarie, ma non ci siamo minimamente posti il problema. Già il fatto di studiare in una vera biblioteca, di avere un tetto dignitoso e spazi finalmente dedicati a noi, ci aveva resi orgogliosi della nuova situazione. Lasciamo stare il fatto, ad esempio, che gli scaffali dei libri fossero in ferro e non magari in legno – come avrebbe richiesto un senso quasi solenne di rispetto per la bellezza della struttura – oppure che i tre piani sotterranei (dove sono situati gli studi dei docenti) non fossero ancora del tutto pronti, i laboratori ancora spogli, la linea telefonica e internet da allacciare; l’importante era aver fatto finalmente questo passo.

          Ma, ad un certo punto, lo stupore iniziale è terminato. Appurato che il nostro trasferimento era finalmente avvenuto e palesato il nostro compiacimento per aver messo piede in Città Vecchia, le problematiche che ho sopra elencato,hanno iniziato a sembrarci un grande ostacolo al nostro diritto allo studio e alla funzionalità piena della struttura. Numerosi convegni si susseguivano giorno dopo giorno, su svariati temi culturali e scientifici, ma le condizioni e le problematiche elencate non vedevano alcuna risoluzione. Ci è sembrato a questo punto di frequentare solo un grande e storico contenitore, che in realtà non aveva i minimi servizi per noi studenti universitari, diventati paradossalmente, dopo i tagli del Governo, i primi sostenitori e finanziatori dell’Università Pubblica.

          Le miriade di domande passateci per la mente hanno messo in discussione ogni nostro sentimento di felicità per il trasferimento. Possibile che tutti i lavori non fossero stati fatti e pensati prima del nostro arrivo? Ad esempio l’allaccio alla linea telefonica, che permette agli studenti di chiamare e chiedere informazioni, oppure agli impiegati stessi di lavorare sui terminali, mettere gli avvisi sul sito web e in questo modo essere posti nelle condizioni di svolgere al meglio il loro lavoro? Possibile che siano sono 7 gli impiegati delle pulizie, naturalmente tutti con lo stesso contratto di lavoro (1 ora e 30 al giorno), per una struttura così grande? Possibile che con tutti i soldi spesi e stanziati per l’acquisto del nuovo mobilio solo pochissime aule (5 per l’esattezza) hanno banchi nuovi? E comunque si è costretti a seguire seduti sul pavimento per la mancanza di sedie? E’ possibile che nella sala lettura non ci siano luci adatte?

          A queste domande nessuno ci ha saputo dare una risposta, né il personale dell’Università, né i presidi, né tanto meno i responsabilità maggiori, ossia i dirigenti del Polo Universitario Jonico. Più volte ci siamo appellati a loro e abbiamo chiesto spiegazioni, ma le risposte sono state sempre le stesse: “I lavori verranno fatti, piano piano, ma verranno fatti”; “Stiamo provvedendo”; “Stiamo cercando i soldi”. E’ come se dal Marzo 2009 (mese in cui c’è stato la consegna della struttura e il passaggio con il comodato d’uso dal Comune all’Università) ad oggi non fosse stato fatto assolutamente nulla. Solo ora, proprio con il nostro insediamento, si aprirà un vero e proprio cantiere durante le nostre giornate di lezione e di studio.

          Mi fa rabbrividire il solo pensiero di vedere gli operai montare ora gli allarmi e i fili dell’anti-incendio – come se non fossero le prime cose da fare all’interno di una struttura pubblica – mentre gli estintori che possiamo “vantarci”di avere sono scaduti nel 2005. Per quanto sia una struttura storica, non vogliamo che sia “storica” anche la sicurezza al suo interno. Dal Rettore in persona mi è stato detto, dopo la nostra denuncia, che dobbiamo aspettare ancora un po, che i lavori verranno fatti il prima possibile e che è normale avere qualche problematica dopo soli 3 mesi dal trasferimento. Vogliamo confidare nelle sue parole, voglio ancorarmi al suo senso di responsabilità verso l’intera comunità studentesca e dire che aspetteremo ancora un po’, ma precisiamo: non molto; e che comunque ci approcceremo con spirito critico ad ogni cosa che non va. In fondo apparteniamo tutti alla grande famiglia dell’Università degli Studi di Bari.

          Riportando il discorso invece ai momenti precedenti il nostro trasferimento all’interno della nuova sede, sapevamo e speravamo anche che questa sarebbe diventata il centro non solo dello sviluppo universitario, ma anche di quello culturale. Visti gli ampi spazi, si sarebbero potute ospitare tutte quelle esperienze che avrebbero voluto contribuire alla crescita della città. Come già detto, i convegni all’interno dell’Ex convento San Francesco, si sono susseguiti di giorno in giorno, da quelli più politici, come “il futuro del Polo Scientifico tecnologico di Taranto” a quelli di sfondo sociale come “La giornata mondiale contro l’Aids e la sua prevenzione”. Nulla ci ha mai fatto ricredere su questo ruolo dell’Università, sintesi e centro del sapere cittadino.

          Il pensiero di tenere tutta per noi questa meravigliosa struttura non ci ha mai neanche sfiorato, ma ad un certo punto, quando piuttosto che farla vivere interamente agli studenti, in realtà la si apriva solo agli esterni, abbiamo iniziato a storcere il naso. Quando alla nostra richiesta di utilizzare l’ex chiesetta, ora adibita a spazio di rappresentanza e convegni, per un seminario da noi organizzato ci è stato risposto in maniera negativa, abbiamo ben capito che quella struttura ormai aveva perso qualunque carattere universitario e studentesco. Un bel gioiello da sfoggiare nelle occasioni mediatiche e politiche, meno per la reale sua funzione. E’ sotto gli occhi di tutti ormai la sovraesposizione mediatica della struttura, forse anche dovuta a noi studenti che molto volentieri esterniamo i nostri disagi entrando nel merito delle cose che non vanno. Le aspettative erano grandi e pertanto è normale che chiediamo quello che ci è dovuto.

          Spesso però gli interessi legittimi di noi studenti vanno a scontarsi con logiche di potere che non ci devono vedere partecipi, ma che indirettamente ci coinvolgono e colpiscono. Proprio questa settimana, il Rotary Club della nostra città, nota “associazione di beneficenza” (si fa per dire naturalmente), ha tenuto una iniziativa all’interno della struttura, in particolare in quello spazio che ci era stato rifiutato. Non una iniziativa comune e di carattere pubblico, non un semplice convegno, ma un ricevimento a cui hanno partecipato le più alte cariche, con un buffet e tavoli banditi da fare invidia ad una sala di un lussuosissimo “Ristò”.

          Non poniamo il dubbio su chi abbia sovvenzionato la serata (Il Rotary), perchè altrimenti avremmo tutti i motivi per essere incavolati, ma ci chiediamo se il carattere simposiaco sia in realtà da accettare all’interno di quello che è il “sancta sanctorum” del Sapere. Come se la convivialità abbia un carattere culturale. E anche se volessimo accettare questa idea, quello che ci chiediamo è: perchè a noi studenti viene preclusa ogni iniziativa culturale all’interno di determinati spazi? Perchè non possiamo proporre eventi extradidattici oltre il normale orario di apertura della sede, mentre ad altri questo è permesso e, ribadisco, non per eventi pubblici? Questo a mio parere è mercificazione dei luoghi del sapere e della cultura.

          Che il pensiero gelminiano di aprire l’università ai privati si sia già ben radicato nei nostri dirigenti, che sperano in questo modo di attrarre fondi o di permettere che gli esterni siano privilegiati rispetto agli interni? In fin dei conti, come dicevo, chi sovvenziona realmente l’università, oggi, siamo noi studenti, con i nostri contributi e le nostre cospicue tasse, a cui non corrispondono ormai servizi; e abbiamo quindi tutto il diritto di vivere la struttura e l’Università in ogni tempo e spazio che vogliamo. Non possiamo permettere che si oltrepassi il limite della decenza: la nostra partecipazione alla vita universitaria passa anche da questo, nella tutela del carattere e uso pubblico delle strutture universitarie, da preservare come “bene comune”.
          sigpic

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            #65
            Riferimento: topic sul malfunzionamento della facoltà

            Sicuramente la sede è più bella di quella in via Acton, almeno a giudicare da quel poco che ho potuto vedere mentre correvo affannata a sostenere l'esame dopo averci messo più del doppio del tempo cui ero abituata per arrivare all'uni ed essere stata costretta a parcheggiare (a pagamento, ma è il minore dei mali) oltre il ponte girevole (e sono pure stata fortunata a trovarlo subito). Non è purtroppo andata meglio quando sono andata via, per una fila interminabile di veicoli che iniziava già sulla discesa Vasto fino al ponte di pietra. Il mio parere personale e professionale continua ad essere sfavorevole all'allocazione di facoltà universitarie ed uffici pubblici in questi posti, per quanto belli possano essere gli edifici che li ospitano.
            Dimenticavo: si potrebbero almeno far togliere le viti sporgenti dalle sedie utilizzate? Ho praticamente rischiato lo squartamento di jeans e coscia .
            Sante feste a tutti!!!

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              #66
              Riferimento: topic sul malfunzionamento della facoltà

              Il problema è che qui nessuno se ne frega un cavolo e le cose si fanno sempre a ca**o!! siete bravi a dire che bisogna accontentarsi e che non c'è da essere aggressivi...voi che siete in facoltà a pascolare tutto il giorno e che non vi interessa se al primo piano ci siano i lumini per "leggere" oppure dei neon da 1000 watt...voi che siete lì a far le sfilate di moda e che non fate altro che parlottare e pensare a tutto tranne che a studiare!!!voi dite che bisogna avere pazienza...perchè c'è chi le cose le fa per voi,ecco perchè!! e questo è un chiaro elogio a LINK,a remo,a tutti quei ragazzi che "si lamentano" proprio come noi, ma che invece di lasciar correre si ATTIVANO!!!scrivono lettere,vanno a parlare col rettore...CI METTONO LA FACCIA!!!perchè a loro non interessano i convegni da 6000 partecipanti...ma lavorano per gli studenti e per il benessere di quelli che vengono in facoltà perchè vogliono un futuro! non si può stare sempre zitti e ASPETTARE,PAZIENTARE,NON LAMENTARSI,ESSERE FIDUCIOSI...mentre ci sono 3 piani sotterranei: SENZA CUSTODI, SPORCHISSIMI, ma soprattutto pieni di mobili,poltrone ecc INUTILIZZATI e che man mano magicamente SPARISCONO...e non voglio dire altro!!!!...ed è solo uno dei mille esempi che avete riportato in questa discussione,,,
              SVEGLIAMOCI!!! e invece di tirare calci,ringraziamo quelli che si danno da fare al posto nostro...e che per di più non vengono nemmeno trattati allo stesso modo rispetto alle altre associazioni studentesche,avendo meno agi...Se rimaniamo a casa a sperare che qualcosa cambi...NON SUCCEDERA' MAI!!!
              Scusate lo sfogo ma quando ci vuole,ci vuole buon natale con questo!

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                #67
                Riferimento: topic sul malfunzionamento della facoltà

                Credo che un ulteriore problema sia la mancanza di riscaldamento nelle aule del secondo piano. Non è possibile, l'altro giorno si crepava dal freddo...
                sigpic

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                  #68
                  Riferimento: topic sul malfunzionamento della facoltà

                  Ma x il nuovo anno riusciremo ad avere la linea telefonica?
                  x internet è chiedere troppo......
                  waiting for the

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                    #69
                    Riferimento: topic sul malfunzionamento della facoltà

                    Ma perchè nn inseriscono almeno i ricevimenti....perchè??????????
                    Dato che da ora fino a marzo nn ci sono lezioni come li troviamo i prof????
                    Non so voi, ma nn ce la faccio più, meno male che tra pochi mesi me ne vado......se Dio vuole....
                    waiting for the

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                      #70
                      Riferimento: topic sul malfunzionamento della facoltà

                      Originariamente inviato da malala Visualizza il messaggio
                      Ma perchè nn inseriscono almeno i ricevimenti....perchè??????????
                      Dato che da ora fino a marzo nn ci sono lezioni come li troviamo i prof????
                      Non so voi, ma nn ce la faccio più, meno male che tra pochi mesi me ne vado......se Dio vuole....
                      Sono d'accordissimo con malala e meno male che anche io tra pochi mesi finisco!

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                        #71
                        Riferimento: topic sul malfunzionamento della facoltà

                        Originariamente inviato da Salvinho Visualizza il messaggio
                        Sono d'accordissimo con malala e meno male che anche io tra pochi mesi finisco!
                        grazie...è una vera vergogna....si scriverebbe un papiro tra la facoltà, la segreteria a palazzo d'aquino, x non parlare dell'adisu....
                        Ma dopo essermi laureata nn dimenticherò di essere stata una studentessa....
                        waiting for the

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                          #72
                          Riferimento: topic sul malfunzionamento della facoltà

                          Originariamente inviato da malala Visualizza il messaggio
                          Ma perchè nn inseriscono almeno i ricevimenti....perchè??????????
                          Dato che da ora fino a marzo nn ci sono lezioni come li troviamo i prof????
                          Non so voi, ma nn ce la faccio più, meno male che tra pochi mesi me ne vado......se Dio vuole....
                          non inseriscono i ricevimenti perchè non tutti li fanno... è assurda sta cosa... Comunque chiederò di far inserire almeno quelli dei docenti certi.

                          Naturalmente per la linea telefonica, si brancola nel buio...
                          sigpic

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                            #73
                            Riferimento: topic sul malfunzionamento della facoltà

                            ragazzi scrivo qui x nn andare in off topic nella discussione "spostamenti esami": ma vi rendete conto che nn abbiamo neanche la possibilità di essere avvisati in caso di spostamenti degli esami? ma dove cavolo sono finiti i soldi xavere internet???? e meno male che hanno aumentato le tasse agli studenti affinchè contribuissimo tutti alle spese x la nuova facoltà.....
                            Non sto dicendo nulla di nuovo, ma sto ripetendo quello che pensiamo ormai tutti......è inconcepibile!!!!!!!!!
                            waiting for the

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                              #74
                              Riferimento: topic sul malfunzionamento della facoltà

                              Originariamente inviato da malala Visualizza il messaggio
                              ragazzi scrivo qui x nn andare in off topic nella discussione "spostamenti esami": ma vi rendete conto che nn abbiamo neanche la possibilità di essere avvisati in caso di spostamenti degli esami? ma dove cavolo sono finiti i soldi xavere internet???? e meno male che hanno aumentato le tasse agli studenti affinchè contribuissimo tutti alle spese x la nuova facoltà.....
                              Non sto dicendo nulla di nuovo, ma sto ripetendo quello che pensiamo ormai tutti......è inconcepibile!!!!!!!!!
                              solo adesso stanno mettendo la linea telefonica..

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                                #75
                                Riferimento: topic sul malfunzionamento della facoltà

                                dopo 4 mesi che ci siamo trasferiti e nn si sa da qnt tempo stiano lavorando alla struttura.....
                                waiting for the

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