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    #31
    Originariamente inviato da magu91 Visualizza il messaggio
    Scendeva dalla soglia d'uno di quegli usci, e veniva verso il convoglio, una donna, il cui aspetto annunziava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi traspariva una bellezza velata e offuscata, ma non guasta, da una gran passione, e da un languor mortale: quella bellezza molle a un tempo e maestosa, che brilla nel sangue lombardo. La sua andatura era affaticata, ma non cascante; gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante; c'era in quel dolore un non so che di pacato e di profondo, che attestava un'anima tutta consapevole e presente a sentirlo. Ma non era il solo suo aspetto che, tra tante miserie, la indicasse così particolarmente alla pietà, e ravvivasse per lei quel sentimento ormai stracco e ammortito ne' cuori. Portava essa in collo una bambina di forse nov'anni, morta; ma tutta ben accomodata, co' capelli divisi sulla fronte, con un vestito bianchissimo, come se quelle mani l'avessero adornata per una festa promessa da tanto tempo, e data per premio. Né la teneva a giacere, ma sorretta, a sedere sur un braccio, col petto appoggiato al petto, come se fosse stata viva; se non che una manina bianca a guisa di cera spenzolava da una parte, con una certa inanimata gravezza, e il capo posava sull'omero della madre, con un abbandono piú forte del sonno: della madre, ché, se anche la somiglianza de' volti non n'avesse fatto fede, l'avrebbe detto chiaramente quello de' due ch'esprimeva ancora un sentimento.
    Un turpe monatto andò per levarle la bambina dalle braccia, con una specie però d'insolito rispetto, con un'esitazione involontaria. Ma quella, tirandosi indietro, senza però mostrare sdegno né disprezzo, "no!" disse: "non me la toccate per ora; devo metterla io su quel carro: prendete." Così dicendo, aprì una mano, fece vedere una borsa, e la lasciò cadere in quella che il monatto le tese. Poi continuò: "promettetemi di non levarle un filo d'intorno, né di lasciar che altri ardisca di farlo, e di metterla sotto terra così."
    Il monatto si mise una mano al petto; e poi, tutto premuroso, e quasi ossequioso, piú per il nuovo sentimento da cui era come soggiogato, che per l'inaspettata ricompensa, s'affaccendò a far un po' di posto sul carro per la morticina. La madre, dato a questa un bacio in fronte, la mise lì come sur un letto, ce l'accomodò, le stese sopra un panno bianco, e disse l'ultime parole: "addio, Cecilia! riposa in pace! Stasera verremo anche noi, per restar sempre insieme. Prega intanto per noi; ch'io pregherò per te e per gli altri." Poi voltatasi di nuovo al monatto, "voi," disse, "passando di qui verso sera, salirete a prendere anche me, e non me sola."
    Così detto, rientrò in casa, e, un momento dopo, s'affacciò alla finestra, tenendo in collo un'altra bambina piú piccola, viva, ma coi segni della morte in volto. Stette a contemplare quelle così indegne esequie della prima, finché il carro non si mosse, finché lo poté vedere; poi disparve. E che altro poté fare, se non posar sul letto l'unica che le rimaneva, e mettersele accanto per morire insieme? come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccia, al passar della falce che pareggia tutte l'erbe del prato.
    "O Signore!" esclamò Renzo: "esauditela! tiratela a voi, lei e la sua creaturina: hanno patito abbastanza! hanno patito abbastanza!"
    C'è chi dice che questo sia il passo più bello e commovente di tutto I Promessi Sposi.
    Io sono d'accordo.
    Libero.Pensiero. Se ami anche tu pensare liberamente, unisciti a noi! Link

    Ninni Bastardo & Ninna Illusionista


    -Da quando c'è lui...treni in orario e tutto in ordine!
    -Per fare arrivare i treni in orario, però, se vogliamo, mica c'era bisogno di farlo capo del governo: bastava farlo capostazione. (Massimo Troisi, Le vie del signore sono finite)

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      #32
      E' un passo molto toccante, non c'è che dire.

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        #33
        "La mamma non mi aveva detto che sarebbero venuti. Non voleva che sembrassi nervosa, mi spiegò in seguito. Mi stupii, perchè pensavo che mi conoscesse bene. Gli estranei mi avrebbero visto serena. Da bambina non piangevo mai. Solo mia madre si accorgeva di una certa tensione nelle mie mascelle e nello sgranarsi dei miei occhi, già grandi per loro natura.
        Ero in cucina e stavo tritando le verdure quando udii delle voci provenire dalla porta d'ingresso: quella d'una donna, squillante come rame lucidato, e quella d'un uomo, grave e cupa come il legno del tavolo su cui stavo lavorando. Voci di un genere che raramente si udivano in casa nostra. Mi suggerivano immagini di tappeti preziosi, libri, perle e pellicce."

        Da "La ragazza con l'orecchino di perla", di Tracy Chevalier
        It's like if musice was ice cream and your ears were a starving fat boy

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          #34
          Soccombere è la cosa più semplice, basta eseguire tutti gli ordini che si ricevono, attenersi alla disciplina e al lavoro. I soccombenti hanno la stessa storia, o, per meglio dire, non hanno storia: hanno seguito il pendio fino al fondo, naturalmente, come i riscelli che vanno al mare.Sono loro, i sommersi.Loro, la massa anonima, continuamente rinnovaa e sempre identica, dei non-uomini che marciano e faticano in silenzio, spenta in loro la scintilla divina, già troppo vuoti per soffrire veramente. Si esita a chiamarli vivi: si esita a chiamar morte la loro morte, davanti a cui essi non temono perchè sono troppo stanchi per comprenderla. Sono umini vuoti e scarni, dalla fronte china e dalle spalle curve,sul cui volto e nei cui occhi non si possa leggere traccia di pensiero.



          Quanti uomini ci sono così....? forse troppi.. nessuno che viva secondo i proprio ideali... tutti che seguono gli schemi imposti dalla società...


          ...Senza parole ormai
          "I keep memories inside. Memories are nice but that's all they are."

          Originariamente inviato da CesaroSummability
          Ragion per cui (questa è per i miei fans Rizla e Clara, vi amo u_u)
          :Q_
          Take me to the magic of the moment on a glory night where the children of tomorrow dream away in the wind of change

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            #35
            Inventando aveva creato il principio della realtà.
            Let the wind carry you home
            Blackbird fly away
            May you never be broken again

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              #36
              Originariamente inviato da Vulpes
              bellissima. tratta dal Pendolo?
              Se tu avessi letto il mio ultimo intervento sul blog come ti avevo detto appunto di fare, lo sapresti ù.ù
              Comunque si, è tratta da quel capolavoro. Presto leggerai.
              Let the wind carry you home
              Blackbird fly away
              May you never be broken again

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                #37
                Originariamente inviato da CesaroSummability Visualizza il messaggio
                Se tu avessi letto il mio ultimo intervento sul blog come ti avevo detto appunto di fare, lo sapresti ù.ù
                Comunque si, è tratta da quel capolavoro. Presto leggerai.


                Bellissimo quel romanzo di Eco...solo che molti non riescono ad arrivare nemmeno a metà

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                  #38
                  La vita dovrebbe essere vissuta al contrario.

                  Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo,
                  e così tricchete tracchete il trauma è già bello che superato.
                  Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto
                  che vai migliorando giorno dopo giorno.

                  Poi ti dimettono perchè stai bene, e la prima cosa
                  che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione,
                  e te la godi al meglio.

                  Col passare del tempo, le tue forze aumentano,
                  il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono.
                  Poi inizi a lavorare, e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro.

                  Lavori quarant’anni finchè non sei così giovane
                  da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.
                  Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e
                  ti prepari per iniziare a studiare.

                  Poi inizi la scuola, giochi coi gli amici,
                  senza alcun tipo di obblighi e responsabilità,
                  finchè non sei bebè.

                  Quando sei sufficientemente piccolo,
                  ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene.

                  Gli ultimi 9 mesi te li passi flottando tranquillo e sereno,
                  in un posto riscaldato con room service e tanto affetto,
                  senza che nessuno ti rompa i coglioni.

                  …E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo!


                  Non so se sia di un libro, di un film o di un'intervista...ma questa citazione di W. Allen la amo.

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                    #39
                    scrittura creativa...

                    vedete video sul corso e su presentazioni di libri sul blog
                    http://michelangelozizzi.myblog.it/

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                      #40
                      Originariamente inviato da magu91 Visualizza il messaggio
                      La vita dovrebbe essere vissuta al contrario.

                      Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo,
                      e così tricchete tracchete il trauma è già bello che superato.
                      Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto
                      che vai migliorando giorno dopo giorno.

                      Poi ti dimettono perchè stai bene, e la prima cosa
                      che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione,
                      e te la godi al meglio.

                      Col passare del tempo, le tue forze aumentano,
                      il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono.
                      Poi inizi a lavorare, e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro.

                      Lavori quarant’anni finchè non sei così giovane
                      da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.
                      Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e
                      ti prepari per iniziare a studiare.

                      Poi inizi la scuola, giochi coi gli amici,
                      senza alcun tipo di obblighi e responsabilità,
                      finchè non sei bebè.

                      Quando sei sufficientemente piccolo,
                      ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene.

                      Gli ultimi 9 mesi te li passi flottando tranquillo e sereno,
                      in un posto riscaldato con room service e tanto affetto,
                      senza che nessuno ti rompa i coglioni.

                      …E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo!


                      Non so se sia di un libro, di un film o di un'intervista...ma questa citazione di W. Allen la amo.
                      stupenda citazione : )
                      ...all in all it's just another brick in the wall...

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                        #41
                        - E allora si chiede: devo starlo a sentire questo desiderio o devo togliermelo dalla testa?
                        - Già.
                        - Già. Uno ci pensa e alla fine decide. Per cento volte se lo toglie dalla testa, poi arriva il giorno che se lo tiene e decide di farla quella cosa di cui ha tanta voglia: e la fa: ed eccola lì la schifezza.
                        - Però non dovrebbe farla, vero, la schifezza?
                        - No. Ma sta' attento: dato che noi non siamo calzini ma persone, non siamo qui col fine principale di essere puliti. I desideri sono la cosa più importante che abbiamo e non si può prenderli in giro più di tanto. Così, alle volte, vale la pena di non dormire pur di star dietro a un proprio desiderio. Si fa la schifezza e poi la si paga. E solo questo è davvero importante: che quando arriva il momento di pagare uno non pensi a scappare e stia lì, dignitosamente, a pagare. Solo questo è importante.

                        Alessandro Baricco - Castelli di Rabbia
                        Libero.Pensiero. Se ami anche tu pensare liberamente, unisciti a noi! Link

                        Ninni Bastardo & Ninna Illusionista


                        -Da quando c'è lui...treni in orario e tutto in ordine!
                        -Per fare arrivare i treni in orario, però, se vogliamo, mica c'era bisogno di farlo capo del governo: bastava farlo capostazione. (Massimo Troisi, Le vie del signore sono finite)

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                          #42
                          Forse la libertà non è nemmeno poter fare ciò che si vuole senza limiti, ma piuttosto saperseli dare. Non essere schiavi delle passioni, dei desideri. Essere padroni di se stessi.


                          "Ma che paura di morire? Il tuo problema è proprio l'opposto, Checco, il tuo problema non è aver paura di morire, ma aver paura di vivere. E' il contrario. Hai quella maledettissima malattia molto diffusa del "NON VIVERE".
                          "Sei malato di non vita".
                          "Ti ricordi quando mi hai chiesto se avevo le pastiglie per la felicità? La pastiglia è la vita. Vivi, buttati, apriti, ascoltati. Le tue paure, le tue ansie sono dovute al fatto che tu esisti ma non vivi. Sei castrato nei sentimenti. Sei bloccato. Ti ricordi quella frase di Oscar Wilde? Diceva che vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, e nulla più.
                          [....] "se vuoi essere felice, se vuoi essere libero, impara ad amare. Ad amare e lasciarti amare".
                          "La tua vita adesso è priva d'amore. Non ami il tuo lavoro, non ami una donna, non ami te stesso. Di conseguenza, non ami il mondo".


                          FABIO VOLO - E' UNA VITA CHE TI ASPETTO.

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                            #43
                            Io ebbi una trovata. Raccontai che per quelle vertigini che in passato m'avevano fatto soffrire, avevo scoperto un rimedio. Quando vedevo un ginnasta fare i suoi esercizi troppo in alto, o quando assistevo alla discesa da un tram in corsa di una persona troppo vecchia o poco abile, mi liberavo da ogni ansia augurando loro dei malanni. Arrivavo persino a modulare le parole con cui auguravo loro di precipitare e sfracellarsi. Ciò mi tranquillava enormemente per cui potevo assistere del tutto inerte alla minaccia della disgrazia. Se i miei augurii poi non si compivano, potevo dirmi ancora più contento.

                            Da "La coscienza di Zeno", di Italo Svevo
                            It's like if musice was ice cream and your ears were a starving fat boy

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                              #44
                              Originariamente inviato da no.future13 Visualizza il messaggio
                              Io ebbi una trovata. Raccontai che per quelle vertigini che in passato m'avevano fatto soffrire, avevo scoperto un rimedio. Quando vedevo un ginnasta fare i suoi esercizi troppo in alto, o quando assistevo alla discesa da un tram in corsa di una persona troppo vecchia o poco abile, mi liberavo da ogni ansia augurando loro dei malanni. Arrivavo persino a modulare le parole con cui auguravo loro di precipitare e sfracellarsi. Ciò mi tranquillava enormemente per cui potevo assistere del tutto inerte alla minaccia della disgrazia. Se i miei augurii poi non si compivano, potevo dirmi ancora più contento.

                              Da "La coscienza di Zeno", di Italo Svevo
                              Ho letto questa parte oggi pomeriggio, questo si chiama tempismo Presidente o.O

                              EDIT:
                              Dove diavolo vanno le anatre di central park in inverno, quando il lago è ghiacciato?
                              - Giovane Holden - Salinger
                              Ultima modifica di Cenzino91; 15/02/2009, 21:18.
                              Never Let Monkeys Eat Bananas.

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                                #45
                                Originariamente inviato da Cenzino91 Visualizza il messaggio
                                Dove diavolo vanno le anatre di central park in inverno, quando il lago è ghiacciato?
                                - Giovane Holden - Salinger
                                L'ho letto due volte quel libro ... mi è piaciuto troppo!

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