“Università, nel 2012 la crescita del Polo”
L'assessore Ciocia: “La nuova sede, un sogno realizzato”
L'assessore Ciocia: “La nuova sede, un sogno realizzato”
“Il 2011 è stato sicuramente l'anno del Convento di San Francesco. È stato il compimento di un sogno ed ora è un punto di partenza. Ora si apre la seconda fase che punta al rafforzamento del polo scientifico”. E' un bilancio positivo quello che l'assessore comunale all'Università, Paolo Ciocia, traccia in tema di presenza universitaria a Taranto.
Assessore, però, a proposito della nuova prestigiosa sede in Città Vecchia, c'è chi lamenta inefficienze. Ad esempio, non c'è ancora linea telefonica e collegamento Internet...
L'amministrazione comunale ha fatto quanto era di sua competenza, compresa un'ultima cosa: la sistemazione di rastrelliere per le bici. L'allaccio delle linee è di competenza dell'Università e sicuramente ora è tempo di risolverli, quei problemi.
Con il superamento delle facoltà voluto dalla riforma Gelmini, per alcuni l'attuale situazione è un po' la rinuncia al sogno di una università autonoma...
Sin dal primo giorno dell'insediamento della nostra amministrazione, ho sempre affermato che era inutile pensare ad cose irrealistiche. Ciò che è stato realizzato in questi anni trova riconoscimento nello Statuto dell'ateneo barese che a breve sarà adottato e che dice chiaramente che l'ateneo ha sede a Bari ed ha un polo universitario jonico.
Si ritiene quindi soddisfatto?
Sì, anche perché vedo soddisfazione da parte dei ragazzi e del personale. Taranto ha saputo ben resistere ai tagli ed ai ridimensionamenti della riforma. Inoltre, il rafforzamento del Dipartimento giuridico-economico dimostra chiaramente che l'idea che avemmo nel 2009 di istituire un dipartimento come sede di ricerca e di coordinamento della didattica fu un'idea vincente.
Ma da quel dipartimento sono fuori altri pezzi importanti dell'offerta universitaria qui a Taranto...
Spero che il dipartimento del Politecnico possa ampliarsi alla facoltà di Scienze. Auspicherei la concretizzazione di un dipartimento scientifico interfacoltà ed interateneo.
Come chiudere il conto con i corsi di laurea persi in Maricoltura e dell'area sanitaria?
Intanto, il primo Master in Risorse del Mare recentemente partito ci rimette in pista per la possibilità di riottenere Maricoltura sin dal prossimo anno accademico. Inoltre, anche per l'area sanitaria, abbiamo più che fondate certezze che con il 2012 si possa riportare a Taranto il corso di laurea in Fisioterapia. Certo, occorrerà che l'Asl recuperi presto i finanziamenti per la sede del SS. Crocifisso.
Forse ora, però, la scommessa più grossa è la realizzazione del polo scientifico tecnologico?
Sì, capofila è l'Università, ma ben quaranta tra enti, istituzioni e società, tutti insieme abbiamo fatto un Pon risultato al secondo posto e grazie al quale ci sono state rese disponibili risorse per 9 milioni e mezzo di euro (c'è già l'accredito dell'80% delle risorse, ndr) per l'acquisto di attrezzature scientifiche e l'implementazione del personale, da destinare al polo di Taranto per la ricerca in ambito ambientale.
C'è ancora un problema di sede?
La sede proposta ufficialmente nel Pon è a Paolo VI tra la facoltà di Scienze ed il Politecnico. So che è allo studio da parte dell'Arpa u n'altra proposta. La scelta sarà frutto di una valutazione tecnica che sarà fatta ad un tavolo di concertazione. Ora occorre, però, passare alla fase operativa.
Ulteriori elementi a conferma di un impegno per l'Università?
Beh, i primi tre ricercatori di questo quinquennio sono tarantini perché, come aveva promesso il rettore Petrocelli, i primi concorsi sono stati banditi per Taranto. Da parte del Comune, ci sono i nuovi stage formativi finanziati e rivolti da quest'anno ai neo laureati.
Il Comitato qualità della vita: “Ecco le sfide del 2012”
“Non c'è tempo da perdere; ora dobbiamo agire tutti insieme per creare le condizioni per il futuro dei nostri giovani. Ci attendono nel 2012 sfide importanti in particolare per la scuola e l'università, sfide che dobbiamo vincere !!”.
È il messaggio che il Comitato per la Qualità della Vita, che si avvicina al suo trentennale, ha rivolto nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno. “E' stato un anno celebrativo - ha detto il presidente Carmine Carlucci riferendosi in particolare alle numerose celebrazioni realizzate quest'anno per il 150° dell'Unità d'Italia -. Nelle ultime settimane è sembrato emergere una nuova consapevolezza: che solo un'offerta formativa scolastica razionale può aiutare i giovani a una formazione d'eccellenza; ed ancora che il polo universitario jonico può e deve trovare nell'azione di consolidamento e sviluppo le coordinate per essere accademia di ricerca. Nasce allora - ha auspicato il presidente Carlucci - l'impegno a risvegliare l'orgoglio per le nostre “radici joniche”, l'orgoglio di un popolo e di tanti giovani che vogliono riscoprire vocazionalità e potenzialità per troppo tempo represse puntando alla creatività ed all'innovazione”.
articoli di Maria Rosaria Gigante
pubblicati su La Gazzetta del Mezzogiorno di Sabato 31 Dicembre 2011
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