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Il posto fisso non è tutto, parola di Benedetto XVI…

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    #16
    Riferimento: Il posto fisso non è tutto, parola di Benedetto XVI…

    ahuahauhauhau adesso risponde anonimo x!
    "I keep memories inside. Memories are nice but that's all they are."

    Originariamente inviato da CesaroSummability
    Ragion per cui (questa è per i miei fans Rizla e Clara, vi amo u_u)
    :Q_
    Take me to the magic of the moment on a glory night where the children of tomorrow dream away in the wind of change

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      #17
      Riferimento: Il posto fisso non è tutto, parola di Benedetto XVI…

      Originariamente inviato da Clara Visualizza il messaggio
      ahuahauhauhau adesso risponde anonimo x!
      No lui scrive solo nel suo post

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        #18
        Riferimento: Il posto fisso non è tutto, parola di Benedetto XVI…

        Originariamente inviato da Clara Visualizza il messaggio
        ahuahauhauhau adesso risponde anonimo x!

        Dai poveretto, lo mettete sempre in mezzo... ma che vi ha fatto?

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          #19
          Riferimento: Il posto fisso non è tutto, parola di Benedetto XVI…

          http://www.ilfattoquotidiano.it/2011...li-usa/104001/

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            #20
            Riferimento: Il posto fisso non è tutto, parola di Benedetto XVI…

            Originariamente inviato da Smith Visualizza il messaggio
            Quello che non bisogna fare è creare incentivi che spingano la gente a non lavorare: cassa interazione, andare in pensione presto, sussidi di disoccupazione...
            La Danimarca ha fatto una cosa giustissima quando ha lanciato la flexicurity. In Italia la legge Biagi era qualcosa che avrebbe migliorato il mercato del lavoro se i nostri politici avessero fatto bene il proprio lavoro. In realtà l'onere della flessibilità è caduto tutto sui giovani, mentre i super-protetti (sui quali la legge non agisce) godono di ottime garanzie. Ci sono un sacco di professori, impiegati comunali, maestri, bidelli, funzionari ecc che non fanno un piffero, se ne approfittano e sono protetti. I nostri politici dovevano semplicemente abbassare drasticamente le garanzie di questa gente qui e aumentare quelle di noi giovani che entriamo nel mercato del lavoro.
            Più si lavora e più lavoro si crea. E i dati empirici a riguardo non mentono.
            I sindacati sono poi la spina nel fianco della crescita in mezza Europa: a tal proprosito i dati parlano chiaro, tant'è che noti economisti parlano di eurosclerosi a causa proprio della rigidità salariale e di generosi sussidi di disoccupazione.
            Dopo aver seguito 4 lezioni di diritto del lavoro e flessibilità ed aver fatto qualche ricerca, posso finalmente risponderti.

            Ho notato parecchie contraddizioni nelle tue parole (nelle frasi evidenziate) e vado subito a spiegare il perché.
            Saprai meglio di me tutto quello che sto per dire, anche la parte fondamentale sulla flexicurity non si evinceva da come hai esposto il concetto.

            Dunque, esistono due tipi di flessibilità: quella interna e quella esterna.
            Quella interna riguarda, di fatto, la flessibilità del lavoratore all'interno di una determinata azienda o società che sia.
            Il lavoratore stipula dei contratti a progetto, o comunque a tempo determinato in un campo specifico, per poi venire spostato da un settore all'altro dell'azienda ed acquisire, così, capacità di formazione in diversi ambiti lavorativi della stessa azienda. Un lavoratore più formato, avrà maggiori possibilità poi di essere "trattenuto" dall'azienda che, non volendo liberarsi di una persona così eclettica, potrebbe anche offrirgli un contratto a tempo indeterminato.

            Diverso è il concetto di flessibilità esterna (legato a quello di sicurezza, da qui flexicurity). Sostanzialmente, sì passa da una sicurezza del lavoratore nel posto di lavoro (contratto a tempo indeterminato nato negli anni '70) alla sicurezza del lavoratore nel mercato del lavoro (fles-sicurezza).
            Ora, la Danimarca ha attuato un programma di flexicurity che non ha, nella maniera più assoluta, diminuito drasticamente gli ammortizzatori sociali, come credi sia necessario tu.
            Anzi!
            Il concetto di flessibilità esterna è strettamente collegato agli ammortizzatori sociali. Mi spiego meglio.
            La flessibilità esterna (come è stata intesa dai paesi più avanzati europei, come appunto la Danimarca) è legata al concetto di sicurezza, intesa come il rientrare molto velocemente nel mercato del lavoro, una volta terminato il contratto precedente. Ergo, il lavoratore stipula un CO.CO.PRO. o un CO.CO.CO, e al termine del contratto, lo Stato si impegna affinché lui rientri nel mercato nel più breve tempo possibile.
            E qui entrano in gioco gli ammortizzatori sociali. Il lavoratore, nel periodo di tempo compreso tra un contratto e l'altro ha un reddito minimo garantito . Ma gli ammortizzatori sociali non si limitano solo a questo, quanto più al accostamento del lavoratore temporaneamente disoccupato a corsi di formazione durante i quali il lavoratore in questione continua a formarsi per un eventuale contratto futuro. Questi lassi di tempo, in ogni caso, durano poco tempo, proprio perché gli ammortizzatori sociali CI SONO e FUNZIONANO.

            Il problema dell'Italia non sono gli ammortizzatori sociali, ma il fatto che gli stessi siano rimasti uguali da qui a 40' anni fa! Oggi gli ammortizzatori sociali sono solamente la cassa integrazione e la mobilità che, di fatto, non contribuiscono affatto alla reintroduzione del lavoratore nel mondo del lavoro.
            Per questo, per far funzionare questo sistema di flessibilità si dovrebbe iniziare da questo.

            In chiusura, la mia idea di società è comunque molto lontana da questa, ma mi premeva continuare l'interessante dibattito che si era venuto a creare.
            Libero.Pensiero. Se ami anche tu pensare liberamente, unisciti a noi! Link

            Ninni Bastardo & Ninna Illusionista


            -Da quando c'è lui...treni in orario e tutto in ordine!
            -Per fare arrivare i treni in orario, però, se vogliamo, mica c'era bisogno di farlo capo del governo: bastava farlo capostazione. (Massimo Troisi, Le vie del signore sono finite)

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              #21
              Riferimento: Il posto fisso non è tutto, parola di Benedetto XVI…

              Ciao Paraculo, si hai ragione a scrivere ciò e mi scuso se mi sono espresso male, in realtà avevo in mente altro.
              Il discorso che facevo si riferiva all'abuso degli "ammortizzatori sociali", cioè volevo dire che soprattutto negli anni '80, sono stati creati degli incentivi (ricorderai certamente le baby pensioni create dal penta-partito) a lavorare meno. E questi incentivi sono dal punto di vista della teoria economica degli errori madornali. Siamo d'accordo sul fatto che un Paese debba avere un buon sistema di welfare, siamo d'accordo sul fatto che questo sistema in Italia sia obsoleto, ma da qui ad assecondare ogni richiesta dei sindacati ce ne vuole...

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