Il Cloro Rosso é a rischio sgombero. Questa la notizia rimbalzata in mattinata come un fulmine a ciel sereno: il sindaco di Taranto Ezio Stefàno ha firmato infatti un'ordinanza di sgombero del centro sociale occupato di via Scoglio del Tonno, perché la struttura sarebbe inagibile.
Increduli i ragazzi che da ormai due anni occupano l'ex scuola media Martellotta: "gli ispettori del Comune dopo l'ultimo sopralluogo ci avevano assicurato che non c'era alcun rischio per la struttura e anzi si erano complimentati con noi per come l'avevamo 'rimessa a nuovo'; evidentemente questo significa che il sindaco Stefàno si è calato le brache davanti alla volontà dei molti poteri forti a cui diamo fastidio. Ci chiediamo com'è possibile che un sindaco di sinistra, che rappresenta la speranza di cambiamento per una città come Taranto, voglia mettere fine a un'esperienza come la nostra".
Su facebook i ragazzi del Cloro Rosso ricordano quanto di buono fatto in questi anni e preannunciano la volontà di far valere le loro ragioni: "oltre 200 tra dibattiti, iniziative culturali, spettacoli teatrali e musicali, una palestra popolare con 60 iscritti e tutto ciò che è passione e impegno non contano nulla, è più importante per l'amministrazione comunale riconsegnare l'ex scuola Martellotta al degrado. Ma noi non ci faremo intimorire".
"Ci vogliono far fuori perchè diamo fastidio, perchè siamo l'unico posto in cui i ragazzi di Taranto possono socializzare e confrontarsi - continuano gli occupanti del Csoa Cloro Rosso - perchè in questi anni abbiamo portato avanti le nostre battaglie per l'ambiente e per la riqualificazione del quartiere Salinella. Ora ci sono sette giorni prima dello sgombero: chi vorrà uscire allo scoperto, dalla Regione fino ai parlamentari ionici passando per la società civile potrà farlo, per ora tutto tace".
Dunque da una parte il sindaco di Sinistra Ecologia e Libertà, e dall'altra gli occupanti, che pure erano in trattativa con il Comune per regolarizzare la situazione: la stessa amministrazione comunale aveva resistito a suo tempo alle numerose pressioni che arrivavano da alcuni giornali locali e da alcune forze politiche che chiedevano lo sgombero; ora, all'improvviso, il cambio di rotta:
"Sono due anni che esiste una trattativa con il Comune - spiegano i ragazzi del Cloro Rosso - perchè vogliamo che la struttura venga messa a norma e si sottoscriva un contratto: noi siamo i primi a volere una soluzione, e non chiediamo la luna visto che persino Guazzaloca a Bologna e Alemanno a Roma hanno assegnato spazi e strutture a gruppi autogestiti; a che gioco si sta giocando?".
Ora si aspetta la replica dell'amministrazione comunale; in ogni caso lunedì dovrebbe esserci l'incontro decisivo fra il sindaco Stefàno e i ragazzi del Cloro Rosso: la speranza è che prevalga il buon senso e non si butti a mare un'esperienza che ha suscitato simpatie oltre i confini della terra ionica.
(En.Co.)
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