annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Aristosseno 4ever

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

    Aristosseno 4ever

    Questa storia che starete per leggere è un’opera ambientata nel Liceo Ginnasio Aristosseno ma ogni riferimento a personaggi è puramente casuale. Ho deciso di ambientarla qui perchè è il tipo di ambiente che ha solleticato la mia fantasia; un giorno leggevo il caso del delitto di due fidanzatini di 16 anni che, nel 2001, uccisero brutalmente la madre e il fratello di lei. A questo proposito, ho avuto l’ispirazione per poter rappresentare, nel mio racconto, la disperazione che può cogliere un' adolescente nel pieno delle proprie inadeguatezze. Adesso che ho messo in chiaro la tematica centrale di questo racconto, vi auguro una buona lettura.
    Sexkiller, 4 febbraio 2010

    DISPERAZIONE – Ep. 1
    Era circa mezzanotte e nonostante fosse il 13 settembre, pioveva a dirotto come se era novembre. Si girava e rigirava nel suo letto e ogni tanto sbirciava la debole luce che proveniva dal suo telefono che segnava circa 00:02. Vicino il suo letto c’era lo zaino accuratamente preparato per la mattina successiva con il libretto sul quale era scritto “Liceo Ginnasio Aristosseno”. Un giorno di certo che avrebbe aperto un nuova fase della sua vita. Ma fin ad allora, rannicchiata fra le coperte non faceva altro che ripensare a ciò che aveva passato durante l’estate. Ma di chi stiamo parlando? Credo che un flashback renda meglio di una catechistica descrizione.
    Dopo aver superato brillantemente gli esami di terza media e un vortice di esperienze trascorse nell’anno precedente, Giovanna, 14 anni, si aspettava il meglio per l’anno scolastico che avrebbe dovuto trascorrere in primo superiore. Ambizioni e desideri di evadere dalla realtà che stava vivendo in quel momento già le stavano circolando nella testa. E per una come lei che durante le medie ne aveva passate tante, non poteva fare altro che immaginare una scuola di professori appassionati e amichevoli, di ragazzi intellettualmente attivi e di ambizioni che aspettavano di essere brillantemente realizzati. Quel giorno era stato l’ultimo in cui aveva dato gli esami di licenza media e ultimo, secondo i suoi sogni, in cui avrebbe incontrato ancora una volta quelle persone che le avevano fatto assaporare l’amaro retrogusto della disperazione.
    Solo qualche mese prima di giugno, Giovanna aveva scoperto che il suo ragazzo di 17 anni, ancora minorenne, le aveva tenuto all’oscuro un figlio frutto della relazione con la sua precedente ragazza, che a sua volta lo aveva ricattato di diffondere la notizia dello scandalo. E ancora, durante l’anno, si era sparsa per la scuola la notizia dell’esistenza di un diario in cui Giovanna insieme alle sue amiche traditrici avevano spettegolato di tutta la scuola, compreso segretari e professori. Dopo che tutti vennero a sapere dell’esistenza di questo diario, il preside non esitò a buttare via il diario che aveva dato scandalo nella scuola. Pensò ,in quel momento, che erano bravate di ragazzi viziati; ma in realtà il suo gesto, da una parte serviva a tacere tutti i pettegolezzi, dall’altra tenne all’oscuro il segreto di uno dei sucidi più sconvolgenti mai avvenuti nella scuola. E cioè il suicidio delle ragazza più alla moda e più popolare. Si chiamava Rossana e due anni prima era considerata la vera regina incontrastata. Disprezzava il modo di vestire di Giovanna “ancora legato alla prima media” ed era considerata quella che aveva anticipato i tempi, dato che a 12 anni già concedeva apertamente la sua verginità ai ragazzi più grandi (contenti di dover aggiungere un’altra scopata alla loro lista di minorenni sverginate), andava a mare con le sue amiche del coro della chiesa e andava in discoteca a ballare anche più volte alla settimana. Come dire: era il pasto fresco da gettare in pasto al conformismo più sfrenato. Ma era anche famosa nella scuola per nascondere al meglio le sue peggiori frustrazioni. Sua madre non era in grado di manifestare il suo affetto e pretendeva da lei la perfezione in qualunque campo, dato che nella sua vita si era fermata ad essere casalinga e a rimanere prigioniera dei pregiudizi della famiglia borghese del marito, che dal canto suo era un ricco imprenditore. Questa situazione aveva scaturito nella figlia, un forte bisogno di sentirsi approvata dai genitori, un bisogno che sentì fortemente anche con i suoi falsi amici. Ma avere una madre maniaca della perfezione non era niente a ciò che passava Rossana quando andava a scuola. Avere alle calcagna due quattordicenni , ripetenti da 3 anni alle scuole medie ancora nel pieno di brufoli, ciccia e figurine dei Pokemon, non era una bella situazione. Ma tutti penserebbero che per una ragazzina bella e viziata questi problemi erano senz’altro banali. Ma anche se erano piccoli, non fecero altro che aggravare la sua precaria situazione psicologica, in quanto per tutto l’anno scolastico nascose un segreto sconvolgente che la portò a suicidarsi dal terrazzo della scuola. Ma poco prima di sporgersi aveva dato l’ultimo sguardo a quel mondo ipocrita, viscido e perbenista che l’aveva portata per l’appunto alla disperazione.

    Giovanna aveva girato per l’ennesima volta il cuscino dalla parte più fresca ma ancora non riusciva a chiudere occhio. Per altro ricordarsi di tutto ciò che aveva passato negli ultimi 3 anni, non era stato un buon rimedio per potersi riaddormentare. Ma non era l’unica, anzi. Nella sua stessa situazione c’era un altro ragazzo che, ironia della sorta, avrebbe conosciuto Giovanna e avrebbero stretto un’amicizia così forte che, in poco tempo, sarebbe entrato in contatto dei segreti più intimi di Giovanna. Perché anche lui aveva un segreto.


    Fine prima parte

    #2
    Aristosseno 4ever

    SEGRETI – Ep. 2

    Francesco aveva trascorso gli ultimi 3 anni delle medie alla scuola secondaria C. Colombo. L’anno che aveva passato fu al dir poco sconvolgente. Solo un mese e mezzo prima prese la strana decisione di iscriversi al Liceo Ginnasio Aristosseno anziché al Liceo Scientifico Ferraris per una ragione che senz’altro non aveva niente a che fare con le offerte formative.
    Dopo aver superato gli esami con una media al dir poco stupefacente, Francesco se ne andava dalla scuola Media con dei ricordi senz’altro non molto piacevoli. Aveva litigato con la sua miglior amica e aveva scoperto esattamente un mese prima di lasciare la scuola di dover proteggere un segreto. A febbraio era arrivato un nuovo alunno in classe, che si chiamava Roberto.
    Francesco si ricordava esattamente quando entrò in classe sua e ogni qualvolta che doveva descrivere quel preciso istante non poteva non farsi scappare apprezzamenti senz’altro inusuali per un ragazzo di 14 anni. Spalle larghe, occhi furbi ma tipici dell’età preadolescenziale. Erano aggettivi che Francesco non riusciva a togliersi dalla testa e mano mano che passava il tempo non furono più solo semplici idee per la testa. E quando passarono i mesi, la strana sensazione che provava Francesco nei confronti di Roberto incominciarono a diventare sempre meno velati. Dopo che divenne il suo miglior amico, Roberto trovò una spalla su cui piangere per le continue batoste d’amore, ma nella mente di Francesco era già in atto un procedimento di puro odio nei riguardi delle sue ex ragazze, abili nello schiavizzare Roberto. Una fra queste era la miglior amica di Francesco, Maria, il quale avevo scoperto i sentimenti segreti di Francesco nei confronti di Roberto. Maria non aveva una gran bella fama di ragazza romantica e affidabile, tutti lo sapevano, tranne Francesco che osò confessarle il suo segreto, essendo rimasta come l’unica amica su cui confidarsi. Fu un grosso sbaglio che si rese conto troppo tardi di aver commesso. In quel momento lei poteva ricattarlo e averlo in pugno senza nemmeno muovere un dito, ma per lei fu già sufficiente fidanzarsi con lui per ferire i suoi sentimenti. Ecco che Francesco si rese conto del suo terribile sbaglio e incominciò a non poter più sopportare le coppiette in cui appaiono felici ma stanno insieme per convenienza o ragazze che pretendono regali costosi dai loro partner a costo di privarli del loro piacere sessuale. Tutto questo fino al giorno prima di andare a compilare le pratiche per le iscrizione al Ferraris nel quale ebbe un’inaspettata visita da Maria. Le spiegò come tutta quella storia l’avesse duramente colpita e come avesse sofferto per la rottura della loro amicizia. Francesco non credette minimamente a quell’assurda scusa e immaginò come sarebbe stato terribile capitare nella stessa classe di Maria e Roberto (i quali si erano iscritti proprio al Ferraris). Ma a questo aveva già provveduto Maria. Uscì dalla sua Pinko i fogli dell’iscrizione all’Aristosseno e li posò sul tavolo. Aveva lasciato persino i soldi per il versamento, un favore al ricatto che stava facendo a Francesco. Maria non aveva nemmeno parlato e tutta la situazione era chiara: minacciava Francesco di cambiare scuola o avrebbe sparso la voce del suo segreto per tutto il Ferraris. Fu questa la scelta di Francesco , non desiderato ma imposto dalle circostanze, di iscriversi al Liceo Ginnasio Aristosseno.
    Anche lui se ne stava rannicchiato nel suo letto a pensare alla scelta che aveva fatto . Anche lui non riusciva a dormire a mezzanotte. E anche lui sperava di trovarsi serenamente nel Liceo Ginnasio Aristosseno. Ma ancora non si rendeva conto che i suoi desideri e le sue speranze erano avvolte in un oscuro mistero.

    Commenta


      #3
      Aristosseno 4ever

      MISTERI – Ep. 3

      Il nostro è un mondo fragile. In cui la tranquillità e la serenità sono fondamenta delicate e particolarmente impercettibili. Soprattutto quando hai un lavoro che ti soddisfa, un marito fedelissimo e una figlia che ti porta soddisfazioni. Questa è la vita di Rosaria De Giorgi, consulente finanziaria residente in Via Plateja 91, grata di poter apprezzare la tranquillità e il benessere della routine quotidiana. Grata solo a qualche mese prima in cui la sua adorabile figlia, Noemi, avrebbe dato gli esami di licenza media. Rosalba era solita riunirsi una volta a settimana assieme a tutte le sue amiche. Sparlavano, bevevano caffè (talvolta anche vodka) e riflettevano sulle loro vite. L’amica di Rosaria, Anna, era in procinto di divorziare e la figlia era amica di Noemi. Ma durante gli incontri settimanali, Anna le aveva descritto la sua monotona vita casalinga nel quale iniziava la mattina con servizi e commissioni varie e finiva la sera con un insoddisfatto marito che tornava dal lavoro stanco e irritato. Tutto ciò aveva contribuito a far rendere conto a Rosaria che anche la sua vita era monotona e senza stimoli, non riuscendo più a vedere gli enormi sacrifici del marito a renderla felice e l’orgoglio di una figlia brava e responsabile. E fu quello il punto di degenerazione a cui era sprofondata Rosaria, e per poter riempire i vuoti che era riuscita a vedere nella sua vita grazie ad Anna conobbe un uomo alto, bello e più giovane di lei di circa 5 anni. Senza rendersi conto che era disoccupato, viveva ancora con la madre e godeva di portare la nomea del “perfetto mantenuto” in tutto il quartiere e soprattutto nel condominio. Ecco che i due cominciarono a vedersi, ad avere rapporti e a rischiare continuamente di poter essere scoperti e causare scandalo. Fino a quando Rosaria capovolse la sua intera vita sulla quale aveva faticosamente sacrificato tutto per la famiglia, compresa la sua felicità.
      Noemi andava alla Scuola Statale Martellotta e aveva la media dell’ottimo in tutte le materie. Andava orgogliosa della sua vita, della sua famiglia e dei suoi risultati a scuola. Ci fu un periodo in cui tutti l’ammiravano per la sua grande forza di volontà e per la sua determinazione, ma in poco tempo, crollarono miseramente quando scoprì il tradimento della madre un pomeriggio in Villa Peripato. In Villa Peripato tutti sapevano che tipo di persona incontravano: certe persone incontravano giovani ragazzi seducenti che soddisfa vano le perversioni di mariti realizzati nella carriera ma non nell’amore in cambio di “piccoli favori”, altre vedevano ragazze borghesi figli di ricchi che sniffavano cocaina o altre ancora vedevano ragazzi diciassettenni che si vantavano di andare prostitute per mostrarsi capaci di far andare fuori di testa le donne, con i soldi però. Quella sera però Noemi vide un tipo di persona che non si aspettava che rientrasse in una di queste categorie. Vide la madre che aveva un rapporto con un ragazzo visibilmente più giovane di lei. Rientrata a casa Noemi vide sé stessa ma anche stessa madre sprofondare nella più nera disperazione. Ancora non era in grado di poter custodire questo segreto a suo padre e le ragioni per cui sua madre si era spinta in questo gesto folle era ancora un mistero. Ma la madre accortasi della figlia che l’aveva scoperto, provvide direttamente a fare pulizia nella sua vita e a spazzare di quelle cose che apparentemente la rendevano infelice. Ecco che la figlia, cosciente di fare finta di non sapere niente ma ancor più disperata di dover mantenere il segreto, vide la madre cacciare fuori da casa suo marito. Era l’inizio della distruzione della loro famiglia.
      Verso giugno Noemi era arrivata a pensare che veramente poteva rischiare la bocciatura agli esami. Per la situazione famigliare che stava pensando, stava sfiornando l’idea di potersi suicidare per quanto era disperata per sua madre che da donna felice e realizzata era diventata frustrata e insoddisfatta. Da quel momento Noemi aveva trascorso mesi d’inferno nel quale aveva dovuto fare i conti col nuovo compagno della madre. Lorenzo, 32 anni, disoccupato. Per Noemi la diceva lunga il fatto che fosse disoccupato e che aveva cercato la madre e tra l’altro . Ma in realtà l’ingenua ragazza si doveva preoccupare di qualcos’altro. Lorenzo aveva un’aria misteriosa e un giorno Noemi mentre usciva dal portone incontrò la sua vicina di casa, una vecchietta di 70 anni che aveva deciso di vivere per il resto dei suoi pochi giorni di vita a intrufolarsi nella vita degli altri. Ma in quel caso riferì a Noemi di aver visto Lorenzo con un gruppo di ricchi commercianti del centro di Taranto e alcuni assessori della Giunta con il quale si scambiavano qualcosa. Inizialmente Noemi non seppe dire alla vecchia il perché di queste frequentazioni visto che Lorenzo era disoccupato, ma qualcosa non quadrava. Ebbe un leggero brivido sulla schiena, pensando a cosa tramasse questo sconosciuto che se ne stava approfittando dell’ingenua madre.

      Era mezzanotte, il 13 settembre, e Noemi anziché dormire e riposarsi per la grande giornata che avrebbe trascorso l’indomani mattina, sfogliava le vecchie foto scattate durante le vacanze con sua madre e suo padre quando erano ancora una felice e spensierata famiglia. Ebbe diversi flashback in quel momento: ricordò quando insieme andavano a farsi una pizza il sabato, quando facevano viaggi e si divertivano un mondo e quando lei e sua madre si confidavano fra loro. Adesso invece il rapporto che c’era tra Noemi e la madre era totalmente cambiato. Sia perché Noemi rimproverava alla madre di vestirsi provocante esattamente come una sedicenne e sia perché la madre rimproverava alla figlia di non capire le sue scelte e di non rispettare nella nuova vita che lei aveva scelto. Noemi in quel momento si buttò sul letto, rimise a posto le vecchie foto nel suo piccolo nascondiglio (la madre aveva bruciato tutte le foto del suo precedente matrimonio) e spense la luce. In quell’attimo si chiedeva se fosse stata in grado di sopportare la vita scolastica e di conciliarla con i mille problemi causati dalla madre. In quell’istante di straordinaria trascendenza, tre ragazzi, Giovanna, Francesco e Noemi, si ritrovarono a riflettere sulle loro vite, a capire quando gli adulti siano infantili tanto quanto i bambini e ad accettare le amare sorprese che avrebbero trovato al liceo. Ma in quel momento smisero di pensare a ciò che avrebbero incontrato il giorno dopo. Si rimboccarono le coperte e dormirono, dimenticando per un breve arco di tempo, le loro scoperte legate all’adolescenza. La scoperta, più che altro, dell’ipocrisia come forma di sopravvivenza nel prestigioso Liceo Aristosseno.

      Fine terza parte

      Commenta

      Sto operando...
      X