annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

UN ESERCITO DI INGEGNERI PER IL SETTORE AEROSPAZIALE

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

    UN ESERCITO DI INGEGNERI PER IL SETTORE AEROSPAZIALE

    UN ESERCITO DI INGEGNERI PER IL SETTORE AEROSPAZIALE

    Il settore aerospaziale entra a scuola. Firmato l’accordo di programma che istituisce una rete per l’istruzione superiore nel settore aerospaziale. Alcuni istituti pugliesi, tra cui il Righi di Taranto, hanno aderito al progetto voluto dal Distetto aerospaziale pugliese e dall’ufficio scolastico regionale, con il placet dell’assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia. Un settore, quello dell’aerospazio che può offire nuove opportunità di occupazione ai giovani, ma che reclama competenze tecnico-scientifiche sempre più specializzate. Per questo l’offerta formativa della scuola va potenziata costituendo una rete apposita. Il nucleo promotore della rete si è costituito attraverso la firma dell’accordo di programma e sarà un modello di raccordo tra sistema scolastico, imprese, università e centri di ricerca, per ideare e realizzare azioni e progetti che potenzino l’offerta formativa in risposta ai fabbisogni di competenze espressi dal territorio. La Regione Puglia da parte sua ospita l’iniziativa per svolgere un’azione di accompagnamento alle politiche di distretto. A spiegarlo è il vice presidente e Assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo: “L’Assessorato ha riconosciuto nove distretti produttivi e quattro tecnologici per promuovere reti e collaborazioni tra sistema delle imprese e sistema della formazione e della ricerca che rendano il territorio più competitivo. Noi crediamo che la Puglia debba cogliere la sfida dell’innovazione, ma non può farlo se non dispone di idonee figure professionali. Oggi i settori strategici che offrono grandi opportunità ai giovani pugliesi sono soprattutto l’aerospazio, le energie rinnovabili e la meccatronica. Settori che reclamano le competenze tecnico-scientifiche di periti e ingegneri. Il documento siglato va in questa direzione, per questo la Regione Puglia non può che appoggiarlo e sostenerlo”. L’accordo di programma infatti, attraverso i suoi otto articoli, si pone l’obiettivo di stimolare gli istituti tecnici a formare figure professionali in base alla domanda evidenziata dalle imprese e dai laboratori di ricerca pubblici e privati, nella prospettiva eventuale del completamento della formazione a livello ingegneristico nelle università di Lecce e Barie nel Politecnico di Bari. Sostanzialmente opererà affinché scuola, imprese e università si parlino per decidere insieme le strategie di formazione. In questo percorso, il Distretto aerospaziale pugliese ha il ruolo fondamentale di sostenere la realizzazione di laboratori comuni tra le scuole, progettare con le imprese e i laboratori stage integratici o di fine percorso formativo; ampliare e favorire in Puglia l’occupazione nel settore aerospaziale. In pratica, il Distretto potenzierà l’offerta di formazione mettendo in rete laboratori, tecnologie, professionalità e progetti. Da parte sua, l’Ufficio scolastico regionale farà una ricognizione dei bisogni e delle domande formative favorendo la diffusione dell’accordo tra gli istituti di istruzione superiore della regione, le scuole invece metteranno di volta in volta a disposizione le proprie risorse umane e strumentali. Un Comitato esecutivo avrà il compito di coordinare questa rete, mentre al Miur sarà chiesto il riconoscimento formale dell’accordo. La caratteristica della proposta è la fusione della componente tecnologica con quella produttiva: grazie a questa azione il sistema produttivo locale avrà maggiori possibilità di partecipare ai più significativi programmi internazionali aerospaziali e a strutturare un sistema di piccole e medie imprese orientato non solo alla subfornitura, ma anche alla produzione di prodotti da immettere direttamente sul mercato. Le grandi imprese operanti in Puglia nel settore sono quattro: Alenia Aeronautica, Avio, AgustaWestland, ElsagDatamat con presenza diretta e attraverso la controllata SSI. Ad esse si affianca un numero ristretto di piccole e medie imprese in grado di gestire un prodotto verticalizzato e di procurarsi opportunità di business anche sul mercato internazionale; un numero maggiore di aziende, oltre 30, in grado di offrire solo l’esecuzione di fasi dei cicli di lavoro propri della filiera, ed infine aziende del settore aerospaziale, spin-off del mondo universitario, che oltre ad operare con le grandi imprese, hanno un proprio prodotto da offrire. Gli addetti del comparto aerospaziale in Puglia sono oggi oltre 4.100 unità, che si elevano a 4.500 unità se si considerano gli addetti delle imprese esterne cui le grandi imprese hanno da tempo esternalizzato numerose attività indirette (quali manutenzioni, pulizie, mense, guardiania, infermeria, etc.). Di queste 4.100 unità che rappresentano oltre il 10% degli addetti su scala nazionale, il 70% circa in forza nelle grandi imprese, il 15% nelle medie imprese ed il rimanente 15% nelle piccole imprese. La Regione Puglia, che è la quinta regione italiana (fonte AIAD, Associazione industrie per l’aerospazio, i sistemi e la difesa), dopo Piemonte (20%), Lombardia (18%), Campania (20%) e Lazio (20%) per numero di lavoratori addetti nel settore aerospazio e difesa, è, invece, la quarta per addetti del solo settore “Aerospazio”. Hanno firmato l’accordo il Presidente del Distretto Aerospaziale Pugliese Giuseppe Acierno, il Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Lucrezia Stellacci, i dirigenti Vincenzo Dentico per l’Istituto Tecnico Industriale “Righi” di Taranto, Rosalba Lo Priore per l’Istituto Tecnico Nautico “Carnaro” di Brindisi, Annamaria Novelli per l’ITI “Altamura” di Foggia, Giovanni Semeraro per l’ITIS “Fermi” di Francavilla Fontana, Roberto Pecoraro per l’ITIS “Giorgi” di Brindisi e Fernando Cincione per l’ITI “Da Vinci” di Foggia.

    Tratto da TarantoSera
    sigpic
Sto operando...
X