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Ma perchè............?

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    Ma perchè............?

    Ragazzi ci sono dei modi di dire che usiamo spesso ma se analizzati per bene sono un po' ambigui......ad esempio:

    "Quella ragazza se la tira" sapete cosa si tira???

    oppure:

    "Dai scherzavo....non te la prendere..." Cosa non deve prendere? ma soprattutto dove?

    o ancora tra i detti popolari:

    "Tra moglie e marito non mettere il dito" Ma dove non andrebbe messo il dito?




    A voi i commenti

    #2
    "Impossibile" è solo una parola pronunciata da piccoli uomini che trovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo.
    "Impossibile" non è un dato di fatto, è un'opinione...
    "Impossibile" non è una regola, è una sfida...
    "Impossibile" non è uguale per tutti...
    "Impossibile" non è per sempre...
    Impossible is nothing.
    sigpic

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      #3
      Ma come ho fatto a vivere fino ad oggi senza chiedermelo?

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        #4
        "Crisi mistica sui modi di dire" MODE: ON
        Never Let Monkeys Eat Bananas.

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          #5
          Hahah genio, anche io ci penso.. poi c'è quest'altra: "ce l'ho con te"
          Cosa hai con me?

          I grandi interrogativi della vita..
          don't waste your time or time will waste you

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            #6
            Sono modi di dire che sono pian piano nati...non credo che 100 anni fa si usassero.

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              #7
              poi l'altra che mi chiedo è: "mettere le corna"......xkè le corna? cosa c'entra col tradire? nn capisco....O_o
              ...all in all it's just another brick in the wall...

              Commenta


                #8
                Originariamente inviato da suricata_1 Visualizza il messaggio
                poi l'altra che mi chiedo è: "mettere le corna"......xkè le corna? cosa c'entra col tradire? nn capisco....O_o
                Eccoti la risposta

                Perché si dice: Mettere le corna/Essere un cornuto

                di Placida Signora - 13 Settembre 2007

                Con corollario di proverbi e modi di dire

                Nell’antichità le corna erano originariamente simbolo di forza, coraggio, ardore e virilità.
                Per questo molte divinità e molti personaggi potenti venivano rappresentati cornuti, ossia dotati di un bel paio di corna più o meno grandi sulla fronte; un esempio è il Mosè di Michelangelo.

                Orazio e Tibullo cantarono le “corna d’oro” del dio Bacco, molti re di Macedonia, Siria e Tracia ornavano i loro diademi, oppure, nel caso dei sovrani guerrieri Alessandro e Pirro, i loro elmi di corna, mentre a Roma esisteva addirittura la famiglia dei Cornelii.

                E allora perché ad un tratto l’epiteto “cornuto” divenne un insulto?

                Tutta colpa dell’imperatore bizantino Andronico I Comneno, nato nel 1120; un tipaccio violento, sanguinario, esperto in congiure e grande sciupafemmine.

                I suoi lo detestavano, sia perché non faceva che tramare contro l’Impero di famiglia maneggiando con nemici storici quali Ucraini e Sultani di Damasco, sia perché riusciva a portarsi a letto ogni donna di parente altrui, cognata o cugina che fosse.

                L’Imperatore Manuele, suo cugino, prima lo schiaffò in prigione per nove anni poi, per toglierselo dai piedi, lo esiliò nominandolo governatore della Cilicia.

                Qui Andronico si annoiava a morte, così piantò moglie legittima e tre figli e andò ad Antiochia dove sedusse la principessa Filippa di Poitiers.

                Ma si stancò presto della relazione; così la mollò, fece un salto a San Giovanni d’Acri, rapì la regina Teodora vedova di re Baldovino III e la portò prima a Damasco poi in Georgia sul Mar Nero e infine di nuovo a Costantinopoli dove, furbone, fece pace con Manuele, vecchio e malato.

                Quando questo morì ottenne la tutela del figlio di lui, l’imperatore Alessio II; stette calmìno per due anni poi, con una solita congiura, lo strangolò, ne prese il posto e, già che c’era, cacciò via Teodora e i due figli avuti da lei, impalmando la giovanissima vedova di Alessio, Agnese di Francia.

                E ora arriviamo finalmente alle corna: una volta preso il potere, dal 1183 al 1185 Andronico Comneno si abbandonò a una serie interminabile di nefandezze.

                Mentre blandiva il popolo con trovate demagogiche e populiste, si accaniva sui nobili di Costantinopoli e città vicine, soprattutto su quelli che lo avevano sempre avversato.

                Li faceva arrestare per un motivo qualsiasi, rapiva le loro mogli tenendosele come concubine e sollazzandosi con esse sino a quando gli andava; poi, come sommo scherno, faceva appendere sulle facciate dei palazzi dei poveretti delle simboliche e beffarde teste di cervi e altri animali naturalmente cornuti da lui abbattuti a caccia.

                Fu allora, e precisamente nel 1185, che nacque il modo di dire greco “cherata poiein”, mettere le corna, per indicare il pubblico ”infortunio” coniugale subìto dai mariti sudditi di Andronico.

                Il 24 agosto di quell’anno i soldati dell’esercito siciliano di re Guglielmo II il Normanno conquistarono Salonicco, e rimasero stupitissimi nel vedere decine e decine di palazzi decorati con teschi di animali muniti di corna; quando ne conobbero il motivo, fecero conoscere l’epiteto “cornuto” anche in Sicilia , da dove si diffuse in tutta Italia prima e in tutta Europa poi.

                E che fine fece Andronico Comneno il cornificatore?

                Quando l’11 settembre giunse a Costantinopoli la notizia della caduta di Salonicco, il popolo –cornuti in testa- si ribellò; l’Imperatore venne catturato, mostruosamente seviziato e - proprio come uno dei suoi macabri trofei- appeso per un piede alla facciata del suo Palazzo.

                Originariamente inviato da Ryanerth Visualizza il messaggio
                "Quella ragazza se la tira" sapete cosa si tira???
                Che abbia che fare con l’espressione stare sul tirato nel senso di «essere restio a fare qualcosa; comportarsi con cautela e circospezione; non mostrare aperture all’interlocutore»? O «comportarsi in modo sostenuto, non conciliante né amichevole»? Il primo significato dell’espressione è «limitare drasticamente le spese; essere ritenuto nello spendere, comportarsi con tirchieria».

                Machiavelli: «El Duca predetto sta in sul tirato e è in sul volere cauzioni, e guardarla nel sottile.»

                Guicciardini: «Sta in sul tirato e mostra poca voglia di concludere, come quello che pare che presupponga che el re abbia a observare, et cosí che ogni cosa gli abbia a restare in preda.»

                Si potrebbe allora ricollegare all’accezione di tirarsi (nel Battaglia n. 66): «volgersi a un atteggiamento, a un modo di essere».

                Ma questo non delucida il referente di «la» in tirarsela... Potrebbe forse essere, originariamente, «tirare a sé la borsa», come segno di freddezza?

                Ultima modifica di Dolly; 15/03/2008, 14:13.
                Libero.Pensiero. Se ami anche tu pensare liberamente, unisciti a noi! Link

                Ninni Bastardo & Ninna Illusionista


                -Da quando c'è lui...treni in orario e tutto in ordine!
                -Per fare arrivare i treni in orario, però, se vogliamo, mica c'era bisogno di farlo capo del governo: bastava farlo capostazione. (Massimo Troisi, Le vie del signore sono finite)

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                  #9
                  Andrè ma tu non hai proprio niente da fare...
                  *_* LA REGINA E' SOLO UNA...COME ME NON C'E' NESSUNA *_*

                  "Quando ormai si vola non si può cadere giù!!!"

                  Ninna Illusionista & Ninni Bastardo

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                    #10
                    madò...veramente...
                    "Impossibile" è solo una parola pronunciata da piccoli uomini che trovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo.
                    "Impossibile" non è un dato di fatto, è un'opinione...
                    "Impossibile" non è una regola, è una sfida...
                    "Impossibile" non è uguale per tutti...
                    "Impossibile" non è per sempre...
                    Impossible is nothing.
                    sigpic

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                      #11
                      Originariamente inviato da queenroby Visualizza il messaggio
                      Andrè ma tu non hai proprio niente da fare...


                      Da quando non giochiamo più a tennis il giovedì cerca il significato di tutti i modi di dire!!!!!!!!
                      sigpic

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                        #12
                        grazie ora so xkè si dice cornuto
                        ...all in all it's just another brick in the wall...

                        Commenta


                          #13
                          Originariamente inviato da paraculo!! Visualizza il messaggio
                          Eccoti la risposta

                          Perché si dice: Mettere le corna/Essere un cornuto

                          di Placida Signora - 13 Settembre 2007

                          Con corollario di proverbi e modi di dire

                          Nell’antichità le corna erano originariamente simbolo di forza, coraggio, ardore e virilità.
                          Per questo molte divinità e molti personaggi potenti venivano rappresentati cornuti, ossia dotati di un bel paio di corna più o meno grandi sulla fronte; un esempio è il Mosè di Michelangelo.

                          Orazio e Tibullo cantarono le “corna d’oro” del dio Bacco, molti re di Macedonia, Siria e Tracia ornavano i loro diademi, oppure, nel caso dei sovrani guerrieri Alessandro e Pirro, i loro elmi di corna, mentre a Roma esisteva addirittura la famiglia dei Cornelii.

                          E allora perché ad un tratto l’epiteto “cornuto” divenne un insulto?

                          Tutta colpa dell’imperatore bizantino Andronico I Comneno, nato nel 1120; un tipaccio violento, sanguinario, esperto in congiure e grande sciupafemmine.

                          I suoi lo detestavano, sia perché non faceva che tramare contro l’Impero di famiglia maneggiando con nemici storici quali Ucraini e Sultani di Damasco, sia perché riusciva a portarsi a letto ogni donna di parente altrui, cognata o cugina che fosse.

                          L’Imperatore Manuele, suo cugino, prima lo schiaffò in prigione per nove anni poi, per toglierselo dai piedi, lo esiliò nominandolo governatore della Cilicia.

                          Qui Andronico si annoiava a morte, così piantò moglie legittima e tre figli e andò ad Antiochia dove sedusse la principessa Filippa di Poitiers.

                          Ma si stancò presto della relazione; così la mollò, fece un salto a San Giovanni d’Acri, rapì la regina Teodora vedova di re Baldovino III e la portò prima a Damasco poi in Georgia sul Mar Nero e infine di nuovo a Costantinopoli dove, furbone, fece pace con Manuele, vecchio e malato.

                          Quando questo morì ottenne la tutela del figlio di lui, l’imperatore Alessio II; stette calmìno per due anni poi, con una solita congiura, lo strangolò, ne prese il posto e, già che c’era, cacciò via Teodora e i due figli avuti da lei, impalmando la giovanissima vedova di Alessio, Agnese di Francia.

                          E ora arriviamo finalmente alle corna: una volta preso il potere, dal 1183 al 1185 Andronico Comneno si abbandonò a una serie interminabile di nefandezze.

                          Mentre blandiva il popolo con trovate demagogiche e populiste, si accaniva sui nobili di Costantinopoli e città vicine, soprattutto su quelli che lo avevano sempre avversato.

                          Li faceva arrestare per un motivo qualsiasi, rapiva le loro mogli tenendosele come concubine e sollazzandosi con esse sino a quando gli andava; poi, come sommo scherno, faceva appendere sulle facciate dei palazzi dei poveretti delle simboliche e beffarde teste di cervi e altri animali naturalmente cornuti da lui abbattuti a caccia.

                          Fu allora, e precisamente nel 1185, che nacque il modo di dire greco “cherata poiein”, mettere le corna, per indicare il pubblico ”infortunio” coniugale subìto dai mariti sudditi di Andronico.

                          Il 24 agosto di quell’anno i soldati dell’esercito siciliano di re Guglielmo II il Normanno conquistarono Salonicco, e rimasero stupitissimi nel vedere decine e decine di palazzi decorati con teschi di animali muniti di corna; quando ne conobbero il motivo, fecero conoscere l’epiteto “cornuto” anche in Sicilia , da dove si diffuse in tutta Italia prima e in tutta Europa poi.

                          E che fine fece Andronico Comneno il cornificatore?

                          Quando l’11 settembre giunse a Costantinopoli la notizia della caduta di Salonicco, il popolo –cornuti in testa- si ribellò; l’Imperatore venne catturato, mostruosamente seviziato e - proprio come uno dei suoi macabri trofei- appeso per un piede alla facciata del suo Palazzo.



                          Che abbia che fare con l’espressione stare sul tirato nel senso di «essere restio a fare qualcosa; comportarsi con cautela e circospezione; non mostrare aperture all’interlocutore»? O «comportarsi in modo sostenuto, non conciliante né amichevole»? Il primo significato dell’espressione è «limitare drasticamente le spese; essere ritenuto nello spendere, comportarsi con tirchieria».

                          Machiavelli: «El Duca predetto sta in sul tirato e è in sul volere cauzioni, e guardarla nel sottile.»

                          Guicciardini: «Sta in sul tirato e mostra poca voglia di concludere, come quello che pare che presupponga che el re abbia a observare, et cosí che ogni cosa gli abbia a restare in preda.»

                          Si potrebbe allora ricollegare all’accezione di tirarsi (nel Battaglia n. 66): «volgersi a un atteggiamento, a un modo di essere».

                          Ma questo non delucida il referente di «la» in tirarsela... Potrebbe forse essere, originariamente, «tirare a sé la borsa», come segno di freddezza?




                          Io l'ho sempre detto che Andrea è un grande

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                            #14
                            Grazie giammà si nu pacc

                            p.s. queerobbi, reff e lentona: PG (x info mi trovate su msn)
                            Libero.Pensiero. Se ami anche tu pensare liberamente, unisciti a noi! Link

                            Ninni Bastardo & Ninna Illusionista


                            -Da quando c'è lui...treni in orario e tutto in ordine!
                            -Per fare arrivare i treni in orario, però, se vogliamo, mica c'era bisogno di farlo capo del governo: bastava farlo capostazione. (Massimo Troisi, Le vie del signore sono finite)

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                              #15
                              Originariamente inviato da Ryanerth Visualizza il messaggio
                              Ragazzi ci sono dei modi di dire che usiamo spesso ma se analizzati per bene sono un po' ambigui......ad esempio:

                              "Quella ragazza se la tira" sapete cosa si tira???

                              oppure:

                              "Dai scherzavo....non te la prendere..." Cosa non deve prendere? ma soprattutto dove?

                              o ancora tra i detti popolari:

                              "Tra moglie e marito non mettere il dito" Ma dove non andrebbe messo il dito?




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                              suahsuahsuahsauhsaushaushaushauhs

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                              Sto operando...
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