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Fini: il pdl manca di progetto politico? e nel Pd?

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    Fini: il pdl manca di progetto politico? e nel Pd?

    Fini ormai è la vera opposizione a Berlusconi, gli scontri sono frequenti sia a livello politico istituzionale che livello di contrasti interni al Pdl. Fini sta palesemente cercando di ritagliarsi un’immagine da statista di una destra europea e liberale. Di contro è normale che venga a cozzare con il populismo di Berlusconi, incline sia ad accontentare i cattolici che i leghisti, ovvero le due frange più integraliste interne al Pdl in materia etica e politica. A mio avviso il presidente della camera sarebbe un leader migliore del premier, ma è evidente che qualcosa all’interno del Pdl non funzioni: quello che Fini ha definito immobilismo politico. Quali ne siano le cause è difficile dirlo ora, però si può cercare di fare qualche considerazione:

    In realtà, assai più che i passaggi in materia di immigrazione, di testamento biologico per non parlare di quelli in merito alla possibile riapertura delle indagini sulle stragi di mafia, la parte più solida dell’intervento del Presidente Fini è stata l’analisi impietosa dello stato di avanzamento della costruzione del soggetto politico Popolo della Libertà.

    La tesi di Fini in proposito è chiarissima: ad oggi il soggetto politico PdL, il partito a vocazione maggioritaria che (complice lo stato comatoso nel quale versa il PD) dovrebbe guidare la politica italiana per i prossimi anni non esiste (ancora). Fatti i riconoscimenti di rito ai coordinatori Fini segnala come il partito ad oggi sia solo una macchina in grado di produrre organigrammi. Siamo cioè di fronte ad un partito che nei fatti esercita la sola funzione di autoperpetuarsi. Manca qualunque iniziativa politica, mancano le stesse sedi per discutere, elaborare ed approvare strategie politiche.
    A mio avviso il problema è lo stesso che affligge il PD, ovvero un partito costruito di fretta ignorando la base e tutti i graduali processi che portano al consolidarsi di un’idea maggioritaria.

    Date una letta a questo articolo che cerca di analizzare la questione da un punto di vista interno al Pdl. Io la penso in modo leggermente differente, penso che sia stato un azzardo decidere di punto in bianco di creare due partiti di vocazione maggioritaria senza farli consolidare alla base, entrambi si potranno reggere solo sulla personalità dei loro leader, cosa che a destra purtroppo abbonda e a sinistra latita totalmente, con l’unica vera personalità politica che possegga carisma , D’Alema, impossibilitato a prendere direttamente le redini del partito.

    #2
    Riferimento: Fini: il pdl manca di progetto politico? e nel Pd?

    Il Pdl e il Pd hanno un progetto politico molto vago, secondo me. Ad esempio il Pd finora conduce politica fine a se stessa: si parla molto di primarie, nuovo leader, nuovo volto del partito, ricambio generazionale ecc; ma ai cittadini non frega nulla dei giochetti interni al partito. I cittadini sono interessati ai risultati dei partiti; in altre parole vogliono i fatti. Personalmente non ho mai sentito parlare di programmi concreti e con una certa insistenza da parte sia di Bersani che di Franceschini.
    Nonostante ciò, è necessaria l'organizzazione interna del partito. Sono passati ormai due anni dalla fondazione del Pd, però sono ancora in alto mare i suoi membri. Si aspetta, si spera, si chiacchiera...e i fatti stanno a zero.
    Come diceva Paolo Villaggio:"Gli italiani quando sono in due si confidano segreti, tre fanno considerazioni filosofiche, quattro giocano a scopa, cinque a poker, sei parlano di calcio, sette fondano un partito del quale aspirano tutti segretamente alla presidenza.."; non so perchè ma questa battuta mi ricorda la situazione del Pd.



    Per quanto riguarda il Pdl, ci sarebbe molto da dire. Fini può anche sembrare un leader migliore di Berlusconi per una destra europea e liberale; ma il suo passato parla chiaro, soprattutto per quanto riguarda le sue opinioni. Voltagabbana, ad esempio, su Mani Pulite e magistrati anticorruzione e antimafia, sul Family Day (sapete tutta la storia); prima dice che Alleanza Nazionale non sarebbe mai e poi mai confluita nel Pdl e dopo succede tutto l'opposto. Beh tutte queste cose contano: non ci si improvvisa grande leader con tutti questi peccatucci di coerenza alle spalle, soprattutto per la questione della credibilità.

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      #3
      Riferimento: Fini: il pdl manca di progetto politico? e nel Pd?

      Originariamente inviato da drazPetrovic Visualizza il messaggio
      penso che sia stato un azzardo decidere di punto in bianco di creare due partiti di vocazione maggioritaria senza farli consolidare alla base, entrambi si potranno reggere solo sulla personalità dei loro leader, cosa che a destra purtroppo abbonda e a sinistra latita totalmente, con l’unica vera personalità politica che possegga carisma , D’Alema, impossibilitato a prendere direttamente le redini del partito.
      Sono d'accordo con te.
      Quando, dopo le politiche, si parlava della nuova composizione del parlamento c'era chi sosteneva che la frammentazione all'interno della nostra politica fosse stata risolta, perchè ora ci sono solo PD-IDV-UDC-PDL-LEGA.
      Il problema è che se nel caso di IDV, UDC e LEGA si può parlare di partiti unitari, che portano avanti le stesse idee, che si fondano sullo stesso progetto lo stesso non si può dire di PD e PDL.

      La cosa si nota subito nel PD, perchè sostanzialmente unisce personalità troppo diverse tra di loro, che spesso sono anche in contrasto.
      Per intenderci, non puoi mettere in un partito che si dice "laico" due personalità così distinte come quella di Ignazio Marino (che lotta per un testamento biologico VERO) e la Binetti (che abolirebbe volentieri la 194 e additerebbe ogni giorno gli omosessuali come "malati") ... in questo modo non si riesce mai ad arrivare a delle decisioni concrete...e come hai detto tu in sostanza il leader fa da "collante", ma il leader non può tenere sempre tutti insieme, non è in grado di far miracoli.

      Anche nel PDL c'è lo stesso problema di frammentazione interna, anche se loro dicono di no. Alla fine ci sono i Berlusconiani e gli ex di AN che tanto ex non sono, perchè alla fine mantengono sempre la loro identità all'interno del partito ... anche se Gasparri e company nelle interviste giurano sempre fedeltà assoluta. In realtà in AN c'è un gran malumore, perchè nelle ultime politiche è vero che ha vinto il PDL, ma riguardo le "poltrone" assegnate in parlamento e anche nelle sedi amministrative i componenti ex An sono notevolmente diminuiti rispetto a quelli dell'ex Forza Italia..e questo è uno dei motivi che ha portato poi la Polibortone a staccarsi dal PDL e fondare il movimento Io Sud.
      La differenza con il PD però sta nel fatto che Berlusconi è molto abile a "tener buoni" tutti quanti, dando un contentino ogni tanto, e riesce a farlo anche per mantenere le alleanze con gli altri partiti (es con Bossi).
      Però questo PDL alla fine comincia a scricchiolare ... c'è chi non digerisce le uscite di Bossi e si staccherebbe subito, c'è chi non sopporto il servilismo nei confronti della Chiesa.

      Riguardo Fini bhe..io non mi fido.
      Vuole fare l'alternativo ma è solo un modo per prepararsi la strada quando Berlusconi finalmente andrà via.
      Del resto basta guardare indietro ... in tempi passati Fini non si è risparmiato in commenti degni di un fascista vero .. ora fa il "comprensivo" con gli immigrati...certo la gente può pure cambiare ma, ripeto, in questo caso non mi fido.

      Comunque complimenti bel post

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