E' risaputo che nell'Antica Grecia, precisamente nella città di Sparta, quando una madre dava alla luce un bambino portatore di handicap, questi veniva ucciso, in quanto considerato inutile per la società. Questo gesto è sempre stato considerato un atroce modo di agire, ma in un era senza chirurghi e radiografie, non può essere paragonato al nostro aborto?
Oggi moltissime donne, scoprendo di avere un figlio con probabili problemi di handicap, o comunque malformazioni di diverso genere, decidono di abortire.
Tuttavia, oggi le motivazioni sono un po' diverse. O forse sono solo state rese con "più belle parole": una delle ragioni che spingono una madre di un bambino "diverso" ad abortire è quella di una vita di dolore e sofferenza del proprio figlio, e di sacrifici e rinunce per i genitori.
Se ci pensiamo, però, la motivazione (forse) più umana e il modo meno crudo di operare, possono giustificare quella che in sostanza è la realtà?
Io credo che la motivazione (se sincera) sia importante e anche che comunque una certa differenza ci sia tra buttare un bambino giù da una rupe ed eliminare un feto ancor prima che veda la luce, forse però solo di etica, in fondo. Rimango, in fin dei conti, favorevole all'aborto, soprattutto in questi casi perchè non ritengo che ogni vita sia degna di essere vissuta.
Resta però una sacrosanta verità quella scritta nella Costituzione francese del 1793: "il bambino non possiede dei diritti".
Voi che ne pensate?
Oggi moltissime donne, scoprendo di avere un figlio con probabili problemi di handicap, o comunque malformazioni di diverso genere, decidono di abortire.
Tuttavia, oggi le motivazioni sono un po' diverse. O forse sono solo state rese con "più belle parole": una delle ragioni che spingono una madre di un bambino "diverso" ad abortire è quella di una vita di dolore e sofferenza del proprio figlio, e di sacrifici e rinunce per i genitori.
Se ci pensiamo, però, la motivazione (forse) più umana e il modo meno crudo di operare, possono giustificare quella che in sostanza è la realtà?
Io credo che la motivazione (se sincera) sia importante e anche che comunque una certa differenza ci sia tra buttare un bambino giù da una rupe ed eliminare un feto ancor prima che veda la luce, forse però solo di etica, in fondo. Rimango, in fin dei conti, favorevole all'aborto, soprattutto in questi casi perchè non ritengo che ogni vita sia degna di essere vissuta.
Resta però una sacrosanta verità quella scritta nella Costituzione francese del 1793: "il bambino non possiede dei diritti".
Voi che ne pensate?
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