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riscatto della laurea

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    riscatto della laurea

    E' la prima volta che avvio una discussione, e spero di aver azzeccato la sezione, in caso di errore chiedo scusa sin da adesso....

    Oggi sentivo al tg del "riscatto della laurea", ancora non ho avuto il tempo per cercare info sull'argomento, qualcuno saprebbe spiegare di cosa si tratta?

    grazie in anticipo.

    vostro silente

    #2
    Con l'approvazione della legge 247/2007 (pacchetto Welfare) è diventato più agevole riscattare il periodo di studi per il conseguimento della laurea. Per 'riscatto', in particolare, si intende il pagamento dei contributi non versati durante il periodo di studi, che può concorrere al raggiungimento della quota contributiva necessaria per accedere al trattamento pensionistico.
    Il riscatto, in particolare, può essere richiesto per:
    - il corso legale di laurea, lauree brevi e titoli equiparati;
    - il lavoro dipendente svolto all'estero in Paesi non convenzionati con l'Italia;
    - il lavoro impiegatizio svolto dal 1920 al 1950, per gli impiegati non soggetti all'obbligo assicurativo per superamento di limiti di reddito;
    - i periodi di assenza facoltativa per gravidanza, puerperio (al di fuori del rapporto di lavoro) e assistenza ai familiari disabili;
    - i congedi della durata massima di due anni per gravi motivi familiari;
    - i congedi per formazione e studio;
    - il lavoro prestato come parasubordinato prima del 1996;
    - per interruzioni o sospensioni del rapporto di lavoro (dal 1° gennaio 1997), quando sono previste da una specifica disposizione di legge o contrattuale, per una durata massima di tre anni.

    Il riscatto della laurea - Il riscatto viene effettuato versando i contributi relativi alla durata del corso legale degli studi relativo alla laurea o ai seguenti titoli ad essa equiparati:- la laurea conseguita all'estero (se riconosciuta o valida in Italia);
    - le lauree in teologia o in altre discipline ecclesiastiche conseguite presso facoltà riconosciute dalla Santa Sede;
    - il diploma di tecnico di audiometria, fonologopedia e audioprotesi rilasciato da una scuola universitaria;
    - i diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre);
    - i diplomi di specializzazione;
    - i dottorati di ricerca successivi alla laurea ed aventi durata minima di due anni.
    Possono richiedere il riscatto i lavoratori dipendenti, quelli autonomi, quelli iscritti ai Fondi speciali di previdenza e quelli soggetti al contributo per il lavoro parasubordinato (collaboratori coordinati e continuativi, venditori porta a porta, liberi professionisti senza Cassa di categoria). Dette tipologie di lavoratori, però, possono richiedere il riscatto solo se possiedono i seguenti requisiti:
    - hanno conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati,
    - hanno versato almeno un contributo settimanale all'Inps in qualunque momento della vita assicurativa;
    - i periodi per i quali richiedono il riscatto non sono stati coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto chiesto in altri regimi previdenziali.
    L'importo del riscatto varia a seconda della retribuzione media pensionabile riferita alla data della domanda: pertanto più la domanda è vicina al periodo del pensionamento, più elevata è la somma da versare all'Inps.Possono presentare la domanda alla Sede Inps l'interessato o gli Enti di patronato riconosciuti dalla legge mediante l'apposito modulo «RL1», a cui devono essere allegati il certificato rilasciato dall'Università (attestante il conseguimento del diploma di laurea o la sua tipologia e gli anni del corso di studi) e il mod. 01M/sost. (rilasciato dal datore di lavoro che attesta la retribuzione percepita al momento della domanda).
    Dopo l'accettazione della domanda, l'Inps invia all'interessato la comunicazione circa l'importo da pagare ed i bollettini per il pagamento, che può essere effettuato in un'unica soluzione o in un massimo di 120 rate senza interessi.
    Il pagamento della prima rata viene interpretato come rinuncia al riscatto, mentre il pagamento tardivo viene considerato una nuova domanda.
    Se, invece, l'Inps respinge la domanda di riscatto, l'interessato ha tempo 90 giorni per proporre il ricorso mediante:
    - presentazione agli sportelli della Sede dell'Inps che ha respinto la domanda;
    - invio alla Sede dell'Inps per posta con raccomandata;
    - presentazione o invio alla Sede Inps tramite un Ente di Patronato riconosciuto dalla legge.
    Il ricorso deve comprendere tutti i documenti necessari ad attestare il diritto al riscatto e deve essere indirizzato a:
    - Comitato del Fondo pensioni lavoratori dipendenti (se si tratta di lavoratore dipendente)
    - Comitato amministratore dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani e dei commercianti (se si tratta di artigiano e commerciante)
    - Comitato amministratore della gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri (se si tratta di coltivatore diretto, colono o mezzadro)
    - Comitato amministratore della Gestione separata (se si tratta di un lavoratore parasubordinato o libero professionista).


    l avevo sentito anchio al tg....

    NeI RiTmI OsSeSsIvI La cHiAvE DeI RiTi tRiBaLi rEgNi dI ScIaMaNi e sUoNaToRi zInGaRi rIbElLi..

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      #3
      grazie ste per la risposta tempestiva...

      mi pare di capire, che occorre istituire un "conto" presso l'INPS, e versare periodicamente un importo determinato dall'ente.

      Finito il corso di laurea, quei denari conservati, potranno essere subito riscattati, oppure si tratta di un credito esigibile, nel momento in cui il lavoratore matura il diritto alla pensione?

      Francamente la seconda ipotesi mi sembrerebbe la più attendibile....voi cosa ne avete dedotto?

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        #4
        Originariamente inviato da silente Visualizza il messaggio
        grazie ste per la risposta tempestiva...

        mi pare di capire, che occorre istituire un "conto" presso l'INPS, e versare periodicamente un importo determinato dall'ente.

        Finito il corso di laurea, quei denari conservati, potranno essere subito riscattati, oppure si tratta di un credito esigibile, nel momento in cui il lavoratore matura il diritto alla pensione?

        Francamente la seconda ipotesi mi sembrerebbe la più attendibile....voi cosa ne avete dedotto?
        si anchio penso la seconda....

        NeI RiTmI OsSeSsIvI La cHiAvE DeI RiTi tRiBaLi rEgNi dI ScIaMaNi e sUoNaToRi zInGaRi rIbElLi..

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