dopo aver letto alcune discussioni in cui si dichiarava che l'omosessualità è una malattia o una cosa contro natura voglio riportare invece il parere della scienza e della medicina psichiatrica che hanno stabilito sulla base di studi scientifici che l'omosessualità non solo non è una malattia o un'anomalia da correggere ma è una cosa assolutamente naturale ...questo concetto la scienza lo ha stabilito da più di trent'anni ( per l'esattezza nel 1973 ) ma purtroppo in Italia non è ben noto un pò per l'influenza della religione, ma soprattutto per la mentalità chiusa e per l'intolleranza ancora molto diffusa...gli omosessuali continuano ad essere additati come malati e deviati nonostante siano delle persone normalissime e nonostante la scienza abbia dimostrato come l'omosessualità sia una condizione naturale...mentre in altri paesi europei vengono approvate leggi per impedire le discriminazioni nei confronti di una persona solo per il fatto di essere omosessuale e vengono riconosciuti i diritti delle coppie gay in Italia ancora si sostiene falsamanete che l'omosessualità sia una deviazione da correggere...siamo veramente il medioevo d'Europa...
qui di seguito riporto il parere della scienza medica e psichiatrica sull'omosessualità espresso dai medici psichiatri dell'istituto Beck di psicoterapia di Roma e dell'associazione italiana psichiatri
(tra l'altro vorrei ricordare che i concetti espressi di seguito possono essere trovati su qualsiasi libro di psichiatria e di psicologia, nonchè sul sito dell'associazione italiana psichiatri, sul sito dell'organizzazione mondiale della salute e sul sito dell'associazione degli psichiatri americani)
L’omosessualità è un disturbo mentale?La risposta è no. Tutte le principali organizzazioni di igiene mentale sono d’accordo nell’affermare che l’omosessualità non è una malattia. Nel 1973 l’American Psychiatric Association ha eliminato l’omosessualità dal Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders. Al momento l’omosessualità viene considerata un “orientamento sessuale non patologico”.
Cos’è l’orientamento sessuale?
L'orientamento sessuale è una espressione che si usa per descrivere l’attrazione sessuale, emotiva e sentimentale di qualcuno nei confronti di qualcun altro. A seconda dell’orientamento sessuale gli individui possono essere classificati in eterosessuali, bisessuali o omosessuali.
Quali sono le cause dell’omosessualità?
Non si sa ancora cosa determini l’orientamento sessuale. I vecchi pregiudizi secondo cui l’omosessualità sarebbe il frutto di dinamiche familiari disturbate o di un errato sviluppo psicologico non sono più considerati validi. Al momento si svolgono molte ricerche sulle cause biologiche dell’omosessualità, ma ancora non esistono prove scientifiche certe a supporto di questa ipotesi.
È possibile cambiare il proprio orientamento sessuale?
Non esistono prove scientifiche che supportino l’efficacia di un trattamento mirato a cambiare l’orientamento sessuale. Sono ben noti invece i rischi potenziali di tale trattamento: tra gli altri, depressione, ansia, comportamento auto-distruttivo. Un simile tipo di terapia parte, infatti, dalla tesi che l’omosessualità sia uno stato non desiderabile (o addirittura una malattia), rinforzando così il senso di odio per se stesso che il paziente omosessuale può già provare.
Un giusto approccio terapeutico deve invece aiutare il paziente omosessuale ad accettare serenamente il proprio orientamento sessuale e a integrare pienamente tale orientamento nella propria personalità, sviluppando una positiva immagine di sé e superando i pregiudizi anti-gay instillati in lui dalla società.
Quali sono i principali problemi che gay e lesbiche devono affrontare?
Come per gli altri individui, anche per i gay e le lesbiche i problemi possono essere molteplici dal momento che dipendono da fattori quali: età, sesso, stadio di sviluppo personale, grado di scolarizzazione, livello economico e culturale, ecc. Tuttavia, la maggioranza delle persone omosessuali si trova ad affrontare in primo luogo il medesimo problema: quell’insieme di atteggiamenti, pensieri e comportamenti discriminatori a cui diamo il nome di omofobia.
Com’è noto, nonostante i notevoli progressi degli ultimi anni, l’omofobia è ancora molto forte in Italia, a tutti i livelli sociali. Tutto questo si traduce in una grande difficoltà per l’adolescente omosessuale che non trova modelli positivi di riferimento, per l’adulto omosessuale che affronta ogni giorni i diversi problemi professionali, sociali e personali dovuti all’omofobia. Inoltre avviene di frequente che parte di questi messaggi negativi vengano interiorizzati dall’individuo omosessuale, causandogli delle ulteriori difficoltà nel vivere serenamente la propria vita.
qui di seguito riporto il parere della scienza medica e psichiatrica sull'omosessualità espresso dai medici psichiatri dell'istituto Beck di psicoterapia di Roma e dell'associazione italiana psichiatri
(tra l'altro vorrei ricordare che i concetti espressi di seguito possono essere trovati su qualsiasi libro di psichiatria e di psicologia, nonchè sul sito dell'associazione italiana psichiatri, sul sito dell'organizzazione mondiale della salute e sul sito dell'associazione degli psichiatri americani)
L’omosessualità è un disturbo mentale?La risposta è no. Tutte le principali organizzazioni di igiene mentale sono d’accordo nell’affermare che l’omosessualità non è una malattia. Nel 1973 l’American Psychiatric Association ha eliminato l’omosessualità dal Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders. Al momento l’omosessualità viene considerata un “orientamento sessuale non patologico”.
Cos’è l’orientamento sessuale?
L'orientamento sessuale è una espressione che si usa per descrivere l’attrazione sessuale, emotiva e sentimentale di qualcuno nei confronti di qualcun altro. A seconda dell’orientamento sessuale gli individui possono essere classificati in eterosessuali, bisessuali o omosessuali.
Quali sono le cause dell’omosessualità?
Non si sa ancora cosa determini l’orientamento sessuale. I vecchi pregiudizi secondo cui l’omosessualità sarebbe il frutto di dinamiche familiari disturbate o di un errato sviluppo psicologico non sono più considerati validi. Al momento si svolgono molte ricerche sulle cause biologiche dell’omosessualità, ma ancora non esistono prove scientifiche certe a supporto di questa ipotesi.
È possibile cambiare il proprio orientamento sessuale?
Non esistono prove scientifiche che supportino l’efficacia di un trattamento mirato a cambiare l’orientamento sessuale. Sono ben noti invece i rischi potenziali di tale trattamento: tra gli altri, depressione, ansia, comportamento auto-distruttivo. Un simile tipo di terapia parte, infatti, dalla tesi che l’omosessualità sia uno stato non desiderabile (o addirittura una malattia), rinforzando così il senso di odio per se stesso che il paziente omosessuale può già provare.
Un giusto approccio terapeutico deve invece aiutare il paziente omosessuale ad accettare serenamente il proprio orientamento sessuale e a integrare pienamente tale orientamento nella propria personalità, sviluppando una positiva immagine di sé e superando i pregiudizi anti-gay instillati in lui dalla società.
Quali sono i principali problemi che gay e lesbiche devono affrontare?
Come per gli altri individui, anche per i gay e le lesbiche i problemi possono essere molteplici dal momento che dipendono da fattori quali: età, sesso, stadio di sviluppo personale, grado di scolarizzazione, livello economico e culturale, ecc. Tuttavia, la maggioranza delle persone omosessuali si trova ad affrontare in primo luogo il medesimo problema: quell’insieme di atteggiamenti, pensieri e comportamenti discriminatori a cui diamo il nome di omofobia.
Com’è noto, nonostante i notevoli progressi degli ultimi anni, l’omofobia è ancora molto forte in Italia, a tutti i livelli sociali. Tutto questo si traduce in una grande difficoltà per l’adolescente omosessuale che non trova modelli positivi di riferimento, per l’adulto omosessuale che affronta ogni giorni i diversi problemi professionali, sociali e personali dovuti all’omofobia. Inoltre avviene di frequente che parte di questi messaggi negativi vengano interiorizzati dall’individuo omosessuale, causandogli delle ulteriori difficoltà nel vivere serenamente la propria vita.
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