Vulpes92 - 28/01/2007 14.36
E' ovvio che la famiglia è cambiata tantissimo negli ultimi anni. Nuovi tipi di coppie, nuovi tipi di rapporti, nuovi tipi di problematiche.
Cosa ne pensate? Credete che questi cambiamenti siano un bene o che la famiglia debba conservare un'impostazione tradizionale?
Siete d'accordo con l'assolutismo categorico dell'UDC?
Sono curiosa di sentire le vostre opinioni.
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*greta* - 29/01/2007 20.25
tutto cambia...ank la famiglia.. ma cn tutti i cambiamenti del mondo una famiglia si definisce tale qnd alla base c'è l'amore.. nuove coppie, nuovi rapporti ecc.. nn dovremmo preoccuparci..
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Vulpes92 - 30/01/2007 7.39
Secondo me quello da cui parti è un principio moralmente molto valido e solido, però bisogna riportarlo in un contesto reale, e vedere se effettivamente in tutte le unioni familiari c'è l'amore.
Per quanto riguarda i bambini invece?
Cosa ne pensate? Sicuramente è un problema che l'Italia dovrebbe sentire maggiormente, visto e considerato che ormai la crescita demografica è prossima allo zero. Magari interrogarsi sulle cause di questo sarebbe un ottimo inizio...
Personalmente ritengo che la colpa sia in minima parte della mentalità italiana, e, soprattutto, della situazione economica della maggior parte delle famiglie!
Il fatto di avere un reddito insufficiente è aggravato da una pessima gestione delle tasse che concernono i bambini (strutture per l'infanzia, cibo, spese mediche eccetera eccetera eccetera), la quale è ovviamente una colpa del governo!
Ritengo che la politica italiana abbia il difetto di perdere di aderenza laddove c'è un contatto con la vita reale, il concreto e il pratico. In particolare l'ultimo governo è convintissimo di aver fatto un'ottima Finanziaria da questo punto di vista, ma effettivamente non ha fatto che peggiorare la situazione! (Cambiare la deduzione in detrazione?? Ma che senso ha?)
Per risolvere questo problema purtroppo non possiamo fare poi molto! Più che altro siamo nelle mani dei nostri cari politici, che si riempiono la bocca di parole, programmi e promesse che puntualmente non mantengono...Che serva una nuova generazione di politici?
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Redeivid - 07/02/2007 23.09
la società in quanto comunità di persone che vivono insieme e stringono relazioni, è permeata da una allarmante omofobia, che è solo il pregiudizio che salta di più all'occhio...proprio in questi giorni infatti la chiesa rompe ancora le balls opponendosi agli stramaledetti pacs..
allora io dico una cosa: chi è una persona per dire "tu questo non lo devi fare, tu non puoi sposarti con una persona di sesso uguale al tuo, tu non puoi ricevere funerali perchè eri divorziato quando eri in vita( )" e tantissime altre cose che la chiesa nega alle persone? la libertà non è solo quella che fa comodo perchè è una bella parola detta in questo o in quel comizio elettorale, la libertà è la cosa più importante di tutte, e come sono libero io dev'essere libero un gay, una lesbica, un trans, un divorziato, due semplici persone che convivono...per dare una risposta secca a quello che è il titolo della discussione, secondo me la famiglia è un concetto molto relativo, perchè le persone hanno tanti concetti di famiglia e devono poter essere tutti applicabili senza restrizioni
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Vulpes92 - 08/02/2007 13.11
Concordo pienamente. La famiglia non deve seguire stereotipi obsoleti, essa cambia assieme all'esigenze delle nuove generazioni, e, nel 2007, credo sia impossibile mantenere inalterato il modello familiare. Sarebbe come voler usare una macchina a vapore o un televisore in bianco e nero. Certo, ci sono persone a cui bastano, che ci si trovano bene, ma c'è anche gente con nuovi bisogni. E allora perchè costringerle a guardare la TV in bianco e nero quando vorrebbero vederla a colori?
Ripeto ancora una volta che lo Stato e la comunità DEVE essere più flessibile, come la politica DEVE essere più realistica e rispettare i bisogni della popolazione. Anche se, ora come ora, TUTTI i nostri esponenti politici - estremi, moderati, di destra, di sinistra, di centro che siano - sono veramente incapaci in questo senso, salvo poche, rarissime eccezioni.
E' ovvio che la famiglia è cambiata tantissimo negli ultimi anni. Nuovi tipi di coppie, nuovi tipi di rapporti, nuovi tipi di problematiche.
Cosa ne pensate? Credete che questi cambiamenti siano un bene o che la famiglia debba conservare un'impostazione tradizionale?
Siete d'accordo con l'assolutismo categorico dell'UDC?
Sono curiosa di sentire le vostre opinioni.
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*greta* - 29/01/2007 20.25
tutto cambia...ank la famiglia.. ma cn tutti i cambiamenti del mondo una famiglia si definisce tale qnd alla base c'è l'amore.. nuove coppie, nuovi rapporti ecc.. nn dovremmo preoccuparci..
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Vulpes92 - 30/01/2007 7.39
Secondo me quello da cui parti è un principio moralmente molto valido e solido, però bisogna riportarlo in un contesto reale, e vedere se effettivamente in tutte le unioni familiari c'è l'amore.
Per quanto riguarda i bambini invece?
Cosa ne pensate? Sicuramente è un problema che l'Italia dovrebbe sentire maggiormente, visto e considerato che ormai la crescita demografica è prossima allo zero. Magari interrogarsi sulle cause di questo sarebbe un ottimo inizio...
Personalmente ritengo che la colpa sia in minima parte della mentalità italiana, e, soprattutto, della situazione economica della maggior parte delle famiglie!
Il fatto di avere un reddito insufficiente è aggravato da una pessima gestione delle tasse che concernono i bambini (strutture per l'infanzia, cibo, spese mediche eccetera eccetera eccetera), la quale è ovviamente una colpa del governo!
Ritengo che la politica italiana abbia il difetto di perdere di aderenza laddove c'è un contatto con la vita reale, il concreto e il pratico. In particolare l'ultimo governo è convintissimo di aver fatto un'ottima Finanziaria da questo punto di vista, ma effettivamente non ha fatto che peggiorare la situazione! (Cambiare la deduzione in detrazione?? Ma che senso ha?)
Per risolvere questo problema purtroppo non possiamo fare poi molto! Più che altro siamo nelle mani dei nostri cari politici, che si riempiono la bocca di parole, programmi e promesse che puntualmente non mantengono...Che serva una nuova generazione di politici?
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Redeivid - 07/02/2007 23.09
la società in quanto comunità di persone che vivono insieme e stringono relazioni, è permeata da una allarmante omofobia, che è solo il pregiudizio che salta di più all'occhio...proprio in questi giorni infatti la chiesa rompe ancora le balls opponendosi agli stramaledetti pacs..
allora io dico una cosa: chi è una persona per dire "tu questo non lo devi fare, tu non puoi sposarti con una persona di sesso uguale al tuo, tu non puoi ricevere funerali perchè eri divorziato quando eri in vita( )" e tantissime altre cose che la chiesa nega alle persone? la libertà non è solo quella che fa comodo perchè è una bella parola detta in questo o in quel comizio elettorale, la libertà è la cosa più importante di tutte, e come sono libero io dev'essere libero un gay, una lesbica, un trans, un divorziato, due semplici persone che convivono...per dare una risposta secca a quello che è il titolo della discussione, secondo me la famiglia è un concetto molto relativo, perchè le persone hanno tanti concetti di famiglia e devono poter essere tutti applicabili senza restrizioni
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Vulpes92 - 08/02/2007 13.11
Concordo pienamente. La famiglia non deve seguire stereotipi obsoleti, essa cambia assieme all'esigenze delle nuove generazioni, e, nel 2007, credo sia impossibile mantenere inalterato il modello familiare. Sarebbe come voler usare una macchina a vapore o un televisore in bianco e nero. Certo, ci sono persone a cui bastano, che ci si trovano bene, ma c'è anche gente con nuovi bisogni. E allora perchè costringerle a guardare la TV in bianco e nero quando vorrebbero vederla a colori?
Ripeto ancora una volta che lo Stato e la comunità DEVE essere più flessibile, come la politica DEVE essere più realistica e rispettare i bisogni della popolazione. Anche se, ora come ora, TUTTI i nostri esponenti politici - estremi, moderati, di destra, di sinistra, di centro che siano - sono veramente incapaci in questo senso, salvo poche, rarissime eccezioni.
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