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A che punto sono le rivoluzioni?

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    #2
    Riferimento: A che punto sono le rivoluzioni?

    l'italia non lo farà MAI. Dobbiamo mettercelo in testa. Già per raccattare 3 persone in piazza bisogna trascinarle, figurati per una rivoluzione/guerra civile.
    "I keep memories inside. Memories are nice but that's all they are."

    Originariamente inviato da CesaroSummability
    Ragion per cui (questa è per i miei fans Rizla e Clara, vi amo u_u)
    :Q_
    Take me to the magic of the moment on a glory night where the children of tomorrow dream away in the wind of change

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      #3
      Riferimento: A che punto sono le rivoluzioni?

      Originariamente inviato da ely88 Visualizza il messaggio
      Italia: loading...
      Originariamente inviato da Clara Visualizza il messaggio
      l'italia non lo farà MAI. Dobbiamo mettercelo in testa. Già per raccattare 3 persone in piazza bisogna trascinarle, figurati per una rivoluzione/guerra civile.
      L'Italia non lo farà perché quelli "contro" Berlusconi sono una millesima parte degli italiani. Mettetevelo in testa.

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        #4
        Riferimento: A che punto sono le rivoluzioni?

        Per me berlusconi poco centra ^^ il marcio è del sistema, e non ritengo neanche che la sinistra sia megl.. oh aspetta, quale sinistra?
        detto onestamente stimo berlusconi perchè in tutto questo è stato l'unico furbo che si è fatto gli affari suoi dando agli italiani piccoli contentini, del resto non aveva neanche avversari politici, è il "solo" uomo politico italiano, gli altri fanno da comparsa.
        Però alcune cose dette dalla lega sono intollerabili. (Tipo la scissione nord-sud, il voler rispedire gli immigrati dove stavano.. o il recente fatto successo non mi ricordo dove per cui un sinaco leghista ha tolto dalla circolazione dalla bibblioteca comunale tutti i libri di saviano!) .. sul piano nazionale invece
        la riforma sulla gelmini..
        O la privatizzazione dell'acqua..
        Il referendum di mirafiori..
        O le manifestazioni e le lamentele inascoltate..
        O il fatto che la fiducia per approvare decreti sia stata chiesta 4 volte negli ultimi anni..
        Sono cose oggettive che dovrebbero spingere gli italiani a pensare un pò a questo sistema, non a berlusconi, l'uomo più paparazzato della storia italiana, che come ho detto, tutto sommato, stimo.
        io non miro alla caduta del governo, perchè sono sicura anche io che le elezioni verrebbero nuovamente vinte da lui, ma miro ad una presa di coscienza dagli italiani, che sarebbe già una conquista, dal mio punto di vista.
        "I keep memories inside. Memories are nice but that's all they are."

        Originariamente inviato da CesaroSummability
        Ragion per cui (questa è per i miei fans Rizla e Clara, vi amo u_u)
        :Q_
        Take me to the magic of the moment on a glory night where the children of tomorrow dream away in the wind of change

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          #5
          Riferimento: A che punto sono le rivoluzioni?

          Originariamente inviato da Clara Visualizza il messaggio
          Per me berlusconi poco centra ^^ il marcio è del sistema, e non ritengo neanche che la sinistra sia megl.. oh aspetta, quale sinistra?
          detto onestamente stimo berlusconi perchè in tutto questo è stato l'unico furbo che si è fatto gli affari suoi dando agli italiani piccoli contentini, del resto non aveva neanche avversari politici, è il "solo" uomo politico italiano, gli altri fanno da comparsa.
          Però alcune cose dette dalla lega sono intollerabili. (Tipo la scissione nord-sud, il voler rispedire gli immigrati dove stavano.. o il recente fatto successo non mi ricordo dove per cui un sinaco leghista ha tolto dalla circolazione dalla bibblioteca comunale tutti i libri di saviano!) .. sul piano nazionale invece
          la riforma sulla gelmini..
          O la privatizzazione dell'acqua..
          Il referendum di mirafiori..
          O le manifestazioni e le lamentele inascoltate..
          O il fatto che la fiducia per approvare decreti sia stata chiesta 4 volte negli ultimi anni..
          Sono cose oggettive che dovrebbero spingere gli italiani a pensare un pò a questo sistema, non a berlusconi, l'uomo più paparazzato della storia italiana, che come ho detto, tutto sommato, stimo.
          io non miro alla caduta del governo, perchè sono sicura anche io che le elezioni verrebbero nuovamente vinte da lui, ma miro ad una presa di coscienza dagli italiani, che sarebbe già una conquista, dal mio punto di vista.
          Ti adoro

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            #6
            Riferimento: A che punto sono le rivoluzioni?

            Originariamente inviato da Mr. Francis Visualizza il messaggio
            L'Italia non lo farà perché quelli "contro" Berlusconi sono una millesima parte degli italiani. Mettetevelo in testa.
            purtroppo è vero.. peccato..

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              #7
              Riferimento: A che punto sono le rivoluzioni?

              Originariamente inviato da Mr. Francis Visualizza il messaggio
              L'Italia non lo farà perché quelli "contro" Berlusconi sono una millesima parte degli italiani. Mettetevelo in testa.
              io Berlu non l'ho nominato, ma se proprio insisti...
              su un punto ti devo quotare: fare una "rivoluzione" contro una persona non ha molto senso se fa bene il suo mestiere. Non si dovrebbe strumentalizzare una questione privata per deplorare un personaggio pubblico, perché se fa bene il suo lavoro, a me non importa nulla che si chiami Silvio, Romano, Antonio, Nichi, Maria Stella (vabbè, su questa non saprei...), oppure che sia di destra o di sinistra (anche perché sono apolitica -.-); l'importante è che lui/lei e la sua squadra facciano bene il loro mestiere.
              La questione è che abbiamo qualcosa in comune con chi è sceso in piazza in Nord Africa e Medio Oriente: se c'è qualcuno che possiede diversi mezzi di comunicazione di massa ed in più ha potere politico, sfido chiunque a non usarlo a proprio favore.
              Che lui sia andato a letto con Gelsomina piuttosto che con Lauretta non mi importa (che poi pagare una persona, per giunta minorenne, per avere dei rapporti intimi sia reato è un altro conto). Inizia ad importarmi se dopo un mese Gelsomina e Lauretta diventano ministre o dirigenti o altro.
              Quoto Clara sul fatto che non c'è bisogno che cada un governo (per poi rieleggere gli stessi personaggi ma con il costo delle elezioni - gravante sulla collettività) per poter cambiare le cose; c'è bisogno che cambi il modus operandi; che lo faccia uno di destra o uno di sinistra non mi importa: basta che qualcuno lo faccia...


              p.s. tra l'altro mi fa specie, quando il governo vacilla perché rischia di perdere il sostegno del Parlamento, sentire Mr. B. dire candidamente : "non vi preoccupate, tra tot giorni avremo il sostegno della maggioranza" l'interpretazione di espressioni di questo tipo appare pressoché inequivocabile

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                #8
                Riferimento: A che punto sono le rivoluzioni?

                Originariamente inviato da ely88 Visualizza il messaggio


                io Berlu non l'ho nominato, ma se proprio insisti...
                su un punto ti devo quotare: fare una "rivoluzione" contro una persona non ha molto senso se fa bene il suo mestiere. Non si dovrebbe strumentalizzare una questione privata per deplorare un personaggio pubblico, perché se fa bene il suo lavoro, a me non importa nulla che si chiami Silvio, Romano, Antonio, Nichi, Maria Stella (vabbè, su questa non saprei...), oppure che sia di destra o di sinistra (anche perché sono apolitica -.-); l'importante è che lui/lei e la sua squadra facciano bene il loro mestiere.
                La questione è che abbiamo qualcosa in comune con chi è sceso in piazza in Nord Africa e Medio Oriente: se c'è qualcuno che possiede diversi mezzi di comunicazione di massa ed in più ha potere politico, sfido chiunque a non usarlo a proprio favore.
                Che lui sia andato a letto con Gelsomina piuttosto che con Lauretta non mi importa (che poi pagare una persona, per giunta minorenne, per avere dei rapporti intimi sia reato è un altro conto). Inizia ad importarmi se dopo un mese Gelsomina e Lauretta diventano ministre o dirigenti o altro.
                Quoto Clara sul fatto che non c'è bisogno che cada un governo (per poi rieleggere gli stessi personaggi ma con il costo delle elezioni - gravante sulla collettività) per poter cambiare le cose; c'è bisogno che cambi il modus operandi; che lo faccia uno di destra o uno di sinistra non mi importa: basta che qualcuno lo faccia...


                p.s. tra l'altro mi fa specie, quando il governo vacilla perché rischia di perdere il sostegno del Parlamento, sentire Mr. B. dire candidamente : "non vi preoccupate, tra tot giorni avremo il sostegno della maggioranza" l'interpretazione di espressioni di questo tipo appare pressoché inequivocabile
                adoro anche te

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                  #9
                  Riferimento: A che punto sono le rivoluzioni?

                  Secondo me l'Italia non ha bisogno della rivoluzione. Non cresciamo da 20 o 30 anni, le cose vanno male da molto tempo e, come dicevano giustamente clara ed ely88, non sarà certo per colpa di questo governo. Berlusconi non è l'unico problema, è solo il prodotto o l'ennesima prova di una classe dirigente che è completamente chiusa in un santuario di lusso e cerca di fare i caspitacci propri...la dittatura in Italia non esiste. Piuttosto si tratta di uomini e donne che cooperano tra di loro per mangiare il più possibile, tutto qui (da non intendere il "tutto qui" con "poco male" o "robetta da trascurare"....!)
                  Ogni sera siamo costretti a sentire delle belle balle che questi signori ripetono a Ballarò, a Porta a porta, ad Annozero, ecc. Sinceramente io sono stufo. Per come la vedo io (e qui magari mi beccherò delle critiche) l'unica soluzione è lasciare questo Paese. Io, personalmente, non credo nelle manifestazioni e nei movimenti di piazza, credo nell'individualismo e mi insospettisce vedere queste manifestazioni di massa. Mi chiedo se dietro quel turbinio di ragazzi e ragazze non ci sia di mezzo una sorta di "induzione" di idee praticata da certi ambienti politico/sociali (naturalmente sto parlando del caso Italia: nel nord Africa la situazione è ben diversa e meriterebbe un altro tipo di riflessioni).

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                    #10
                    Riferimento: A che punto sono le rivoluzioni?

                    L'Italia non è mai stata storicamente pronta per nessun tipo di rivoluzione, almeno non una rivoluzione di popolo come quelle di cui avete parlato.
                    Nemmeno ai tempi di Mazzini e Garibaldi l'Indipendenza fu ottenuta a furor di Popolo, ma, di fatto, da un'élite.
                    Io credo che il problema sia sempre stato, e lo è tuttora, il troppo distacco tra le idee e le parti sociali. Ognuno di noi, raramente ha la consapevolezza di quanto è importante in una comunità.
                    Presi da soli, per come la vedo io, contiamo poco e niente, ecco perché non concepisco l'individualismo. Ma in una comunità ognuno di noi insieme ad un altro, un altro ed un altro ancora, è importante.
                    Questa consapevolezza è quella che, di fatto, manca agli italiani, troppo impegnati a distogliere lo sguardo dalle idee per concentrarsi sulla dittatura mediatica che, da 20 anni a questa parte, hanno lasciato, colpevolmente o incolpevolmente, questo sta a voi deciderlo, che costruissero loro a intorno.

                    Piccola curiosità storia:
                    Dal punto di vista della rivoluzione politica, i primi membri del PCI (come Togliatti) andarono in Russia da Stalin per chiedergli se l'Italia fosse pronta per la rivoluzione proletaria.
                    Nonostante il Partito Comunista Italiano fosse uno dei più forti europei, Stalin disse che una cosa del genere in Italia non era possibile allora e, in futuro, lo sarebbe stato ancora meno.
                    Per lui l'Italia era "roba Americana". Mi dispiace davvero, ma c'è da ammettere che ci azzeccò in pieno. Ma del resto, è da dopo la Seconda Guerra mondiale che l'Europa Occidentale è entrata integralmente nell'orbita USA.
                    Libero.Pensiero. Se ami anche tu pensare liberamente, unisciti a noi! Link

                    Ninni Bastardo & Ninna Illusionista


                    -Da quando c'è lui...treni in orario e tutto in ordine!
                    -Per fare arrivare i treni in orario, però, se vogliamo, mica c'era bisogno di farlo capo del governo: bastava farlo capostazione. (Massimo Troisi, Le vie del signore sono finite)

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                      #11
                      Riferimento: A che punto sono le rivoluzioni?

                      Originariamente inviato da paraculo!! Visualizza il messaggio
                      Per lui l'Italia era "roba Americana". Mi dispiace davvero, ma c'è da ammettere che ci azzeccò in pieno.
                      Secondo te avrebbe giovato all'Italia una rivoluzione comunista?

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                        #12
                        Riferimento: A che punto sono le rivoluzioni?

                        Non ti so dare una risposta, prima vorrei studiare di più Marx.
                        Libero.Pensiero. Se ami anche tu pensare liberamente, unisciti a noi! Link

                        Ninni Bastardo & Ninna Illusionista


                        -Da quando c'è lui...treni in orario e tutto in ordine!
                        -Per fare arrivare i treni in orario, però, se vogliamo, mica c'era bisogno di farlo capo del governo: bastava farlo capostazione. (Massimo Troisi, Le vie del signore sono finite)

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