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    Se foste il Governo in carica in Italia quali politiche fondamentali attuereste?
    Elencatele in tre punti.

    #2
    Riferimento: Tre punti

    1. Politiche per il Sud.
    2. Risolve i problemi ambientali (investendo sulle fonti energetiche alternative)
    3. Risollevare l'economia italiana.

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      #3
      Riferimento: Tre punti

      Tre punti sono troppo pochi per le troppe cose da sistemare.

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        #4
        Riferimento: Tre punti

        Originariamente inviato da Butterfly Visualizza il messaggio
        Tre punti sono troppo pochi per le troppe cose da sistemare.
        Si, vero però già sono qualcosa, una base da cui partire per sistemare tutto il resto....

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          #5
          Riferimento: Tre punti

          Butterfly ha ragione, ma ci sono comunque delle questioni di importanze vitale da affrontare con molto impegno.

          Io direi:
          1) Risanamento della finanza pubblica
          2) Portare il rapporto "spesa per la ricerca scientifica fratto PIL" almeno al 3%
          3) Organizzare una politica energetica che tenga conto delle nuove tecnologie e dell'impatto sull'ambiente


          Tutto il resto come: libertà d'informazione, la giustizia, ecc......viene dopo.

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            #6
            Riferimento: Tre punti

            La libertà d'informazione non dovrebbe proprio essere toccata, è sancita nella Costituzione?? E allora, punto. Non si tocca. La Costituzione è sacra, specialmente la prima parte. Modificarla sarebbe screditare il lavoro della Costituente. E comunque siamo d'accordo sull'investire sull'energia pulita, non se ne può più di industrie siderurgiche (ogni riferimento all'ILVA è puramente VOLUTO) e del nucleare. Il nucleare può essere pure utile, ma se già decenni fa è stato eliminato in Italia, perchè ritornarci? Per creare posti di lavoro?? Ci sono altri modi per diminuire il tasso di disoccupazione.

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              #7
              Riferimento: Tre punti

              Vabè, se proprio ne devo scegliere 3

              1. Risanamento finanza pubblica (il che implica: lotta evasione fiscale, taglio degli sprechi, taglio costi della politica, sist. tributario più snello e più equo ... se la finanza pubblica viene risanata allora si può investire per creare lavoro, nella ricerca, nell'università, nell scuola ecc).

              2. Riforma SERIA per scuola e università (perchè se i prossimi dirigenti di questo paese devono essere peggio di questi allora non abbiamo speranze)

              3. Investire in politiche che appoggino le fonti rinnovabili, raccolta differenziata, studi in fonti di energie alternative.

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                #8
                Riferimento: Tre punti

                Originariamente inviato da Butterfly Visualizza il messaggio
                Vabè, se proprio ne devo scegliere 3

                1. Risanamento finanza pubblica (il che implica: lotta evasione fiscale, taglio degli sprechi, taglio costi della politica, sist. tributario più snello e più equo ... se la finanza pubblica viene risanata allora si può investire per creare lavoro, nella ricerca, nell'università, nell scuola ecc).

                2. Riforma SERIA per scuola e università (perchè se i prossimi dirigenti di questo paese devono essere peggio di questi allora non abbiamo speranze)

                3. Investire in politiche che appoggino le fonti rinnovabili, raccolta differenziata, studi in fonti di energie alternative.

                Abbiamo detto quasi la stessa cosa
                Se il Governo (anzi i Governi, visto che questi processi sono così lunghi da impegnare la politica per anni) affrontasse questi problemi subito, si innescherebbe un circolo virtuoso che potrebbe far sbloccare molti altri problemi che ha il nostro Paese.

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                  #9
                  Riferimento: Tre punti

                  Smith e Butterfly avete perfettamente ragione, il problema è che noi abbiamo queste idee, ma nessuno, nella classe politica, si impegna realmente per i nostri stessi obiettivi. Ecco perchè credo sia opportuno rifondare tutta la nostra classe politica. Ormai chiunque, sia da una parte che dall'altra, parla e promette tanto nelle campagne elettorali, ma poi realizza molto poco.

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                    #10
                    Riferimento: Tre punti

                    Originariamente inviato da MarkM91 Visualizza il messaggio
                    Smith e Butterfly avete perfettamente ragione, il problema è che noi abbiamo queste idee, ma nessuno, nella classe politica, si impegna realmente per i nostri stessi obiettivi. Ecco perchè credo sia opportuno rifondare tutta la nostra classe politica. Ormai chiunque, sia da una parte che dall'altra, parla e promette tanto nelle campagne elettorali, ma poi realizza molto poco.

                    Non hai mica torto, solo che oltre a considerare il fattore incompetenza/disonestà della classe politica, bisogna anche tener conto di una importante questione.
                    Prendiamo ad esempio il risanamento della finanza pubblica; sai quanto è socialmente ed elettoralmente costoso questo genere di intervento?
                    Ridurre il debito pubblico, modificare la tassazione dei redditi di capitale, ecc sono interventi che non fanno quasi mai piacere agli elettori: sono socialmente costosi perchè implicano un sacrificio da parte della collettività (in termini economici, si intende). I politici lo sanno bene questo, tant'è vero che le campagne elettorali si giocano sul promettere all'elettorato una diminuzione del carico tributario.

                    Il cittadino non vuol sentirsi dire:"Ti devo mettere le mani in tasca perchè dobbiamo abbatere il debito pubblico!"; e infatti tutti i governi finora hanno promesso l'esatto opposto. Ma in una situazione tragica come la nostra, in cui il debito pubblico si attesta intorno al 112% del PIL, non puoi (anche se non fa piacere dirlo) promettere di diminuire il carico tributario...ok d'accordo vinci le elezioni, ma non fai il bene del Paese...

                    E poi ci sono le lobby: quella dell'alta finanza, quella delle compagnie assicurative, quella dei sindacati, quella della Chiesa Cattolica, ecc. Queste lobby senz'altro frenano o rallentano i processi di riforma strutturali, poiché spesso le ricette economico/legislative che servono per migliorare la situazione del paese cozzano con gli interessi dei banchieri, dei sindacalisti, dei cardinali, ecc

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                      #11
                      Riferimento: Tre punti

                      Originariamente inviato da Smith Visualizza il messaggio
                      Non hai mica torto, solo che oltre a considerare il fattore incompetenza/disonestà della classe politica, bisogna anche tener conto di una importante questione.
                      Prendiamo ad esempio il risanamento della finanza pubblica; sai quanto è socialmente ed elettoralmente costoso questo genere di intervento?
                      Ridurre il debito pubblico, modificare la tassazione dei redditi di capitale, ecc sono interventi che non fanno quasi mai piacere agli elettori: sono socialmente costosi perchè implicano un sacrificio da parte della collettività (in termini economici, si intende). I politici lo sanno bene questo, tant'è vero che le campagne elettorali si giocano sul promettere all'elettorato una diminuzione del carico tributario.

                      Il cittadino non vuol sentirsi dire:"Ti devo mettere le mani in tasca perchè dobbiamo abbatere il debito pubblico!"; e infatti tutti i governi finora hanno promesso l'esatto opposto. Ma in una situazione tragica come la nostra, in cui il debito pubblico si attesta intorno al 112% del PIL, non puoi (anche se non fa piacere dirlo) promettere di diminuire il carico tributario...ok d'accordo vinci le elezioni, ma non fai il bene del Paese...

                      E poi ci sono le lobby: quella dell'alta finanza, quella delle compagnie assicurative, quella dei sindacati, quella della Chiesa Cattolica, ecc. Queste lobby senz'altro frenano o rallentano i processi di riforma strutturali, poiché spesso le ricette economico/legislative che servono per migliorare la situazione del paese cozzano con gli interessi dei banchieri, dei sindacalisti, dei cardinali, ecc
                      Bè mi pare anche giusto .. con la crisi che c'è se metti ancora le mani in tasca agli italiani come minimo nasce una rivoluzione. Al massimo le puoi mettere nelle tasche dei più ricchi, ma se le metti nelle tasche del precario, del piccolo commerciante che non arriva a fine mese, dell'imprenditore che sta pensando al suicidio perchè la sua azienda non va ... è la fine.

                      Il debito pubblico lo puoi anche coprire in parte tagliando i costi inutili. Come ho già detto prima, bisognerebbe fare delle politiche SERIE sulla lotta all'evasione fiscale, ma anche in vari ambiti come università e sanità .. se poni delle regole che evitano gli sprechi recuperi parecchi soldi che piu reinvstire in quegli ambiti stessi senza attingere per intero dalle casse pubbliche.
                      E poi sai cosa servirebbe? Rivedere la legge sull'8x1000, far pagare tutte le tasse anche sugli edifici di proprietà del vaticano. Tagliari i costi sulla politica. Una montagna di soldi.

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                        #12
                        Riferimento: Tre punti

                        Originariamente inviato da Butterfly Visualizza il messaggio

                        E poi sai cosa servirebbe? Rivedere la legge sull'8x1000, far pagare tutte le tasse anche sugli edifici di proprietà del vaticano. Tagliari i costi sulla politica. Una montagna di soldi.
                        Guarda non ho dati alla mano, ma ho sentito un'intervista del matematico Odifreddi il quale aveva fatto una ricerca e aveva scoperto che l'ammontare dell'8x1000 in Italia era pari a 9 miliardi di euro. Di questi 9 miliardi di euro, il 20% era destinato alle opere caritatevoli e circa l'80% era destinato a mantenere vescovi, preti, abati, cardinali ecc

                        Ora non so se sia certamente vero, ma sicuramente sono cifre notevoli. Mi devi dire che il nostro debito pubblico ammonta a circa 1800 miliardi di euro, quindi l'8x1000 è una lenticchia a confronto...però da qualche parte si dovrà pure cominciare!

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                          #13
                          Riferimento: Tre punti

                          Originariamente inviato da Smith Visualizza il messaggio
                          Guarda non ho dati alla mano, ma ho sentito un'intervista del matematico Odifreddi il quale aveva fatto una ricerca e aveva scoperto che l'ammontare dell'8x1000 in Italia era pari a 9 miliardi di euro. Di questi 9 miliardi di euro, il 20% era destinato alle opere caritatevoli e circa l'80% era destinato a mantenere vescovi, preti, abati, cardinali ecc

                          Ora non so se sia certamente vero, ma sicuramente sono cifre notevoli. Mi devi dire che il nostro debito pubblico ammonta a circa 1800 miliardi di euro, quindi l'8x1000 è una lenticchia a confronto...però da qualche parte si dovrà pure cominciare!
                          indubbiamente.
                          Però come giustamente hai detto almeno cominciamo da qualche parte.
                          Comunque si sono 9 miliardi di euro o giù di li .. avevo letto un articolo una volta (ma non di Odifreddi) e portava una cifra del genere. Se lo trovo lo posto.

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                            #14
                            Riferimento: Tre punti

                            Per risanare il debito pubblico si potrebbe anche prendere in considerazione la teoria del moltiplicatore del PIL (ho fatto economia politica alle superiori xD). Credo sia logico che i cittadini non vogliano un aumento delle imposte, specialmente in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo ora. Certo se tutti dichiarassero i propri redditi, entrerebbero più soldi nelle casse dello Stato, i servizi sarebbero migliori e si potrebbero utilizzare i fondi impiegati per coprire il debito in altri campi. Ad esempio, in Svezia o comunque in un Paese scandinavo, ora non ricordo di preciso, il carico tributario è maggiore rispetto a quello italiano, ma tutti pagano le tasse, i servizi sono eccellenti. Solo noi italiani ci crediamo "furbi" a non pagare quanto dovuto??? Che poi chi è che non paga i tributi?? Non certo il precario che magari non arriva nemmeno a fine mese con lo stipendio!!

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                              #15
                              Riferimento: Tre punti

                              Originariamente inviato da MarkM91 Visualizza il messaggio
                              Ad esempio, in Svezia o comunque in un Paese scandinavo, ora non ricordo di preciso, il carico tributario è maggiore rispetto a quello italiano, ma tutti pagano le tasse, i servizi sono eccellenti. Solo noi italiani ci crediamo "furbi" a non pagare quanto dovuto??? Che poi chi è che non paga i tributi?? Non certo il precario che magari non arriva nemmeno a fine mese con lo stipendio!!
                              Il nostro prof di Storia Economica ci diceva sempre che l'atteggiamento da "furbo" che ha il cittadino italiano medio (o mediocre?) deriva da una condizione psicologica che ha "maturato" nel corso dei secoli, per via delle varie dominazioni straniere in Italia. Il fatto che i Turchi, i Goti, gli Austriaci, gli Spagnoli, ecc abbiamo trattato come sudditi gli Italiani (durante le dominazioni), e che non abbiano fornito agli italiani quegli istituti democratici di cui, diversamente, disponevano gli altri popoli, ha generato nella mente dei nostri avi una sorta di diffidenza nei confronti dei dominatori e del potere/burocrazia in generale. Di qui, il non voler pagare i tributi.
                              E' una posizione condivisibile, pone in essere molte riflessioni...che naturalmente la nostra classe politica non considera nemmeno...

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