Il Sole. A partire dal 10000 a.C., la storia è piena di graffiti o scritture che rappresentano il rispetto e l’adorazione della gente verso questo oggetto. E’ facile capirne il perché: ogni giorno il sole sorge, porta la luce, il calore e la sicurezza, salvando l’uomo dal freddo, dall’oscurità e dai predatori notturni. Le civiltà capirono che senza di esso, il grano non sarebbe potuto crescere. Questi dati di fatto hanno reso il sole l’oggetto più adorato di tutti i tempi.
Gli antichi, allo stesso modo, prestavano molta attenzione alle stelle. Il rilevamento delle stelle consentiva loro di riconoscere ed anticipare eventi che si ripetevano nel corso di lunghi periodi di tempo (es. eclissi e lune piene..). Hanno quindi catalogato in gruppi la mappa celeste, in quelle che oggi conosciamo come costellazioni. La croce dello zodiaco rappresenta il sole che attraversa le 12 maggiori costellazioni nel corso di un anno. Rappresenta anche i 12 mesi dell’anno, le 4 stagioni, i solstizi e gli equinozi. Il termine zodiaco si riferisce al fatto che le costellazioni sono antropomorfizzate, ovvero personificate come persone o animali. In altre parole, le civiltà antiche non solo osservavano il sole e le altre stelle, ma li personificavano elaborando mitologie circa i loro movimenti e legami. Il sole, col suo potere di dare vita e di salvatore, era personificato come colui che rappresenta il Creatore Invisibile, ovvero Dio. Le 12 costellazioni rappresentavano le tappe del viaggio del Sole Dio e venivano identificate con nomi che spesso rappresentavano particolari elementi della natura che si manifestano in quel periodo dell’anno.
Horus è il Dio Sole dell’Egitto, risalente a 5000 anni fa. E’ la divinità Sole antropomorfa e la sua vita è una serie di mitologie allegoriche del movimento del sole nel cielo. Il termine “Horizon” viene dalla frase “Horus has risen”. Anche il termine “Hours” (ore) deriva da Horus, in quanto le ore rappresentano il percorso del sole durante la giornata. Il termine “Sunset” ha origine da questa mitologia, dato che Horus aveva un fratello malvagio chiamato Set, e Set era la personificazione dell’oscurità. Sinteticamente la storia di Horus è questa:
- Nasce il 25 dicembre dalla vergine Isis-Meri
- Nascita accompagnata da una stella dell’est che i re seguirono per trovare il neonato salvatore e portargli i doni
- A 12 anni era un prodigo insegnante
- A 30 anni viene battezzato (il battesimo non nasce col cristianesimo ma I primi a praticare il battesimo furono i sacerdoti egiziani della dea Iside)da una figura nota come Anup
- Aveva 12 discepoli che viaggiavano con lui, faceva miracoli
- A Horus venivano attribuiti nomi simbolici come “la luce”, “La Verità”, “Il buon pastore” ecc
- Dopo essere stato tradito da Typhon, Horus viene crocifisso, sepolto per 3 giorni, dopodiché è risorto.
Questi attributi di Horus sembrano permeare molte religioni e culture del mondo antico. Ad esempio:
- Attis, divinità frigia, nato da una vergine il 25 dicembre, crocifisso, sepolto e risorto dopo 3 giorni
- Krishna dell’India, nato da una vergine il 25 dicembre con una stella dell’est che segnalava il suo arrivo, ha compiuto miracoli coi suoi discepoli, crocifisso e poi risorto.
- Mitra della Persia, nato da una vergine durante il solstizio d’inverno, aveva 12 apostoli e faceva miracoli, sepolto per 3 giorni, poi risorto. E’ interessante il fatto che il giorno sacro del culto di Mitra fosse la domenica.
Perché queste caratteristiche? Perché la nascita da una vergine il 25 dicembre? Che c’entra la stella dell’est?
Gesù Cristo è nato dalla vergine Maria il 25 dicembre a Betlemme, la sua nascita viene annunciata da una stella dell’est, che tre re hanno seguito per trovare il salvatore. Fu insegnante a 12 anni, a 30 fu battezzato dal Battista e inizia il suo ministero. Ebbe 12 apostoli. Dopo essere stato tradito da Giuda, venduto per 30 denari, crocifisso e sepolto; dopo 3 giorni risorse.
La sequenza della nascita ha un’origine del tutto astrologica.
La stella dell’est è Sirio, che il 24 dicembre si allinea con le tre stelle più brillanti della Cintura di Orione. Queste 3 stelle sono chiamate, oggi come nei tempi antichi, “i 3 Re”. E i 3 Re, assieme a Sirio, si allineano esattamente con il punto in cui sorge il sole il 25 dicembre. Questa è la ragione per cui i 3 Re seguono la stella dell’est in modo da trovare l’alba: la nascita del sole.
La vergine Maria è la costellazione Virgo (=vergine). Il geroglifico per virgo era una “m” modificata; questa è la ragione per cui Maria, come molte altre vergini madri, come la madre di Adone (Mirra), o la madre di Buddah (Maya), iniziano per “m”. Alla costellazione Virgo ci si riferisce anche come “Casa del pane” e la rappresentazione di Virgo è una vergine che porta con sé un covone di grano. Questa “Casa del pane” e il simbolo del grano rappresentano i mesi di agosto e di settembre, il tempo della mietitura.
Betlemme si traduce letteralmente come “Casa del pane”; Betlemme è un riferimento alla costellazione virgo, un posto che si trova in cielo, non in terra.
C’è un altro fenomeno che si verifica fra il solstizio d’inverno e il 25 dicembre. Avvicinandoci al solstizio d’inverno, l’accorciarsi delle giornate e la fine dei raccolti simboleggiavano per gli antichi un processo di morte. Era la morte del sole. Il 22 dicembre la morte del sole si realizzava completamente, in quanto il sole continuando a muoversi verso sud per 6 mesi, raggiunge il punto più basso del cielo. La cosa curiosa che accade è questa: il sole smette di muoversi percettibilmente verso sud per 3 giorni. Durante questa pausa di 3 giorni il sole rimane in prossimità della Croce del sud: la costellazione Crux. E dopo questo periodo, il 25 dicembre, il sole si muove di un grado a nord, facendo presagire giorni più lunghi, calore e primavera.
Questa è la ragione per cui Gesù e numerose altre civiltà che hanno divinità legate al sole condividono queste idee di crocifissione, morte di 3 giorni e resurrezione.
E’ il periodo di transizione nel quale il sole modifica la sua direzione verso l’emisfero nord, portando la primavera, quindi la salvezza. Tuttavia gli antichi non celebravano la resurrezione del sole sino all’equinozio di primavera, a pasqua.
Cosa ne pensate di questa plausibile teoria?
Gli antichi, allo stesso modo, prestavano molta attenzione alle stelle. Il rilevamento delle stelle consentiva loro di riconoscere ed anticipare eventi che si ripetevano nel corso di lunghi periodi di tempo (es. eclissi e lune piene..). Hanno quindi catalogato in gruppi la mappa celeste, in quelle che oggi conosciamo come costellazioni. La croce dello zodiaco rappresenta il sole che attraversa le 12 maggiori costellazioni nel corso di un anno. Rappresenta anche i 12 mesi dell’anno, le 4 stagioni, i solstizi e gli equinozi. Il termine zodiaco si riferisce al fatto che le costellazioni sono antropomorfizzate, ovvero personificate come persone o animali. In altre parole, le civiltà antiche non solo osservavano il sole e le altre stelle, ma li personificavano elaborando mitologie circa i loro movimenti e legami. Il sole, col suo potere di dare vita e di salvatore, era personificato come colui che rappresenta il Creatore Invisibile, ovvero Dio. Le 12 costellazioni rappresentavano le tappe del viaggio del Sole Dio e venivano identificate con nomi che spesso rappresentavano particolari elementi della natura che si manifestano in quel periodo dell’anno.
Horus è il Dio Sole dell’Egitto, risalente a 5000 anni fa. E’ la divinità Sole antropomorfa e la sua vita è una serie di mitologie allegoriche del movimento del sole nel cielo. Il termine “Horizon” viene dalla frase “Horus has risen”. Anche il termine “Hours” (ore) deriva da Horus, in quanto le ore rappresentano il percorso del sole durante la giornata. Il termine “Sunset” ha origine da questa mitologia, dato che Horus aveva un fratello malvagio chiamato Set, e Set era la personificazione dell’oscurità. Sinteticamente la storia di Horus è questa:
- Nasce il 25 dicembre dalla vergine Isis-Meri
- Nascita accompagnata da una stella dell’est che i re seguirono per trovare il neonato salvatore e portargli i doni
- A 12 anni era un prodigo insegnante
- A 30 anni viene battezzato (il battesimo non nasce col cristianesimo ma I primi a praticare il battesimo furono i sacerdoti egiziani della dea Iside)da una figura nota come Anup
- Aveva 12 discepoli che viaggiavano con lui, faceva miracoli
- A Horus venivano attribuiti nomi simbolici come “la luce”, “La Verità”, “Il buon pastore” ecc
- Dopo essere stato tradito da Typhon, Horus viene crocifisso, sepolto per 3 giorni, dopodiché è risorto.
Questi attributi di Horus sembrano permeare molte religioni e culture del mondo antico. Ad esempio:
- Attis, divinità frigia, nato da una vergine il 25 dicembre, crocifisso, sepolto e risorto dopo 3 giorni
- Krishna dell’India, nato da una vergine il 25 dicembre con una stella dell’est che segnalava il suo arrivo, ha compiuto miracoli coi suoi discepoli, crocifisso e poi risorto.
- Mitra della Persia, nato da una vergine durante il solstizio d’inverno, aveva 12 apostoli e faceva miracoli, sepolto per 3 giorni, poi risorto. E’ interessante il fatto che il giorno sacro del culto di Mitra fosse la domenica.
Perché queste caratteristiche? Perché la nascita da una vergine il 25 dicembre? Che c’entra la stella dell’est?
Gesù Cristo è nato dalla vergine Maria il 25 dicembre a Betlemme, la sua nascita viene annunciata da una stella dell’est, che tre re hanno seguito per trovare il salvatore. Fu insegnante a 12 anni, a 30 fu battezzato dal Battista e inizia il suo ministero. Ebbe 12 apostoli. Dopo essere stato tradito da Giuda, venduto per 30 denari, crocifisso e sepolto; dopo 3 giorni risorse.
La sequenza della nascita ha un’origine del tutto astrologica.
La stella dell’est è Sirio, che il 24 dicembre si allinea con le tre stelle più brillanti della Cintura di Orione. Queste 3 stelle sono chiamate, oggi come nei tempi antichi, “i 3 Re”. E i 3 Re, assieme a Sirio, si allineano esattamente con il punto in cui sorge il sole il 25 dicembre. Questa è la ragione per cui i 3 Re seguono la stella dell’est in modo da trovare l’alba: la nascita del sole.
La vergine Maria è la costellazione Virgo (=vergine). Il geroglifico per virgo era una “m” modificata; questa è la ragione per cui Maria, come molte altre vergini madri, come la madre di Adone (Mirra), o la madre di Buddah (Maya), iniziano per “m”. Alla costellazione Virgo ci si riferisce anche come “Casa del pane” e la rappresentazione di Virgo è una vergine che porta con sé un covone di grano. Questa “Casa del pane” e il simbolo del grano rappresentano i mesi di agosto e di settembre, il tempo della mietitura.
Betlemme si traduce letteralmente come “Casa del pane”; Betlemme è un riferimento alla costellazione virgo, un posto che si trova in cielo, non in terra.
C’è un altro fenomeno che si verifica fra il solstizio d’inverno e il 25 dicembre. Avvicinandoci al solstizio d’inverno, l’accorciarsi delle giornate e la fine dei raccolti simboleggiavano per gli antichi un processo di morte. Era la morte del sole. Il 22 dicembre la morte del sole si realizzava completamente, in quanto il sole continuando a muoversi verso sud per 6 mesi, raggiunge il punto più basso del cielo. La cosa curiosa che accade è questa: il sole smette di muoversi percettibilmente verso sud per 3 giorni. Durante questa pausa di 3 giorni il sole rimane in prossimità della Croce del sud: la costellazione Crux. E dopo questo periodo, il 25 dicembre, il sole si muove di un grado a nord, facendo presagire giorni più lunghi, calore e primavera.
Questa è la ragione per cui Gesù e numerose altre civiltà che hanno divinità legate al sole condividono queste idee di crocifissione, morte di 3 giorni e resurrezione.
E’ il periodo di transizione nel quale il sole modifica la sua direzione verso l’emisfero nord, portando la primavera, quindi la salvezza. Tuttavia gli antichi non celebravano la resurrezione del sole sino all’equinozio di primavera, a pasqua.
Cosa ne pensate di questa plausibile teoria?
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