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UDU: Senato Accademico 15/09/09

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    UDU: Senato Accademico 15/09/09

    RELAZIONE UDU _ UNIONE DEGLI UNIVERSITARI

    l'ordine del giorno lo trovate qui http://www.facebook.com/note.php?not...1531397&ref=mf

    Il Senato Accademico si è aperto con una lunga relazione del Rettore sulla situazione dell'Università italiana e dei tagli giunti in estate che penalizzano in particolare gli atenei del sud. Per conoscere la posizione, condivisibile in gran parte, dell'università di Bari vi invito a leggere il documento del CURC (comitato universitario regionale di coordinamento) a firma degli Atenei Pugliesi e della Regione Puglia. http://www.uniba.it/dati-homepage/CU..._download/file

    Abbiamo affrontato la critica ai criteri sul FFO che svelano come sia falsa la retorica di un ministro che parla di merito, qualità severità della valutazione, lotta ai privilegi, attenzione agli studenti e dall'altro lato mettono gli atenei in ginocchio, e rischiano di peggiorare ancora la situazione, visto l'imminente taglio di 700.000.000 € previsto per il 2010 che porterebbe al fallimento i 2/3 degli atenei.

    Ho però sollevato l'auspicio che non replichi quella strategia del dialogo tra CRUI e Ministero che lo scorso anno ha consentito alla Gelmini di varare la 180, pezza a colori che non ha cambiato di una virgola l'effetto dei tagli della 133/08, ma di avere un atteggiamento ben più netto come Università degli Studi di Bari.

    Dato che tra i criteri premiali stabiliti dal ministero, rientra la qualità della valutazione ho proposto che già nel prossimo Senato Accademico venga messa in discussione l'integrazione di una rappresentanza studentesca all'interno del nucleo di valutazione. Siamo, infatti, convinti che la valutazione non possa essere svolta senza coinvolgere concretamente chi di essa è protagonista. Presenteremo una mozione a riguardo nel prossimo Senato.

    Il punto 4 – c del Senato vedeva una discussione sulla convenzione tra l'Università degli Studi di Bari ed il Corpo Forestale dello Stato per il riconoscimento di Crediti Formativi Universitari: determinazioni della Facoltà di Scienze Politiche.
    Da anni, infatti, in alcune facoltà e in particolare nella Facoltà di Scienze Politiche si utilizza, e forse si abusa, delle convenzioni con le forze dell'ordine.

    Il D.M. 270 (art.5 comma 7) consente e legittima tale pratica, regolamentandola come facoltativa:
    “Le università possono riconoscere come crediti formativi universitari, secondo criteri predeterminati, le conoscenze e abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso.”
    Ma recentemente il Ministero in una circolare (n°160/09 - http://www.miur.it/0006Menu_C/0012Do...Ulteri_cf2.htm ) indica la volontà di ridurre il numero massimo di crediti che è possibile riconoscere in un numero di 30 CFU (oggi il tetto massimo è 60 CFU). Nonostante tale indicazione del Ministero, la Facoltà di Scienze Politiche ha deciso di riconoscere ai suoi iscritti facenti parte del Corpo Forestale ben 46 crediti su 180.

    Riteniamo che se un lavoratore ha acquisito nel proprio percorso lavorativo competenze inerenti al percorso di studi sarà semplicemente agevolato nello studio e non ci sarà bisogno di una riduzione del piano di studi, che in alcuni casi arriva fino a 60 cfu e quindi a 1 anno su 3. E' quasi più semplice entrare in guardia di finanza e iscriversi alla facoltà, piuttosto che seguire il classico iter “faticoso” di qualunque studente “normale” e senza una divisa. La convenzione, nonostante il nostro parere contrario, è stata approvata a maggioranza. Continueremo a batterci contro un'idea di università che guarda solo al numero di studenti iscritti, e cerca di attrarre studenti con convenzioni e “sconti” e non con una didattica di qualità




    RIFERIMENTI LEGISLATIVI:
    Legge 448/2000 art.22:

    13.Al personale delle amministrazioni pubbliche che abbia superato il previsto ciclo di studi presso le rispettive scuole di formazione, ivi compresi gli istituti di formazione delle Forze di polizia ad ordinamento militare e civile e delle Forze armate, l'Istituto di perfezionamento della Polizia di Stato, la Scuola di polizia tributaria della Guardia di finanza e la Scuola superiore dell'economia e delle finanze, è riconosciuto un credito formativoper il conseguimento dei titoli di studio di cui all'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509. Le modalità di riconoscimento dei crediti formativi sono individuate con apposite convenzioni stipulate tra le amministrazioni interessate e le università.

    Legge 286/96 art.2:
    147. All'articolo 22, comma 13, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, nel primo periodo, le parole: «e' riconosciuto» sono sostituite dalle seguenti:«puo' essere riconosciuto».Le universita' disciplinano nel proprio regolamento didattico le conoscenze e le abilita' professionali, certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonche' le altre conoscenze e abilita' maturate in attivita' formative di livello post-secondario da riconoscere quali crediti formativi. In ogni caso, il numero di tali crediti non puo' essere superiore a sessanta.


    http://www.miur.it/UserFiles/3143.pdf:
    (56) Dal punto di vista normativo si ritiene necessario, innanzitutto:
    •potenziare l’efficacia della valutazione interna degli Atenei, prevedendo (mediante la presentazione di un disegno di legge di modifica dell’art. 1 della legge 19 ottobre 1999, n. 370) che i membri dei nuclei di valutazione di Ateneo siano in maggioranza esterni;
    •evitare che la scelta da parte dello studente del corso di studio cui iscriversi dipenda dal numero di crediti extrauniversitari riconosciuti dall’Ateneo, più che dalla qualità del percorso di studio offerto. A tal fine, si ritiene che ogni Ateneo possa riconoscere al riguardo un numero di crediti non superiore a trenta; occorrerà pertanto procedere alla conseguente modifica dell’art. 2, comma 147 del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, mediante la presentazione di un disegno di legge al riguardo.



    Altro argomento in discussione era la Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari e la ASL di Taranto in data 15.04.2009 attuativa del Protocollo d’Intesa tra l’Università degli Studi di Bari e la Regione Puglia per l’espletamento dei corsi di laurea nelle professioni sanitarie.
    Data l'inadeguatezza delle strutture della sede del corso di laurea in Medicina e Chirurgia del Polo Jonico attualmente situate in Via Virgilio le attività didattiche verranno provvisoriamente trasferite in Via Grazia Deledda.
    Pur apprezzando la soluzione individuata, abbiamo sollevato la necessità di istituire un servizio navetta che colleghi la nuova sede provvisoria con l'Ospedale sede dei tirocini. La richiesta è stata accolta e l'Università interesserà il Comune di Taranto per attivare tale servizio.
    - "Essere studenti vuol dire avere dei diritti, essere del LINK vuol dire difenderli!"

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