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RACCOLTA DIFFERENZIATA ALL'UNIBA - la richiesta dell'UDU

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    RACCOLTA DIFFERENZIATA ALL'UNIBA - la richiesta dell'UDU

    Ormai da tempo abbiamo smesso di far occupare alla questione ambientale, all’eco-sostenibilità, all’inquinamento in generale e allo scioglimento dei ghiacciai come conseguenza del riscaldamento globale un ruolo centrale nei telegiornali e sulle prime pagine dei quotidiani.
    Il nostro nuovo regime ha, infatti, altre priorità (instillare l’esterofilia e alimentare il germe del razzismo; sponsorizzare la Chiesa Cattolica come membro riconosciuto della coalizione di Governo; ignorare e far ignorare che il Papa corrente è il leader dei negazionisti della Shoah mentre i tedeschi hanno l’umiltà di imbarazzarsi e chiedere scusa ancora oggi se gli si ricorda che sono stati dei criminali; )
    E poi, a cosa servirebbe? Abbiamo già spot di case automobilistiche e società elettriche che dicono di occuparsi della riduzione delle emissioni di CO2.
    E comunque, c’è sempre un pinguino pronto a imboccare dei chewing-gum agli orsi polari per far si che…salvino la terra.

    Ma nonostante i tempi che corrono (ahimè), qualcuno della questione ambientale se ne occupa ancora perchè, evidentemente, si rende conto che, per esempio, la questione economica a livello mondiale viene influenzata dai singoli gesti che ognuno di noi compie ogni giorno.
    Per risolvere un problema apparentemente sciocco, come eliminare una carta buttata per terra perchè il bidone dell’immondizia è pieno, c’è bisogno che si metta in moto una macchina e, quindi, costosa.
    Con l’esplicito scopo di promuovere all’uopo una sensibilità comune, nell’Università degli Studi di Bari c’è chi si è posto il problema del fatto che ogni giorno centinaia di persone, in tutte le strutture afferenti all’Università, bevono bevande in lattina, gettano carta, consumano panini e altri generi alimentari di varia natura. Senza contare che gli inservienti, e talvolta i docenti, si trovano ad aver a che fare con scatoloni di cartone, polistirolo e una serie di altri generi di materiali che vengono “smaltiti” nella spazzatura comune.
    Anche se non si è occupata di fare una stima, anche approssimativa, della mole di rifiuti della quale stiamo parlando, l’Unione degli Universitari di Bari ha presentato la propria richiesta all’Università di Bari e agli enti locali affinché venga effettuata in tutti gli uffici e dipartimenti la raccolta differenziata.
    Non si tratta di un’idea originale o rivoluzionaria, giacché avviene già in altre città, ma di un’iniziativa volta a far comprendere come anche nelle piccole cose l’Università possa essere valida maestra di valori universali come civiltà e rispetto.

    Di seguito riportiamo la richiesta in oggetto:

    Alla Cortese attenzione

    del Magnifico Rettore Corrado Petrocelli


    dell'Assessore Ambiente e Sviluppo sostenibile, Igiene pubblica, Verde pubblico, Tutela degli animali, Politiche energetiche Maria Maugeri


    dell'Assessoreall' Ecologia - Tutela dell'ambiente, Politiche energetiche, Attività estrattive, Smaltimento rifiuti, Aree protette Michele Losappio




    Di fronte alla recente crisi del ciclo dei rifiuti in Campania, in un pianeta sempre più sull'orlo di una crisi ambientale, oltre che economica e sociale, crediamo che l'Università degli Studi di Bari non possa esimersi da assumere un ruolo all'avanguardia nel contribuire ad un consapevole uso della gestione dei rifiuti.

    A fronte di una grande quantità di rifiuti, carta in particolare, ma anche bottigliette di plastica, lattine di alluminio, ad oggi solo in alcuni uffici e in alcuni dipartimenti si effettua una attenta raccolta differenziata.

    Crediamo debba sempre più diventare una pratica diffusa in tutta l'Università degli Studi di Bari.

    Ci rivolgiamo pertanto agli Organi di Governo del Nostro Ateneo, alla Regione Puglia e al Comune di Bari, che in tal materia hanno dimostrato una concreta sensibilità, chiedendo di individuare modalità e risorse affinché l'obiettivo di un'Università eco-compatibile diventi realtà.

    Crediamo inoltre che un luogo di sapere e conoscenza qual è il nostro Ateneo debba farsi promotore di una coscienza pubblica e civile sull'importanza della raccolta differenziata, promuovendo una campagna di sensibilizzazione di tutta la comunità accademica.




    Per l'Unione degli Universitari

    Claudio Riccio
    Coordinatore UdU - Bari
    Rappresentante in Senato Accademico dell'Università degli Studi di Bari


    Leonardo Madio
    Rappresentante in Consiglio di Amministrazione dell'Università degli Studi di Bari
    - "Essere studenti vuol dire avere dei diritti, essere del LINK vuol dire difenderli!"


    #2
    Mi verrebbe una cosa da dire ... ma è troppo cattiva e potrebbe offendere l'animo di qualcuno ... chissà perchè mi vengono in mente cose cattive ogni volta che leggo i tuoi post ...

    Comunque ... bella iniziativa, bravi!

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      #3
      ma cattiva verso di me??
      - "Essere studenti vuol dire avere dei diritti, essere del LINK vuol dire difenderli!"

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        #4
        Originariamente inviato da Albatro Visualizza il messaggio
        ma cattiva verso di me??
        No no! Ancora non mi hai fatto arrabbiare quindi niente di cattivo contro di te

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          #5
          fiuuuuuuuuuu
          - "Essere studenti vuol dire avere dei diritti, essere del LINK vuol dire difenderli!"

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