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Il Politecnico si rafforza con sei corsi di laurea

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    Il Politecnico si rafforza con sei corsi di laurea

    Il Politecnico si rafforza con sei corsi di laurea
    Arriva una nuova “triennale” in Ingegneria meccanica

    Si amplia l'offerta formativa della facoltà di Ingegneria di Taranto del Politecnico di Bari. Diventano, infatti, tre i corsi di laurea triennali, che si aggiungono agli altri tre corsi di laurea magistrali già esistenti, per un totale ora di sei corsi di laurea a fronte dei cinque dell'anno in corso, uno dei quali (tra i corsi triennali) interclasse. Ma si tratta di corsi interfacoltà, quindi accorpati ai corsi attivati a Bari, vale a dire un unico corso su due sedi. E' l'ipotesi approvata dal Senato accademico del 21 marzo scorso che dovrà definitivamente varare la sua offerta formativa entro fine maggio. Ipotesi di corsi interfacoltà messa a punto dal Senato accademico non solo per Taranto, ma anche per l'altra sede decentrata di Foggia. In questo modo il Politecnico eviterebbe il ricorso al numero programmato per l'accesso ai corsi di laurea garantendo al tempo stesso qualità, efficacia ed efficienza a tutti corsi di laurea triennale e magistrale erogati. Ma ecco le novità nel panorama dell'offerta formativa per il prossimo anno accademico. Nell'ambito delle lauree triennali, previsti i corsi in Ingegneria civile ed ambientale (nell'ambito del curriculum in Ingegneria civile e per l'ambiente e il Territorio), Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni (nell'ambito del curriculum in Ingegneria dei sistemi elettronici e della comunicazione digitale) e - questa la vera novità sul territorio - Ingegneria meccanica (nell'ambito del curriculum dell'Ingegneria dei sistemi industriali). Gli ultimi due corsi in pratica sostituiscono l'unico interclasse di Ingegneria dei sistemi industriali ed elettronici, attualmente attivo in aggiunta a Ingegneria civile per l'ambiente ed il territorio. Quanto alle nuove lauree magistrali, previste Ingegneria civile ed ambientale (nell'ambito del curriculum in Ingegneria civile per l'ambiente ed il territorio), Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni (nell'ambito del curriculum in Ingegneria dei sistemi elettronici e della comunicazione digitale) e Ingegneria meccanica (nell'ambito del curriculum in Ingegneria dei sistemi industriali). “Si avranno così - rende noto la facoltà jonica - tre filiere complete (3+2) di formazione in tutte e tre le macroaree dell'ingegneria: civile e ambientale, industriale e dell'informazione, così come richiesto dallo stesso territorio, che ha già dimostrato sinora grande apprezzamento della qualità e della competenza dei neoingegneri di Taranto, viste le statiche occupazionali (83% entro tre anni dalla laurea) e le posizioni lavorative (dirigenti, progettisti, ricercatori etc.) che essi ricoprono attualmente presso le piccole, medie e grandi imprese operanti sul territorio jonico e su quelli limitrofi”. Infine, l'ulteriore novità annunciata per Taranto riguarda la possibilità di aprire sperimentalmente un curriculum del corso di laurea triennale in Disegno industriale della facoltà di Architettura, che potrebbe ben orientarsi non solo nel filone dell'ecodesign, ma anche in quelli del turismo e dell'archeolo gia, specifici dell'area jonica.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Sabato 26 Marzo 2011
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