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Comunicato stampa-Contro i tagli ai trasporti pubblici, per una mobilità sostenibile.

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    Comunicato stampa-Contro i tagli ai trasporti pubblici, per una mobilità sostenibile.




    Oggi, in tante città d'Italia, le studentesse e gli studenti della Rete della Conoscenza, hanno organizzato delle azioni di rivendicazione per denunciare gli ulteriori tagli al settore dei trasporti pubblici (circa il 75%) e il rincaro dei biglietti di treni e bus. E' strano come nell'Europa della libera circolazione delle persone, nel nostro paese, il governo abbia deciso di imporre restrizioni proprio alla mobilità dei cittadini. Ma gli ostacoli di natura economica all’accesso alla formazione e ai saperi, dopo gli intenti tagli al diritto allo studio, continuano ad aumentare, ed è il legislatore a porli in nome del contenimento del debito pubblico.

    Ogni studente ha diritto di muoversi liberamente sul nostro territorio attraverso una mobilità sostenibile che, a prescindere dal luogo di residenza, lo renda in grado di accedere ai luoghi della formazione e soprattutto a costo agevolato. E' Possibile allora che a Taranto, siano state soppresse tutte le tratte dei treni per le città più importanti della penisola, costringendoci a fare scalo a Bari, con il conseguente allungamento dei tempi di viaggio e l'aumento dei costi, che diventano esorbitati?

    Il pendolarismo, fenomeno di massa per gli studenti universitari tarantini, aggravato dall'aumento dei costi degli abbonamenti dei bus extraurbani, insieme alla dislocazione dei luoghi della formazione nelle periferie delle città (Quartiere Paolo VI, Quartiere Salinealla, Quartiere Tamburi) e alla distanza dal centro storico dalle zone più esterne della città; hanno fatto della mobilità, un nuovo ostacolo nel raggiungimento del diritto al sapere per gli studenti della città. E' necessario cercare di estendere il fondo che l'Adisu Taranto ha creato per abbattere il costo degli abbonamenti dei pullman extraurbani, garantendo questa possibilità, ai soli idonei di borsa di studio, estendendolo invece a tutti gli studenti universitari.

    Occorre un potenziamento del trasporto pubblico urbano, adottando nella città, una rete ad hoc per gli studenti universitari, che abbatta le distanze chilometriche, di tempo presenti tra le varie sedi e che colleghi queste al centro della città, motore propulsivo dell’aggregazione studentesca. Quest'anno abbiamo già limitato l'aumento del costo dell'abbonamento del trasporto urbano, causato dai tagli al trasporto pubblico, agli enti locali, Università e Agenzia per il Diritto allo Studio, proponendo un contributo annuale di 80 € che ha tamponato l'aumento del 100% del costo dell'abbonamento mensile, passato da 6 € a 12€. Per gli anni futuri, però si dovrà cercare di arginare questo aumento spropositato con politiche che incentivino l'utilizzo del trasporto pubblico su gomma, a costo agevolato.

    L’emergenza ambientale, poi ci impone un ripensamento degli stili di vita e della geografia urbana, con l’obiettivo di liberarci della schiavitù del trasporto privato e l'abbattimento di tutti gli inquinanti nella nostra città. Bisogna richiedere una mobilità sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale. Occorre istituire un servizio di “bike sharing” (prestito delle biciclette pubbliche), a costo agevolato o compreso all'interno dell'abbonamento del trasporto pubblico, nei pressi delle fermate dei pullman extraurbani, delle sedi universitarie e delle zone di maggior afflusso, in modo da incentivare l'uso del mezzo ecologico, naturalmente unito a delle zone e piste ciclabili tra le vie principali della città (o spartitraffico di Corso Italia e Viale Magna Grecia, Via Di Palama e Via D'Aquino, Corso Vittorio Emanuele) che abbattano l’emissione di idrocarburi prodotte dalle automobili, oppure istituire delle zone di “parking car” nelle periferie della città (Parco Cimino, Viale Virgilio), dalle quali far partire dei bus navetta elettriche verso il centro della città e i luoghi del sapere.

    In ultimo vorremmo denunciare l'abbandono delle rastrelliere nell'ex Convento San Francesco, in Via Duomo, che rappresentavano una intenzione lodevole per incentivare l'utilizzo della bici in città, e invece sembrano cadute nel dimenticatoio dell'Amministrazione Comunale e dall'Università, visto che da mesi sono semplicemente appoggiate ai muri della storica sede, senza perciò essere realmente utilizzabili dagli studenti, perchè instabili. Possibile che si voglia cambiare la rotta in nella nostra città in questo modo?

    SINDACATO STUDENTESCO
    LINK TARANTO
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