Io mi sono laureato ad aprile 2015. Per fare il concorso in magistratura devo fare il praticantato da un avvocato o non serve? Grazie a chi mi chiarisce questo dubbio
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Originariamente inviato da lukam86 Visualizza il messaggioIo mi sono laureato ad aprile 2015. Per fare il concorso in magistratura devo fare il praticantato da un avvocato o non serve? Grazie a chi mi chiarisce questo dubbioAbsolvo sed non obliviscor
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Originariamente inviato da lukam86 Visualizza il messaggioIo mi sono laureato ad aprile 2015. Per fare il concorso in magistratura devo fare il praticantato da un avvocato o non serve? Grazie a chi mi chiarisce questo dubbioOriginariamente inviato da ciccio90 Visualizza il messaggioIl praticantato di 18 mesi presso un avvocato serve solo se vuoi fare l'avvocato, se vuoi tentare il concorso in magistratura devi armarti di pazienza, studiare e, se vuoi, frequentare la c.d. scuola delle professioni legali.
REQUISITI
- ovviamente, laurea quadriennale o quinquennale in giurisprudenza
- essere cittadino italiano
- essere in possesso dei diritti civili
- essere di condotta incensurabile
- non essere stati dichiarati inidonei per tre volte consecutive al concorso per esami
PROVA SCRITTA
Consiste nello svolgimento di tre elaborati teorici, vertenti su diritto civile, penale e amministrativo.
PROVA ORALE
Si tratta ovviamente di un colloquio vertente su:
- diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano
- procedura civile
- diritto penale
- procedura penale
- diritto amministrativo, costituzionale e tributario
- diritto commerciale e fallimentare
- diritto del lavoro e della previdenza sociale
- diritto comunitario
- diritto internazionale pubblico e privato
- elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario
- lingua straniera, indicata dal candidato all'atto della domanda di partecipazione al concorso, scelta fra le seguenti: inglese, spagnolo, francese e tedesco.
Se riesci a vincere il concorso sarai nominato "uditore giudiziario", o più correttamente M.O.T., ossia Magistrato Ordinario in Tirocinio; il tirocinio è retribuito piuttosto bene e ha una durata minima di 18 mesi e si svolge presso gli uffici giudiziari della città sede della Corte d'Appello nel cui distretto l'uditore ha residenza; una parte del tirocinio (almeno 6 mesi) deve essere espletato presso la Scuola Superiore della Magistratura, sotto la supervisione di un magistrato affidatario (il tuo "maestro" per intenderci); terminato il tirocinio l'idoneità all'esercizio delle funzioni di magistrato ordinario viene certificata dal consiglio giudiziario competente della Corte di appartenenza e dal Consiglio Superiore della Magistratura; se (e solo se) dovessi risultare idoneo svolgerai un ulteriore tirocinio presso la sede giudiziaria di destinazione stabilità dal Ministero della Giustizia fino alla nomina di magistrato "di ruolo".
Lo studio, con la S maiuscola, non è meno importante della fortuna; io non lo farei mai perché penso proprio che mi esaurirei, personalmente mi basterebbe diventare avvocato...
Spero di essere stato esaustivo, detto questo buona fortuna!Absolvo sed non obliviscor
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- ovviamente, laurea quadriennale o quinquennale in giurisprudenza
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Originariamente inviato da lukam86 Visualizza il messaggioGrazie mille sei stato esaustivo. Si in effetti è un dubbio che mi porto da aprile. Quello di scegliere se fare l'avvocato o tentare il concorso in magistratura che è abbastanza lungo.Absolvo sed non obliviscor
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Le cose sono un po' cambiate rispetto a prima. Ora per essere ammessi al concorso occorre per i laureati aver conseguito il diploma di specializzazione presso una scuola forense o un dottorato di ricerca in materie giuridiche oppure aver svolto tirocinio di 18 mesi presso il tribunale. Oppure puoi accedervi se hai già conseguito l'abilitazione forense.
Tutte le info qui: https://www.giustizia.it/giustizia/i..._4_21.wp?tab=d
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Originariamente inviato da KeyScarpetta Visualizza il messaggioLe cose sono un po' cambiate rispetto a prima. Ora per essere ammessi al concorso occorre per i laureati aver conseguito il diploma di specializzazione presso una scuola forense o un dottorato di ricerca in materie giuridiche oppure aver svolto tirocinio di 18 mesi presso il tribunale. Oppure puoi accedervi se hai già conseguito l'abilitazione forense.
Tutte le info qui: https://www.giustizia.it/giustizia/i..._4_21.wp?tab=dAbsolvo sed non obliviscor
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Originariamente inviato da KeyScarpetta Visualizza il messaggioLe cose sono un po' cambiate rispetto a prima. Ora per essere ammessi al concorso occorre per i laureati aver conseguito il diploma di specializzazione presso una scuola forense o un dottorato di ricerca in materie giuridiche oppure aver svolto tirocinio di 18 mesi presso il tribunale. Oppure puoi accedervi se hai già conseguito l'abilitazione forense.
Tutte le info qui: https://www.giustizia.it/giustizia/i..._4_21.wp?tab=d
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Originariamente inviato da lukam86 Visualizza il messaggioGrazie mille x le info. E sai cosa bisogna fare per svolgere questo tirocinio?
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Originariamente inviato da KeyScarpetta Visualizza il messaggioAl tirocinio in tribunale si accede tramite domanda. Di solito vengono presi gli studenti più meritevoli. Si può fare in Tribunale, in Corte d'Appello...prova ad andare sul loro sito dovresti trovare il modulo oppure recati di persona. Solitamente però c'è una lista d'attesa.In bocca a lupo!
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Lukam86, come già ti è stato detto, per poter accedere al concorso in magistratura ci sono diverse possibilità:
- aver acquisito l'abilitazione di avvocato (anche se non si esercita);
- SSPL (al termine dei due anni);
- dottorato di ricerca in discipline giuridiche (al termine dei tre anni);
- tirocinio previsto dal Decreto del fare (previo possesso dei requisiti);
- pratica forense presso l'Avvocatura dello Stato.
Differentemente da ciò che è stato detto in precedenza, mi permetto di darti qualche consiglio...indipendentemente che tu voglia o meno fare l'avvocato nella vita, per approcciarti al concorso in magistratura è necessario procedere per gradi...trattandosi di un concorso notoriamente molto impegnativo, una pregressa esperienza maturata attraverso l'esame di avvocato non può che "fortificarti" in vista di ciò che ti aspetta successivamente (oltre che per ragioni di completezza anche in termini di conoscenza giuridica). Essere catapultati in un simile concorso, senza prima avere un minimo termine di paragone, è un pò un azzardo, onestamente...oltretutto, spulciando i cv di tutti i magistrati, vedrai che questi hanno prima conseguito l'abilitazione di avvocato, difficilissimo se non addirittura impossibile trovare qualcuno (anche tra gli ultimissimi) che ha raggiunto il titolo con la sola sspl e che, come penso saprai, fa acqua da tutte le parti. Una elevata percentuale di praticanti avvocati miei colleghi non ha minimamente intenzione di svolgere tale attività ma punta alla magistratura.
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Chissà perché hanno reso l'accesso alla magistratura così selettivo; è vero che quella del magistrato è una figura professionale di alto profilo però mi pare esagerato che addirittura si debba frequentare scuole di specializzazione, conseguire dottorati o fare tirocini giudiziari.Absolvo sed non obliviscor
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Chiedo scusa, vorrei fare una domanda che potrebbe risultare stupida, dopo aver conseguito la laurea LMG per la pratica in uno studio di avvocato bisogna seguire qualche iter?e' a pagamento? Come ci si relaziona in questi 18 mesi con il medesimo?cioè lui firma qualche registro dove notifica i mesi di praticantato?grazie.http://m.youtube.com/watch?v=GD2THFRoYW0
(Nelle tue mani-Andrea Bocelli)
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Individuato l'avvocato presso il quale svolgere pratica, bisogna dichiarare ciò al cdo della corte d'appello di appartenenza, presso il quale il "dominus" esercita. L'iscrizione al registro dei praticanti (non esiste, come spesso sento dire in giro, l'albo dei praticanti) comporta una spesa il cui importo è variabile a seconda della corte d'appello...tra le 100 e le 400, più o meno, cui segue il versamento di una tassa annuale di conservazione. Ogni praticante dispone di un libretto presso il quale dovranno essere annotate le udienze alle quelli lì stesso ha preso parte insieme al dominus, che ne sottoscrive la presenza, nonché una breve trattazione delle questioni in esse trattate. Tale libretto va consegnato ogni sei mesi, dunque per tre volte nel periodo di pratica. Sono altresì previsti uno o più colloqui di accertamento, nei quali occorre dimostrare l'effettivo compimento della pratica (in tribunale, nonché in studio).
Rispondendo a ciccio90, in realtà quelli da me elencati sono più che altro requisiti meramente formali per poter accedere al concorso. Concretamente, nessuno di essi mi risulta sia effettivamente sufficiente a formare l'aspirante magistrato. La preparazione più solida, oltre ad una smisurata dose di studio individuale, è data da appositi corsi di preparazione privati (tra i più celebri, Caringella, Bellomo, Galli, ecc...), i quali sono pensati in linea alla tipologia concorsuale.
Statisticamente parlando, oggi, chi si appresta a sostenere il concorso di magistratura possiede nella stragrande maggioranza dei casi tutti e quattro questi requisiti:
- laurea magistrale (requisito obbligatorio);
- SSPL generalmente conseguita prima dell'abilitazione forense;
- abilitazione di avvocato;
- frequenza di uno/due anni ad uno dei predetti corsi privati.
Tutti gli altri casi, compresi i dottori di ricerca, i dipendenti pubblici o coloro che possiedono il solo titolo SSPL rappresentano una netta minoranza.
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Originariamente inviato da malmoth Visualizza il messaggioRispondendo a ciccio90, in realtà quelli da me elencati sono più che altro requisiti meramente formali per poter accedere al concorso. Concretamente, nessuno di essi mi risulta sia effettivamente sufficiente a formare l'aspirante magistrato.
Perdonatemi, probabilmente sarò stato cinico però per me è la spiegazione più verosimile...Absolvo sed non obliviscor
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