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Fiaccolata per i diriti e i beni comuni

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    Fiaccolata per i diriti e i beni comuni

    Ore 17.30 concentramento sotto la Prefettura di Taranto
    Ore 18.00 partenza fiaccolata
    Ore 19.00 Presidio in Piazza M.Immacolata
    (Letture, dibattiti, teatro, musica e giochi di strada)

    ... Appello alla Mobilitazione per il 14 Dicembre

    Le studentesse e gli studenti medi e universitari di Taranto, dopo anni di staticità, hanno deciso di mobilitarsi contro il disegno di legge di un governo che ci vuole privare dell’istruzione pubblica. L’occupazione di vari istituti superiori e licei, l’occupazione delle sedi di Lettere e Giurisprudenza ed Ingegneria, hanno posto il netto dissenso nei confronti del governo, da parte di una generazione che ormai si vede privata, a causa delle sue riforme, del proprio futuro. Viviamo una condizione di precarietà ancor prima di immetterci nel mondo del lavoro e tanto nello studio quanto nel lavoro le nostre vite sono ridotte a merce da sfruttare.



    Le nostre Scuole e le nostre Università sono ormai ridotte ad un cumulo di macerie, svuotate ormai di didattica, servizi e ricerca, grazie ai tagli e false riforme da vent’anni a questa parte dei governi di vario colore. Siamo costretti ad emigrare nelle altre città e negli altri stati, per fuggire al disastro economico, civile e sociale in cui versa il nostro paese. La nostra condizione non è differente però da quella di chi sta subendo, in tempi di crisi, l’attacco generalizzato al mondo del lavoro e dei beni comuni. Il loro tentativo è quello di dividerci, frantumarci, portando avanti la politica dell’egoismo e dell’individualismo. L’impermeabilità del governo alle urla dei cittadini ormai ridotti a massa ignorata non è più accettabile.



    Noi ci mobilitiamo, perché vogliamo uscire da questa marginalità e riprenderci il diritto a cambiare la politica e riconquistare un presente ed un futuro all’altezza dei nostri sogni, delle nostre ambizioni che ci liberi dalla nuova schiavitù del precariato. L’attacco che stiamo subendo a scuole e università è lo stesso che stanno subendo i lavoratori di Pomigliano con l’abbattimento del contratto collettivo nazionale, è lo stesso che i lavoratori precari stanno subendo con l’approvazione del collegato lavoro, è lo stesso che stanno subendo le popolazioni sommerse dai cumoli d’immondizia, è lo stesso dei migranti espulsi a causa di leggi razziste, è lo stesso che stanno subendo i beni comuni ormai in pieno regime di privatizzazione come l’acqua.



    Il Governo Berlusconi, artefice di molti dei disastri, ormai sgretolato sotto i colpi degli scandali sessuali e della corruzione ostenta, sta per cadere o forse è già caduto prima del voto parlamentare del 14 Dicembre. Se dovesse cadere, ci sarebbe comunque poco da festeggiare, per una partita interamente giocata all’interno del Palazzo. La liberazione che meritiamo è quella di un risveglio collettivo, di una rivoluzione culturale e pacifica determinata da chi è stanco di subire. Il Governo è precario come noi, ma a differenza dei suo vassalli, di chi lo sostiene e di chi abbandona la barca, noi non siamo né sfiduciati, ne cadiamo. Il giorno dopo noi dovremo essere ancor li, nelle scuole, nelle università, pronti a costruire l’alternativa, pronti a ricostruire il futuro. Per questo siamo convinti che le mobilitazione per il 14 Dicembre debba essere quanto più larga possibile e vedere l’ampia partecipazione popolare. La vera opposizione siamo noi, come abbiamo dimostrato in tanti anni di lotte condivise, anche nel silenzio della “grande politica”.



    Il 14 Dicembre alle 17.30, durante il voto parlamentare partiremo con una fiaccolata per i diritti e i beni comuni, dalla Prefettura di Taranto (Simbolo del Governo) in Via Anfiteatro, invitando a partecipare la società civile, le lavoratrici e i lavoratori, i precari, il mondo della cultura e i cittadini in lotta a costruire con noi una vera e propria giornata di liberazione. Termineremo il corteo in piazza Immacolata, dove ci sarà un presidio della democrazia con letture, dibattiti, rappresentazioni teatrali, musica, artisti di strasa.

    Mandiamo il governo a casa, costruiamo il futuro.
    sigpic
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