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Appello alla mobilitazione degli studenti per l'8 ottobre

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    Appello alla mobilitazione degli studenti per l'8 ottobre

    Appello alla mobilitazione studentesca per l'8 Ottobre

    I tagli della 133 e della Finanziaria stanno mettendo in ginocchio il sistema della Scuola e dell’Università Pubblica costringendo tali sistemi ad un aumento delle tasse e ad una riduzione dei servizi, a discapito della didattica e della qualità della formazione, favorendo così gli Istituti e le Università private.

    I tagli e le riforme improntate al risparmio e allo smantellamento del carattere pubblico dell’Istruzione sono un problema che avrà ripercussioni su intere generazioni: per questo motivo LINK e UDS Taranto l’8 ottobre saranno in piazza per protestare contro le politiche del Governo nei confronti del mondo dell’istruzione, in difesa dei diritti dei soggetti in formazione e per dire un fermo NO a questa deriva privatista e aziendalistica del mondo della formazione.

    Alla protesta apporteremo contenuti e analisi elaborate dalle studentesse e dagli studenti delle nostre organizzazioni, oltre che, l’Altra Riforma della Scuola e dell’Università, per rilanciare un percorso alternativo, proposto dal basso per una scuola e per un'università pubblica, accessibile e di qualità. Le nostre proposte faranno da muro alle mire privatistiche e classiste della Riforma Gelmini che sta costringendo alla precarietà una massa enorme di docenti e lavoratori del comparto della conoscenza, specula sulle loro vite.

    Per questo saremo in piazza anche insieme alla FLC-CGIL, precari e ricercatori. La riforma Gelmini ha impostato scuola e università su un modello privato, accessibile solo a studenti facoltosi ed ad una classe elitaria; in questo modo, il sapere e la conoscenza perdono la loro prerogativa di strumento di riscatto sociale, non più fruibili dai capaci e meritevoli anche se privi di mezzi.

    La manifestazione inizierà con un'assemblea pubblica tra studenti medi, universitari, ricercatori e docenti in Piazza della Vittoria dalle ore 8, e, alle ore 10 ci sarà un Flash Mob degli studenti universitari presso Palazzo D’Aquino. Facciamo appello a tutta la comunità studentesca affinché partecipi alla mobilitazione per cambiare e costruire insieme, in tutte le scuole ed in tutte le facoltà, un’Altra Riforma. Partiamo dal basso e rappresentiamo le reali necessità di noi studenti e studentesse, mobilitiamoci per liberare idee e vite.

    LINK Taranto

    UDS Taranto
    sigpic

    #2
    Riferimento: Appello alla mobilitazione degli studenti per l'8 ottobre

    La sveglia suona! Studenti è ora di cambiare!

    Sembra una mattina come tante, la gente passeggia e fa colazione. Il solito viavai del centro con gente indaffarata nella solita routine quotidiana. Spira la leggera brezza del Mar Grande sulla città, ma inizia anche a soffiare il vento di un autunno caldo: "Porta ricordi lontani di onde passate e di giovani voci che ritornano a riempire le piazze e le strade". Questa non è una mattina come le altre, la piazza si affolla di studenti, é l'8 Ottobre del 2010!

    Volti giovani di studenti, di docenti, di genitori, bandiere di Link e UdS, striscioni, cartelli e le scritte sul megafono del Collettivo Peppino Impastato. C'è chi è sceso convinto, chi meno, chi incazzato, chi è di passaggio, chi arriva solo, chi in massa; ma la sostanza è che tutti sanno che sono scesi per lottare insieme.

    Lottare l'Otto Ottobre per dire no a chi demolisce l'Università e la Scuola Pubblica; per dire basta a chi vuole che il nostro futuro sia un'esistenza precaria in cui siamo destinati ad essere schiavi; per dire vattene a casa a chi pensa che il sapere, gli studenti e la cultura siano semplici voci di bilancio. Questo è il grido di protesta che si alza questa mattina a Taranto: “Cambiare Ora! Cambiare dal basso la Scuola, l'Università e la Società! Cambiare insieme per un futuro migliore!”.

    E' evidente che la situazione ormai a toccato il fondo del baratro. E' evidente che i governi passati e quello attuale, il "governo del fare", si sono dati veramente da fare. Aumenti delle tasse e diminuzione dei servizi degli studenti, taglio di corsi di laurea specifici del territorio, strutture mal funzionanti, biblioteche chiuse, riduzione del numero d'insegnanti di sostegno, classi affollate, mense che spariscono, ricercatori sempre più precari, insomma questa è la qualità che ci propongono.

    Secondo la Gelmini questa è la riforma epocale, che consegna l'Università ai privati senza nessuna regolamentazione, che mercifica la cultura, che calpesta i diritti degli studenti e riduce il livello di rappresentanza studentesca minando le basi della democrazia e della libertà. Forse perchè pensare e coltivare il sapere è pericoloso per chi vuole mantenere i propri privilegi. E' evidente che non si può stare più zitti! Questa mattina c'è qualcuno che ancora Pensa. La piazza si riempie, fa circolo intorno a striscioni che recitano: “Benvenuti alla Non Università” e “Costruiamo l'AltraRiforma della Scuola e dell'Università”. E' questa l'idea che parte dal basso, che rovescia il significato di mobilitazione e di protesta. Protesta fatta di Proposte concrete, partecipate, degli studenti, dei ricercatori dei docenti, di chi vive l'Università e la Scuola al contrario di chi pensa al sistema della formazione come un privilegio di pochi, dove introdurre la cultura militare e le armi.

    Gli interventi, gli applausi, i cori si ripetono forti e decisi questa mattina. Sono all'unisono come chi li grida; non importa da dove si viene, se si è universitari, studenti medi o lavoratori. L'importante è essere uniti e partecipare. Studenti, ricercatori, docenti e genitori uniti per Cambiare Ora! Questo è l'invito, questa è la promessa che dobbiamo mantenere nei giorni che verranno.

    Costruire proposte comuni attraverso assemblee e incontri aperti dove ci siano idee, dibattito, condivisione e soprattutto tanta voglia di Cambiare già da Ora! Siamo solo l'inizio, ma questa mattina la sveglia ha suonato con gli studenti alla carica a Taranto, a Bari, a Roma, a Firenze, a Milano e in oltre 80 piazze. Il vento di questo autunno è già caldo, pronto a spazzare gli incubi che un ministro getta sul futuro delle giovani generazioni.

    SINDACATO STUDENTESCO LINK TARANTO

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