annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

    L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

    Pubblico qui una serie di articoli e di iniziative riguardo la situazione dell'ateneo barese. Oggi gli effetti dei tagli si fannno sentire, l'uniba ha il bilancio in rosso per 52 milioni di euro. Questo rappresenta un danno per noi studenti, perchè questo bilancio in rosso comporta dei pesanti tagli ai nostri servizi. Girava voce che avrebbero chiuso il polo jonico ... bè questo è esagerato, però ci saranno gravi ripercussioni .. noi essendo una sede distaccata accuseremo il colpo più degli altri .. giusto per fare un esempio, potrebbe essere a rischio la convenzione con l'AMAT dell'abbonamento a 6€ per gli studenti universitari.

    I ragazzi che l'anno scorso manifestavano contro questi tagli e la riforma Gelmini avevano ragione ... e chi se ne infischiava dicendo che le leggi al livello nazionale "a noi non interessavano" si sbagliava, perchè questi sono gli effetti... e sono effetti molto pesanti.

    Di "meritocrazia" e "lotta ai baroni" in tutto questo non c'è traccia.

    Ho deciso di aprire questo post perchè credo che tutti debbano sapere come stanno davvero le cose. E spero che lo leggerete. Questa è più o meno la situzione che si prospetta in tutti gli atenei italiani.

    ------------------------------------------

    Profondo rosso per l'Ateneo barese. A pochi giorni dal Consiglio di Amministrazione del 29 dicembre 2009, inizialmente previsto per il 22 e poi rinviato, iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sullo stato di salute della più grande Università della Puglia.

    Dopo la riunione della Commissione Bilancio, in data 21 dicembre, conclusasi con una mera presa d'atto della difficile situazione economico-finanziaria, aggravata dalla mannaia dei tagli del Governo, il Rettore Petrocelli ha informato ieri il Senato Accademico, organo di discussione e di indirizzo politico dell'Università.

    Una situazione economica molto difficile per molte delle Università italiane, “virtuose” e non, secondo la differenziazione introdotta dal Ministro Mariastella Gelmini, tanto da impegnare l'Assemblea della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) nell'approvazione di una mozione lo scorso 26 novembre, con cui si richiede al Ministro un intervento "individuato in non meno di 500 milioni di euro” per evitare l'eliminazione o la compromissione “di funzioni e servizi essenziali” e “la caduta di qualità della didattica e della ricerca”. Una richiesta valutata come un “contentino per accettare la riforma universitaria della Gelmini” dagli studenti dell'Onda, a fronte di un taglio ben più elevato, introdotto dalla Legge 133: 1.5 miliardi di euro in 5 anni.

    Fra gli studenti che anche quest'anno sono scesi nelle piazze baresi contro i tagli ed il tentativo della Gelmini di “privatizzare di fatto l'Università” riecheggia un << noi l'avevamo detto. Siamo scesi in piazza e ci davano dei facinorosi... ed oggi tutti ammettono che avevamo ragione>>.

    Per l'Università degli Studi di Bari pesa il taglio di quasi 21 milioni di euro al Ffo (Fondo di Finanziamento Ordinario), la maggiore entrata nelle casse universitarie che permette alle Università di pagare il personale docente ed amministrativo. 21 milioni, parzialmente ridotti a 12 milioni dall'intervento della Legge Finanziaria approvata ieri in Parlamento, grazie ai maggiori introiti derivanti dallo Scudo fiscale. <<L'ennesimo contentino mediatico per far stare buoni i rettori, evitare le polemiche e proseguire sulla strada segnata dal DDL Gelmini di riforma del sistema universitario, approvato il 28 ottobre ed ora in commissione Istruzione al Senato. 400 milioni sono solo una parte del taglio al FFO per il 2010, mentre non ci sono rassicurazione sui tagli del prossimo anno. Il tutto mentre si continua, con ben 130 milioni di euro, a finanziare le scuole private>> fanno sapere dal sindacato studentesco LINK UDUBari.

    Ma i tagli del Governo non sono l'unica fonte del “disavanzo”, che si aggira sui 52 milioni di euro. A pesare sul bilancio anche il deficit di 14 milioni di euro emerso nel corso della variazione di bilancio del 30 settembre scorso, nonostante l'importante intervento finanziario a sostegno dell'Università da parte della Regione Puglia che compensava i tagli del Governo nella ripartizione del 7% dell'FFO su “base meritocratica”. Al deficit, causato in gran parte dagli arretrati stipendiali per il personale docente e tecnico amministrativo, si aggiungono poi gli adeguamenti degli stipendi che non vengono risarciti dal Ministero ed al mantenimento in servizio di ben 16 docenti fuori-ruolo che avevano fatto ricorso alla Corte Costituzionale per poter continuare ad insegnare.

    La situazione preoccupa non poco la componente studentesca, che vede sempre più imminente il rischio di un aumento delle tasse ed una riduzione dei servizi. LINK UDUBari, che esprime un Senatore Accademico ed un Consigliere di Amministrazione, "auspica che la proposta finale", che sarà presentata il 29 dicembre 2009 dopo la riunione del collegio dei revisori dei conti prevista per il 26 dicembre, “salvaguardi le funzioni sociali, didattiche e di ricerca dell'Università attraverso un impegno a mantenere in vita i servizi essenziali per gli studenti universitari”.

    <<Abbiamo presentato oggi una proposta di abolizione del gettone di presenza per i senatori accademici e consiglieri di amministrazione – spiega Leonardo Madio, Consigliere di Amministrazione di LINK UDUBari – In una fase di forte crisi ognuno deve fare la propria parte. Non si può chiedere agli studenti ed a quanti non percepiscono gli arretrati di fare uno sforzo, se in primis non lo fanno coloro che governano l'Università. Un segnale politico di questo tipo rappresenterebbe un segnale di sobrietà. Del resto anche l'Università di Foggia ha già fatto lo stesso, riducendo indennità e gettoni di presenza lo scorso novembre>>.

    <<Chiediamo che il risparmio – sostiene Claudio Riccio, Senatore Accademico – sia comunque destinato ai servizi agli studenti e in particolare al fondo della 390>>.

    Una situazione molto difficile per l'Università degli Studi di Bari, e non solo. La “virtuosa” Università del Salento ha, infatti, deliberato di non approvare il bilancio di previsione, obbligatorio entro il 31 dicembre, entrando in “esercizio provvisorio”. <<Il Consiglio di Amministrazione, compresi i rappresentati degli studenti, - ha fatto subito sapere il Rettore Laforgia - è stato unanime nel deliberare l’esercizio provvisorio come risposta inevitabile ai tagli ministeriali annunciati, ma soprattutto perché l’analisi attenta del bilancio non lascia margini ulteriori di riduzioni delle ‘uscite’, oltre a quelle già effettuate in questi due anni>>.

    FONTE: http://www.linkredulo.it/index.php?o...sita&Itemid=56
    Ultima modifica di Butterfly; 09/02/2010, 15:25.

    #2
    Riferimento: L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

    LINK - UDU Bari e LINK - UDU Taranto lanciano una protesta virtuale, pronta però a trasferirsi nella realtà se le nostre richieste non verranno ascoltate. Parte oggi una "fotopetizione" on line per affermare la necessità di salvaguardare gli investimenti di bilancio in favore degli studenti, dei servizi, senza toccare le tasse degli studenti.
    Sul nostro sito internet www.udubari.it è possibile scaricare il cartello con cui fotografarsi e inviare la foto a iononsonounospreco@linkbari.it o taggando il contatto facebook Link udubari
    Raccoglieremo centinaia di foto di studenti che dichiarano come noi "io non sono uno spreco: siamo studenti, non voci di bilancio".

    A distanza di un anno dalla Finanziaria 2009, la contestatissima legge 133, le Università italiane cominciano a sentire il peso dei tagli e “dell'attenzione del governo nei confronti del mondo dell'università e delle ricerca”:


    * 678.000.000 euro in meno per il 2010,

    * 316.000.000 in meno per l’anno 2011

    * circa 417.000.000 in meno per l’anno 2012.



    A nulla serve il contentino di 400 mln previsto dalla Finanziaria 2010. I tagli restano e pesano come una mannaia sui bilanci degli Atenei italiani.

    L'Università degli Studi di Bari, già colpita dalla riduzione per il 2009 a causa della ripartizione che penalizza gli atenei del sud italia, secondo le indiscrezioni degli ultimi giorni versa in una difficile situazione economica.



    52 milioni di euro di disavanzo di bilancio. 52 milioni di euro di spese non coperte dalle entrate. Un buco di bilancio causato in parte dai tagli del Governo nazionale, 21 milioni di euro per il 2010 ridotti a 12 dalla ripartizione degli introiti dello scudo fiscale, ed in parte da una cattiva gestione del passato.

    Lo scorso anno l'Amministrazione universitaria tagliò del 54% i fondi per il part-time agli studenti, un importante risorse sia per l'Università, impossibilitata nelle assunzioni, sia per gli studenti che, in una regione che ancora non assicura la copertura totale delle borse di studio, vedono riconoscersi una, seppur esigua, somma in denaro. A tale taglio si è, in parte, intervenuti grazie alle risorse provenienti dalla Regione Puglia permettendo di fatto ulteriori 400 contratti part-time (a fronte di un taglio di 1200).

    In questo contesto sembrano prospettarsi interventi difficili per la comunità studentesca: aumento delle tasse, riduzione dei servizi per gli studenti, ritorno ad una riduzione dell'orario di apertura delle biblioteche, ulteriore riduzione dei contratti part-time, taglio a borse di studio e provvidenze agli studenti, oltre che sottofinanziamento per didattica e ricerca.

    Crediamo fortemente, invece, che lo studente universitario, cittadino dell'Università, non debba subire sulla propria pelle le scellerate politiche del Governo nazionale e della maldestra gestione universitaria.

    Ricordiamo come l'Università di Bari, in un contesto di crisi economica e di malessere generale specie fra quanti non vedevano riconosciuti arretrati stipendiali, ha scelto di far continuare ad insegnare 13 docenti universitari ultrasettantenni, anzichè mandarli in pensione, come fatto da altre università. Costo dell'operazione da noi contestata: 766.000 euro.



    Ribadiamo con forza che gli studenti non sono voci di bilancio.

    Commenta


      #3
      Riferimento: L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

      COMUNICATO STAMPA LINK - udubari: bilancio uniba

      L'Università degli Studi di Bari ha appena approvato il suo bilancio di previsione 2010. I 52 milioni di disavanzo sono una cifra enorme, frutto di anni di disinvestimento nell'università e la ricerca, e in particolare dei tagli operati dal duo Gelmini - Tremonti con la complicità di una mansueta CRUI. Ma i tagli non bastano a giustificare questa situazione, dietro quei 52 milioni di disavanzo ci sono responsabilità ben radicate nella storia del nostro Ateneo, in passato troppo spesso usato come ufficio di collocamento, con anni in cui abbiamo assistito a picchi inverosimili nelle assunzioni.

      Prendiamo atto dell'importante inversione di tendenza avviata da codesta Amministrazione e della volontà di accertare le responsabilità e di proseguire attraverso un impegno di trasparenza e di rigore, ma crediamo sia necessaria una gestione condivisa dello "stato di emergenza". Ciò, invece, in occasione della redazione e approvazione del bilancio di previsione 2010, non è avvenuto.

      Crediamo che non debbano essere gli studenti a pagare questa crisi. Respingiamo le richieste di chi chiede sacrifici agli studenti, in particolare dinanzi a un ateneo in cui docenti che da decenni fanno parte di questa comunità, non rinunciando all'opzione della proroga dell'età pensionabile, portano ad una spesa aggiuntiva di più di 3.000.000 € tra over 70 e fuori ruolo.

      Nel voto, come negli interventi del nostro rappresentante in Consiglio di Amministrazione - Leonardo Madio - abbiamo espresso con nettezza un parere contrario al bilancio di previsione 2010. La scelta di tagliare del 40% i servizi agli studenti, dalle borse di studio dell'università, ai part-time, fino alle "spese per servizi agli studenti di cui alla legge 390" che finanziano tutorati, show card, convenzioni agevolate per il trasporto amtab, tesi all'estero per gli studenti, il centro universitario sportivo. Gli effetti saranno devastanti.

      Il Rettore aveva sempre sostenuto che "senza un adeguato e sostanziale miglioramento dei servizi non è pensabile aumentare le tasse". Condividiamo questa affermazione e ribadiamo che, la nostra contrarietà a un aumento della contribuzione studentesca viene oggi rafforzata da questo taglio del 40 % sui servizi agli studenti. Non è possibile risanare i conti dell'università provocati da cattivi amministratori e Governi scellerati mettendo le mani nelle tasche degli studenti.

      52 milioni di disavanzo equivalgono a una dichiarazione di un vero e proprio stato di emergenza, auspichiamo che ciò non si traduca in una dichiarazione dello stato di eccezione, con conseguente riduzione degli spazi di discussione e delle possibilità per i rappresentanti delgi studenti di incidere realmente sulle scelte dell'Ateneo. Se ciò avvenisse, e si proseguisse ulteriormente su una strada che penalizza gli studenti non potremo far altro che alzare ulteriormente il livello della mobilitazione in tutte le facoltà.

      Nel frattempo prosegue su www.udubari.it la campagna lanciata da LINK udubari e LINK udutaranto: una fotopetizione per ricordare al Rettore e agli organi di governo che gli studenti non sono mere voci di bilancio. Noi non siamo uno spreco da tagliare.
      Ultima modifica di Butterfly; 30/12/2009, 00:31.

      Commenta


        #4
        Riferimento: L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

        Corriere - 30 dicembre 2009 - Ateneo, OK al bilancio in rosso
        Voto contrario dei rappresentanti degli studenti:

        Non
        è possibile risanare i conti dell'università provocati da cattivi
        amministratori e Governi scellerati mettendo le mani nelle tasche degli
        studenti.




        Ultima modifica di Butterfly; 31/12/2009, 11:26.

        Commenta


          #5
          Riferimento: L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

          BILANCIO IN ROSSO? PAGANO GLI STUDENTI

          LINK UDUBari ha espresso la sua più netta contrarietà alla manovra di bilancio del nostro Ateneo, alla luce dei consistenti tagli ai principali capitoli di bilancio relativi alla comunità studentesca. Il tutto in un contesto di mancanza di condivisione dell'impianto di bilancio proposto e redatto da Uffici, senza alcun coinvolgimento propositivo dell'apposita commissione, chiamata il 21 dicembre ad una mera presa d'atto.

          Cosa è il bilancio di previsione?

          è il documento contabile che contiene le previsioni di Entrata e di Spesa relative all'anno di riferimento. Va approvato entro il 31 dicembre.

          Cosa è stato approvato?
          Dopo la mera presa d'atto della Commissione Bilancio, che non ha avuto la possibilità di proporre e operare, essendosi riunita solo in data 21 dicembre, il CDA ha approvato in linea di massima il bilancio con il disavanzo. Entro 90 giorni sarà predisposto un piano di rientro e successivamente ci sarà una variazione di bilancio. Si dice che saranno tutelati gli studenti, ma a nostro avviso si potranno eliminare i tagli solo se si introiteranno più di 52 mln di euro. Cosa molto improbabile.

          Cosa è il disavanzo?

          è l'ammontare della spesa pubblica non coperta dalle entrate. Ammonta a 52 mln di euro, nonostante più di 12 mln di euro di tagli a capitoli strettamente legati a studenti, ricerca e didattica

          Analisi dei Tagli agli Studenti:


          Spesa per altri servizi agli studenti ivi compreso il finanziamento al CUS:
          Il Fondo è gestito da una apposita Commissione paritetica Senato/Cda nella quale sono presenti sei rappresentanti degli studenti (indicativamente uno per ogni realtà studentesca).
          Il Taglio: si passa ad uno stanziamento pari a 1.116.818 euro. Una riduzione del 40%
          Cosa viene finanziato da questa commissione?




          Fondo 390 → 2010 1116818€ taglio del 40%
          (spesa importanti 2009
          buoni libro € 74.360,00
          show card € 71.000,00
          amtab € 67.000,00
          cus € 465.000,00
          Siae 50% 08/09 € 35.194,00
          Almalaurea € 72.750,00
          Totale € 785.304,00
          Percentuale spesa fissa 70,31%


          Dalla proiezione di cui sopra si evince come solo alcune delle spese coprano buona parte del nuovo fondo, il 70,31%. Il resto del fondo verrebbe poi destinato alle altre importanti attività della commissione:
          • estensione orario di apertura delle biblioteche (per i soli mesi di novembre-dicembre €36.000)
          • tesi all'estero per gli studenti che ne fanno richiesta (nel 2009 circa 120.000 euro)
          • Aumento numero di borse ERASMUS e corso di italiano per stranieri (lo scorso anno €100.000 euro)
          • Tutorati didattici
          • Esercitazioni didattiche
          • Diventerà quasi impossibile gestire quanto fatto in passato, e sulla base del nuovo stanziamento la commissione dovrà operare delle scelte di priorità. Ci batteremo per preservare quei servizi che stanno particolarmente a cuore gli studenti


          Contratti di collaborazione studentesca (part-time) → 150 ore per 930 euro:

          • I contratti di collaborazione rappresentano una delle forme di diritto allo studio surrogatorio presenti all'interno della nostra regione. Si tratta di una forma di collaborazione dello studente per un totale di 150 ore, prestate in uffici, segreterie, biblioteche permettendo da un lato all'Amministrazione di sopperire al bassissimo ricambio del personale (turn-over del 20% sino allo scorso anno → ogni 5 dipendenti che vanno in pensione ne viene assunto 1; blocco delle assunzioni per il 2010) e dall'altro di garantire allo studente, nella maggior parte dei casi idonei non beneficiario ADISU, di ottenere un sussidio economico.

          • Dopo la riduzione del 54% (da 2200 a 1000) operata lo scorso anno, e le nostre pressioni continue pressioni siamo riusciti ad ottenere nel corso del CDA del 30 ottobre un finanziamento per 400 part-time (da 1000 a 1400). Quest'anno invece il fondo, già esiguo, si riduce ulteriormente sino a 558.000 euro, pari a 600 contratti, che non garantiscono neanche la copertura dei non beneficiari ADISU, che hanno priorità rispetto a quelli che partecipano al bando dell'Università (che diventerà inutile).


          Contratti a tempo parziale 2010 € 558.000,00 600 contratti
          Contratti a tempo parziale 2009 € 930.000,00 1000 contratti 40,00%
          Contratti a tempo parziale 2009 finale 1400 contratti 67,20%
          Contratti a tempo parziale 2008 2075000 2200 contratti 74,20%

          Spese Attività Culturali: taglio del 40%
          • Sono dei fondi che vengono erogati per la realizzazione di attività culturali proposte da liste elettorali, associazioni riconosciute e gruppi informali di 50 studenti. Con un taglio così consistente si rende sempre più difficile la realizzazione di eventi importanti. Crediamo necessario operare un maggiore controllo su come vengono erogati questi fondi, tenendo in considerazione la qualità dell'offerta culturale e non una riduzione aprioristica del fondo
          • bando:http://www.uniba.it/ateneo/amministr...ivitaculturale

          Provvidenze agli studenti: taglio del 40%

          • Questo è un fondo utilizzato da una apposita commissione che valuta le richieste degli studenti pervenute. Vi fanno ricorso tutti gli studenti che, per condizioni economiche molto disagiate, per impossibilità di ottenimento di borsa di studio o per cambiamenti repentini della situazione economica della famiglia, non possono permettersi l'Università. Tagliando su questo fondo in un contesto di forte crisi economica e in una regione che ancora non corrisponde a tutti gli aventi diritto la borsa di studio è quanto di più lesivo per il diritto allo studio
          • Info: http://www.uniba.it/ateneo/amministr...tu/provvidenze

          Borse di studio universitarie: taglio del 40%

          A ciò si aggiungono altri tagli a Fondo per il miglioramento della didattica, Assegni di Ricerca, sostegno alle biblioteche.

          …Nonostante questi tagli il bilancio approvato dall'Università presenta un BUCO DI 52 MILIONI DI EURO.


          Entro 90 giorni sarà presentato un piano di rientro, le cui linee generali prevedono:
          • vendita di beni immobili
          • convenzione con la Guardia di Finanza per la lotta all'evasione. Finalmente si inizia a parlare di controllo delle dichiarazoni
          • revisione regolamento per la determinazione tasse e contributi → Il testo del verbale scritto dal Rettore ai revisori dei conti parla espressamente di modifica (AUMENTO TASSE) alla luce del miglioramento dei servizi. Ma come si coniuga un MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI con la RIDUZIONE DEI CAPITOLI CHE GARANTISCONO SERVIZI AGLI STUDENTI? Il Rettore aveva sempre sostenuto che “senza un adeguato e sostanziale miglioramento dei servizi non è pensabile aumentare le tasse”. Condividiamo questa affermazione e ribadiamo che, la nostra contrarietà a un aumento della contribuzione studentesca viene oggi rafforzata da questo taglio del 40 % sui servizi agli studenti. Non è possibile risanare i conti dell’università provocati da cattivi amministratori e Governi scellerati mettendo le mani nelle tasche degli studenti.
          • Revisione regolamento rimborso tasse in chiave più “equa e razionale” per agevolare gli studenti meritocratici → nella sostanza vogliono approvare le parti che LINK UDUBari nella seduta del 30 ottobre 2009 aveva fatto eliminare da un DOCUMENTO SUL CICLO DI RISCOSSIONE TASSE e che prevede l'aumento della prima rata forfettaria per gli studenti provenienti dai paesi in via di sviluppo e l'eliminazione dei rimborsi per gli studenti che si laureano in tempo. Il tutto mentre l'Amministrazione Universitaria deve ancora rimborsa prime rate di anni fa (con le nostre continue interrogazioni e sollecitazioni il problema è venuto alla luce, ma occorre continuare in questa direzione)
          • Per info: Verbale CDA 30 ottobre punto 20 pag.322: http://oc.ict.uniba.it/home/verbali/...-2009.pdf/view

          Fonte SITO LINK UDUBARI

          Commenta


            #6
            Riferimento: L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

            ASTA FALLIMENTARE DELL'UNIVERSITA'


            Oggi 15 gennaio si è tenuta l'inaugurazione dell'Università degli studi di Bari alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

            Sono quasi vent'anni che l'Università, insieme a tutti i settori della conoscenza, non viene considerata, dai governi che in questi anni si sono alternati, come un bene collettivo sul quale investire per il futuro di tutti/e, ma come un peso, una spesa inutile da tagliare, da smembrare.

            Siamo arrivati al punto finale di un lungo processo di privatizzazione, e qui e ora abbiamo davanti chiaramente l'epilogo di una vicenda che condannerà noi e un'intera generazione alla precarietà e all'assenza di futuro.
            Da anni per ogni passo nella direzione nella distruzione del sapere pubblico un presidente della repubblica richiama inutilmente il governo di turno ad investire in ricerca e formazione.


            Un gioco delle parti francamente stancante, o quanto meno inutile.
            E questo accade anche oggi; Napolitano parla dell'importanza dell'Università, i professori applaudono e intanto sappiamo tutti/e di un buco di 52 milioni di euro, destinati ad aumentare, che pende sulla testa di noi studenti.

            Perchè Napolitano, il Magnifico rettore, gli organismi dell'Università non spiegano a tutti/e come sia stato creato questo incredibile deficit? Perchè non ci spiegano come intendono risolvere il problema? Noi proviamo ad immaginare (e del resto questa storia si ripete sempre uguale): aumento delle tasse a cui corrisponderà una drastica riduzione dei servizi; questa perversa equazione che si ripete da vent'anni e che ha permesso a generazione di baroni di lavorare mentre gli studenti vedevano peggiorare la propria situazione anche sotto attacco di governi centrali e locali e di potentati economici, rischia di essere l'atto di smantellamento finale dell'Università degli Studi di Bari.

            E' per queste motivazioni che oggi di fronte al teatro Petruzzelli, noi studenti e studentesse di Link Bari, Collettivo di Lettere e Filosofia, Collettivo di Medicina, Collettivo Fuori Sede abbiamo inscenato la vendita all'asta dell'università e dei suoi beni e servizi. Come succederà nella realtà dei prossimi mesi con la riforma Gelmini, aziende e privati si sono appropriati a basso prezzo, di tutti i servizi dell'Università; servizi essenziali per la vita degli studenti baresi, e non possiamo accettare che siano gestiti da interessi aziendalistici e non pubblici.

            Per questo noi del Collettivo di Lettere e Filosofia, Collettivo di Medicina, Collettivo Studenti Fuori Sede e Link Bari, lanciamo una data di mobilitazione per il 20 gennaio ore 10.30 presso il dipartimento di Matematica, in cui si svolgerà la CONTROINAUGURAZIONE dell'Università.

            FONTE LINK UDU BARI

            Commenta


              #7
              Riferimento: L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

              L'università aumenta le tasse
              studenti sul piede di guerra

              I ragazzi lasciano la commissione Bilancio: fino al 27 per cento in più

              di GIULIANO FOSCHINI



              L'UNIVERSITÀ di Bari ha deciso di aumentare le tasse nel prossimo anno accademico: mantenuta la no tax area fino a 14mila euro di reddito, potranno aumentare fino al 27 per cento in più rispetto alle attuali. La decisione è stata presa ieri in commissione bilancio con il voto contrario delle componenti studentesche. I più duri sono stati però i rappresentanti di Link, Claudio Riccio e Leonardo Madio, che hanno abbandonato la sala prima della votazione parlando "di un colpo di mano a danno degli studenti".

              Per questo ora chiedono l'intervento del rettore, Corrado Petrocelli: "È accaduto - spiegano - qualcosa di illegale oltre che di profondamente scorretto. Speriamo che il rettore mantenga l'impegno preso portando questa decisione all'attenzione del Senato accademico". Per essere ratificato, l'aumento delle tasse deve essere infatti votato dal consiglio d'amministrazione.

              Ma gli studenti chiedono anche un passaggio nell'organo più politico, qual è il Senato, per discutere. "Noi avevamo portato una proposta concreta - dice Riccio - per aumentare il gettito e nello stesso tempo non incrementare le tasse. L'ipotesi non è però stata nemmeno presa in considerazione". Gli studenti denunciano come la discussione si sia conclusa "appena in due ore quando - continuano - discussioni su cose come il limite pensionabile dei ricercatori sono durate per quattro sedute".

              "Con questo aumento poi - concludono - si andrebbe a violare, superandola, la proporzione imposta dal ministero tra fondo ministeriale e introiti derivanti dalle tasse. Perché in questo caso si può violare la legge?".

              http://bari.repubblica.it/cronaca/20...ersit-3536006/


              l'Uniba propone un aumento del 25% per i redditi dai 13.000 € ai 24.000 € di ISEUU. per le fasce dai 24.000 € in su l'aumento proposto è del 27,84 % (proposte fatte in commissione bilancio a Bari).
              Il tutto mentre i servizi vengono tagliati del 40 %, viene massacrata la ricerca e la didattica, aperto un mutuo che indebiterà l'ateneo per i prossimi 10 anni.

              Commenta


                #8
                Riferimento: L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

                stiamo messi davvero male..

                Commenta


                  #9
                  Riferimento: L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

                  Bè in effetti si .. è vero che l'aumento riguarda solo alcune fasce di reddito .. ma comunque calcola che chi paga il massimo delle tasse arriva a pagare 1000€ l'anno .. e quali sono i servizi!?
                  Questa è solo la proposta fatta in commissione bilancio ... ma c'è il rischio concreto che sia approvata poi in CDA ..
                  Ci aumentano le tasse, e ci diminuiscono i servizi ..
                  Questa si che è una università meritocratica e di qualità!

                  Commenta


                    #10
                    Riferimento: L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

                    Commenta


                      #11
                      Riferimento: L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

                      Originariamente inviato da ely88 Visualizza il messaggio
                      Si .. hai letto bene.

                      Commenta


                        #12
                        Riferimento: L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

                        per citare un vostro slogan: io non sono uno spreco!!!

                        Commenta


                          #13
                          Riferimento: L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

                          Originariamente inviato da ely88 Visualizza il messaggio
                          per citare un vostro slogan: io non sono uno spreco!!!
                          Bravissima! .. siamo studenti, non voci di bilancio!
                          Per caso sei fan di LINK!?

                          Commenta


                            #14
                            Riferimento: L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

                            Originariamente inviato da Butterfly Visualizza il messaggio
                            Bravissima! .. siamo studenti, non voci di bilancio!
                            Per caso sei fan di LINK!?
                            ho letto la vostra campagna "io non sono uno spreco" e mi riconosco nello slogan: tra tutti i tagli possibili, quelli all'istruzione universitaria non li vedo come "i più urgenti"...
                            Ultima modifica di ely88; 25/04/2010, 22:28.

                            Commenta


                              #15
                              Riferimento: L' Università di Bari trema, buco di 52 milioni di euro

                              Originariamente inviato da ely88 Visualizza il messaggio
                              ho letto la vostra campagna "io non sono uno spreco" e mi riconosco nello slogan: tra tutti i tagli possibili, quelli all'istruzione universitaria non li vedo primari...
                              Non è che non sono primari, sono sbagliati. Gli altri paesi europei investono molto di più dell'Italia nell'università e ricerca (dati europei, non dicerie dei "comunisti" ) .... il problema italiano è l'organizzazione. Purtroppo della c.d. "lotta ai baroni" non c'è traccia .. chi spreca i soldi dell'università pubblica è ancora li al sicuro al suo posto. E allora anche quel poco che è rimasto viene gestito male.
                              La "riforma Gelmini" non esiste .. è solo un cumulo di tagli.
                              E noi .. ci rimettiamo

                              L'alternativa però è possibile http://www.wikisaperi.netsons.org/me...e=AltraRiforma

                              Commenta

                              Sto operando...
                              X