In questa sede vorremmo ricordare quanto scritto nella relazione del disegno di legge regionale e quanto pubblicato su PugliaSocialeNews in occasione dell'approvazione della legge regionale 39/2007.
Nel disegno di legge si scriveva:
"La necessità di tempi celeri è connessa in particolare alla costituzione anche in Puglia del registro regionale delle associazioni di promozione sociale, assai importante con riferimento:
- alle dinamiche nazionali che nell’ultimo anno hanno aperto anche al mondo della solidarietà l’accesso a specifici benefici fiscali, in particolare quelli connessi al concorso al riparto delle risorse del 5 per mille del gettito dell’imposta sui redditi delle persone fisiche;
- alle dinamiche regionali connesse ad un rilancio dei percorsi di programmazione e progettazione partecipata, attivati in particolare a livello comunale e sovracomunale, che in molti casi richiedono il possesso del requisito del riconoscimento mediante iscrizione ad un registro regionale, per l’ammissibilità della richiesta di partecipazione;"
Su PugliaSocialeNews, invece, si annunciava:- alle dinamiche nazionali che nell’ultimo anno hanno aperto anche al mondo della solidarietà l’accesso a specifici benefici fiscali, in particolare quelli connessi al concorso al riparto delle risorse del 5 per mille del gettito dell’imposta sui redditi delle persone fisiche;
- alle dinamiche regionali connesse ad un rilancio dei percorsi di programmazione e progettazione partecipata, attivati in particolare a livello comunale e sovracomunale, che in molti casi richiedono il possesso del requisito del riconoscimento mediante iscrizione ad un registro regionale, per l’ammissibilità della richiesta di partecipazione;"
"Legge regionale per le associazioni di promozione sociale
Il consiglio regionale istituisce anche il registro regionale delle APS
Un’attesa di oltre sei anni e finalmente anche in Puglia è legge il riconoscimento delle associazioni di promozione sociale. La legge nazionale, la n. 383 del 2000, difatti, obbligava le singole regioni a garantire l’istituzione del registro regionale delle associazioni di promozione sociale, al fine di avere accesso a qualsiasi beneficio ad esse riservato. Nonostante in Puglia già dal 1994 fosse attivo il registro regionale delle cooperative sociali e quello delle organizzazioni di volontariato, si son dovuti attendere tanti anni per la realizzazione.
La svolta non è di poco conto se si considera il forte indotto prodotto dal 5 per mille che annualmente consente di distribuire diversi milioni di euro per il finanziamento delle attività di ricerca, di solidarietà e di promozione culturale che tante associazioni assicurano sui territori regionali. A partire dal 2008 anche le associazioni di promozione sociale pugliesi godono dei benefici che sono riservati già da due anni dalla finanziaria alle altre regioni, purché regolarmente iscritte nel registro regionale.
“Esprimo la più grande soddisfazione – afferma l’assessore alla solidarietà sociale Elena Gentile - per l’approvazione di questa norma, che considero un risultato di civiltà, insieme doveroso da parte del governo e del consiglio regionale, per rimuovere quegli ostacoli che non assicuravano pari opportunità nell’accesso ai benefici per le associazioni in Puglia. Infatti fino ad oggi hanno potuto presentare richieste per il 5 x mille solo le grandi associazioni di promozione sociale, iscritte e riconosciute a livello nazionale, perché già presenti in più Regioni, ma non quelle più piccole, più giovani, più radicate sul territorio regionale e che non hanno diramazioni in altre regioni italiane.”
Si è aperta con la nuova legge regionale una stagione di grandi opportunità di crescita e di consolidamento della rete delle organizzazioni di impegno civile, sociale e culturale, che passa sia attraverso il riconoscimento formale delle associazioni più strutturate e più attive nei contesti locali, sia attraverso l’accesso anche delle associazioni di promozione sociale riconosciute, insieme alle organizzazioni in regime onlus e alle imprese sociali, alle nuove opportunità di finanziamento di progetti di investimento e di sperimentazioni (Programma Operativo 2007-2013), nonché diverse iniziative regionali a valere su fondi nazionali.
Nel dicembre 2007 è stato anche istituito presso il competente ufficio “Terzo Settore”, il Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale. Il registro contiene la denominazione e l’ubicazione dell’associazione, l’ambito prevalente delle attività, gli estremi dell’iscrizione al registro nazionale o dei provvedimenti comunali. Inoltre, in forma sperimentale, il registro è tenuto telematicamente e pubblicato sui siti istituzionali della Regione Puglia e del settore sistema integrato servizi sociali. L’iscrizione dell’associazione interessata al registro regionale, viene disposta, volta per volta, con atto del dirigente del settore sistema integrato servizi sociali."
E vorremmo chiedere all'Assessore al Welfare della Regione Puglia, dott.ssa Elena Gentile, ammesso che sia al corrente di quanto sta accadendo: Il consiglio regionale istituisce anche il registro regionale delle APS
Un’attesa di oltre sei anni e finalmente anche in Puglia è legge il riconoscimento delle associazioni di promozione sociale. La legge nazionale, la n. 383 del 2000, difatti, obbligava le singole regioni a garantire l’istituzione del registro regionale delle associazioni di promozione sociale, al fine di avere accesso a qualsiasi beneficio ad esse riservato. Nonostante in Puglia già dal 1994 fosse attivo il registro regionale delle cooperative sociali e quello delle organizzazioni di volontariato, si son dovuti attendere tanti anni per la realizzazione.
La svolta non è di poco conto se si considera il forte indotto prodotto dal 5 per mille che annualmente consente di distribuire diversi milioni di euro per il finanziamento delle attività di ricerca, di solidarietà e di promozione culturale che tante associazioni assicurano sui territori regionali. A partire dal 2008 anche le associazioni di promozione sociale pugliesi godono dei benefici che sono riservati già da due anni dalla finanziaria alle altre regioni, purché regolarmente iscritte nel registro regionale.
“Esprimo la più grande soddisfazione – afferma l’assessore alla solidarietà sociale Elena Gentile - per l’approvazione di questa norma, che considero un risultato di civiltà, insieme doveroso da parte del governo e del consiglio regionale, per rimuovere quegli ostacoli che non assicuravano pari opportunità nell’accesso ai benefici per le associazioni in Puglia. Infatti fino ad oggi hanno potuto presentare richieste per il 5 x mille solo le grandi associazioni di promozione sociale, iscritte e riconosciute a livello nazionale, perché già presenti in più Regioni, ma non quelle più piccole, più giovani, più radicate sul territorio regionale e che non hanno diramazioni in altre regioni italiane.”
Si è aperta con la nuova legge regionale una stagione di grandi opportunità di crescita e di consolidamento della rete delle organizzazioni di impegno civile, sociale e culturale, che passa sia attraverso il riconoscimento formale delle associazioni più strutturate e più attive nei contesti locali, sia attraverso l’accesso anche delle associazioni di promozione sociale riconosciute, insieme alle organizzazioni in regime onlus e alle imprese sociali, alle nuove opportunità di finanziamento di progetti di investimento e di sperimentazioni (Programma Operativo 2007-2013), nonché diverse iniziative regionali a valere su fondi nazionali.
Nel dicembre 2007 è stato anche istituito presso il competente ufficio “Terzo Settore”, il Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale. Il registro contiene la denominazione e l’ubicazione dell’associazione, l’ambito prevalente delle attività, gli estremi dell’iscrizione al registro nazionale o dei provvedimenti comunali. Inoltre, in forma sperimentale, il registro è tenuto telematicamente e pubblicato sui siti istituzionali della Regione Puglia e del settore sistema integrato servizi sociali. L’iscrizione dell’associazione interessata al registro regionale, viene disposta, volta per volta, con atto del dirigente del settore sistema integrato servizi sociali."
- dove sono le pari opportunità se le "grandi associazioni di promozione sociale, iscritte e riconosciute a livello nazionale", partecipano alla raccolta del 5 per mille senza alcun obbligo di copertura assicurativa mentre quelle più piccole vengono escluse e cancellate dal registro solo perché prive della stessa copertura?
- dov'è la sezione dedicata all'associazionismo di promozione sociale che in base alla legge 39/2007 dovrebbe essere stata istituita nell'ambito dell'Osservatorio regionale delle politiche sociali di cui all'articolo 14 della legge regionale 10 luglio 2006, n. 19? Vorremmo poter contattare l'unico organo che potrebbe tutelarci in questa occasione ma anche cercando online non ne troviamo traccia. D'altronde il Presidente Vendola, per decidere sul ricorso che abbiamo presentato ex art. 10 legge 383/2000, dovrebbe acquisire il parere vincolante di tale sezione dell'Osservatorio... ma se la sezione non è stata istituita, chi ci tutela?
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