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Nuova sede per il liceo artistico ex Lisippo

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    Nuova sede per il liceo artistico ex Lisippo

    IL CASO: CAPRIULO E MIGNOGNA
    L'artistico non vada nell'ex clinica

    Finisce nelle maglie del Consiglio comunale una vicenda annosa di competenza dell'Amministrazione provinciale, vale a dire l'individuazione di una nuova sede per il liceo artistico ex Lisippo, allocato da decenni in un immobile di via Lucania dal fitto oneroso e con contratto in scadenza a fine dicembre. A tentare di provvedervi in largo anticipo era stata la stessa Provincia che, a maggio 2011, aveva proceduto con un'indagine di mercato ad evidenza pubblica per individuare due immobili da prendere in locazione. Due le offerte pervenute: una dalla stessa società attuale proprietaria della sede di via Lisippo, scartata perché ritenuta onerosa; l'altra dalla società casa di cura “Bernardini” che proponeva un canone annuo di 372 mila euro più Iva, considerata favorevolmente. Deliberato in tal senso e sottoscritto il relativo accordo, la proprietà dell'immobile di via Falanto ha presentato al Comune un progetto di ristrutturazione e cambio d'uso da casa di cura in edificio scolastico, atti preliminari all'agibilità che è anche la condizione per la definizione del contratto finale. Ma chiamato a deliberare sulla proposta, nella seduta del 22 maggio scorso, il Consiglio comunale ha rinviato ogni decisione al prossimo. La questione finisce così all'attenzione dell'associazione “L'altra Taranto. Sì al cambiamento”, a firma di Angela Mignogna, e del consigliere comunale Dante Capriulo che, esprimendo una serie di perplessità in ordine alle scelte fatte dalla Provincia, hanno posto al commissario della Provincia di Taranto, Mario Tafaro, un problema di utilizzo del danaro pubblico.
    Per i mittenti della lettera appare infatti oneroso l'impegno contrattuale rinnovabile di sei anni in sei anni e comprensivo di previsioni di penali in caso di rescissione anticipata. Penali che vanno dai 2.610.000 euro se si recede entro il 12esimo anno fino all'azzeramento di ogni penale se si recede dopo il 34esimo anno. Provincia e Comune di Taranto (che a breve erediterà la competenza anche sulle scuole superiori della città) dovrebbero invece collaborare - dicono Mignogna e Capriulo - per razionalizzare le sedi esistenti e persino per realizzarne di nuove. Considerando, inoltre, che i quasi 450 mila euro annui (il costo del nuovo fitto ipotizzato) indicizzati per i prossimi 30 anni rappresentano una cifra importante. Con molto meno si potrebbe costruire un nuovo edificio idoneo ed adeguato alle esigenze di un liceo artistico (l'immobile di via Falanto viene peraltro ritenuto per nulla adeguato). Anzi, ricordano a tal proposito Mignogna e Capriulo, “già esiste l'inizio della costruzione di una scuola, in località Taranto-Salinella, che doveva essere destinata a liceo artistico, poi abbandonata ed oggi monumento alla inefficienza della pubblica amministrazione”.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 29 Maggio 2013

    #2
    Ok alla variante per trasferire il Lisippo nella ex Bernardini

    Ok alla variante per trasferire il Lisippo nella ex Bernardini
    Il consiglio si spacca: 13 favorevoli, Pd si astiene

    Il consiglio si spacca sul progetto di ristrutturazione e cambio d'uso dell'ex casa di cura Bernardini di via Falanto (un edificio di 5 piani) per insediarci una scuola e precisamente il liceo artistico Lisippo, a seguito di un atto della Provincia di Taranto dell'agosto del 2012. L'ordine del giorno è stato approvato a maggioranza con 13 voti favorevoli, 8 astenuti (il gruppo Pd più Mario Laruccia) e 4 contrari (Bonelli, Capriulo, Ciraci e D'Eri).
    La Provincia si vincola per un minimo di 12 anni, poi rinnovabile ogni sei anni. Il contratto prevede penali nel caso in cui il contratto tra le parti venga rescisso prima dei tempi fissati: di 2.610.000 euro qualora il contratto venga rescisso entro il 12esimo anno dall'atto di firma del contratto; dal dodicesimo le penali vanno progressivamente diminuendo ma, per non incorrere in alcuna penale, il contratto non dovrebbe essere rescisso fino al 34esimo anno dalla sua firma.
    È stata bocciata la proposta del consigliere comunale Dante Capriulo (Democratici per la legalità) di ristrutturare e adibire a sede del Lisippo un rudere che si trova al rione Salinella, iniziato a costruire nel 1980 dal Comune di Taranto. L'immobile, che doveva proprio essere destinato a liceo artistico, “è in stato di abbandono - ha osservato Capriulo - e rappresenta un monumento alla inefficienza della pubblica amministrazione”. Impiegando i quasi 450 mila annui (indicizzati) per i prossimi 30 anni, previsti per la locazione per la Bernardini, ha spiegato l'ex assessore al bilancio, “si raggiunge una cifra così importante che con molto meno si potrebbe costruire un nuovo e vero edificio scolastico idoneo ed adeguato alle moderne esigenze di un liceo artistico”.
    Alfredo Spalluto, capogruppo Sds, ha chiarito che “è stata la Provincia a chiedere l'utilizzo dell'immobile occupato un tempo dalla clinica Bernardini. Il Comune, interessato per la parte della variante urbanistica, cede un immobile di proprietà inutilizzato che, a spese del privato, viene adibito a moderna ed efficiente scuola”.
    È stato rinviato l'ordine del giorno sul progetto di ampliamento della casa di cura d'Amore perché vari settori della maggioranza hanno chiesto un parere all'Avvocatura sulla legittimità della concessione. Per l'immobile era già stata accordata una modifica negli anni Ottanta.
    I consiglieri comunali Gina Lupo (Costruire Politica) e Antonio Cannone (Pdl) sono stati eletti nella Commissione comunale per la formulazione degli elenchi dei giudici popolari.
    Il consiglio comunale ha poi approvato gli altri ordini del giorno: il regolamento per l'utilizzo delle palestre scolastiche di proprietà comunale in orario extrascolastico e schema di convenzione; il regolamento della Consulta comunale dello sport, il regolamento dell'Archivio storico comunale, la nota sul “Personale comunale” e la programmazione comunale della rete di vendita e di valorizzazione della rete commerciale.

    articolo di Giacomo Rizzo
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 13 Giugno 2013

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