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Originariamente inviato da Cenzino91 Visualizza il messaggioHo letto questa parte oggi pomeriggio, questo si chiama tempismo Presidente o.O
EDIT:
Dove diavolo vanno le anatre di central park in inverno, quando il lago è ghiacciato?
- Giovane Holden - Salinger
Comunque spettacolare il giovane Holden. Ribatto con questo pezzo:
Tutt' a un tratto - in realtà senza nessuna ragione, se non quella che mi sentivo un po' in vena di far lo scemo - mi saltò il ticchio di saltare giù dal lavabo e di fare al vecchio Stradlater una bella cravatta. E' una presa di lotta, se non lo sapete, che consiste nell'afferrare l'avversario passandogli un braccio intorno al collo sino a farlo morire soffocato, se vi gira. E così feci io. Gli piombai addosso come una dannata pantera.
- E piantala, Holden, Cristo santo! - disse Stradlater. Non aveva nessuna voglia di fare lo scemo, lui. Si stava facendo la barba e tutto. - Che accidenti vuoi, che mi tagli questa maledetta testa?
Ma io non lo mollai. Lo tenevo con una cravatta piuttosto gagliarda. - Liberati da questa mia stretta tenaglia, - dissi.
- Ge-sù Cristo! - Posò il rasoio, e di colpo fece scattare le braccia in alto, svincolandosi. Era molto forte. Io sono molto debole. - E adesso piantala di fare lo scemo, - disse. Ricominciò a farsi la barba tutta daccapo. Si radeva sempre due volte, per far faville. Con quel vecchio rasoio tutto lercio.
Da "Il giovane Holden", di J. D. SalingerIt's like if musice was ice cream and your ears were a starving fat boy
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ISTANTI
Se io potessi vivere nuovamente la mia vita,nella prossima cercherei di commettere più errori.Non tenterei di essere tanto perfetto,mi rilasserei di più,sarei più stolto di quello che sono stato,in verità prenderei poche cose sul serio.
Correrei più rischi,viaggerei di più,scalerei più montagne,contemplerei più tramonti e attraverserei più fiumi,andrei in posti dove mai sono stato,avrei più problemi reali e meno problemi immaginari.
Io sono stato una di quelle persone che vivono sensatamente,producendo ogni minuto della vita.E’ chiaro che ho avuto momenti di allegria,ma se tornassi a vivere,cercherei di avere soltanto momenti buoni.Perché di questo è fatta la vita,solo di momenti da non perdere.
Io ero una di quelle persone che mai andavano da qualche parte snza un termometro,una borsa d’acqua calda,un ombrello e un paracadute:se tornassi a vivere,viaggerei più leggero.
Se io potessi tornare a vivere,comincerei ad andare scalzo all’inizio della primavera e continuerei così sino alla fine dell’autunno.
Girerei più volte nella mia strada,contemplerei più aurore e giocherei di più con i bambini.
Se avessi un’altra volta la vita davanti…
JORGE LUIS BORGES"I keep memories inside. Memories are nice but that's all they are."
Take me to the magic of the moment on a glory night where the children of tomorrow dream away in the wind of changeOriginariamente inviato da CesaroSummabilityRagion per cui (questa è per i miei fans Rizla e Clara, vi amo u_u)
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L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l' inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
(Italo Calvino, Le città invisibili)
Vi consiglio questo libro, è stupendo.sigpic
LINK SCIENZEFORMAZIONE TARANTO
Rappresentanti degli studenti
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La porta dell'ex ferramenta che ci funge da appartamento si apre di volata sul Piccolo che urla:
"Ehi! Ho visto una fata!"
Ma non basta certo questo a fermare le attività di casa. Mia sorella Clara, che sta preparando una spalla d'agnello alla Montalbàn, si limita a domandare, con la sua voce vellutata:
"Ah sì, Piccolo? Raccontaci un po'..."
Julius il cane fila a ispezionare la sua ciotola.
"Una vera fata, molto vecchia e molto simpatica!"
Mio fratello Jérémy ne approfitta per tentare un' uscita fuori del suo ambito:
"Ti ha fatto i compiti?"
"No," dice il Piccolo, "ha trasformato un tizio in un fiore!"
Siccome nessuno reagisce, il Piccolo si avvicina a me e Stojilkovicz.
"E' vero, zio Stojil, ho visto una fata, ha trasormato un tizio in fiore."
"Meglio così che il contrario," risponde zio Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera.
"Perchè?"
"Perchè il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
La voce di Stojil fa pensare al Big Ben nella nebbia di un film londinese. Così profonda, come se l'aria ti fremesse intorno.
"Scacco matto, Benjamin, matto alla ventura. Ti trovo molto distratto stasera..."
Da "La fata carabina", di Daniel PennacIt's like if musice was ice cream and your ears were a starving fat boy
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anfrattuoso
Che siano atomi, monadi o parole, le cose sono fatte di piccole cose e le piccole cose sono fatte di cose ancora più piccole e, in un certo senso, la mia capacità di comprendere il mondo intero dipende dalla mia comprensione delle sue parti costituenti. Ma la mia cacca è la mia cacca, per me qui in California, per una cicciona australiana a Melbourne, per un ingegnere in Nigeria, per un cercatore di perle nei mari del Sud. Cicciobombo avrebbe sostenuto il contrario, ma il mio spettacolino dalla strizzacervelli aveva un numero limitato di letture. Gli sarebbe piaciuto sostenere, con il suo taglio filosofico, che esiste un numero infinito di interpretazioni, ma come per quasi tutte le teorie, l'applicazione è un altro paio di maniche. Locke aveva un bello sbraitare tutto il giorno che il mondo reale non esiste, poi la sera se una carrozza stava per metterlo sotto si doveva pur scansare.
Da "Glifo", di Percival EverettIt's like if musice was ice cream and your ears were a starving fat boy
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Smith
L'umanità non sopporta il pensiero che il mondo sia nato per caso, per sbaglio, solo perché quattro atomi scriteriati si sono tamponati sull'autostrada bagnata. E allora occorre trovare un complotto cosmico, Dio, gli angeli o i diavoli. (Umberto Eco - Il pendolo di Foucault)
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"quello che le autorità ordinano da oggi io l'ho sempre ripetutto.Con i padroni non si ragiona, questa è la mia regola. tutti i guai dei cittadini vengono dai ragionamenti. il cittadino è un asino che ragiona. Perciò la nostra vita è cento volte peggiore di quella degli asini veri. L'asino irragionevole porta 70, 90, 100 chili di peso, non oltre. l'asino irragionevole ha bisogno di una certa quantità di paglia. Tu non puoi ottenere da lui quello che ottieni da una vacca o da un cavallo. Nessun discorso lo muove, lui non ti capisce. Ma il cittadino invece, ragiona. Il cittadino può essere persuaso. Può essere persuaso a ragionare. Può essere persuaso ad andare in guerra.Può essere persuaso che nell'altro mondo c'è l'inferno benchè lui non l'abbia mai visto. Vedete le conseguenze. Guardatevi intorno e guardate le conseguenze.
Un essere irragionevole non ammette il digiuno. Dice: se mangio lavoro, se non mangio non lavoro. O meglio neppure lo dice, perchè allora ragionerebbe, ma per naturalezza così agisce. Pensa dunque un pò se gli ottomila uomini che coltivano questi campi, invece di essere ragionevoli, cioè addomesticabili, cioè convincibili, cioè esposti al timore del carabiniere, del prete, del giudice, fossero invece veri somari completamente privi di ragione. Le autorità potrebbero andare per elemosina. Tu sei venuto qui, Innocenzo, e tra poco, nella via buia, farai ritorno al capoluogo. Che cosa può impedire noi di accopparti?Rispondi"
Innocenzo avrebbe voluto balbettare qualche parola, ma non potè
"Ce lo può impedire il ragionamento" continuò berardo"il ragionamento delle possibili conseguenze dell'assassinio. ma tu, Innocenzo, di tua mano, hai scritto su quei fogli che, da oggi, per ordine dei superiori, sono proibiti i ragionamenti. Tu hai rotto quel filo al quale era legata la VOSTRA incolumità."
"Se i ragionamenti sono a vantaggio dei padroni perchè hanno deciso di impedire tutti i ragionamenti?"chiesi io.
Ignazio Silone.Ultima modifica di Clara; 27/03/2009, 23:08."I keep memories inside. Memories are nice but that's all they are."
Take me to the magic of the moment on a glory night where the children of tomorrow dream away in the wind of changeOriginariamente inviato da CesaroSummabilityRagion per cui (questa è per i miei fans Rizla e Clara, vi amo u_u)
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It may be that the gulfs will wash us down:
It may be we shall touch the Happy Isles,
And see the great Achilles, whom we knew.
Tho' much is taken, much abides; and tho'
We are not now that strength which in old days
Moved earth and heaven, that which we are, we are;
One equal temper of heroic hearts,
Made weak by time and fate, but strong in will
To strive, to seek, to find, and not to yield.
Può essere che gli abissi ci inghiottiranno
Forse toccheremo le Isole Felici
E vediamo il grande Achille, che noi conoscemmo.
Sebbene molto è preso, molto rimane; e sebbene
Adesso non abbiamo quella forza che nei vecchi giorni
Muoveva terra e cielo, ciò che siamo, siamo;
Temperamento di cuori eroici,
Resi deboli dal tempo e dal destino, ma forti nella volontà
Di lottare, di cercare, di trovare, e di non cedere.
Tennyson "Ulysses"
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Riferimento: CITAZIONI
- Questo è un Rolex, Sellerò. E queste so' le chiavi dell'Alfetta. Sai come se
le fa uno, 'ste cose? Con il cuore e con il cervello. Mica con l'Idea! Te pozzo
da' un consiglio? Anzi, più che un consiglio è, come se dice, un'occasione...
domani mattina arriva un amico dalla Sicilia. Un ragazzo a posto. Bisogna
andarlo a prendere alla stazione, aiutarlo a scaricare i bagagli, scarrozzarlo
un po' pe' Roma e fargli vedere le bellezze della città eterna... poverino, ha
poco tempo, deve riprendere il treno la sera stessa... ah, dimenticavo: lui
porta una cosa, e deve riportarne indietro un'altra... tu prendi la tua macchina
e mi fai questo servizio, ti prendi la sua cosa e gli dai in cambio una cosa che
io dò a te... poi, quando hai finito, lo riaccompagni alla stazione, ti assicuri
che salga sul treno e che il treno parta... solo quando hai sentito il
fischio... hai presente il fischio Bufalo, com'è che fa il fischio del treno
- Tuuu... tuttuuu...
- Ecco, bravo. Tuttuttù tuttutu... solo allora riprendi la tua macchina e vieni
qui. Mi dai il pacchetto del siciliano e in cambio ti becchi l'Alfetta e un
Rolex come questo. E ti assicuro che poi vai a nanna contento e dell'Idea te ne
fotti... Allora, che ne dici? Ti va il progettino?
Il Sellerone, da rosso, s'era fatto terreo. E le risate, intorno, erano
sghignazzo aperto. Il Libanese ordinò il silenzio. Le risate si soffocarono.
- Allora, Sellerò', e annamo!
- Tu... tu non credi a niente, Libano
- Ma che dici? Io so' fascista da prima che tu nascevi!
- Ma che fascismo e fascismo! - sbottò il Sellerone. - Questo è... questo è...
- Questo è... - lo provocò il Libanese.
Al Sellerone mancavano le parole. O forse gli mancava il coraggio per dire
quello che pensava. Che la storia della "coalizione di devianti", per seguire la
quale il Professore l'aveva "infiltrato" in mezzo a loro, non era che una
colossale stronzata. Fece dietrofront e se ne andò, inseguito dallo sfottò del
Bufalo.
- E quanno vedi l'Idea... salutamela tanto!
Romanzo criminale - Giancarlo De CataldoNever Let Monkeys Eat Bananas.
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Riferimento: CITAZIONI
E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose. Non e' quella che si insegue a vent' anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi... La felicità non e' quella che affannosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente... non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari... la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova. Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose... ...e impari che il profumo del caffè al mattino e' un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve. E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri. E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore, e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami. E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccoli attimi felici. E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi. E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità. E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami... E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia. E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo grande amore.
Il gabbiano Jonathan Livingston - Richard Bach
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Riferimento: CITAZIONI
Per consolarmi, il signor Anselmo Paleari mi volle dimostrare con un lungo ragionamento che il bujo era immaginario.
- Immaginario? Questo? - gli gridai.
- Abbia pazienza; mi spiego.
E mi svolse (fors'anche perché fossi preparato a gli esperimenti spiritici, che si sarebbero fatti questa volta in camera mia, per procurarmi un divertimento) mi svolse, dico, una sua concezione filosofica, specialissima, che si potrebbe forse chiamare lanterninosofia.
Di tratto in tratto, il brav'uomo s'interrompeva per domandarmi:
- Dorme, signor Meis?
E io ero tentato di rispondergli:
- Sì, grazie, dormo, signor Anselmo.
Da "Il fu Mattia Pascal", di Luigi PirandelloIt's like if musice was ice cream and your ears were a starving fat boy
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