Riferimento: Rassegna Stampa 2012
I tasselli della nuova giunta comunale vanno gradualmente aggregandosi ma ne manca ancora uno, rinviato alle prossime settimane. Ed è in realtà particolarmente centrale. Manca, infatti, ancora la designazione all'assessore alla Pubblica istruzione ed Università, da sempre la cenerentola delle amministrazioni. Ma in una fase cruciale in cui c'è da fare i conti con un patto per il sostegno e lo sviluppo del Polo universitario jonico del 21 ottobre 2011 in attesa di verifica, con la recente sentenza della Corte Costituzionale sul dimensionamento scolastico e soprattutto con le ricadute sul sistema scolastico dalla soppressione delle Provincie, la mancanza, al momento, di una delega alla Pubblica istruzione a Palazzo di Città potrebbe rappresentare una criticità ancora maggiore. A manifestare tutte le sue preoccupazioni al sindaco Ezio Stefàno è il presidente del Comitato per la qualità della vita, Carmine Carlucci, da sempre vicino ai problemi della formazione dei giovani. Una preoccupazione tutta politica, dunque, di chi, pur dando atto e plauso al sindaco del “conferimento di impegni significativi a due giovani professioniste espressioni dell'Università e del mondo professionale”, pone l'accento sugli impegni che attendono invece sul fronte di scuola e Università.
“Questi due mesi che ci dividono dall'inizio del nuovo anno scolastico e accademico - scrive Carlucci al sindaco - sono da considerarsi strategici anche in relazione alla soppressione della Provincia, all'entrata in vigore del nuovo Statuto dell'Università di Bari, alla mancata verifica del patto, alla soppressione delle Facoltà e all'istituzione di un solo Dipartimento che significa che, oltre a Giurisprudenza ed Economia, tutti gli altri corsi di laurea presenti a Taranto afferiranno ai Dipartimenti di Bari”. E, ancora, c'è da fare i conti con la razionalizzazione delle scuole e il passaggio delle competenze dalla Provincia ai Comuni.
Ribadendo quindi la richiesta di un'urgente convocazione degli Stati generali della conoscenza, il Comitato per la qualità della vita pone - in una sorta di ipotesi di lavoro - domande su una serie di punti del patto per il polo universitario jonico che hanno bisogno di verifica. Eccone brevi stralci: all'articolo 2 possono considerarsi ancora soggetti del patto il Consorzio universitario jonico e la Fondazione San Raffaele del Mediterraneo, l'uno in via di liquidazione, l'altra non più interlocutore per il costruendo nuovo ospedale? All'articolo 3, in tema di offerta formativa, che ne è di Medicina, Scienze umane, Medicina e Scienze della salute? Quale consolidamento della laurea triennale in tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro? Quali le prospettive dell'ipotizzato Centro di educazione ed esperienze ambientali? Quando lo sportello Cus? Ed ancora, all'articolo 12, in tema di immobili concessi all'Università, necessaria una verifica sull'utilizzo dei Palazzi Amati e Delli Ponti e delle sedi di via Deledda e via Acton.
articolo di Maria Rosaria Gigante
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Domenica 22 Luglio 2012
“Con la Provincia soppressa che fa il Comune sull'Università?”
Appello al sindaco Stefàno del Comitato qualità della vita
“I due mesi che mancano al nuovo anno sono fondamentali”
Appello al sindaco Stefàno del Comitato qualità della vita
“I due mesi che mancano al nuovo anno sono fondamentali”
I tasselli della nuova giunta comunale vanno gradualmente aggregandosi ma ne manca ancora uno, rinviato alle prossime settimane. Ed è in realtà particolarmente centrale. Manca, infatti, ancora la designazione all'assessore alla Pubblica istruzione ed Università, da sempre la cenerentola delle amministrazioni. Ma in una fase cruciale in cui c'è da fare i conti con un patto per il sostegno e lo sviluppo del Polo universitario jonico del 21 ottobre 2011 in attesa di verifica, con la recente sentenza della Corte Costituzionale sul dimensionamento scolastico e soprattutto con le ricadute sul sistema scolastico dalla soppressione delle Provincie, la mancanza, al momento, di una delega alla Pubblica istruzione a Palazzo di Città potrebbe rappresentare una criticità ancora maggiore. A manifestare tutte le sue preoccupazioni al sindaco Ezio Stefàno è il presidente del Comitato per la qualità della vita, Carmine Carlucci, da sempre vicino ai problemi della formazione dei giovani. Una preoccupazione tutta politica, dunque, di chi, pur dando atto e plauso al sindaco del “conferimento di impegni significativi a due giovani professioniste espressioni dell'Università e del mondo professionale”, pone l'accento sugli impegni che attendono invece sul fronte di scuola e Università.
“Questi due mesi che ci dividono dall'inizio del nuovo anno scolastico e accademico - scrive Carlucci al sindaco - sono da considerarsi strategici anche in relazione alla soppressione della Provincia, all'entrata in vigore del nuovo Statuto dell'Università di Bari, alla mancata verifica del patto, alla soppressione delle Facoltà e all'istituzione di un solo Dipartimento che significa che, oltre a Giurisprudenza ed Economia, tutti gli altri corsi di laurea presenti a Taranto afferiranno ai Dipartimenti di Bari”. E, ancora, c'è da fare i conti con la razionalizzazione delle scuole e il passaggio delle competenze dalla Provincia ai Comuni.
Ribadendo quindi la richiesta di un'urgente convocazione degli Stati generali della conoscenza, il Comitato per la qualità della vita pone - in una sorta di ipotesi di lavoro - domande su una serie di punti del patto per il polo universitario jonico che hanno bisogno di verifica. Eccone brevi stralci: all'articolo 2 possono considerarsi ancora soggetti del patto il Consorzio universitario jonico e la Fondazione San Raffaele del Mediterraneo, l'uno in via di liquidazione, l'altra non più interlocutore per il costruendo nuovo ospedale? All'articolo 3, in tema di offerta formativa, che ne è di Medicina, Scienze umane, Medicina e Scienze della salute? Quale consolidamento della laurea triennale in tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro? Quali le prospettive dell'ipotizzato Centro di educazione ed esperienze ambientali? Quando lo sportello Cus? Ed ancora, all'articolo 12, in tema di immobili concessi all'Università, necessaria una verifica sull'utilizzo dei Palazzi Amati e Delli Ponti e delle sedi di via Deledda e via Acton.
articolo di Maria Rosaria Gigante
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Domenica 22 Luglio 2012
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