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Rassegna Stampa 2011

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    Un aiuto a studenti e disoccupati

    Un aiuto a studenti e disoccupati
    La Provincia presenta tutti i piani finanziati dal Fse. Spazio anche agli immigrati

    Presentate ieri in Provincia le attività formative oggetto degli avvisi pubblici del Fondo sociale europeo (Fse). Oggi è prevista la pubblicazione dei bandi relativi all'avvio di borse lavoro per 50 disoccupati di età inferiore ai 30 anni (250mila euro a disposizione) e di percorsi professionali qualificati per 36 persone che acquisiranno la qualifica di installatore-manutentore di impianti termoidraulici e termotecnici per un totale di 306mila euro. Infine, altri 36 studenti universitari inoccupati o disoccupati potranno accedere a tirocini formativi di specializzazione che si concluderanno, anche questi, con l'acquisizione della qualifica di installatore-manutentore di impianti termo-idraulici e termo-tecnici. Le risorse disponibili per quest'ultimo bando sono 150mila euro.
    Obiettivo della Provincia è quello di offrire ad ogni cittadino la possibilità di accedere a misure e servizi funzionali al miglioramento del proprio grado di occupabilità, incrementando conoscenze e competenze spendibili nel mercato del lavoro.
    Con questi strumenti la Provincia intende dotare le politiche del lavoro e della formazione di risorse ma anche di servizi alle persone. In questo senso, attraverso la collaborazione e la consulenza orientativa dei servizi per il lavoro, si vogliono mettere a punto piani individuali di sviluppo professionale da realizzarsi con la rete dei servizi pubblici e privati del territorio.
    Altri bandi saranno pubblicati entro la fine di luglio. Si tratta di un percorso interculturale e linguistico di 300 ore suddiviso in 4 progetti, per l'inserimento occupazionale di 76 immigrati (340mila euro a disposizione), di un ulteriore percorso professionale qualificante per 36 disoccupati da impiegare come addetti alla segreteria, accoglienza e gestione preventivi, di un corso di formazione rivolto a 36 diplomati per l'acquisizione del profilo professionale legato ad interventi tecnici in campo marittimo (per un totale di oltre 521mila euro), e di 5 progetti per percorsi formativi finalizzati all'acquisizione di profili professionali per il potenziamento delle figure direttive e organizzative del settore turistico. Consistenti le risorse per questo bando: 643mila e 300 euro; ne saranno destinatari 90 unità. Infine, un milione e 326mila euro serviranno per far partire azioni formative per la definizione di figure professionali specialistiche nell'ambito della tutela ambientale e del risparmio energetico. Quest'azione è stata preceduta da una fase di concertazione con le aziende presenti sul territorio: Eni-Marcegaglia, Eni-Power, Vestas e Autorità portuale.
    I vari interventi sono stati illustrati ieri nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Provincia, Gianni Florido, l'assessore alla Formazione professionale e Lavoro, Luciano De Gregorio, l'assessore regionale al Bilancio, Michele Pelillo, e i rappresentanti degli enti di formazione.

    articolo di Sabrina Esposito
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 14 Luglio 2011

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    Trasporti, lavoro, casa: i giovani portano in piazza le loro proposte

    Trasporti, lavoro, casa: i giovani portano in piazza le loro proposte
    Lanciata la piattaforma, per l'autunno sono attese le risposte

    Centri e spazi aggregativi, lavoro, alloggi, trasporti. E non solo. I giovani dell'“Italia migliore” come hanno voluto chiamare la loro manifestazione in risposta all'“Italia peggiore” dei precari così apostrofata dal ministro Brunetta sono scesi in piazza e su questi temi di interesse trasversale hanno cercato di coinvolgere non solo coloro che sono già attenti e preoccupati per tali questioni, ma anche i più scettici. Così venerdì sera in piazza Immacolata sono stati qualche centinaio i ragazzi coivolti tra coloro che avevano aderito all'invito e coloro che sono stati “strappati” allo “struscio” serale. Complice anche una band musicale che per le vie del centro ha richiamato l'attenzione su ciò che avveniva in piazza. Si è presentata così pubblicamente venerdì sera la Rete dei “Giovani non più disposti a tutto” costituitasi anche a Taranto. I temi del dibattito sono lanciati e quest' estate per loro non segnerà affatto una pausa di riflessione. Tuttaltro. Il prossimo autunno è infatti annunciato come un autunno caldo in cui la piattaforma rivendicativa dei giovani - che dovrà essere perfezionata in queste settimane - dovrà trovare risposte. Intanto, sembra in questa fase funzionare anche il dialogo generazionale: i giovani accolgono positivamente l’attenzione manifestata dagli assessori provinciale Teresita Galeota (Politiche giovanili) e comunale Mario Pennuzzi (Servizi sociali) l'altra sera in piazza, insieme alla segretaria della Cgil Taranto, Filomena Principale. Chi sono i giovani della Rete e cosa vogliono? E' stata la coordinatrice Lucia La Penna a fare un identikit di questi aspetti e ad indicare nello sviluppo delle politiche giovanili sul territorio e nella lotta al precariato i temi più spinosi. I giovani dell'Arci chiedono l'abrogazione della legge 30 e del pacchetto Treu. Ma c'è anche la proposta dei giovani di Sinistra Ecologia e Libertà di istituire presso la Provincia un gruppo di monitoraggio sul mondo del lavoro. Ulteriore proposta: creare una banca dati in cui i giovani possano inserire titoli e competenze e le aziende possano attingere per le assunzioni. Questo contro il lavoro a chiamata e mediato dalle agenzie che i giovani definiscono “nuovi caporali”. Per l'Unione degli studenti medi, il leit-motif da sempre è la non dignitosità degli edifici scolastici. Per i giovani del Link, c'è un problema alloggi che non riguarda solo gli universitari fuori sede, ma tutti quei giovani che vogliono emanciparsi dalle loro famiglie ed andare a vivere da soli. La richiesta è sintetizzata da Remo Pezzuto: uno sportello comunale che favorisca l'incontro tra la domanda e l'offerta dei proprietari anche allo scopo di rivitalizzare centro storico e Borgo.
    Anche il tema trasporti interessa. Il Ctp ha già aumentato le tariffe extraurbane del 13% e a settembre anche l'Amat porterà da 6 a 10 euro il costo dell'abbonamento dei mezzi urbani per gli studenti universitari. Controproposta dei ragazzi: si faccia come a Bari dove il costo annuale è di 60 euro.
    Spazi aggregativi. I giovani hanno eletto la Biblioteca Acclavio come luogo in cui incontrarsi e studiare. Ebbene, in estate la Biblioteca chiude alle 13,30. “E ora dove andiamo a studiare?” si chiedono gli studenti che rilanciano: “create in città sale studio perché dall'aggregazione dei giovani deriva anche lo sviluppo culturale”. In questo contesto piacciono ai giovani le idee lanciate anche dagli amministratori. Da quella dell'assessore Pennuzzi, che parla di un piccolo fondo per il microcredito ai giovani, a quella dell'assessore Galeota, che rilancia l'idea di una Consulta giovanile.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Domenica 10 Luglio 2011

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    Giurisprudenza lancia tre master per il nuovo anno

    Giurisprudenza lancia tre master per il nuovo anno
    LA FORMAZIONE: SONO IN DIRITTO E TECNICA DOGANALE COMUNITARIA, COUNSELING GIURIDICO E SVILUPPO RURALE

    Tre master - in diritto e tecnica doganale comunitaria, counseling giuridico, sviluppo rurale sostenibile - e la terza edizione del corso di alta formazione in arbitrato, mediazione e conciliazione. Sono le importanti novità per un verso, e conferme per altro, in programma per il prossimo anno accademico presso la facoltà di Giurisprudenza di Taranto. Ieri a presentare il pacchetto di iniziative il preside di Giurisprudenza, Antonio Uricchio, il preside della facoltà di Economia, Bruno Notarnicola, il segretario del Dipartimento jonico in Sistemi giuridici del Mediterraneo, Maria Denicolò, il docente della facoltà di Agraria, Bernardo De Gennaro, Mario Mantovani per la Confindustria e Augusto Sebastio per la Comunità Universitaria del Mediterraneo.
    Master e corso di alta formazione partiranno il prossimo ottobre e costituiscono il frutto di una stretta collaborazione tra Università di Bari e gli enti pubblici e privati nazionali ed internazionali.
    Tutti di primo livello i tre master messi in cantiere. La Regione Puglia riconoscerà borse di studio a sostegno dei laureati occupati e cassintegrati - bando catalogo interregionale -. La Regione Puglia corrisponderà ulteriori borse di studio per laureati disoccupati (avviso Regione Puglia n° 32011 Ritorno al Futuro). “In questo modo - commenta il preside Uricchio - si mira a fornire conoscenze tecnico-specialistiche per acquisire un bagaglio di nozioni e competenze da utilizzare nel mondo lavorativo. Ogni master si concludera con degli stage presso delle aziende”.
    Prima edizione per il master in diritto e tecnica doganale comunitaria e il master in counseling giuridico. Seconda edizione, invece, per il master in manager dello sviluppo rurale sostenibile. Tutti i master sono destinati a giovani laureati, professionisti e lavoratori sia con profilo giuridico-amministrativo, sia con profilo tecnico-economico. Avranno durata annuale di 1.500 ore (equivalenti a 60 crediti formativi universitari). Al corso di alta formazione, invece, possono essere ammessi studenti forniti di lauree triennali, quadriennali, specialistiche e magistrali, Diplomi universitari, di ogni area scientifico-disciplinare ed ogni facoltà. Oltre 100 posti disponibili.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Sabato 9 Luglio 2011

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    Università, c'è il bando delle borse di studio

    Università, c'è il bando delle borse di studio
    La sede di Taranto dell’Adisu invita a tenere d’occhio le scadenze

    Borse di studio per gli studenti universitari jonici, occhio alle scadenze e alle modalità di partecipazione per averne diritto. È stato approvato e pubblicato il bando di concorso per il conferimento di borse di studio e servizi per l'anno accademico 2011-2012 a favore degli studenti iscritti ai corsi di studio dell'Università e del Politecnico di Bari attivati presso le sedi di Taranto, della Lumsa e del Conservatorio. A darne notizia è il dirigente della sede di Taranto dell'Adisu, Antonio Palmiotta. Il testo integrale del bando di concorso - fanno sapere dall'Agenzia per il diritto allo studio - è disponibile sul sito www.adisupuglia.it selezionando la sede territoriale di appartenenza. Può anche essere ritirato presso gli sportelli della segreteria studenti della sede tarantina, in via De Cesare 100-102, dalle 9 alle 12,30 di tutti i giorni escluso il sabato e dalle 15 alle 16,30 del martedì e giovedì. Ulteriore precisazione utile agli studenti: anche per l'anno accademico 2011-2012 le domande di partecipazione al concorso dovranno essere compilate esclusivamente secondo la procedura online e convalidata dalla successiva consegna della stampa cartacea nei termini stabiliti dal bando di concorso. Nei giorni scorsi, tra gli studenti si era diffusa una certa apprensione proprio in merito alla pubblicazione del bando.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Sabato 9 Luglio 2011

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    Confermato lo “scippo” del corso di Maricoltura

    Confermato lo “scippo” del corso di Maricoltura
    Pubblicata sul sito dell'Ateneo l'offerta formativa 2011-2012

    Laurea triennale in Economia e amministrazione delle aziende e specialistica Strategie d'impresa e management per la facoltà di Economia; laurea triennale in Operatore dei servizi giuridici e laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza per la facoltà di Giurisprudenza; laurea triennale in Informatica e comunicazione digitale, ancora laurea triennale in Scienze ambientali per la facoltà di Scienze naturali, fisiche e matematiche, nonché laurea triennale in Scienze e gestione delle attività marittime interfacoltà tra Scienze e Giurisprudenza. E' ciò che di certo è destinato per il prossimo anno accademico a Taranto nell'ambito dell'offerta formativa dell'Università di Bari appena pubblicata sul sito dell'ateneo e, comunque, ancora soggetta ad approvazione ministeriale. È questa la proposta in qualche modo “storica” presente a Taranto nelle tre facoltà joniche di Economia, Giurisprudenza e Scienze. Altri corsi di laurea “storici” compaiono nell'ambito dell'offerta complessiva dell'ateneo barese e, nello specifico, delle facoltà che hanno una sorta di estensione su Taranto. Ma al momento gli studenti che fossero interessati non possono evincere con chiarezza che questi corsi possano continuare ad esser presenti a Taranto. E, dunque, facoltà di Medicina e Chirurgia: erano stati ridotti a due i corsi tenuti a Taranto, Infemieristica e Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro. Corsi che potrebbero trovare conferma anche per il prossimo anno. L'offerta formativa dell'ateneo prevede, infatti, complessivamente sul territorio regionale quattro corsi di Infermieristica (due con 120 posti e due con 100) e due corsi per Tecnici della prevenzione (entrambi con 25 posti). Continueranno, dunque, ad esserci i due corsi tarantini? Stesso discorso per la laurea triennale in Scienze dei Beni culturali per il Turismo, corso della facoltà di Lettere ancora presente nell'offerta formativa complessiva. E così pure per la facoltà di Scienze della Formazione che aveva al suo attivo a Taranto i corsi di Scienze della comunicazione e un corso di laurea legato all'area del Disagio confluite poi in Scienze della comunicazione e dell'animazione socioculturale. Corso di laurea - quest'ultimo - presente nella nuova offerta formativa complessiva come nuova istituzione. Ma in quale sede? Stando, inoltre, ad alcune indiscrezioni, potrebbe essere destinato a Taranto un corso di laurea specialistica già istituito in passato e che si intende attivare (sempre che ci sia l'approvazione ministeriale) per il 2011/2012 in Progettazione e gestione formativa nell'era digitale (interfacoltà con Lettere e Filosofia, Lingue, Giurisprudenza 1). Niente da fare, dunque, per il corso di laurea in Scienze della Maricoltura (decentrato dalla facoltà di Medicina Veterinaria), congelato lo scorso anno con l'impegno di una riattivazione in seguito. L'offerta formativa per il prossimo anno continua a lasciare vuoto questo tassello. Per il Comitato della Qualità della Vita - che sta tenendo in questi giorni una serie di incontri - l'offerta formativa per il prossimo anno penalizza Taranto. “Non emerge un vero e proprio progetto universitario Taranto legato alle sue vocazioni - si legge in una nota -. Non ci rassegneremo allo scippo di Scienze della Maricoltura anche se nessuno o quasi è disponibile a chiederne conto all'Università di Bari”. Intanto, mercoledì prossimo il gruppo di lavoro insediato dal Comitato metterà a punto i protocolli di sostegno per Scienze dei Beni culturali e Maricoltura, nonché un progetto per chiedere un Its (istituto tecnico superiore) per il turismo e un ordine del giorno da sottoporre all'attenzione dei consigli comunale e provinciale per l'università di Taranto.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Domenica 3 Luglio 2011

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    Lavori all'Archita: il “sì” del Comune

    Lavori all'Archita: il “sì” del Comune
    Ora si attende che anche la Provincia dia l'ok

    Ristrutturazione di Palazzo degli uffici, il Consiglio comunale di Taranto ha dato il via libera. Hanno detto “sì” 24 consiglieri comunali, si sono astenuti Mario Laruccia (Riformisti) e Mimmo Festinante (indipendente) mentre ha votato contro solo Giuseppina Castellaneta (Pdl). Oltre ai gruppi di maggioranza di centrosinistra (Sds, Pd, Sel, Psi, Indipendenti) hanno votato a favore anche Mjl e Rifondazione. Anche se Mario Stante (Mjl) avverte: “è già la terza volta da quando si è insediato questo Consiglio comunale nel 2007 che siamo chiamati a votare una delibera sui lavori di ristrutturazione a Palazzo degli uffici. Assessore, votiamo a favore sperando che inizino entro fine anno”. L'esponente del Pdl, Castellaneta, si è opposta sottolineando negativamente il fatto che “quest'atto integrativo è lo stesso, tutto sommato, di quello di due anni fa. Peraltro, all'epoca si sostenne che il Comune di Taranto avrebbe dovuto liberare le aule ed i locali del liceo entro il 30 giugno 2010 ma questo non è avvenuto“ .
    All'accusa di fare “aria fritta”, l'assessore ai Lavori pubblici, Alfredo Spalluto, ha usato toni di tutt'altro tenore. L'esponente della giunta Stefàno parla di “giornata storica ed importante” e di delibera che “avvierà una riqualificazione del Borgo di Taranto” e di “occasione che darà impulso all'economia”. Ma cosa è stato approvato ieri mattina? Il Consiglio comunale ha dato il via libera ai nuovi accordi sottoscritti con il consorzio Aeders, società aggiudicataria del progetto di finanza. Accordi che prevedono, in estrema sintesi, che la durata dei lavori sia di 34 mesi e che la parte dell'edificio del liceo “Archita” venga ristrutturata in 24 mesi dall'inizio dei lavori. Ma non solo. Nel caso in cui, dovesse rendersi necessario il trasferimento degli studenti, i relativi costi sarebbero a carico del consorzio.
    Ora si attende che il Consiglio provinciale, a luglio, faccia altrettanto. A quel punto, entro due mesi dovrebbe esserci il progetto definitivo. Poi sarà necessario indire il bando di gara per individuare il direttore dei lavori.
    Se non ci dovessero essere ostacoli, infatti, entro ottobre - novembre (bisognerà comunque attendere i tempi previsti per la firma e la valutazione del progetto esecutivo) il cantiere potrebbe finalmente riaprire. Dopo quasi sette anni...
    A questo punto va ricordato che, nello scorso maggio, è stato ulteriormente modificato il contratto tra il Comune ed il consorzio Aeders aggiudicatario della realizzazione dell'opera.
    Quali sono le novità? L'impresa si è impegnata a realizzare prima i lavori di riqualificazione e ristrutturazione del liceo “Archita”. Una sorta di corsia preferenziale rispetto alla parte commerciale dell'opera.
    Più in generale, cosa prevede la convenzione che disciplina i rapporti tra il consorzio Aeders e l'Amministrazione comunale di Taranto, proprietaria dello storico immobile che insiste nel quadrilatero compreso tra piazza della Vittoria, via D'Aquino, piazza Archita e corso Umberto? Il Comune, grazie ad un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, verserà 11 milioni di euro. E la Provincia? La giunta Florido sborserà a rate 8.5 milioni di euro.
    Riepilogando, dunque, gli enti locali contribuiranno alla realizzazione dell'opera sborsando 19 milioni. La somma rimanente (14) sarà coperta dall'impresa che poi sfrutterà economicamente anche gli utili derivanti dalla gestione delle aree presenti all'interno del Palazzo.

    articolo di Fabio Venere
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 30 Giugno 2011

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    Università, ora le risorse economiche ci sono

    IN CAMPO ANCHE IL COMITATO QUALITÀ DELLA VITA: CON QUESTE RISORSE VA APERTO UN CONFRONTO AD AMPIO LIVELLO
    Università, ora le risorse economiche ci sono
    L'appello degli studenti agli enti: al tavolo di concertazione vogliamo esserci anche noi

    È di 500 mila euro il fondo di risorse che l'amministrazione provinciale ha deciso di destinare all'Università di Bari ed in particolare al finanziamento del nuovo accordo di programma che dovrebbe essere siglato ormai a breve, essendo già scaduto da un anno. Ed, infatti, proprio la sottoscrizione del nuovo accordo era stato rinviato all'indomani dell'approvazione del bilancio avvenuto martedì sera. Ma alla vigilia dell'approvazione del bilancio, gli studenti di Taranto Universitaria hanno rivolto un appello al presidente dell'amministrazione provinciale Gianni Florido affinché blocchi tale passaggio o quanto meno consenta ai giovani universitari di sedere al tavolo di concertazione ad esprimere il proprio parere sulle scelte effettuate a Taranto e sull'utilizzo dei fondi già erogati.
    Intanto, a fare i conti in tasca sulle risorse destinate alla formazione universitaria dall'ente locale è il Comitato per la Qualità della Vita. Si tratta di 500 mila euro per l'università ai quali sono da aggiungere circa 180mila euro del Consorzio Universitario jonico e 240 mila euro per la facoltà di Ingegneria. “Partendo da questi dati che dovrebbero essere spalmati su due anni accademici non essendoci previsioni nel bilancio pluriennale della Provincia - dice il Comitato -, torna di grande attualità la nostra proposta di aprire un confronto a vari livelli”. È in quest'ottica che è organizzato per domani alle ore 17 all'Aristosseno un primo incontro utile a proporre una riflessione sulle professioni del mare, sul corso di laurea in Scienze della Maricultura, sull'istituto tecnico superiore per il turismo. Saranno avanzate ulteriori proposte per una mobilitazione territoriale per l'università a Taranto e collegata con la scuola e le vocazionalità del territorio. Oggi incontro del Comitato con l'assessore comunale Anna Rita Lemma.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 30 Giugno 2011

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  • Plautus
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    Riferimento: Rassegna Stampa 2011

    L'APPELLO DEL COORDINATORE STUDENTESCO MARCELLO MURGIA CHE RICORDA I RITARDI E LE MANCANZE
    Università, ora basta con le promesse
    “Il presidente Florido non firmi l'accordo di programma con l'Ateneo di Bari”

    “Siamo stanchi di questa continua indifferenza verso le nostre esigenti tematiche giovanili”, è quanto dichiarano il coordinatore studentesco Marcello Murgia e i consiglieri di facoltà di Taranto Universitaria e Studenti Jonici, Alessandro Tarantino e Gianluca Campanelli. I quali rivolgono ora un appello al presidente della Provincia, Gianni Florido, invitandolo a non firmare l'accordo di programma con l'Università di Bari, scaduto da oltre un anno e ormai prossimo alla nuova sottoscrizione. Gli studenti rammentano che non sono stati ancora chiariti dalle istituzioni preposte i dubbi da loro espressi contro l'espletamento del concorso per un posto da ricercatore in diritto commerciale (Ius04) per la sede universitaria tarantina i cui atti sono stati inviati dallo stesso Ateneo alla Procura della Repubblica. Ma non è su questo che si incentra l'appello degli studenti, quanto piuttosto sulla valutazione complessiva del progetto di Università jonica. “In questi anni - dicono - abbiamo visto apprezzabili sforzi dai vari esponenti delle Istituzioni per la realtà ionica, però poi ci sono da ricordare le innumerevoli promesse fatte agli studenti tarantini, ma mai mantenute”. Rammentano, quindi, “le difficoltà amministrative e didattiche quotidiane degli studenti iscritti alle sedi di Taranto, quelli della Facoltà di Medicina e Chirurgia, di Maricoltura e di Scienze Matematiche e Fisiche, i continui rinvii per il trasferimento alla caserma Rossarol di Giurisprudenza, Lettere e di Scienze della Formazione”. Ed ancora: “Gli scarsi investimenti sul territorio ionico per rendere Taranto una vera “Città Universitaria“, come la mancanza di una struttura sportiva universitaria, una sede con posti letto per i molti studenti fuori sede e la mancata possibilità per gli stessi ragazzi di usufruire di una mensa universitaria”.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 29 Giugno 2011

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  • Plautus
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    “Palazzo Uffici? Prima approvi il Comune”

    “Palazzo Uffici? Prima approvi il Comune”

    Stefàno chiama Florido al telefono: “Ma non approvate la delibera?” chiede. “Dopo la vostra approvazione... voi siete l'ente appaltante. Ma il nostro impegno finanziario è già in bilancio”. risponde il presidente. Stefàno tira un sospiro di sollievo e oggi toccherà al suo Consiglio dare il primo via libera al nuovo accordo stipulato con la ditta e la Provincia per riaprire il cantiere di Palazzo degli Uffici. Dopodichè, sarà l'assise provinciale a riunirsi per ratificare. Si tratta, com'è noto, dei nuovi passaggi fondamentali stabiliti dai due enti: il Comune riapre il cantiere, lo affida all'azienda e rende disponibile “l'area Archita” entro 24 mesi dalla data di verbale della consegna dei lavori. La Provincia, intanto, stanzia 8,5 milioni versando otto rate bimestrale ma dopo il primo anno di lavori. Insomma, la Provincia comincerà a pagare tra 2012 e 2013 e poco dopo l'Archita dovrebbe spostarsi, o rientrare, nella sede definitiva. Il Comune stanzia più di 12 milioni (mutuo in corso) e il resto dei costi è a carico del consorzio di aziende che, una volta riqualificato Palazzo degli Uffici, potrà gestirlo.

    articolo di Angelo Di Leo
    pubblicato su Corriere del Giorno di mercoledì 29 Giugno 2011

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  • Plautus
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    Palazzo Uffici, arriva il sì di Provincia e Comune?

    Palazzo Uffici, arriva il sì di Provincia e Comune?
    Dai due Consigli il via libera ai lavori di ristrutturazione

    Ristrutturazione di Palazzo degli Uffici, mercoledì prossimo il Consiglio comunale darà il via libera. E la Provincia? Dovrebbe farlo nella riunione del Consiglio di martedì anche se solo oggi, durante una riunione, verranno chiariti gli ultimi dubbi.
    La certezza, dunque, è che il Consiglio comunale dirà “sì” all'affidamento “in regime di concessione della progettazione, realizzazione e gestione funzionale dell'immobile denominato Palazzo degli Uffici”. Almeno così recita il punto iscritto al numero cinque dell'ordine del giorno dei lavori consiliari. Il giorno prima, invece, il “semaforo verde” a quest'opera di ristrutturazione attesa soprattutto dagli studenti e dagli insegnanti del liceo classico “Archita” dovrebbe arrivare dalla Provincia. L'uso del condizionale è legato al fatto che va rivista l'iniziale (datata 2003) nomina del direttore dei lavori. Questa figura, infatti, va individuata con un bando di gara pubblico e bisogna quindi comprendere se questa novità possa influire sulla progettazione già elaborata o se, invece, può essere un elemento facilmente superabile. Se non ci dovessero essere ostacoli, entro ottobre (bisognerà comunque attendere i tempi previsti per la firma e la valutazione del progetto esecutivo) il cantiere potrebbe finalmente riaprire. Dopo quasi sette anni.
    A questo punto va ricordato che a maggio è stato ulteriormente modificato il contratto tra il Comune ed il consorzio Aeders aggiudicatario della realizzazione dell'opera. Quali sono le novità? L'impresa si è impegnata a realizzare prima i lavori di riqualificazione e ristrutturazione del liceo “Archita”. Una sorta di corsia preferenziale rispetto alla parte commerciale dell'opera. Inoltre l'impresa si è anche impegnata ad accollarsi (qualora ce ne fosse bisogno) gli oneri finanziari di un eventuale trasferimento dell'Archita in un'altra sede sempre e solo nel caso in cui la presenza della scuola dovesse risultare tecnicamente incompatibile con l'apertura del cantiere. A questo punto, i due consigli (comunale e provinciale) dovranno ratificare queste modifiche e poi si potrà dare il via libera. Avverrà domani e mercoledì prossimi?
    La convenzione che disciplina i rapporti tra il consorzio Aeders e il Comune, proprietario dello storico immobile, prevede che l'ente pubblico, grazie ad un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, verserà 11 milioni di euro. E la Provincia? La giunta Florido sborserà a rate 8,5 milioni di euro. Riepilogando, dunque, gli enti locali contribuiranno alla realizzazione dell'opera sborsando 19 milioni di euro. La somma rimanente (14) sarà coperta dall'impresa che poi sfrutterà economicamente anche gli utili derivanti dalla gestione delle aree presenti all'interno del Palazzo. La durata del contratto è di 36 anni mentre le superfici verranno così attribuite: 2.870 metri quadrati al Comune; 6.500 al liceo classico “Archita” (e, quindi, alla Provincia competente alla manutenzione degli istituti scolastici superiori). La superficie che resta a disposizione (circa 9mila-10mila metri) sarà, invece, a disposizione del consorzio Aeders. E lì verranno sistemate le attività commerciali e culturali previste dal progetto.

    articolo di Fabio Venere
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Lunedì 27 Giugno 2011

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  • Plautus
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    Maturità sulla rampa di lancio

    Maturità sulla rampa di lancio
    Dal 22 impegnati 6495 ragazzi tra interni e privatisti. Coinvolte 157 commissioni

    Sono 6.495 - tra interni e privatisti - gli studenti che da mercoledì 22 giugno si cimenteranno con gli esami di Stato. Sono, invece, 157 le commissioni d'esame con altrettanti presidenti nominati dal ministro dell'Istruzione. Si comincia, come al solito, con la prova di italiano. Ma ecco in sintesi il quadro numerico degli studenti che quest'anno lasciano il mondo della scuola e si affacciano agli studi universitari o nel mondo del lavoro. Sempre maggiore la provenienza dai licei (classici, scientifici, magistrali, linguistici) rispetto agli altri indirizzi di studio. Si tratta di 2737 studenti, di cui la stragrande maggioranza è nelle scuole statali (2674) ed i rimanenti 63 nelle scuole paritarie. Gli alunni privatisti sono 28 privatisti, di cui 17 nelle statali. Seguono gli studenti provenienti dall'istruzione tecnica: sono 2240, di cui 1842 nelle scuole statali. Più consistente la componente presente nelle scuole paritarie: 398. I privatisti sono in totale 184 privatisti, di cui 76 nelle statali e 108 nelle paritarie. A seguirli sono quindi gli studenti dell'istruzione professionale: sono 1967, anche qui massicciamente presenti nelle scuole statali (1953), 14 nelle paritarie. Privatisti: 56 privatisti, di cui uno solo nelle paritarie. Esigua, infine, la componente studentesca dell'area artistica: sono 116 studenti, nessun privatista. Un pò di scadenze, invece: dopo l'avvio di mercoledì 22 con la prova di Italiano, segue giovedì 23 la seconda prova scritta, grafica o scrittografica. E si arriva a lunedì 27, in calendario c'è la terza prova scritta, il cosiddetto “quizzone” deciso collegialmente da ogni singola scuola. Una quarta prova scritta è in calendario martedì 28 nei licei ed istituti tecnici nei quali è presente il progetto sperimentale Sabac, nei licei con sezioni ad opzione internazionale spagnola e tedesca, nei licei classici europei e in alcuni indirizzi linguistici. Al termine delle operazioni di correzione e valutazione degli elaborati delle prove scritte, avvio ai colloqui, che saranno eventualmente interrotti tra il 6 ed il 7 luglio per eventuali prove suppletive. La valutazione finale e l'elaborazione dei relativi atti iniziano subito dopo la conclusione dei colloqui di ciascuna commissione.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 17 Giugno 2011

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    La facoltà di Economia inaugura un nuovo laboratorio informatico

    E la facoltà di Economia inaugura un nuovo laboratorio informatico

    Si chiama Reingelab, ed è un laboratorio informatico dotato di 20 postazioni disk less (postazioni senza hard disk) collegate ad un server. E' la nuova dotazione della facoltà di Economia dell'ateneo barese. Ad inaugurarlo ieri il rettore dell'Università di Bari, Corrado Petrocelli. Ad illustrarne le potenzialità e le novità, invece, il preside della stessa facoltà, Bruno Notarnicola. Non è l'unico laboratorio informatico della sede di Economia. In questo modo, però, risulta ampliata l'offerta dei servizi agli studenti con un ambiente che potrà essere utilizzato sia per la didattica frontale, sia per la ricerca che per lo studio individuale. In laboratorio sarà possibile utilizzare software open source di backup e salvataggio dati, software di compressione dei dati, sistemi di gestione di database, software per analisi di data mining, suite office, gestori Pdf, editor di testo matematici-scientifici, editor web e web browser. Tra i fenomeni significativi legati allo sviluppo dell'Ict stanno assumendo particolare rilievo quelli che vanno sotto il nome di Software open source, cloud computing e green IT. “Nel nuovo laboratorio Reingelab - dice il preside Notarnicola - queste filosofie di utilizzo della tecnologia informatica trovano piena applicazione ed integrazione: gli studenti e la comunità accademica tutta troverà servizi aggiornati utilissimi per il proprio studio e attività di ricerca”.
    Intanto Taranto Universitaria e Studenti Ionici, che nei giorni scorsi avevano protestato per la nomina di un ricercatore in facoltà, intervengono per evidenziare che all'evento di ieri c'è stata “una scarsa partecipazione degli studenti iscritti a Taranto forse perché noi ragazzi siamo stanchi di questo continuo malcostume universitario e soprattutto perché le facoltà tante volte vengono utilizzate come “vetrine politiche” invece di pensare fattivamente alle nostre continue esigenze didattiche. Noi non critichiamo assolutamente la presenza del rettore in questi giorni presso la nostra Facoltà” ma “le rappresentanze studentesche si aspettavano in queste circostanze che il massimo esponente dell'Università di Bari dedicasse cinque minuti del suo tempo per riunire sia gli studenti che i loro rappresentanti in una assemblea e comunicare a tutti cosa è realmente accaduto per il concorso da ricercatore in diritto commerciale. Purtroppo - dicono le rappresentanze studentesche - niente di tutto ciò è accaduto, anzi denunciamo che in queste settimane all'interno della comunità accademica vige una totale indifferenza per la nostra protesta e soprattutto per quanto accaduto, come se fosse ormai abituale che gli atti di un concorso pubblico vengano inviati alla Procura della Repubblica. Noi non accettiamo questo tipo di Università. Noi chiediamo solo meritocrazia, trasparenza e legalità”.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 17 Giugno 2011

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  • Plautus
    ha risposto
    Confcommercio chiede aiuto all'Università del Salento per far decollare il turismo

    E Confcommercio chiede aiuto all'Università del Salento per far decollare il turismo

    Puntare sull'agroalimentare ed il turismo come opportunità di crescita alternativa alla monocultura industriale per il rilancio del territorio provinciale. Ne è convinta la Confcommercio che però comprende bene come, per realizzare un percorso di qualità, occorra avere anche conoscenza approfondita e strumenti di valutazione adeguati. Strumenti - si ammette - non in possesso persino di un'organizzazione come Confcommercio. Per questo, proprio nel giorno in cui, per una strana quanto fortuita coincidenza, gli industriali tarantini stringono alleanza col mondo accademico barese, la Confcommercio si rivolge all'Ateneo leccese o meglio ad una società spin-off dell'Università del Salento, la Firm, società che ha sviluppato il progetto “Interactive advice for tourism (Iat)”. Qualcosa che ha catturato l'interesse dei dirigenti di Confcommercio. E così ieri la presentazione del percorso che ora si avvia presso la sede dell'associazione a Taranto. “Settore frammentato quello del turismo” sostiene Confcommercio. Da qui anche la difficoltà a monitorare. E da qui l'esigenza di attrezzarsi di strumenti specifici per acquisire informazioni dettagliate in merito alle imprese della filiera turistica. “Non essere in possesso di dati attendibili significa non poter elaborare strategie di marketing turistico, precludersi cioè opportunità di sviluppo economico” dicono a Confcommercio. Lo strumento a cui si è fatto ricorso consentirà invece, tanto per cominciare, di utilizzare una piattaforma tecnologica interattiva che servirà a raccogliere informazioni periodiche per seguire l'andamento delle dinamiche di sviluppo del settore. In questo modo si inciderà sul livello di competitività delle destinazioni turistiche attraverso strumenti capaci di elevare il livello di imprenditorialità del sistema ricettivo locale. “Quel che ci sembra particolarmente interessante del progetto Iat - dice il presidente di Confcommercio Leonardo Giangrande - è che l'acquisizione di informazioni dalle imprese della ricettività e dai tour operator ci consentirà, attraverso l'elaborazione di tali dati, di poter generare report periodici dai quali desumere elementi di valutazione utili per la definizione delle politiche di sviluppo del settore e per le strategie di marketing. Se davvero vogliamo puntare sul turismo per costruire nel nostro territorio un'alternativa economica reale alla monocultura industriale, non possiamo continuare ad affidarci ad intuito e buona volontà”. Per Confcommercio è confermata la convinzione che Taranto ed il territorio provinciale possano divenire una destinazione turistica in grado di competere sul mercato italiano delle vacanze. “Ma per ottenere questo - prosegue Giangrande - dovremo avere il coraggio di rimetterci tutti, pubblico e privato, in discussione. Abbiamo bisogno di approfondire il livello di conoscenza del tessuto imprenditoriale locale, di tastare sempre più sensibilmente i bisogni delle imprese e di accompagnarle nel processo di crescita costruendo percorsi ad hoc. Il progetto Iat ci sembra un'ottima base di partenza”.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 17 Giugno 2011

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  • Plautus
    ha risposto
    Accordo tra l'Ateneo di Bari e il comitato Piccola Industria di Confindustria

    “L'Università ci aiuti a crescere”
    Firmato l'accordo tra l'Ateneo di Bari e il comitato Piccola Industria di Confindustria

    Università, ricerca e piccola impresa: nuova occasione di alleanze e collaborazioni. Non è la prima volta che accade con precedenti accordi già siglati da mondo accademico e imprese locali ed una serie di spin-off già avviati. Ma in qualche modo ora si insiste e si affina la collaborazione nell'interesse comune. L'opportunità è offerta da un nuovo protocollo di intesa siglato ieri nella sede di Confindustria dal rettore dell'Università di Bari, Corrado Petrocelli, e, per Confindustria, dal presidente Luigi Sportelli. Presenti alla cerimonia della firma Silvia Romanelli, preside della seconda Facoltà di Scienze naturali, fisiche e matematiche, e Massimo Di Giuseppe, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Taranto. Maggiore competitività: è in fondo questo l'obiettivo di tutti, in particolar modo in un'epoca caratterizzata da rapidi e profondi cambiamenti connessi col progresso scientifico e tecnologico. Per questo - traspare dal testo dell'accordo - le imprese guardano alle istituzioni universitarie come a poli di eccellenza a cui far riferimento anche nella convinzione che la realizzazione e diffusione di buone prassi di collaborazione tra imprese ed Università locali aumenti il livello di coesione territoriale e valorizzi l'impatto positivo della presenza universitaria sul territorio. L'Università, dal canto suo, non può che apparire soddisfatta del riconoscimento del ruolo che le viene assicurato. Molteplici le forme di collaborazione a cui il nuovo accordo apre la strada, ma ora si tratta di insediare entro 30 giorni un comitato di indirizzo composto da tre membri designati dal Comitato Piccola Industria di Confindustria Taranto e tre membri designati dall'Università di Bari. L'organismo avrà compito di elaborare i piani di attuazione dell'accordo e di proporre gli accordi attuativi ed i relativi piani finanziari, nonché monitorare periodicamente i risultati della collaborazione. L'obiettivo è quello di mettere insieme il know-how del mondo accademico e della realtà produttiva locale in modo da puntare al consolidamento ed alla ripresa della crescita economica e sociale del territorio. La collaborazione potrà articolarsi secondo varie prospettive. Attività di studio e ricerca finalizzate alla rilevazione della domanda e del potenziale di innovazione del mondo delle imprese locali e delle nuove opportunità emergenti. E poi, corsi di aggiornamento e perfezionamento per la riqualificazione del personale occupato, percorsi formativi di giovani ricercatori in azienda e di imprenditori e loro collaboratori nei laboratori delle Università pugliesi. Ancora: la piccola e media impresa chiede il supporto dell'Università per partecipare a programmi e progetti finanziati dall'Unione Europea dai ministeri competenti e dagli Enti territoriali, vuol promuovere brevetti e know-how e dar vita a società di spin-off e incubatori di imprese innovative. Non manca, da parte delle imprese, la richiesta di partecipare, supportare e realizzare convegni, seminari di studio o scambi di best practice, fiere internazionali dell'innovazione, ma anche lasciarsi orientare ad una maggiore internalizzazione. In breve, crescere e migliorare per far decollare l'economia locale.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 17 Giugno 2011

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  • Plautus
    ha risposto
    La Provincia si mette sul mercato alla ricerca di nuove aule

    EDILIZIA SCOLASTICA - FLORIDO E CARRIERI: VOGLIAMO LIBERARCI DI STRUTTURE INADEGUATE E RISPARMIARE ANCHE SUI FITTI
    La Provincia si mette sul mercato alla ricerca di nuove aule

    A.A.A. immobili cercasi ad uso scolastico a Taranto o, comunque, facilmente raggiungibili col servizio pubblico. Ad aver aperto la ricerca è la Provincia, la quale invita i privati a farsi avanti purché si tratti di edifici e strutture a norma e che siano economicamente convenienti. Sono il presidente Gianni Florido e l'assessore ai Lavori pubblici, Costanzo Carrieri, a illustrare i requisiti richiesti: deve trattarsi di due immobili, uno di 30 aule che abbia una capienza per 400-750 unità, e la seconda di circa 15 aule per una capienza da 100 a 400 unità. “Abbiamo tre obiettivi - dice Florido -: che siano strutture belle e a norma, che ci consentano di abbattere i fitti passivi quindi costino meno, che ci consentano un'eventuale opzione d'acquisto successivamente scomputando quanto versato”. E Carrieri aggiunge: “Dopo gli investimenti fatti con fondi nostri per costruire 4 nuove scuole e per l'adeguamento dell'intero patrimonio immobiliare (oltre 100 scuole) che ha richiesto un investimento di 70 milioni di euro, in assenza di ulteriori fondi e anzi, in considerazione dei tagli alle entrate, occorre trovare formule nuove”. Non si fa mistero che ci si voglia liberare di quelle strutture largamente inadeguate e per le quali si pagano fitti troppo onerosi: in pratica il liceo Lisippo e le succursali del liceo Ferraris in via Lago di Lecco, qualcosa che comporta un esborso di 1 milione di euro all'anno.
    Pensate o avete già individuato qualcosa di interessante? “Noi - replica Carrieri - vogliamo fare un'indagine di mercato per capire se in città ci sono plessi o immobili che possano essere destinati ad uso scolastico e che rispondano alle norme in materia di sicurezza e prevenzione degli incendi, insomma che rispondano agli standard dell'edilizia scolastica ed al tempo stesso vogliamo vedere se ci sono offerte di mercato convenienti”. Serve, infine, qualche disponibilità da destinare eventualmente al liceo Archita nella cui attuale sede dovranno partire i lavori di ristrutturazione? “Assolutamente no. E' detto chiaramente nella convenzione che i lavori dovranno esser eseguiti con un'organizzazione tale che consenta la presenza degli studenti. Oppure sarà la ditta stessa a provvedere se lo ritiene ad una diversa sistemazione per il tempo necessario”.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 16 Giugno 2011

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