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"Noi, studenti e gli esami irregolari". Raffica di denunce al Garante

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    "Noi, studenti e gli esami irregolari". Raffica di denunce al Garante

    "Noi, studenti e gli esami irregolari"
    Raffica di denunce al Garante


    "C´è anche chi ci perseguita". Numerose segnalazioni riguardano la severità di alcuni giudizi. C´è anche il docente che faceva eseguire le prove "in sedi diverse da quelle istituzionali"


    di GABRIELLA DE MATTEIS

    Dal docente che faceva eseguire le prove «in sedi diverse da quelle istituzionali» agli «atteggiamenti offensivi» che un professore avrebbe avuto nei confronti di una studentessa. C´è questo e altro nella relazione che il Garante degli Studenti dell´università di Bari, Paolo Giocoli Nacci ha redatto al termine di un anno di attività. Lettera che è alla base della missiva scritta, insieme al rettore Corrado Petrocelli, ai preside dei corsi di laurea per richiamarli al rispetto delle corrette procedure durante le sedute d´esame. Il Garante degli Studenti, nella relazione, cita alcuni esempi, casi di irregolarità che ha riscontrato grazie alle segnalazioni di chi frequenta l´università di Bari. Uno è appunto quello di una studentessa che, racconta Giocoli Nacci, «si sentiva perseguitata anche in sede di svolgimento delle prove d´esame». E che, per dimostrare la sua tesi, aveva anche registrato i colloqui con il docente e citato come testimoni tre studenti. Ragazzi che sono stati convocati dal Garante ma che «non hanno ritenuto di presentarsi forse nel timore di esporsi e subire rappresaglie».

    Giocoli Nacci ha esaminato il caso della studentessa, partendo dal suo stato d´animo «coscio delle particolari difficoltà che incontra un esaminando quando non è sereno». Così ha chiesto l´inserimento nella commissione d´esame, accanto al docente oggetto della denuncia della studentessa, di un professore «che abbia un particolare carisma e la sui sola presenza possa essere di remora nei confronti di (eventuali) atteggiamenti anomali sia nello svolgimento delle prove di verifica del profitto che nella loro valutazione finale». Perché numerose segnalazioni, ricevute dal Garante, riguardano la severità di alcuni giudizi, la difficoltà a superare determinati esami anche per studenti con carriere accademiche più o meno brillanti. Sul merito dei giudizi Giocoli Nacci non è entrato. «Quando però - aggiunge - mi si è fatta presente l´anomalia dovuta sia a eccessivi insuccessi sia alla loro riferibilità anche a studenti che hanno superato gli esami delle altre materie con ottime votazioni, ho ritenuto di dover scrivere al docente in questione perché valutasse l´opportunità di rivedere il suo metodo di insegnamento nonché i testi di studio adottati e ogni altro elemento della didattica».

    Hanno invece preso carta e penna e hanno scritto una lettera dettagliata alcuni studenti di economia della seconda facoltà di Taranto. Il caso è quello di un docente che, scrive Giocoli Nacci, «rinvia gli esami senza darne preventivo avviso né agli esaminandi né al Preside, che fa svolgere le relative prove in sedi diverse da quelle istituzionale e che non rispetta neppure la regola della necessaria collegialità della commissione esaminatrice». Nella sua relazione, il Garante spiega che la maggior parte delle segnalazioni riguarda il rapporto tra gli studenti e i professori, ma non mancano le proteste su alcuni casi di natura diversa. Il più emblematico è quello di uno studente che è stato ammesso a frequentare, con il progetto Erasmus, i corsi di un´università straniera. Peccato, però, che la convenzione fosse scaduta e lo studente lo abbia saputo troppo tardi. Si era già organizzato per trascorrere un periodo all´estero. Del fatto che non avrebbe più potuto usufruire del progetto Erasmus in quella università straniera è stato avvertito «quando era in viaggio per raggiungere la sede di destinazione». Aveva infatti già raggiunto l´aeroporto di Roma, pagando il biglietto aereo. E così è stato costretto a tornare indietro. Giocoli Nacci non ha potuto far altro che raccomandare al dirigente del settore «una maggiore diligenza».

    http://bari.repubblica.it/cronaca/20...lari-12210431/
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