Lo spunto per aprire questa discussione è arrivato leggendo uno splendido saggio di Jared Diamond Armi, acciaio e malattie: una brevissima storia del mondo degli ultimi 13000 anni.
Il titolo della discussione la dice lunga ma forse va chiarito: Cleptocrazia viene dal greco κλέπτειν, kleptein, "rubare" e κράτος (cràtos): potere.
Vengo al dunque.
Vi cito la parte del saggio che mi interessa:
“Cosa deve fare un’èlite per avere il consenso popolare e allo stesso tempo mantenere il suo stile di vita? Nei secoli, le soluzioni preferite sono state queste quattro:
1) Disarmare le masse e trasformare l’esercito in una casta elitaria…..
2) Rendere le masse felici ridistribuendo i tributi in modi a queste graditi….
3) Usare il monopolio della forza per mantenere l’ordine pubblico e calmare la violenza, facendo contenti i bravi cittadini.
4) Fabbricare un’ideologia o una religione che giustifica la cleptocrazia.”
Vi chiedo cosa pensiate del quarto punto.
Storicamente la nascita e lo sviluppo dell'agricoltura hanno permesso la creazione di eccedenze alimentari che permettono la specializzazione e la stratificazione delle società; eccedenze che servono a mantenere i capi e gli altri membri delle èlite, gli scribi, gli artigiani e i militari.
Cleptocrazia sta ad indicare il trasferimento di ricchezza da una classe all'altra, in particolare dal settore agricolo (che produce le eccedenze alimentari che non si potrebbero avere in gruppi di cacciatori/raccoglitori) alle èlite (funzionari religiosi, burocrati, militari, ecc). In altre parole, secondo me, una classe totalmente improduttiva come quella religiosa si appropria, talvolta anche con la forza o comunque ingiustificatamente, di una parte della ricchezza prodotta con tanta fatica dai contadini.
Nel corso dei secoli sono cambiate le modalità e le forme di questa cleptocrazia, ma la sostanza è rimasta invariata.
A voi la parola
Il titolo della discussione la dice lunga ma forse va chiarito: Cleptocrazia viene dal greco κλέπτειν, kleptein, "rubare" e κράτος (cràtos): potere.
Vengo al dunque.
Vi cito la parte del saggio che mi interessa:
“Cosa deve fare un’èlite per avere il consenso popolare e allo stesso tempo mantenere il suo stile di vita? Nei secoli, le soluzioni preferite sono state queste quattro:
1) Disarmare le masse e trasformare l’esercito in una casta elitaria…..
2) Rendere le masse felici ridistribuendo i tributi in modi a queste graditi….
3) Usare il monopolio della forza per mantenere l’ordine pubblico e calmare la violenza, facendo contenti i bravi cittadini.
4) Fabbricare un’ideologia o una religione che giustifica la cleptocrazia.”
Vi chiedo cosa pensiate del quarto punto.
Storicamente la nascita e lo sviluppo dell'agricoltura hanno permesso la creazione di eccedenze alimentari che permettono la specializzazione e la stratificazione delle società; eccedenze che servono a mantenere i capi e gli altri membri delle èlite, gli scribi, gli artigiani e i militari.
Cleptocrazia sta ad indicare il trasferimento di ricchezza da una classe all'altra, in particolare dal settore agricolo (che produce le eccedenze alimentari che non si potrebbero avere in gruppi di cacciatori/raccoglitori) alle èlite (funzionari religiosi, burocrati, militari, ecc). In altre parole, secondo me, una classe totalmente improduttiva come quella religiosa si appropria, talvolta anche con la forza o comunque ingiustificatamente, di una parte della ricchezza prodotta con tanta fatica dai contadini.
Nel corso dei secoli sono cambiate le modalità e le forme di questa cleptocrazia, ma la sostanza è rimasta invariata.
A voi la parola