annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Io non sono uno spreco- Fotopetizione

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

    Io non sono uno spreco- Fotopetizione

    LINK - Udubari e LINK - udutaranto lanciano una protesta virtuale, pronta però a trasferirsi nella realtà se le nostre richieste non verranno ascoltate.

    Parte oggi una "fotopetizione" on line per affermare la necessità di salvaguardare gli investimenti di bilancio in favore degli studenti, dei servizi, senza toccare le tasse degli studenti.

    ALBUM: http://www.facebook.com/album.php?ai...3083242&ref=mf

    COSA FARE:

    Sul nostro sito internet www.udubari.it è possibile scaricare il cartello con cui fotografarsi. Se non avete la stampante scrivete il testo "io non sono uno spreco" su un foglio e scattate la vostra fotografia.

    inviare la foto a iononsonounospreco@linkbari.it o taggando il contatto facebook Link Udubari.

    --------------------------------------------------------------------

    PERCHE':

    A distanza di un anno dalla Finanziaria 2009, la contestatissima legge 133, le Università italiane cominciano a sentire il peso dei tagli e “dell'attenzione del governo nei confronti del mondo dell'università e delle ricerca”:

    • 678.000.000 euro in meno per il 2010
    • 316.000.000 in meno per l’anno 2011
    • circa 417.000.000 in meno per l’anno 2012.

    A nulla serve il contentino di 400 mln previsto dalla Finanziaria 2010. I tagli restano e pesano come una mannaia sui bilanci degli Atenei italiani.
    L'Università degli Studi di Bari, già colpita dalla riduzione per il 2009 a causa della ripartizione che penalizza gli atenei del sud italia, secondo le indiscrezioni degli ultimi giorni versa in una difficile situazione economica. 52
    milioni di euro di disavanzo di bilancio. 52 milioni di euro di spese non coperte dalle entrate. Un buco di bilancio causato in parte dai tagli del Governo nazionale, 21 milioni di euro per il 2010 ridotti a 12 dalla ripartizione degli introiti dello scudo fiscale, ed in parte da una cattiva gestione del passato.
    Lo scorso anno l'Amministrazione universitaria tagliò del 54% i fondi per il part-time agli studenti, un importante risorse sia per l'Università, impossibilitata nelle assunzioni, sia per gli studenti che, in una regione che ancora non assicura la copertura totale delle borse di studio, vedono riconoscersi una, seppur esigua, somma in denaro. A tale taglio si è, in
    parte, intervenuti grazie alle risorse provenienti dalla Regione Puglia permettendo di fatto ulteriori 400 contratti part-time (a fronte di un taglio di 1200).

    In questo contesto sembrano prospettarsi interventi difficili per la comunità studentesca: aumento delle tasse, riduzione dei servizi per gli studenti, ritorno ad una riduzione dell'orario di apertura delle biblioteche, ulteriore riduzione dei contratti part-time, taglio a borse di studio e provvidenze agli studenti, oltre che sottofinanziamento per didattica e ricerca.

    Crediamo fortemente, invece, che lo studente universitario, cittadino dell'Università, non debba subire sulla propria pelle le scellerate politiche del Governo nazionale e della maldestra gestione universitaria.
    Ricordiamo come l'Università di Bari, in un contesto di crisi economica e di malessere generale specie fra quanti non vedevano riconosciuti arretrati stipendiali, ha scelto di far continuare ad insegnare 13 docenti universitari
    ultrasettantenni, anzichè mandarli in pensione, come fatto da altre università. Costo dell'operazione da noi contestata: 1.500.000 euro.


    Ribadiamo con forza che gli studenti non sono voci di bilancio.
    sigpic
    Rappresentande degli studenti di Sc. dei beni culturali per il turismo
    Resp_Org del Link Taranto
Sto operando...
X