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Convenzione tra Confindustria Taranto e Politecnico di Bari

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    Convenzione tra Confindustria Taranto e Politecnico di Bari

    CONFINDUSTRIA E POLITECNICO
    Tra le piccole imprese e i futuri ingegneri firmato un patto per crescere

    Sinergia tra il mondo della piccola e media impresa e mondo accademico. Obiettivo comune: il consolidamento e la ripresa della crescita economica e sociale del territorio tarantino. A fornire nuove opportunità di collaborazione e di crescita per il territorio la convenzione quadro stipulata ieri tra Confindustria Taranto e il Politecnico di Bari attraverso la seconda Facoltà di Ingegneria. Sono il presidente Luigi Sportelli e il rettore Nicola Costantino, alla presenza del responsabile del settore piccole e medie imprese della Confindustria, Di Giuseppe, ed il preside della facoltà jonica, Andria, ad apporre la propria firma ad un protocollo che ora dà mandato ad un apposito comitato di indirizzo, composto da tre membri designati dal Comitato Piccola Industria di Confindustria Taranto e tre membri designati dal Politecnico di Bari, di elaborare piani di attuazione, accordi attuativi ed i relativi piani finanziari. Lo stesso comitato di indirizzo monitorerà e notificherà periodicamente i risultati della collaborazione. Si ripone grande fiducia a questa nuova collaborazione. La piccola e media impresa - si commenta dal mondo accademico - ha spesso bisogno di risolvere piccoli problemi che diventano questioni esistenziali e che il mondo della ricerca, invece, spesso trascura. Al tempo stesso, i futuri ingegneri hanno anch'essi bisogno di cimentarsi sul terreno delle problematiche più spicciole, e non solo legate ai grandi temi industriali, che innovazioni e nuove tecnologie potrebbero risolvere con maggiore efficacia. Sviluppare ricerca, conoscenza, innovazione tecnologica, esperienza industriale: sono gli interessi comuni di entrambi i partner per attivare “un percorso virtuoso di permanente scambio di know-how e di buone pratiche”. Potranno essere realizzati corsi di aggiornamento e perfezionamento per la riqualificazione del personale occupato e potranno anche essere promossi percorsi formativi di giovani ricercatori in azienda e di imprenditori e loro collaboratori nei laboratori delle Università pugliesi. Ma il Politecnico potrà anche essere partner delle imprese pugliesi in programmi e progetti finanziati dall'Unione Europea dai ministeri competenti e dagli enti territoriali. Inoltre, i risultati delle ricerche potranno trovare valorizzazione nelle industrie, brevetti e know-how potranno servire a costituire società spin-off o essere incubatori di imprese innovative. Ma anche convegni, seminari, fiere internazionali dell'innovazione condotti in sinergia serviranno ad animare culturalmente il tessuto socioeconomico ed a proiettare il sistema dell'innovazione locale tarantina in uno scenario internazionale sicuramente maggiormente attrattivo per gli insediamenti produttivi. Ed ancora, la scelta di far collaborare insieme imprese del territorio e mondo accademico sembra andare nella direzione di “favorire le scelte di internazionalizzazione attraverso la conoscenza dei territori esteri di riferimento per valutarne rischi ed opportunità anche per le attività di ricerca, incentivando le aggregazioni di imprese in filiere e/o distretti produttivi”.

    articolo di Maria Rosaria Gigante
    pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di Sabato 16 Aprile 2011
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